mercoledì 17 marzo 2010

Mamigà e motori


Evviva, oggi ho fatto il primo rinnovo della patente di guida. Si lo so, sono vecchietta per il primo, ma io mica l'ho fatta da giovincella, a diciotto anni vivevo tra ponti e barche e cosa me ne facevo della patente...
Vabbè, è un piccolo traguardo che mi porta a ricordare che dietro al "tu guidi davvero bene" che è scappato a Papigà qualche giorno fa (e ti credo, dopo che lui ha distrutto l'auto e ha sequestrato la mia gli conviene lucidarmi a dovere) ci stanno al bellezza di 23 lezioni di guida nella lontana primavera 2000. Non mi vergogno a dirlo perchè c'è chi ne ha fatte di più, nonostante ogni volta che ne accenno quando si parla del più e del meno è la regola che se ci sono maschi presenti mi sfottano quel tanto che basta, poi però sono loro statisticamente a combinarle peggiori sulla strada (e non venitemi a dire che non è vero perchè  noi donne l'assicurazione la paghiamo di meno, e comunque finora ne ho la prova  plurima
in famiglia). Bei ricordi. Anzi belli mica tanto, se penso a quanto ho sborsato per quel pezzetto di plastica rosa.
E quanti ne ho sborsati oggi. Perchè per il rinnovo ho pagato la bellezza di 70 neuri, di cui


28 per la visita medica
(visita medica?  )
e 42 per il bollo e l'onorario dell'autoscuola.
Il tutto per svolgere la pratica in meno di cinque minuti.


E poi ci chiediamo come mai guidano alcolizzati, drogati, novantenni che sono più pericolosi di un tir impazzito in centro del paese e via discorrendo. Bah.

Questo quasi mese senza auto mi ha messo un po' in crisi, devo dirlo. Mi ha seccato in maniera particolare dover disturbare un minimo di due volte a settimana mia cognata per dover portare e ritirare il Power dall'asilo quando Papigà era di turno, anche perchè già ho dovuto scomodare l'altra cognata per venirmi a prendere in ospedale un paio di volte finita la chemio. Amo la mia indipendenza nel muovermi, mi da la sicurezza di poter risolvere le situazioni il più possibile da sola, nonchè come è naturale la libertà di decidere come programmare spese e incombenze varie.E poi lo dico, si vede che la mia Greta è gestita qualcun altro a caso anche dalla qualità della pulizia che vi regna dentro, inizia a farmi un po' schifo salirci pefino da passeggera.  Però mi ha fatto anche bene, in fondo riorganizzare i miei ritmi mi sta facendo scoprire risorse nuove, compresa la cosa che anche se fa freddo (basta che non piova o ci sia la nebbia ovvio, non andiamocele a cercare) adeguatamente coperta due chilometri in bici per andare nella farmacia del paese vicino anzichè in piazza non sono così fastidiosi da fare. Insomma, sto rialzando il fondoschiena, alla fine non tutto il male viene per nuocere. L'unica cosa che mi blocca un po' è fare strada a piedi, da quando ho la spondilo fare più di cinquecento metri è dura. Ma mi hanno detto che la chemio allevierà entro poco tempo anche quei dolori in maniera considerevole, perciò ho fiducia nel fatto che con la bella stagione sarà più facile.

Comunque Papigà ha trovato l'auto da prendere, una Megane di seconda mano che sembra valga la pena,e gliela consegneranno i primi giorni della prossima settimana dopo essere stata adeguatamente revisionata dal nostro meccanico di fiducia. E speriamo che almeno questo capitolo si chiuda in maniera positiva.




4 commenti:

ziacris ha detto...

Ben vengano i piccoli cambiamenti che possono aiutare in questo momnento di grandi ca,biamenti. Anche io preferisco essere indipendente, non dover disturbare nessuno, specialmente in periodo di chemio e di radio, significa molto, signifca che, nonostante tutto, sei ancora viva, riesci ancora a gestire ea a organizzare le tue giornate. Gestire e organizzare le giornate con i tuoi ritmi, in questo momento è basilare per riuscire a mantenere un precario equilibrio mentale,sempre in bilico sulla lama del coltello. Stringi i denti e vai avanti

fiocco72 ha detto...

Anche io non potrei vivere senza auto, amo troppo la mia indipendenza...ti abbraccio come sempre.

ruadhbuitch ha detto...

senza auto sarei costretta alla clausura domestica e la sola idea mi manda in crisi! Viva l'autonomia! Viva l'indipendenza! Un abbraccio

lamammadicarlo ha detto...

Non tutti i mali vengono per nuocere va' mettiamola cosi ...la macchina e' indispensabile ma poter fare qualche km. in bici e' quasi da invidia ...visto che il paese dove abito ora e' tutta una salita per me che provengo dal mare ...la bici e' un bel ricordo !!!!