venerdì 31 ottobre 2008

Diplomazia?

Credo che la parola "DIPLOMAZIA" a volte sia usata come il termine indicativo della "capacità di leccare il sedere a qualcuno senza che questi se ne accorga".
Ecco, la diplomazia non è proprio la mia qualità migliore.
Anzi, probabilmente farei un favore a me stessa se ogni tanto chiudessi la cerniera della mia bocca.

Giudizi

Non voglio scendere nei particolari perchè non ne vale la pena. Fa parte dei difetti umani il non riuscire a spiegarsi sempre al meglio.
Ma mi chiedo ancora come sia possibile farsi un'idea di una persona ed etichettarla soltanto captando una frase buttata lì, magari sentita anche male, oppure leggendo un solo post di un intero blog aperto da anni, o semplicemente essere così presuntuosi da avere la convinzione di sapere anche quello che non si sa.
E mi chiedo ancora troppo spesso come si possa trovare il coraggio di esternare pubblicamente un giudizio sparato così a caso. Perchè la stupidità esiste, e non ci piove, ma essere anche così cretini da dimostrare al mondo di esserlo è diabolico...

martedì 28 ottobre 2008

Niente da fare...

Piove a dirotto da stamattina. E una pensa "che bello, oggi i bambini non li fanno uscire a giocare, domani posso mettergli la stessa tuta di oggi".
E certo.
100_0574Pennarello.

Grazie!

Grazie per gli apprezzamenti. Leggendo i commenti poi ci ho pure fatto caso.
E' vero, anche a casa mia è così, quella vera intendo: piante ai lati della porta, un bel "Benvenuti" ricamato sopra l'ingresso, e il tè non manca mai. Diciamo pure che ne ho una certa scorta di un certo numero di qualità e tipi, soprattutto in questa stagione.
Quindi, chi vuole accomodarsi, faccia pure. Mal che vada se le sedie non bastano c'è il divano
Ps. La storia dei mutandoni ricamati in lavanderia è vera, non so perchè ma Laura deve esserne rimasta un tantino sconvolta...

lunedì 27 ottobre 2008

Io ho già iniziato a ricamare per Natale, e da un po' (mi rpendo per tempo, come sempre). Ma per chi non sapesse ancora cosa scegliere per crocettare per queste Feste, ecco qualche free da scaricare:

Schemi diversi
http://lepointdecroix.free.fr/index.php?id=45
Un cuore bianco tutto perline e lustrini
http://sablaise.over-blog.com/article-24107382.html
Decorazioni facili facili a punto croce ma non solo
http://www.leschroniquesdefrimousse.com/article-24102051.html
Vari, piccoli e semplici
http://www.freepatternsonline.com/xscharts/christmas.htm
Tanti e diversi, perlopiù divertenti
http://www.free-cross-stitch-pattern.com/xmas/index.php
Questo è splendido, di Marika
http://marikabel.splinder.com/post/17748162/Red+Tree

Appena ho un po' di tempo ne cerco altri

Un po' di free natalizi da scaricare

Io ho già iniziato a ricamare per Natale, e da un po' (mi rpendo per tempo, come sempre). Ma per chi non sapesse ancora cosa scegliere per crocettare per queste Feste, ecco qualche free da scaricare:

Schemi diversi
http://lepointdecroix.free.fr/index.php?id=45
Un cuore bianco tutto perline e lustrini
http://sablaise.over-blog.com/article-24107382.html
Decorazioni facili facili a punto croce ma non solo
http://www.leschroniquesdefrimousse.com/article-24102051.html
Vari, piccoli e semplici
http://www.freepatternsonline.com/xscharts/christmas.htm
Tanti e diversi, perlopiù divertenti
http://www.free-cross-stitch-pattern.com/xmas/index.php
Questo è splendido, di Marika
http://marikabel.splinder.com/post/17748162/Red+Tree

Appena ho un po' di tempo ne cerco altri

E poi c'era lo swap Halloween

Concluso da qualche giorno ma sbloggato solo ora. Ho partecipato anche allo swap HALLOWEEN (dolcetto o scherzetto?)  organizzato dal forum della Smemo, La Via dei Colori.
La mia abbinata era Roberta, ed ecco quello che le ho spedito:


La scatolina l'ho dipinta io, e ho inserito il ricamo leggermente imbottito. Ci ho perso un po' gli occhi ma mi è piaciuto il risultato, spero sia piaciuto anche alla destinataria.
Ed ecco quello che ho ricevuto dalla capa, la Smemo!


Un festone zuccoso (già debitamente appeso sulla tettoia delle auto, così chi passa davanti al vialetto lo vede bene), un trovaforbici in spago e zucchette in feltro (le forbicine non sono altro che una... fotocopia ritagliata molto bene!), un piccolo portalavoro con due taschine dietro e dolcetti molto particolari (sembrano caramelle ma non sanno proprio di zucchero, hanno un gusto speciale che non saprei descrivere).
Ah, ecco il ricamo di Paola in particolare:

Una piccola svolta

Perchè prima di essere mamma ero qualcos'altro.
Perchè anche ora sono qualcos'altro oltre che una mamma.
Perchè questo abito mi fa sentire più a mio agio del precedente.
Perchè questa è un po' casa mia.
E perchè devo dirlo, non è il blog di mio figlio: chi passa solo quando cerca lui deve aspettare che lui se ne apra uno di suo.
Ecco perchè ho cambiato titolo al mio blog.

domenica 26 ottobre 2008

Considerazioni del giorno dopo

Ma poi.
I bambini vivaci sono sicuramente i più difficili da gestire, e su questo non ci piove.
Obiettivamente però sono i più simpatici.
No?

sabato 25 ottobre 2008

Riunione 2

Ieri sera c'è stata la seconda riunione dei genitori all'asilo. Le maestre hanno illustrato il programma didattico che intendono seguire (mamma quante gite hanno in programma!), poi ci siamo divisi per singole classi e, oltre a procedere all'elezione del rappresentante di classe, le maestre hanno raccontato brevemente come i bambini vivono l'asilo e come va in generale.
La maggior parte dei bambini sono maschi: 19 maschi e 12 femmine (e la maestra mi guarda fissa).
I maschietti sono piuttosto vivaci (e la maestra mi rifissa).
C'è un gruppetto in particolare che ne combina ogni giorno di nuove (e la maestra mi punta per la terza volta).
Ora, è assodato che non mi siederò mai più in posizione da centravanti nel gruppo di mamme e papà presenti alle riunioni, mi accomoderò sulle seggioline destinate di solito ai bambini (che saranno anche scomode per chi è più alto di un metro e venti, ma sedercisi sopra fa tanto "amarcord"). La prossima volta sarò decisamente in posizione "ala destra" (le maestre non guardano mai a destra, chissà mai perchè... gli verrà scomodo) e assolutamente seduta su un tavolino.
Ma poi, per aggiustare la mia curiosità, finita la riunione mi sono avvicinata alla maestra in questione e le ho chiesto come va il micropollo, e teh, sembrava che mi aspettasse.
Non è che vada male eh. Anzi, mi ha detto che PRMF è molto intelligente, curioso, sveglio, brillante, si vede che è il più grandicello, e via così.  Fino al "mah, signora....".
Ecco, il "mah signora" lo aspettavo. E' vivace. E orgoglioso, tremendamente orgoglioso. Un muro di cemento che si fissa sui suoi principi e non si sposta nemmeno di fronte all'evidenza. Non te la dà vinta neanche per chissà cosa. Ed è distratto, mangiare e far pipì vengono dopo tutto il resto. Se proprio è necessario. E ha bisogno di una strigliata più di qualche volta.
Grazie, maestra, lo sapevo. Quello che non mi  spiego mai è come possa essere che se lo dici alle maestre prima che ci sbattano il muso contro ti dicono che esageri, che insomma no, cosa sarà mai. Poi lo conoscono un po' meglio e te lo mettono lì davanti come la rivelazione del secolo.
Beh, maestra, alzi pure la voce quando serve, ha la mia benedizione. "Davvero? Noi non lo facciamo mai senza l'approvazione dei genitori, sa come vanno le cose adesso no? Ma se lei ci autorizza...". ABBE', questa poi... Ma faccio tanta paura? Ogni tanto mi guardo allo specchio e mi chiedo se per caso la mia faccia dia ad intendere che mangio maestre a colazione ogni giorno, come integratore di vitamine.
Papigà dice di si. Intrise nel tè.

Ah, la maestra ha anche detto che finito l'asilo non è bene lasciare i bambini davanti alla tv, è meglio fargli passare il tempo con qualcos'altro. Non so gli altri bambini, ma mio figlio esce dall'asilo completamente ricoperto di sabbia, colori, con le tasche piene di sassi, foglie e castagne (segno evidente che fermo non è stato, presumibilmente nemmeno durante il pasto viste le macchie di marmellata onnipresenti, affiancate da altri intrugli). Ha gli occhi talmente sfatti che sembra che gli sia passato sopra un tir, proprio mentre si sparava una canna con i soliti tre o quattro amichetti. Sfido chiunque a proporgli un'attività, anche che richieda un blando sforzo sia fisico siamentale, senza sentirsi rispondere con un filo di voce "no grazie". Come dire, io il mio l'ho già avuto, per oggi ho già dato, ripassate sabato.

venerdì 24 ottobre 2008

Sproloqui: che c'è di male se...

-More, come è andata oggi all'asilo?
-Male. Anzi mallllllissimo.
-Perchè?
-Perchè la maestra ha detto che siamo stati tutti monelli.
-Anche tu?
-Si, ha sgridato anche me, con G. e A.
-Beh, un motivo l'avrà avuto.
-Solo perchè in giardino stavamo tirando i sassi fuori dalla finestra, non capisco perchè si è arrabbiata!
-Ah, non capisci perchè? Cavolo Gabri, e secondo te non doveva arrabbiarsi?
-No, perchè?
Ovvio no? Che male c'è? Tanto se per caso passa di là uno qualsiasi degli altri 81 bambini presenti all'asilo e lo becchi dritto dritto in un occhio, in fondo ne ha un altro per vederci, no? Per fortuna abbiamo pagato l'assicurazione anche quest'anno...

mercoledì 22 ottobre 2008

Piccoli scazzi quotidiani

Al di là del fatto che ho passato una notte insonne, il motivo lo sa solo il mio inconscio perchè non so spiegarmelo.

A parte che ho il naso chiuso da raffreddore rampante.

Oltre al piccolo pensiero che mi trivella il cervelletto, riguardante la riunione all'asilo di venerdì, per partecipare alla quale devo trovare una sistemazione al pargolo perchè il Papi è di turno.Ma mi sa che lo depositerò dalla nonna, farò una corsa in più ma così zittisco la nonna in questione per un mesetto, la smetterà di rompere i marones con la cantilena quotidiana "non me lo lasci mai tenere".
 

Indipendentemente dal fatto che sto organizzando i regali di Natale e quelli per i compleanni e non ne salto fuori quanto a idee e a budget (pare che tre quarti della mia famiglia, sia di origine che acquisita, me compresa, si sia messa d'accordo per compiere gli anni nello stretto periodo delle feste Natalizie).  Un ringraziamento a parte va a Papigà che, come ogni anno, mi ha mollato bellamente la patata bollente con la scusa che "fai tu che hai buon gusto e memoria più di me". Bella scusa per defilarsi con charme.

Sorvolando sulla lotta quotidiana con la biancheria che non si asciuga perchè c'è nebbia, e PRMF non ne vuol sapere di farsi durare pulita (pulita? Portabile sarebbe già un traguardo) una tuta per più di un giorno.

Però, Amy, santa gattina di GnaGna tua, pattumierina del mio cuore, adesivo peloso delle mie gambe, proprio le cimici dovevi imparare a mangiare?

L'ennesima telefonata inutile...

...con mia madre. Ma di questo tipo è l'ennesima delle ennesime.
-Ciao mamma, come va?
-Ben grassie. More, ti sa cossa che go savuo?
-Dimmi.
-Ti sa to cugina X? La se ga confidà co to cugina Y disendoghe che ghe ze capità el fatto H.
-E tu come fai a saperlo?
-Eeehhh... come al soito. To cugina Y ghe lo ga dito in gran segreto a so amiga, ea Q, ti conossi ea Q vero?
-Si, la conosco, e allora?
-Eh, sta Q la ze quea che lavora co mi, e la ze vegnua a dirmeo. Te par?
-E ti ti ze drio contarmeo a mi, giusto?
-E cossa po'...
-Mamma, certo che c'è da fidarsi...

martedì 21 ottobre 2008

Swap Caffè segreto... ebbene si c'ero anch'io!

In 56 ci siamo iscritte, chi se lo immaginava? Meg ha lanciato uno swap a tema "caffè" ancora a inizio estate, e gli ultimi pacchi stanno girando proprio in questi giorni. E sia perchè l'ha lanciato Meg, sia perchè il tema mi piaceva, ovviamente non ho potuto fare a meno di aderire. Così ora che ho sia spedito che ricevuto, mi accingo a mettere in bellamostra qualcosina .
Dunque, il segnalibro che ho spedito alla mia abbinata l'ho già postato un po' più sotto, in aggiunta al segnalibro ho mandato ad ANNA anche una scatolina di caramelle al caffè, un pacco di tovaglioli a tema (io ho la mania dei tovaglioli a tema se non si era capito prima), e questa.swapcaffè
Anna ha detto di aver gradito e spero sia davvero così, io sinceramente ci ho messo tutta la buona volontà possibile nel realizzarla e modestia a parte sono piuttosto contenta del risultato. Tra l'altro vorrei segnalare il blog di ANNA, molto bello, e anche quello "vecchio" pieno di creazioni deliziose. Lo trovate QUI.
E poi c'è il pacco che ho ricevuto ieri dalla mia abbinata, Laura. Ecco il contenuto:
Sal caffè (1)E questa è la foto del ricamo in particolare, la cui foto vi assicuro non rende giustizia al lavoro:
Sal caffè (3)
E' stato realizzato con molta cura, e ne sono più che contenta. So già come utilizzarlo, non appena mia madre mi rende il tavolo dell'ingresso che le ho prestato ci starà sopra che è una meraviglia. I colori gli si addicono.
Vorrei segnalare anche il sito di LAURA, anche questo è delizioso e pieno di belle cose da guardare, e si sa, per gli occhi di chi si appassiona a questo gneere di lavori non si è mai visto abbastanza...
Grazie Laura!

lunedì 20 ottobre 2008

Chi ha orecchie per intendere intenda...

Caro Babbo Natale,
per favore quest'anno ci porti un interfono?
Ma basterebbe anche una coppia di walkie-talkie. Anzi sarebbe meglio, così chi sai tu si porta fuori il suo pezzo quando serve.
Grazie.

Firmato: Le corde vocali di Mamigà

domenica 19 ottobre 2008

Quando ci vuole ci vuole...

Oggi Mamigà non ha fatto un emerito cavolo di niente. Niente più del necessario si intende.
Orpo, è domenica anche per Mamigà ogni tanto no?
Mamigà stamattina ha lasciato Papigà a lavare le tazze della colazione, si è dedicata al giardino per una buona mezz'ora, si è autoinvitata a pranzo dalla mamma e ha lasciato che il Tato giocasse con la nonna, poi da solo, poi con il pc, poi si dai coloriamo un po' insieme, e poi davanti alla tv. Alla faccia degli psicologi nonchè educatori che dir si voglia che insistono perchè mamma e baby passino tutto il tempo assieme appena possibile. Oggi mi sono presa la mia rivincita e accidenti, viva i diritti delle mamme a mendicare una domenica per i cà propri.
Non ho fatto il letto. Non ho cucinato (/si vabbè, pranzo, la cena la sto per fare ma chissà mai, avanzi riscaldati al microonde). Non ho giocato con le gatte. Non ho pulito i bagni, tranne le lettiere delle gatte altrimenti mi ritrovavo ogni schifezza di Bastet in giro per casa (si sa, i gatti sono schizzinosetti e certe mancanze te le fanno pagare care). Non ho fatto questo nè quello, nè quell'altro. Non ho spolverato, non ho passato l'aspirapolvere, non ho lavato piatti nè stirato magliette.  Alleluja.
Domani è lunedì, su che si ricomincia...

sabato 18 ottobre 2008

Un po' di foto - gatteria mignon

AMY - Primo piano


Giochiamo?


Il mio sport preferito

Ti odiooOOOOOOOOOO!!!

Ma no, è la Gioiuta che sbadiglia...

venerdì 17 ottobre 2008

C'è chi dice che il venerdì 17 porta sfortuna.
Stamattina sono andata alla ASL a fare un prelievo di sangue, e al CUP ho trovato solo 7 persone in coda.
Con i tempi che corrono e il malcontento generale sulla sanità pubblica, non è un colpo di c...o?

martedì 14 ottobre 2008

Liscia, liscia...

E' successo a tantissimi clienti di un certo gestore di telefonia mobile: arriva l'sms in cui ti avvisano che il tuo piano tariffario non è più sottoscrivibile da una vita e per semplificare le tariffe ti appioppano d'ufficio un'altra tariffa. Che ti fa rotolare dalla sedia dallo spavento perchè una cifra del genere per le telefonate non avresti mai pensato che si potesse spendere. Che fai? Cambi gestore. Ecco, io ho fatto così. Venerdì scorso mi sono recata al negozio di un altro gestore e ho chiesto il cambio.
E che succede? Se prima vieni avvisata con un sms del cambio del piano tariffario, adesso che il vecchio gestore si accorge che come Mamigà una marea di altre persone (spero) prende questa decisione, il suddetto fa muovere il fondoschiena (per non dirla in maniera più GDSesca ma ci starebbe) agli agenti, ovvero come mi piace chiamarli "leccac... dei clienti". E l'agente di turno mi chiama, proponendomi tra l'altro un'offerta che effettivamente mi conviene accettare. Ora, io la venditrice l'ho fatta per anni, per cui so come ci si muove per convincere una persona, quante e quali balle ci si deve inventare per farti simpatico, quindi tutta la pippa che l'agente di turno mi ha fatto per telefono poteva risparmiarsela. Ma l'ho lasciato fare. Per una buona ventina di minuti.
Perchè ogni tanto è bello farsi lisciare, non c'è che dire

Chi si è mangiato...

...la maglia del pigiama nuovo di pacca di PRMF? Sono giorni che la cerco ma pare che sia evaporata...
Cavolo quanto mi danno ai nervi sti piccoli scazzi domestici, a volte sembra che elettrodomestici, mobili e muri si divertano a prenderti per il sedere per il solo gusto di vederti ribaltare tutto e poi magari TOH, l'oggetto tanto cercato ti si infila direttamente sotto il naso e magari era lì dall'inizio.
Chi non ha mai avuto problemi coi calzini che magicamente si spaiano dopo un lavaggio in lavatrice alzi la zampa.
E già che c'è mi faccia la cortesia di usare l'altra per aiutarmi a cercare sta maglia accidenti...

lunedì 13 ottobre 2008

Dialogo allucinante per un' allucinante emicrania

-Pronto? Buonasera, sono la signora Mamigà, parlo con il medico di guardia?
-Buonasera, si mi dica.
-Ecco, mi scusi, la disturbo per chiederle un consiglio riguardo alla possibilità di usare o meno un farmaco. Vede, da due ore ho in corso un attacco di emicrania...
-Ah si, anch'io ho mal di testa ogni tanto...
-(Ecchissefotte...) No dottoressa, non la chiamo  per un mal di testa, ma per un'emicrania. Ha presente quella con le allucinazioni, il vomito, l'aura, la fotofobia...
-Ah! Ma allora mi sta parlando proprio di emicrania!
-(E secondo te io ti chiamo per un mal di testa... vabbè, andiamo avanti). Appunto. Vede, io di solito curo gli attacchi con un farmaco a base di triptani. Da un mese però soffro di esofagite e la sto curando con del Lansoprazolo. Vorrei sapere se è il caso che prenda i triptani visto che come effetti collaterali i triptani causano anche reflusso gastroesofageo.
-Eh, signora, legga il foglietto illustrativo.
No, non ci credo...
-Dottoressa, il foglietto illustrativo l'ho letto due volte, c'è scritto che i triptani possono provocare reflusso, ma essendo io in cura con il lansoprazolo a X dose al giorno e questa dose mi tiene protetta la mucosa è il caso che prenda una dose di triptani?
-Ha provato a prendere dell'Ibuprofene?
AAAAAAAAAA MA SECONDO TE SE L'EMICRANIA MI PASSASSE CON IL MOMENT COSA PRENDO A FARE I TRIPTANIIIIIIIII.... OMMMMMM....
-Si dottoressa, ho preso l'ibuprofene in doppia dose ma non ha sortito efffetto.
-Ha mai provato Imigran?
-Lo usavo quindici anni fa ma ho dovuto sospenderlo perchè non mi faceva nulla.
-Bene, allora prenda il foglietto illustrativo dell'Imigran, è un farmaco a base di triptani.
-Ma se le ho detto...
-Facciamo così, mi dia il suo numero di telefono che la richiamo tra due minuti, intanto sfoglio il prontuario farmaceutico...
-Mi perdoni dottoressa, piuttosto attendo in linea, non faccia squillare il telefono, perchè il trillo del telefono mi fa vedere le stelle, la prego...
-Allora faccia così, prenda l'Ibuprofene in doppia dose e vedrà che starà meglio.
-Ok, ho capito, grazie, buonasera.
Epilogo: data l'inutilità della telefonata, e altresì dato il rischio di trovarmi di nuovo con il fiato corto perchè il mio solito antiemicranico ha scatenato di nuovo un attacco di esofagite, ho preferito lasciare che l'attacco di emicrania facesse il suo corso. Per due ore ho sbattuto la testa contro il muro e ho vomitato, finchè alleluja alleluja, l'attacco è passato.
Ma la testa che avrei sbattuto volentieri contro il muro è un'altra...

domenica 12 ottobre 2008

Sono una mamma imperfetta

Ammetto di esserlo: sono una mamma imperfetta. Ci sono madri che nascono per fare le madri, che fin da bambine giocano con le bambole facendo le mammine, ecco, io non l'ho mai fatto. Il massimo che facevo quando mi regalavano una bambola era dipingerle la faccia con le penne per darle un tocco in più, oppure staccarle le braccia per vedere come erano fatte dentro. Macabro, a ripensarci.
Ci sono madri che fanno cinque figli e sono le donne più felici di questo mondo, intervistate alla tv perfino mostrano con orgoglio la loro gioia e invitano le donne a provare altrettanto. No, grazie. Io non sono così, grazie tante che ho un figlio solo e chissà mai se ne farò un secondo. Mi si chiami egoista, si lo sono, felice di avere un figlio ma basta così. A meno che il secondo non abbia una testolina più malleabile di quella del figlio già presente. No, non ho carattere per votarmi alla mammite eterna, diventerei isterica a forza di dài.
Da due giorni sto male. Anzi, stiamo male: malanni di stagione, io e Papigà siamo raffreddati e senza voce, quanto basta per farci desiderare la pace domestica e null'altro, la quiete dei sensi e una mattinata passata a letto, tanto più che oggi è una di quelle rare domeniche in cui mio marito non è di turno. Ma no, non si può: se dal lunedì al venerdì tirar giù dal letto il quattremezzenne è un'impresa che richiede sforzi e pazienza, la domenica TOH, alle sei e mezzo è più sveglio del gallo del contadino qui dietro.
Il guaio è che quando si ha l'influenza tutto diventa più difficile, le piccole rognette sembrano massi da sormontare, e i piccoli capricci quotidiani diventano insopportabili. Si vorrebbe la tranquillità. E invece c'è il resto. E mai, dico MAI che si riesca a convincere il tato ad andare a pranzo dai nonni, perchè giustamente vista dalla sua parte la cosa risuona come un "è domenica sto con mamma e papà". Ragionamento liscio come l'olio. E fanc@@@ chi ti dice "hai voluto fare un figlio e ora te lo tieni". Di solito chi fa sparate del genere (constatato di persona e tenuto ben conto) o non ha figli, o li ha talmente grandi da essersi dimenticato cosa vuol  dire averne di questa età quando stai poco bene.
Tutto questo per farmene una ragione: per la tremillesima volta (tremillesima? Tremilionesima và, è più realistico) a PRMF è stato detto di non fare una determinata cosa e lui l'ha fatta lo stesso. Gli è stato ripetuto con le buone di non farla e lui fa finta di non sentire. Ed è questo "far finta di non sentire" che mi fa diventare isterica. Ma proprio mi fa sbarellare: dimmi che non ti interessa, dimmi che vuoi farlo lo stesso, ma non far finta di non sentire perchè vado fuori dai gangheri. E parto in quarta, ma di brutto, senza pentirmene perchè cacchio, io SO quanto intelligente è mio figlio, e SO BENISSIMO che mi sta prendendo per il c...!  A gennaio avrà CINQUE ANNI, dico CINQUE, e il primo che mi viene a dire che a questa età un bambino non ragiona o non sa quello che fa glielo presto per una settimana, così si rende conto di aver detto una... come si dice da noi? BUEADA.
Insomma, mia nonna diceva che le mamme una volta diventate tali sono perfette: non le si può contraddire, non sbagliano mai, sanno sempre tutto.
Mia madre, quando eravamo bambini, si è ammalata così di rado che di ricordi di lei a letto con la febbre ne ho uno solo e pure vago. E di lei che perde la pazienza si, ne ho, ma insomma, non in maniera esagerata. E mi ha sempre detto che se le circostanze glie l'avessero permesso avrebbe fatto volentieri un altro bambino.
Io non sono nè come l'una nè come l'altra. A costo di essere una delusione per entrambe, io non sono così, e credere di esserlo significherebbe andare contro la mia natura.
In momenti come questo penso solo che se mai decidessi di farne un altro lo voglio femmina, buona e possibilmente già spannolinata.  Ma siccome prevedere il futuro non è possibile, aspetto che la voglia mi torni senza condizionamenti.
Etciù!
Salute.
Grazie.

venerdì 10 ottobre 2008

Gentile signora... e quel suo caro bel SUV...

E' quello che vorrei dire alla mamma di una bambina che va all'asilo con mio figlio. Non so come si chiama, ma è quella del SUV. Quel SUV che da due anni mi sta simpatico come un brufolo dove non si può dire.
Chi pensa che io parli per invidia è lontano chilometri dalla verità. Io i SUV li detesto, non tanto perchè sono grossi, ma perchè la maggior parte delle volte chi li guida non sa come farlo senza creare intralcio. O meglio, in determinate situazioni sono di un fastidioso incredibile.
Così trattasi di gentile signora appunto, che da due anni ho il piacere di vedere pgni mattina al parcheggio dell'asilo. E a qualsiasi ora vai dalle otto alle nove trovi quel detestabile SUV parcheggiato lì, e la relativa pilota (che sembra appena uscita da una palestra alla moda) dentro l'asilo. Che non so cosa ci faccia un'ora intera all'asilo, lo scorso anno pensavo che dipendesse dal fatto che aveva un bambino dai grandi e una dai piccoli perciò accompanga uno e accompagna dall'altra parte la seconda, del tempo ti ci vuole. Ma ora ne hauna sola, l'altro è a scuola, che cacchio ci fai un'ora dentro all'asilo lo sai solo tu. Ma non sono fatti miei.
Fatti miei sono le manovre assurde che devono fare le altre mamme, me compresa, per parcheggiare e sparcheggiare dagli stalli di sosta quando c'è di mezzo il suo suv, che non è un normale SUV, ma una specie di autobus che in uno stallo di sosta regolare non ci sta neanche se prendi le misure con il metro laser.  E regolarmente il suddetto SUV è parcheggiato appunto o a cavallo di due stalli di sosta e fuori col sedere di almeno un metro e mezzo, oppure subito dopo l'angolo a destra per metà sul marciapiede a un metro dallo stop (così grazie al cà, per uscire evitando il rischio di essere presa in pieno da chi eventualmente viene da destra, o aspetti che la signora con comodo esca dall'asilo e se ne vada, o preghi santa Rita che te la mandi buona e ti butti). Che poi il parcheggio antistante l'asilo non è neanche dei più spaziosi e organizzati che ci siano.
Continuo imperterrita a chiedermi perchè mai le persone non acquistano l'auto in base a come le sanno portare anzichè in base alla figura che vogliono fare davanti al resto del mondo. Perchè in questo caso la figura da strafiga si trasforma in figura pietosa...

Primo lavaggio gatto

Non se ne poteva più di trovarsela addosso con odore di officina. E credo desse fastidio anche a lei. Così stasera armata di bacinelle, shampoo for cats only extremely delicate, guanti da giardinaggio in cotone, bastoncini-premio post-doccia, asciugamano formato giga e cerotti a portata di zampe, mezz'ora dopo averle dato la cena (non si sa mai, un gatto affamato è  il peggior affare da trattare) ci siamo chiuse in bagno e l'abbiamo fatto. Prevedendo scene esilaranti (mica per aiutare neh, ci mancherebbe) Papigà ha voluto assistere all'evento.
Ero preparata a scene apocalittiche, corse al prontosoccorso per umani, piastrelle grondanti e una Gioiuta con una incazzatura da manuale da smaltire in non meno di un mese e mezzo.
E invece toh, è stata bravissima. E non solo, per il resto della serata sembrava quasi volermi ringraziare, fusando e facendosi coccolare. Forse davvero anche lei non ne poteva più di quel puzzo addosso.
Adesso è... mobbida mobbida...

giovedì 9 ottobre 2008

Wow che onore!

Mi è stato sengalato in un commento ad un post precedente che il mio blog è stato guardato, letto e preso in considerazione senza che nemmeno lo sapessi.... e guardate dove sono finita!
http://www.pianetamamma.it/donna-e-mamma/blog-di-mamme-e-qualche-papa.html

Scorrete la pagina verso il basso e mi trovate lì... Non so che dire, è un onore e mi sto rotolando in una tazza di orgoglio fumante!
Comunque se le mamme e i papà di passaggio avessero voglia e tempo di darci un'occhiata, ho guardato un po' il sito e si, mi piace, lo trovo utile.

mercoledì 8 ottobre 2008

Un qualche vicino di casa...

...deve avere l'auto che perde olio. La Gioiuta ha il pelo che le puzza di officina, mentre penso a toelettarla sarà il caso che mi organizzi per avvisare.
Ommioddio. Meglio che prima verifichi che l'auto non sia la mia.

Deduzione da un discorso di Papigà

Di branchi di pecore travestiti da persone ce n'è un'infinità al mondo... Peccato che la carne non sia buona nemmeno per farci il brodo.
Papigà è un grande.

Amy: primo tagliando

Ieri sera ho portato Amy a fare la prima visita e la prima vaccinazione. Abbiamo aspettato più di un'ora fuori dall'ambulatorio, la vete era impegnata con due casi urgenti di cani che non so cosa avessero, ma da dietro la tenda si intravedevano due flebo attaccate ad altrettante zampe, perciò... immagino non fossero cose per niente belle. Comunque abbiamo atteso, Amy è stata paziente più di tutti i cinque cani che erano lì con noi. E sicuramente più di quel volpino isterico che per più di un'ora ha rotto i marones a tutti (ma bastava guardare le due padrone per capire perchè fosse isterico, già il fatto che gli avessero appiccicato al collo un campanello da mucca povera bestia bastava...). Ma vabbè.
Comunque: acqua e olio tutt'apposto. Amy è una gattolina sanissima e si è fatta visitare senza problemi, fusava perfino...(espressione della vete: "finalmente ne hai presa una decente").
Ne ho approfittato per parlare a grandi linee con lei di quello che è capitato ieri. Non sono entrata nei dettagli, ma avere un parere di una professionista su cosa effettivamente potessi fare per Heidi per me ha un senso. E la vete conosceva bene Heidi, di nome e di fatto, tranquillizzandomi.
Ed è vero. Heidi è sparita da circa un mese, e non c'è giorno che non mi passi per la testa (a dispetto di chi sostiene, solo avendo visto le foto di Amy, che l'ho cancellata dalla mia vita). Mi chiedo ogni tanto dove sia, se abbia trovato un'altra famiglia, se stia bene. Insomma, è inevitabile che ci pensi. Non con quel dolore di un mese fa. Ma più di questo null'altro, nulla più. Ogni tanto mi aspetto di vederla saltare sulla finestra chiedendo insistentemente di entrare come faceva sempre, ma mi accorgo che è un riflesso dato dall'abitudine. Tutto qui. In fondo io non ho mai detto di amare i gatti perchè sono dei soprammobili, ma la ragione principale è che sono degli esseri di una indipendenza tale da avere un mondo in cui ogni tanto ti  permettono di entrare e ti lasciano un piccolo o grande posto, ma solo perchè lo desiderano loro. E mi sento di dover rispettare questo loro mondo, senza pretendere che si adeguino al mio e ne assumano le caratteristiche emotive.
Vabbè. Mi piacerebbe riuscire a scattare altre foto ad Amy per mostrarle a chi passa, ma che mi si creda o no la cosa è difficilotta: ogni volta che le passo davanti anche solo per caso mi si appiccica addosso, o per un motivo o per l'altro, e fotografarla diventa un'impresa. Rimando a tempi più prolifici.
Ah, me lo segno qui: Amy ha tre mesi, sta cambiando i denti (e per questo non vuole i microcrocchi, povera gattolina, le mancano i denti per masticarli...), pesa un chilo e 700 grammi e promette bene quanto a stazza da adulta. Mangia come una porcella (l'ho soprannominata Pattumierina grazie a Meg che me l'ha suggerito...) e sporca altrettanto (ho dovuto comprare una seconda lettiera senior, quella da cuccioli non le bastava in aggiunta a quella di Gioia. Senza contare che devo svuotarle entrambe due volte al giorno, perchè tra l'una e l'altra...).
Oggi sono andata a ritirare la medaglietta per la Gioiuta e ne ho ordinata una anche per Amy, quando sarà abbastanza grandicella metterò il collare anche a lei per uscire. Così sono più tranquilla.

martedì 7 ottobre 2008

E comunque Papigà ha ragione:

A tutto c'è un limite, fuorchè all'idiozia di certa gente.
E adesso vado a crocettare con un bel CHISSENEFREGA appuntato in fronte.

Adesso vomito

Ho il sangue a bollore, devo smaltire. Un bello e sentito VAFFA a quella mandria di cretini (per non dire di peggio) di un forum fatto di persone che mi hanno dato contro per l'unico motivo che anzichè cercare Heidi per mari e per monti, frugando nei granai e suonando a ogni campanello cerco di razionalizzare la sua scomparsa pensando che in fondo un gatto non è un bambino. Ma perchè c'è gente così ottusa in questo mondo? Va bene amore per gli animali, ma a me è sempre stato insegnato che prima vengono le persone cacchio! Per un gatto non ci si può cuocere a vapore il cervello, non si può mollare tutto e tutti dicendo "signore e signori arrangiatevi, io stanotte vado incerca di un gatto", non è ammissibile che per un gatto io debba mettere da parte le necessità di mio figlio che ha quattro anni, mai! E quando cerco di spiegarlo come mi viene risposto? Che se non ho tempo per cercare Heidi non ho tempo nemmeno per affrontare l'inserimento di Amy. MA CHI CAZZO ti permette di dire una cosa del genere? Vieni, brutta befana, vieni a vedere cosa sta succedendo in casa mia, vieni a vedere come soffrono Gioia ed Amy, che si disperano tutto il giorno e sono sull'orlo di una nevrosi solo per colpa mia, secondo il tuo modo di vedere! 
E un gatto NON E' una persona, è un animale che in natura NON HA bisogno dell'uomo per sopravvivere, e io sono fermamente convinta di questo, altrimenti non potrei mai lasciar uscire la Gioiuta a piacimento, me la terrei chiusa in casa e mi chiuderei in casa assieme a lei! Ma stiamo scherzando?
Mai, e mai più mi infilerò dentro certi ambienti, mai più, se devo poi trascorrere due ore per calamre i nervi, accidenti! Mamigà è così, a chi piace se la tiene, a chi non piace cambi pure aria che di aria ce n'è tanta a questo mondo, e per quanto mi riguarda l'aria di casa mia ai gatti finora è sempre stata gradevole. Meno a chi ha un cervello più piccolo di quello di un micetto appena nato, e di queste persone ce n'è tante, ma tante...
Io intanto di cambiare aria ho già deciso, e sto molto, molto meglio così.
Aaaaaaaahhhhhh............

domenica 5 ottobre 2008

Mamigà, riposati...

Oggi ho fatto la bellezza di 45 buchi di 10cm di diametro per 15 di profondità nel giardino di mia madre, per interrare dei bulbi. Ovviamente ero stracotta alla fine, ma tant'è, questo tipo di lavori li si deve fare prima che faccia il freddo quello serio, quindi l'ho fatto. In settimana tocca al mio di giardino essere rimpolpato di bulbi nuovi.
Insomma, torno a casa strafatta e i miei uomini mi esortano molto caldamente: "Mamma, riposati che oggi è domenica anche per te".
Detta così mi aspettavo un'ora almeno di crocettoso riposo svaccata sul divano in compagnia di un grumo di pelo ronronante. Seee...
Appena appoggio il fondoschiena sul divano l'uomo più grande mette alla tv un film fantasy (io non amo i fantasy) a volume considerevole e inizia a parlare di lavoro (scusa ma in questo momento chissenefrega, sono impegnata a contare i fili di etamine).
L'uomo più piccolo scende di filato e si getta sul divano a fare lo scemo, a saltare come una cavalletta  senza preoccuparsi della direzione in cui stanno volando i suoi piedi (ovviamente verso la mia faccia o il mio braccio destro... difficile non bucarsi un polso così, anche con un ago senza punta).
Il grumo di pelo ronronante se l'è filata non appena ha intravisto lo zeppelin scendere le scale in bomba.
Grazie famiglia, senza di voi non saprei come fare a ricordare come si stava bene, ogni tanto, da single...

sabato 4 ottobre 2008

Amy in casa nostra: terzo giorno

Lo ammetto, un gatto così non l'ho mai avuto. O meglio, se l'ho avuto ho cancellato quel tratto di memoria, ma non credo.  Più che deliziata, confesso, mi sento spiazzata. E d'altra parte è vero che chi dice che i gatti sono tutti uguali non ne ha mai conosciuto più di uno in vita sua.
Amy è la dolcezza in persona, fino alla nausea. Chiunque l'abbia allevata e tenuta con sè fino a giovedì deve aver fatto bene il suo lavoro, perchè oltre ad avere un aspetto sano (anche se l'ultima parola spetta alla vete la prossima settimana) è perfettamente avvezza al contatto con noi umani. E sembra anche che questa famiglia di umani le piaccia: ci rimane sempre appiccicata, tranne quando riposa. E riposa tanto, tantissimo, così tanto che ieri mi sono perfino preoccupata perchè ha passato tre quarti della giornata acciambellata un po' qua e un po' là. Una presa d'aria di un'ora mentre pranzavamo (usata per giocare con la strafichissima nuova canna da pesca al gatto che le ho acquistato ieri), qualche seduta prima alla ciotola e poi alla toilette e il resto del tempo su, dove dormiva Heidi, ai piedi del nostro letto. Evidentemente quel posto ha un incrocio di energie attira-gatti.
In compenso si è rifatta stanotte: oltre ad aver passato una buona ora aggattolata sul mio cuscino a ciucciarmi i capelli, il resto del tempo dalle quattro in poi lo ha trascorso facendo quello che Heidi faceva di giorno: l'impossibile. Ovvero, sono un cucciolo e ho voglia di giocare, quindi lo faccio. Meno male che oggi è sabato. Si è calmata solo ora, e sono le dieci del mattino. Ma non mi molla: dopo aver perlustrato in lungo e in largo la tastiera, il mouse (cercando di infilare la testina tra le mie dita indice e medio impedendomi di usare appunto il mouse) e il monitor. Cybergatta fin dall'inizio, insomma. Deve essere il destino di tutte le gatte che passano di qua. Gioia per prima.
Amy mangia: mangia ed elimina alla svelta quello che ha mangiato. Aver rispolverato la seconda lettiera, quella più piccola, che apparteneva a Gioia quando era un cucciolo non è bastato. In tre giorni ho dovuto ripulire interamente le lettiere, entrambe, sei volte, ovvero due volte al giorno. Oltre che ovviamente a raccattare due etti di sabbietta alla volta sparsa qua e là, perchè da brava cucciola quale è la sabbietta non la usa solo per ricoprire il frutto del suo intestino ma anche per giocare. Così ieri sono andata ad acquistare una terza lettiera, lettiera da adulto, gigante, per sostituire quella più piccola. Sperando che basti: almeno fino a quando tra qualche giorno non si abituerà anche ad  uscire di casa e a concimare di tanto in tanto rose e ortensie. Ma Amy non mangia, STRA mangia! Io non so se è normale che un cucciolo mangi così tanto e così spesso, ma accidenti, tra un po' toccherà aprire un mutuo solo per nutrirla... Meno male che appunto poi smaltisce anche alla svelta, perlomeno funziona tutto sia da una parte che dall'altra.
E Amy fa le fusa, solo a guardarla. E no, non ci sono abituata. Io ho avuto a che fare con gatte da sbarco, non da compagnia, non in questo modo, e confesso, la novità è piacevole. Tranne quando ieri sera avrei voluto ricamare e sono riuscita a metter giù non più di dieci crocette. Lascio all'immaginazione di chi legge il capire il perchè.

Gioiuta: Gioia brontola, rugna, due soffi li ha anche fatti, ma niente di più. Amy da parte sua le ha rugnato addosso solo il primo giorno, da ieri la cerca e miagola alla mda dei cuccioli quando la vede, protende il musetto in avanti come per andarle incontro, ma di fronte alla resistenza dell'altra Amy fa marcia indietro. Il che mi fa prevedere cose positive: Heidi all'epoca fece il contrario, ha affrontato con le unghie Gioia fin dal primo giorno, e sappiamo com'è andata la convivenza infelice tra le due bestie in seguito. Amy invece no: per ora si limita a cercarla timidamente. E io nei limiti del possibile mi sforzo di riservare a Gioia le attenzioni che le riservavo prima, le coccole mattutine e serali, i pasti sempre alla solita ora, i grattini quando è acciambellata sul divano in dormiveglia. Stamattina era nervosa, l'ho presa su e mi ha soffiato contro. Ha preso due sberle. Dopo cinque minuti è venuta sul letto a offrirmi la "pasta della pace" gnaulando per chiedermi il permesso di salire sulla mia pancia. Ok, pace fatta, ma non farlo più. In fondo sei la mia gatta numero uno e nessuno ti porterà via quel posto. Mai.

giovedì 2 ottobre 2008

A cui è seguita ovviamente un'altra...

...chiacchierata inutile con mia madre.
Alle 20 circa arriva Amy. Alle 20.30 invio a qualche persona a cui sapevo sarebbe interessata la cosa un sms: "E' arrivata Amy". Tra queste persone ovviamente mia madre.
Che fa squillare il telefono dopo un nanosecondo. Mentre ovviamente sto assistendo (non in qualità di spettatrice, ma di moderatrice) al primo incontro tra Amy e Gioia, e il mio ruolo principale nella faccenda sta proprio nello stare in guardia affinchè non si giunga alle zampate. Nel qual caso scattare.
-Eora, more, come va?
-Ciao mamma, non ho tempo per stare al telefono, scusami... tutto bene comunque.
-Eh.
-Eh cosa? Vuoi sapere qualcosa?
-Eh, dime, contime!
-Mamma scusami, ti ho detto che non posso stare a chiacchierare al telefono, è un  momento delicato, ho anche Gabri qui che scalcia...
-Eh. Niente, voevo che ti me contassi.
-Ti chiamo domani con calma, scusami...
-Eh.
-Eh?
-Eh... gnente.
-Ok mamma, ciao.
Click.

Ed ecco che vi presento...


Amy






E' arrivata ieri sera. E' dolce più di quello che si intravede dalle foto, coccolona di un coccolone mai visto, e spero che si ambienti bene in casa nostra.
Le ho messo nome Amy primo perchè a Gabri piace (evidentemente gli piace il suono visto che è facile da pronunciare), e secondo per un motivo letteralmente nostalgico. Amy è la più piccola di un totale di quattro gatte femmine che girano per il mio giardino (oddio, lei in giardino non c'è ancora stata, aspettiamo ancora qualche giorno che si "casalinghizzi"), e le ho dato il nome della più piccola delle quattro sorelle March del romanzo "Piccole Donne". Ebbene si, lo ammetto, è una mia debolezza, ho letto e straletto quel romanzo da bambina fino a rovinare le pagine del libro, ed ho registrato in videocassetta le ultime due versioni cinematografiche che ne sono state tratte (la prima, quella degli anni '30, non sono mai riuscita a captarla per tempo, ma non so nemmeno più se la daranno mai in visione).
Per le reazioni della Gioiuta, alla prossima.