domenica 17 giugno 2018

La terza media si è...

La terza media si è liberata del Power.
No, non il contrario. Pare che durante una delle ultime battaglie (chiamiamola così, una accesa divergenza) con la professoressa di ginnastica, il Power a corto di argomentazioni in sua difesa se ne sia uscito con un drastico "ok, mi bocci, cosi imparo meglio la sua materia". In tutta risposta la prof in questione gli ha piazzato un altrettanto diretto "no no, te ne vai dritto alle superiori, che chi ti vuole tra i piedi un altro anno?".
Non si salti  alle conclusioni. Niente a che vedere con la gioventù maleducata di oggi ed altri luoghi comuni. Se conosceste la professoressa di ginnastica (ex, ormai) del Power capireste subito che è il loro proprio personale  modo di dimostrare reciproco affetto e profonda fiducia. E lo so che è strano, ma d'altra parte il Power è il Power, e per fortuna ha, tra gli insegnanti, chi una strada per arrivare alla sua zucca fuori dagli schemi è riuscito a trovarla.
Comunque è il libretto scolastico che conta, si capisce, e poco ci voleva a sapere che signore e signori, agli esami si va dritti come fusi. Basta fare la media dei voti. "Non benissimo, ma assolutamente dignitosamente ammesso col 7". Venerdi prova di italiano, ieri prova di matematica, domani lingue, il 26 giugno prova orale.
Sta studiando. Più o meno. È certo che se paragono quello che vedo a quello che vivevo io durante i miei esami di terza mi metto le mani nei capelli (ops... In senso figurato, dai, fate finta che li abbia), che io tutta questa scioltezza e sicurezza a fronte dei miei carichi di ansia proprio non la comprendo. Ma è meglio così, per carità. Il tempo del fucile piantato sul collo è finito da quel di, il mister in questione è un bestione di un metro e 80 per 75 chili di peso e 45 di scarpe, ha pelazzi come travi sulle gambe e non solo e un discreto corredo di brufoli in faccia, io sto in fiducia. Non è facile alzare le mani (nel senso di non stargli addosso), ma prima o poi la palla deve pur passare nelle sue mani. E a dirla per intero sono anche stufa di parargli colpi, così come di fargli le maternali (quelle che, ne sono certa, entrano da un orecchio ed escono dall'altro... E lo capisco dall'espressione tipica adolescenziale da "ok, che brava che sei a parlare, hai finito?" dipinta in faccia; ma voglio tenermi una piccolissima illusione che almeno un filino entrino in quella teca cranica) sull'importanza di quello che è un esame di Stato. Andrà come andrà, dipende da lui.

Comunque.

-Mamma, ti faccio il riassunto della terza media. 

  • Power (cognome)!
  • Power taci!
  • Power stai zitto!
  • Power dammi il libretto!

E ride. Si, perché sa di essersi comunque fatto voler bene a modo suo alle medie, nonostante tutto. Ha fatto vedere i sorci verdi a professori e bidelle, ma ciò nonostante mi parlano di lui con affetto. E nonostante tutto è arrivato a dirmi che gli dispiace che sia finita.

Aggiornerò quanto prima.