mercoledì 30 agosto 2006

Aggiornamenti

Ieri sono stata con mio marito dal dirigente del distretto scolastico, per via dell'entrata di Trippa alla Materna.


Gabri entrerà all'asilo il sette gennaio. A giugno è cambiato il governo, e sono cambiate anche le leggi per la scuola dell'infanzia. Così chi è nato nei primi due mesi dell'anno può frequentare con i bambini nati l'anno prima, ma non prima del compimento del terzo anno di età. Sciocco (per dire poco) quel segretario che per mesi ci ha preso in giro dandoci certezze che non aveva. Vabbè, ci organizzeremo diversamente. Peccato constatare che per lo Stato non esistono le famiglie con i loro problemi (e se avessi per ipotesi dovuto disdire un asilo nido?) , ma numeri, date e conti da far quadrare. Brutto.


Ed entro lunedì dovrei sapere se avrò un futuro nell'azienda in cui lavoro, visto che il 14 mi scade il contratto. Ho un magone incredibile, non riesco a parlarne più di tanto perchè sono tesa come una corda di violino. Incrociate le dita per me, e le code dei vostri gatti.


Mamigà

lunedì 28 agosto 2006

E come previsto, nemmeno il tempo di scriverlo che la Gioiuta torna al gattile.


Mamigà

domenica 27 agosto 2006

Ghost

Gioia non si fa vedere da più di ventiquattr'ore. Ogni tanto si dà alla macchia. Lo so, è l'ennesima volta che lo fa, e per l'ennesima volta dovrei star tranquilla che tanto una bestiaccia come lei se la cava senza problemi, e per l'altrettanto ennesima volta ho il cuore in gola. Come sempre lei si rifarà viva quando meno me l'aspetto, la riempirò di insulti per dovere educativo (moh) e poi la sotterrerò di coccole e baci per il sollievo. E lei, come sempre, mi sguscerà dalle braccia gnugolando per la serie "ma quante storie, vedi di finirla. Hai riempito la ciotola?".


E pensare che una volta i gatti, nelle case di campagna, li tenevano solo per prendere i topi e nessuno si pensava di affezionarcisi come a dei bambini...


Mamigà

La scatola magica

Leggendo ultimamente sempre diversi blog di crocettomaniache come me (e oltre), mi è venuta voglia di mettere mano alla mia scatola magica, per rinfrescarla un po', e rinfrescare anche la mia voglia di vedere cose belle.


Cos'è la scatola magica?


Chiamo così la scatola in cui ripongo tutti i ricami che realizzo, e a cui non dò destinazione immediata. Giacciono lì in attesa di una cornice, o di un po' di stoffa su cui essere cuciti, o di un'idea che li tiri fuori di lì. A volte stazionano nella scatola per mesi e mesi, altre volte per giorni o settimane. Dipende dal mio estro o dal tempo che ho a disposizione per renderli utilizzabili. E' una vecchia scatola di legno dei miei suoceri, di quelle che contenevano anni annorum fa i tubetti di colori ad olio, e che mia cognata ha sapientemente reso splendida con il decoupage. La conservo con una cura speciale, e ogni volta che la tiro fuori per inserirvi un nuovo lavoro mi sembra di aprire un cofanetto di piccole gioie. Orgoglio personale, credo che si chiami. Ogni tanto la tiro fuori semplicemente per coccolarmi, per respirare il profumo del legno mescolato a quello della stoffa e del filo, che credetemi, anche se sembra sciocco ma io trovo che la tela da ricamo lavorata abbia un profumo tutto particolare. Sa di casa mia, di momenti piacevoli, di ore passate a creare qualcosa di mio e che mi regala tante soddisfazioni.


Ci saranno altre scatole magiche nelle mani di altre malate di crocettomia?


Mamigà


Ps. Per la serie, malate fino in fondo, ecco un lavoro sullo stile "visto, innamorata e realizzato", nel giro di un'ora ieri pomeriggio.                                           minicat

sabato 26 agosto 2006

A proposito...

...del quadretto della Solaria finito ieri, ovviamente l'ho mostrato a mio marito dato che adornerà (si spera in un futuro non epocale) la facciata della tettoia per le auto. Risposta? Scontata.


-Ma come? Un quadretto così piccolo? Non dice niente, tanta confusione per tre narcisi in croce...".


AAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!


 E' più che comprensibile che certi (non tutti dai) uomini considerino le arti femminili come io posso considerare una flex o il motore della mia auto (ovvero, chissenefrega come, basta che funzioni), ma porcatrottola...


Mamigà

Ho notato...

...curiosando tra i vari blog, per lo più mi riferisco di blog "a crocette" (di malate inguaribili di puntocroce, per lo più irrecuperabili come me), che la maggioranza di crocettinfette è anche amante dei gatti. Che ci sia un risvolto psicologico in questo... si può chiamarlo caso?


Mamigà

venerdì 25 agosto 2006

Anche questa della Luisa


-Buonasera, sono della XXX etc.etc.


-Guadri signorina, ho ancora il freezer staccato perchè sono tornata oggi dalle ferie, non l'ho ancora riattaccato perchè non ne ho avuto il tempo (per attaccare una spina?ndr) e non so ancora se lo troverò per tutta la settimana prossima... (moh)


-Peccato signora, perchè se le serviva anche solo qualcosina le lasciavamo anche il catalogo nuovo appena uscito...


-Mah, mi dispiace, ma tra l'altro il freezer è anche pieno, non ci sta proprio nulla.



Ma


non


era


staccato


?????????


Mamigà


 

E ora...

... giunge il momento di cambiare direzione. Ci ho provato, data la profonda crisi di questo ultimo periodo, e dopo la litigata catastrofica in casa fatta quindici giorni fa credo di aver capito cosa non va nella mia vita, cosa mi rende così estramamente nevrotica e perennemente irritabile.


Non sono i calzini lasciati in giro per casa, non sono le porte sempre lasciate aperte e le luci dimenticate accese. Quello che mi fa soffrire sta dentro di  me. Me lo sono sentito ripetere per anni da molte persone, ho sempre fatto orecchie da mercante, ma ho compreso che devo arrendermi se voglio star bene: sono troppo esigente nei miei confronti, e di conseguenza verso gli altri. Pretendo di avere tutto e subito, di arrivare ovunque nel tempo che io stabilisco e guai a chi mi si para davanti nella mia corsa. Cos' arrivo a sera esaurita, incavolata con il mondo perchè ovviamente il resto del mondo non mi gira attorno come io vorrei, dilaniata nel fisico perchè non funziono a  batterie al litio ma ho un fisico come tutti gli altri. Inoltre frustrata, perchè ho sempre il dubbio di non dare alla mia famiglia quello che le spetta. E la mia famiglia preferisce, l'ho scoperto in questi giorni, la mia compagnia piuttosto che un pavimento lucido e i vetri trasparenti.


E così... ci ho provato. Ho sopportato il lavello della cucina ripieno fino alle due del pomeriggio perchè Trippa desiderava che gli leggessi la stessa fiaba per quattro volte di fila, e non è morto nessuno. Ho lasciato i letti sfatti per due giorni e abbiamo dormito lo stesso. Non ho stirato gli asciugamani e, miracolo, asciugavano comunque. Mi sono fermata col bimbo un quarto d'ora sulle scale, seduta, a cantargli una filastrocca, perchè a lui piaceva quella situazione tra il piano sotto e quello sopra, e lui si è divertito un mondo. Ha perfino chiesto scusa per aver fatto pipì sul marciapiede (evento!).


Spero di essere sulla strada giusta.


Mamigà

giovedì 24 agosto 2006

Finito!

Ecco la bestia della Solaria che una testa bacata come la mia pensava fosse semplice da realizzare: alla fine ce l'ho fatta e anche in un tempo discreto


Sol1

martedì 22 agosto 2006

Boh


-Buonasera signora, sono della XXX.. siamo in consegna mercoledì, dopodomani.


-Mah guardi signorina, noi il fine settimana siamo fuori, perciò...


-Signora, ci siamo capite male... la consegna è mercoledì, non sabato.


-E io cosa le ho detto? Che tanto il weekend siamo fuori, perciò non ci siamo.



Datemi una spiegazione logica per questa risposta, perchè non posso essere io la stupida di turno, una risposta CI DEVE essere! Ho parlato con una persona adulta, non con un bambino o un demente, ditemi vi prego, ditemi COSA mi sono persa della conversazione, COSA!!!


Mamigà


 

Ho iniziato...

...A ricamare un quadretto di narcisi della Solaria.


Era nella mia wish-list da tempo, e prima di dare il via ai lavori per le tendine di Natale per l'ingresso ho deciso di dar vita a questi narcisi, giusto per "rifarmi gli occhi e la gola di punto croce con qualcosa di semplice".


Eh. Proprio semplice. Mammaggiammè... in un quadretto di sessanta punti per sessanta ci saranno quindicimila sfumature di colore. Ma il difficile sta nello schema: disegnato in bianco e nero, ogni punto di uno stesso colore dista dall'altro almeno tre punti, i simboli sono praticamente quasi tutti uguali, le sfumature di colori lasciamo perdere (secondo me chi li ha scelti ha sbagliato a prendere la sua dose quotidiana di atropina...). E chi te lo fa fare, direte voi?


Eh, le malate di puntocrocite lo sanno. Di un disegno ci si innamora appena lo si vede, si deve realizzarlo a costo di strizzare gli occhi e farsi ingarbugliare le matassine dal gatto. E dir grazie al mio buonsneso che mi ha vivamente suggerito di ricamarlo su tela bianca. Perchè se scivolavo sulla nera...


Mamigà

lunedì 21 agosto 2006

Il taglio di capelli

E' una di quelle frasi tabù che in famiglia non si devono mai dire a voce alta. Guai altrimenti si scatena il putiferio. Non si dice "venite a mangiare è pronto", oppure "Gabri ti scappa? Andiamo al gaby?", e nemmeno "via sotto la doccia". Non si deve MAI dire a voce alta "è ora di tagliare i capelli". Ma oggi era inevitabile farlo: i capelli di Trippa erano decisamente lunghi, potevamo farci le treccine. A me mio figlio piace da morire con quei capelli dritti tutti sparati verso l'alto (e senza gel!), ma visto che lui dal pettine non vuole nemmeno lasciarsi sfiorare e la gente iniziava a pensare che fosse uno zingarello, abbiamo deciso che era proprio il caso di metter mano al rasoio per il pizzo di papà e darsi da fare.


Inizia Marco alle sei e mezza di sera, mentre finivo di lavorare in giardino. "Pronta per la cosa?" sussurra. "Dammi cinque minuti, tolgo gli zoccoli, mi lavo le mani e arrivo".


E inizia "la cosa". Si attira Trippa verso il divano con una scusa, ci si siede tutti e tre sul pavimento con un giornalino in mano e via, in un baleno spunta dal nulla il rasoio. All'inizio la solita menata: "Noooooon voglio, noooon voglio! Mamaaaaa i capelli cadonooooooo! Pfu pciu, mi entrano in bocca!" (e tu chiudila!) "Fatto maleeeee, noooooon voglio stae femmoooooooo!". Ma dopo i primi minuti di resistenza, magicamente Gabri inizia a capire che forse alla fin delle finite se sta fermo male non fa, e insomma, se mamma continua a dire che sto diventando più bello del papi coi capelli corti forse ne vale la pena. Così si calma, e il risultato è un capolavoro degno di un barbiere. L'applauso è d'obbligo (perlomeno per non giocarsi il prossimo taglio quando sarà), si va dritti sotto la doccia per togliere di dosso chili di capelli tagliati e mamma con l'aspirapolvere tira su i resti dei caduti in battaglia. Che sono tanti.


A quando la prossima guerra? Presto, sicuramente prima che passino dodici ore. Intanto Gabri si guarda allo specchio il doppio di prima (perchè lui gode immensamente nel riflettersi nello specchio cambiando posa). Narciso.


Mamigà

domenica 20 agosto 2006

Domenica mattina

Di solito la domenica mattina la dedico ai lavoretti piacevoli da fare in casa. Trippa va in passeggiata salutare (salutare per me) con la nonna per un paio di orette, così io me ne sto a casa sola soletta. Uscire in famiglia? MAI! Non sia mai che Marco non lavori la domenica, o che smonti da una notte, perciò... La domenica mattina è mia, tutta mia.


Stamattina mi sono dedicata ai fornelli e al giardino. Adoro cucinare. Prima che nascesse mio figlio mi piaceva sperimentare ogni giorno un piatto nuovo, ora ovviamente devo fare quello che posso quando posso. E ho fatto le tagliatelle in casa, e lo spezzatino. Lo spezzatino mi serve per i prossimi giorni, cena da scaldare velocemente e in maniera facile (deve farlo mio marito...). La pasta ce la siamo divorata oggi, con del semplice ragù di carne. E' una soddisfazione grandissima!


Adoro anche dedicarmi alle mie piante. Ne ho tante, sebbene il giardino sia modesto come dimensioni, ne ho qualcuna anche in casa. Stamane ho trasformato un Pothos rampicante in ricadente, cambiandogli vaso e togliendo delicatamente il tutore. Lo posizionerò dov'era prima, nello stesso angolo, ma su una mensola anzichè sulla scala. Spero che il cambiamento non lo faccia deperire, mi dispiacerebbe... è l'unica pianta rimasta tra quelle che mi regalarono per le nozze. Non è proprio il periodo ideale per fare questo tipo di lavori, ma era proprio necessario... Come era necessario cambiare vaso a quella pianta rossa di cui non conosco il nome, regalatami tre mesi fa e triplicata in altezza nel giro di poco tempo. Se ci fosse tra chi legge qualcuno che se ne intende, mi piacerebbe sapere che pianta può essere una pianta tutta rossa, fusto e foglie comprese, con steli esili e carnosi e foglie rosse variegate grandi poco più di una moneta da due euro.


Toh, è arrivata TrapaninoHeidi tre mesi. Anche lei in tre mesi è triplicata o quasi in ciccia...


Mamigà

sabato 19 agosto 2006

Finito!

Hal


Si ringrazia Trippa per aver collaborato dormendo due ore oggi pomeriggio.


Mamigà


Ps. L'ho chiamato Hal, ovviamente da Halloween (la zucca).

Mi sa che non lo faccio...

... Dovrei far veder eper scrupolo Heidi alla veterinaria. Ho notato che ha la pancia floscia. Ma ho paura. Per la vete, non per Heidi... Non credo che accetterà appuntamenti per lei per i prossimi sei anni...


Mamigà

giovedì 17 agosto 2006

W.I.P.

Guardate che muso:


Hal-muso

Succede alle ventuno e passa

Strada Provinciale che da Codroipo porta a Varmo, ore 21.20 circa. Arrivo come al solito in bomba a 90km/ora circa, in accelerazione (non ditelo a mio marito), dopo il distributore dell' agip c'è un curvone a destra, dopo il curvone in pieno buio BLAM! una pila puntata agli occhi. In mezzo secondo accecata  dalla pila, do giù di freno, avvisto ed evito una macchia rosa grande quanto un... UN MAIALE MORTO IN MEZZO ALLA STRADA! Ma che ci faceva lì? Cosa ci facevano due uomini al buio accanto alla fiestina nera con il maiale a due metri di distanza, e per giunta senza giubbotto arancione puntando la pila agli occhi di chi arriva per avvisare di fare attenzione?


Cio che succede dopo non lo so. Faccio due ipotesi. Primo, i due scimmiotti hanno seguito la fine del maiale perchè vi assicuro che ci vuole tanta buona volontà e una macchinetta scassata come la mia per evitare un ostacolo simile in quelle condizioni.


Seconda ipotesi, la più probabile credo, il maiale non esiste più. Ovvero, esiste, ma ben ripartito in pancette, salami, costine, prosciutti e quant'altro.


E' certo che non lo sparò mai.


Mamigà

lunedì 14 agosto 2006

Visita

Stamattina sono stata dal medico per i forti dolori alle ginocchia di cui soffro da tempo. Come mi aspettavo lui crede che siano dovuti all'eccessivo peso di cui sono stati caricati in troppo poco tempo. Non sono sovrappeso ancora, ma nei limiti massimi. Comunque mi ha dato le impegnative per fare delle analisi, per verificare che non ci siano problemi alla tiroide. Speriamo bene. Mercoledì andrò a fare il prelievo, intanto vedrò di fare un po' più spesso le scale di casa in mancanza di tempo per fare altra ginnastica...


Mamigàuuuuuuuu

Progressi

Vista la profonda crisi di ieri e del giorno prima, e di tutto questo periodo in genere, mi sono regalata  (approfittando che al lavoro ci è concesso il miracoloso ponte festivo) due o tre giorni di pausa coatta dai lavori di casa non necessari. E tra una favola e l'altra fingo di non vedere la polvere sui mobili, ma mi dedico al mio relax per eccellenza: la puntocrocite.


Ecco a cosa ho lavorato oggi pomeriggio:


Nero Hal



E' il lavoro più impegnativo che io abbia mai iniziato, sebbene relativamente piccolo (non misura più di 20x15cm), ma l'aida nera 70, chi l'ha usata può credermi, è decisamente ostica da lavorare. Il lino o l'etamine sono niente a confronto. Infatti il lavoro giaceva lì da mesi, iniziato l'estate scorsa e ripreso in mano solo questa estate. Considerando poi che riesco a lavorarla solo con la luce del giorno e non deve essere nuvoloso, direi che non va male tutto sommato. Oggi ho fatto la testa del micio e parte del collo. Spero di finire il tutto per settembre almeno.


Mamigà

sabato 12 agosto 2006

Macchie

Io non sono una psicologa o simili, per me è fantascienza da interpretare. Stamattina mi è venuto in mente (non chiedetemi perchè) il famoso test delle macchie di inchiostro, me lo fecero fare da ragazzina (11-12 anni) perchè soffrivo di tic nervosi. Mi ricordo che davanti alle famose macchie, ogni volta che la dottoressa mi chiedeva via via a cosa mi facessero pensare, la mia risposta era inevitabilmente... macchie di inchiostro. "Ma nient'altro?" Chiese. Nient'altro.


Buffi ricordi improvvisi, ma oggi oziosamente mi sono chiesta perchè la dottoressa allora fece una faccia un po' perplessa...


Mamigà

venerdì 11 agosto 2006

La goccia...

... che fece traboccare il vaso. ho iscritto alla scuola materna Gabriele a gennaio, specificando chiaramente che mio figlio è nato il sei gennaio e quindi vi avrebbe avuto accesso anticipatamente rispetto agli altri bambini. "Si si signora", rispose l'addetto, "non si preoccupi, la legge prevede che ai nati fino alla fine di febbraio 2004 venga data la possibilità di accedere alla materna sezione piccoli a settembre 2006. Riceverà una lettera di conferma tra qualche mese".


Bene, La lettera arriva 10gg fa: "Si comunica ai genitori dell'allievo Trippa che vostro figlio è stato accettato blablabla... Presentarsi i giorni 2-3-4 agosto muniti di due fototessera, fotocopia delle vaccinazioni e 30 euro per l'iscrizione". Mi presento puntuale, consegno quanto dovuto, pago e chiedo esplicitamente: "Ma è sicuro che mio figlio è nella classe e non in lista d'attesa?" "Assolutamente signora, il 12 settembre suo figlio verrà inserito nella sua classe".


E oggi arriva bel bello una letterina: si informano i genitori dell'allievo Trippa che vostro figlio è inserito nella lista di attesa, si prega di ripresentarsi a gennaio 2007 per l'eventuale inserimento.



EEEEEEEHHHHH??????? Solo perchè la lettera è arrivata oggi venerdì alle tre del pomeriggio non mi sono precipitata alla materna. Ho chiesto quattro volte per sicurezza da gennaio ad oggi se mio figlio fosse stato accettato, ho pagato i trenta (TRENTA) euro per l'iscrizione in fretta e furia perchè la richiesta è arrivata due giorni prima che chiudessero per ferie gli uffici, ho acquistato grembiulini, ricamato il corredino alla velocità della luce, fatto il discorsino all'interessato e pregato tutti i santi del paradiso perchè Gabri accettasse sta cosa, mobilitato le coscienze di tutta la famiglia perchè mi aiutassero a fargli nascere il desiderio di iniziare questa esperienza e PLAM! Adesso per un mistero della scienza il comune che ha appena preso in mano la gestione dell'asilo decide che mio figlio passa dietro a chissà chi.


MA LA SETTIMANA PROSSIMA CI MANDO MIO MARITO AD APRIRE LE ORECCHIE DI QUALCUNO, ECCHECCAVOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Mamigainfuriata

giovedì 10 agosto 2006

Titti, non ci credevo...

... ma li ho visti anch'io!


Stasera ore 21.30: periferia di Romans (ma ha una periferia un paesino di 700 abitanti? Mah diciamo dopo il centro và), lungo la strada verso casa. Scarsa illuminazione: davanti a me un mercedes, davanti al mercedes a una trentina di metri ad occhio un gatto attraversa la strada (notare: al semibuio il 99% dei gatti sembra nero). Il mercedes accosta, mi fa passare e appena lo supero riprende la marcia.


MA SI PUOOOOOOOO????? MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!


Mamigà

Da settimane mi lamento di un dolore forte che mi prende alle ginocchia quando sto in piedi per più di mezz'ora. Qualcuno mi ha detto che quasi sicuramente è dovuto al fatto che il mio fisico, da sempre abituato a reggere poco più di 50chili, ora si trova a fare un superlavoro non messo in conto. Sessantasette chili sono tanti per le mie gambe. Non sono allenate. Forse per chi è sempre stato anche più "abbondante" di me la cosa farà ridere, ma insomma, è pur sempre un equilibrio messo in difficoltà. Sto seriamente pensando di mettermi a dieta, non dico per tornare come prima, ma quei 4-5 chili in meno forse non mi starebbero male. Fare ginnastica? Ahimè, ne sono stata allergica da quando sono nata, al di là del tempo che mi manca per farlo proprio la detesto. Così resta solo una soluzione: contenere le porcherie che mando giù durante il giorno.


Tutto questo sproloquio per buttar lì il mio senso di colpa per aver appena ingurgitato, prima del gelato, quattro fette di pane con maionese e frittata ai carciofi avanzata a mezzogiorno.


Ma caspita com'era buona quella schifezza...


Mamigà

mercoledì 9 agosto 2006

Collezione vacanze estive 2006


-Buonasera, sono Sara della XXX, il mio collega è in passaggio da voi venerdì...


E qui la varietà si espande ai confini del paranormale.


-Mah guardi, siamo tutti in ferie sa...


Ops, non sapevo che lasciasse l'alter-ego a casa...


-Guardi, qui non c'è nessuno fino a fine mese.


Ha risposto il freezer lasciato solo in casa.


-Mah richiami a fine mese, io sono qui di passaggio mi trova per caso.


Era il ladro.


-La signora non c'è, io sono la vicina che le bagna i fiori (oppure) dà da mangiare al gatto (oppure) ritira la posta (oppure) dà aria alla casa (oppure) toglie un po' di polvere...


Mamma mia, e rispondono al telefono in casa altrui! Ma che bravi!


-Non prendiamo niente perchè sabato e domenica siamo via.


Ma la consegna era per venerdì, che c'entra?


-Signorina, ero in ferie sono qui di passaggio solo dieci minuti, mi trova per caso.


Già. La settimana scorsa mi hai detto che partivi per la Sardegna, stasera hai deciso che va là, perchè non andiamo a prendere un caffè in piazza a Bolzano e già che ci siamo passiamo per casa a prendere la posta?


-Mia moglie non c'è, è al mare per due mesi a farsi le vacanze.


Devo commentare? Non vorrei offendere qualcuno...


MA BUONE FERIE CARI I MIEI CLIENTI, SAPPIATE CHE CAPISCO BENE QUANTO CON L'AFA CHE FA NON SI ABBIA VOGLIA DI PARLARE... BEATO CHI PARTE E CHI RESTA MI FARA' COMPAGNIA!


Mamigà


 

Chi vuol farsi...

... un pacchettino di fatti miei?


Da una settimana, praticamente dal giorno prima della fine dell'imbiancatura, mio suocero e i suoi adepti (lui è il fondatore della setta "lin a vore", furlanamente parlando) stanno costruendo sui miei posti auto una tettoia in legno, molto simile ad una casa di montagna senza pareti intorno. Una meraviglia, potrebbe atterrarci un elicottero della protezione civile sopra da tanto legno e acciaio ci hanno messo per costruirla.


E così ho scoperto di avere dei vicini di casa moooooooooolto presenti. Quando gli fa comodo. Quando c'è stato da provvedere per il passo carraio o per l'illuminazione del vialetto ha dovuto arrangiarsi mio marito per tutti perchè nessuno alzava le chiapess, ma da qualche giorno sono tuuuuuuuutti presenti.


Io abito in una casetta a schiera, la casetta di testa di una serie di sei. La mia casa chiude un vialetto privato, per cui davanti a casa mia non si passa per caso: ci si deve andare apposta. Ho tanti vicini, tre confinanti. Che non ci sono mai: lavorano ovviamente. Ma in queste sere sono tutti apparsi come funghi a orari impensati. Per far manovra per uscire dal vialetto non fanno retromarcia, ma ingranano la prima fin davanti casa mia pensando che non li senta, per poi andare in retro alla velocità della luce. Il mio vicino, che ha una storiaccia con la mia vicina (non mi dilungo), con il quale si e no si passa un "buongiornobuonasera", chissà come due sere fa aveva voglia di fumarsi una sigaretta paseggiando su e giù, mentre mio marito da una spazzata davanti al piazzale. Già che c'è una o due domandine le fa. La signora Paola, poi, che ha un giardino di tremilacinquecento kilometri quadrati, stamattina ha deciso che l'angolo più distante dalla sua casa (quello che sta davanti a casa mia) andava spazzato di brutto. Eh si, gli operai stavano costruendo il tetto, insomma, era una cosa da vedere... Anche se quell'angolo del giardino brillava come uno specchio e pensa che non se ne sia accorto nessuno... Anche l'altra signora, mai vista prima fuori casa, si è pensata di spazzare l'angolo opposto del giardino. Che strano, uhm...


Bhe, giusto per condividere, alla fine dei lavori scatterò qualche foto e la inserirò nel blog. Così mi direte se vale la pena farsi i fattacci miei


Mamigà


 


 


 

All'attacco!

Heidi che fa gli assalti al puntatore del mouse sul video è qualcosa di esageratamente comico!!!


Mamigà

martedì 8 agosto 2006

Ci sto riflettendo moltissimo. Sulla questione dell'aggressività intendo. E sulle accuse che mio marito mi fa: lo tratto male, non apprezzo tutto quello che lui fa per me, non sto sempre agli scherzi come una volta. E anche il mio parlare troppo di sciocchezze, il mio infervorarmi per scemenze.


Ho deciso di affrontare un problema alla volta. Prima di tutto visto che secondo lui parlo troppo di scemenze, d'ora in poi aprirò bocca solo se e quando necessario. E solo per cose serie. Vediamo quanto ci mette a chiedermi di tornare come prima, visto che all'inizio come ero gli piacevo.


E poi ho iniziato a chiedermi sul serio quali sono le cose che mi fanno andare in bestia, ne sto facendo l'elenco mentalmente per capire quando salta la "molla" che mi fa saltare su tutte le furie. La prima cosa che mi viene in mente è: ripetere le stesse cose mille volte al giorno. Ogni tanto mi sembra di parlare ai muri: spegni la luce sulle scale, chiudi la porta del bagno di servizio (visto che dà sulla cucina, e far da mangiare con il gaby davanti non è il massimo), non lasciare sul pavimento le mutandine sporche di Trippa, man mano che togli le t-shirt mettile a lavare e non ammassarle sull'omino in camera, metti via gli attrezzi quando hai finito di usarli perchè il bambino li usa per giocare, stai attento a non prendere a calci le ciotole delle gatte quando giochi a freccette, chiudi l'armadio della dispensa se non vuoi che le gatte facciano la spesa, se vai a fare due spese attieniti alla mia lista e non comprare venti schifezze in più che non so dove metterle (e non vanno mangiate)... la lista potrebbe andare avanti all'infinito. Dicono che noi mogli siamo delle piattole, delle brontolone, che non ci va mai bene nulla, soprattutto che LI TRATTIAMO COME BAMBINI. Ora, di figlio ne ho già uno, e a lui è comprensibile che non basti dire una cosa una o due volte perchè gli entri nel cervello. Già con la sua educazione io (noi) abbiamo le nostre belle battaglie da sostenere ogni giorno. Ma che con un uomo di trentatrè anni o quasi si debba usare le stesse misure, permettete che una donna dopo un po' la pazienza la perda. Perchè a me non importa se per il compleanno devi a tutti i costi trovarmi il regalo più originale, non fa nulla se ti sei dimenticato di tirarmi dentro la biancheria prima di chiudere casa, i piatti li lavo volentieri anche se tu non ti offri di farlo al posto mio. Ma le cose di tutti i giorni... le scemenze che si sommano una dopo l'altra, e un'altra, e un'altra ancora... Quando passi le giornate con i minuti contati conta anche il tempo in più che impieghi a risolvere le mille sciocchezze che una persona adulta, solo pensando un minimo a quello che sta facendo, dovrebbe aver imparato a far da sè a trent'anni passati. Spegnere la luce quando si esce dal bagno non costa fatica. Lo si fa uscendo, basta alzare il ditino. Come è sufficiente infilare la biancheria sporca nel cestone mentre la si sfila di dosso, anzichè buttarla in mezzo alla camera sperando che cammini da sola verso il bagno.


Scemenze. Tutte scemenze.


E la mia riflessione è solo all'inizio.


Mamigà


 

sabato 5 agosto 2006

Aggressività

Ieri sera ho sostenuto una fortissima discussione con mio marito sulla mia aggressività. Sostiene che da quando ho ricominciato a lavorare, un anno e mezzo fa, sono diventata oltremodo aggressiva quando sono stanca. Ci sto seriamente meditando, perchè temo che abbia ragione.


Mamigà

Non appoggiarti lììììììììì!!!

Come perdere dieci anni di vita in mezzo secondo.


Apro il mobiletto da stiro, riempio di acqua la caldaia della stirella, per la terza volta di seguito avviso mio figlio che non deve assolutamente appoggiarsi al ribaltino aperto per giocare. Mi giro per attaccare la spina alla presa di corrente e voilà! Trippa disobbedisce e infila metà del suo corpo nel mobiletto per riprendersi una macchinina.


Il mobiletto si inclina di 45gradi cadendo sul bambino, la stirella sta per partire in un volo pindarico con tripla piroetta, se non fosse che l'angelo protettore dei bambini dà uno scossone alla mamma e la proietta alla velocità della luce verso il tutto. Lancio un braccio (letteralmente)  ad afferrare il bordo più esterno del mobile, con il gomito riesco a trattenere sette chili e più di stirella, con l'altro braccio allontano il criminaletto di brutto urlando senza volerlo come una sirena dallo spavento.


Prima reazione: sculacciata galattica. Seconda reazione: maternale meritata seguita da coccola per calmare il suo di spavento.


Terza reazione: mi siedo e recupero il braccio, che a distanza di dodici ore e più mi fa un male boia...


Domani al supermercato dovrò prendere la tintura per capelli in dose doppia. Stavolta i capelli bianchi sono apparsi come un esercito.


Mamigà

venerdì 4 agosto 2006

Questa è della Luisa

Dalla mia vicina di postazione, non mia.



-Buonasera, sono Luisa della XXX. Cercavo la signora Maria.


-Mi spiace, sono il marito e lei non c'è... è imbottigliata nel traffico in tangenziale, venticinque chilometri di coda, un megaincidente ha bloccato tutto... una catastrofe.


-Mi dispiace... sa se per caso le serviva qualcosa per il passaggio di lunedì?


-Guardi, non saprei... potrebbe chiamarla ad un altro numero che le do? E' il numero di casa di sua madre, la trova lì.



E la tangenziale?


Mamigà

Nevicherà? Grandinerà?

Dopo un mese di notti passate fuori sotto le stelle, dopo sere in beata solitudine al PC, stasera la meme Senior è tornata a farmi compagnia davanti alla tastiera.


MA la cosa grave è che mi fa la pasta sulle ginocchia e fa le fusa!


Quale nefasto presagio? Quale miracolo sta per avvenire? Che sia il caso di trasmettere la notizia al Centro Previsioni Meteorologiche? Perchè l'evento ha una rarità di incidenza tale da far pensare che qualcosa si stia preparando, qualcosa che noi comuni mortali nemmeno sognamo.


Mamigà

Emicrania

Oggi ho avuto un altro attacco. Per fortuna ero in casa da sola, e per fortuna abbastanza lontano dall'orario in cui poi sono andata al lavoro, era mezzogiorno. Il Maxalt ha fatto il suo dovere solo accompagnato da due analgesici banali, come sempre, da solo non risolve molto. All'una un panino, un caffè e tutto è passato.


Non ne soffro da sempre, da una quindicina di anni o poco meno. Spero sempre che come ho iniziato a soffrirne, così un giorno io possa smettere. E spero che mio figlio impari che quando la mamma lascia appositamente sul tavolo la bustina vuota del farmaco, ciò indica che non è il caso di mettersi a fare i capricci come delle furie almeno per un'ora, o la mamma vomita l'anima.


Mamigà

mercoledì 2 agosto 2006

Sarà dura quella cervice...

Ore 13. Mamma e papà stanno girando pigramente il cucchiaino nella tazzina del caffè, tanto a lungo che le tazzine hanno un solco sul fondo. Trippa se ne va su e giù correndo dietro ad Heidi, lanciandole il bavaglino per giocare. Ad un tratto il tempo si ferma.


Trippa allarga le gambe, inarca le ciglia all'insù, diventa color peperone su tutto il corpo e come potete immaginare medita sull'esistenza dell'universo. Poi tutto riprende come prima. Con una differenza...



Ora Gabri corre e si muove a gambe larghe. E non dice nulla (non sia mai!). Avanza con lo stile di una scimmia, corre come se tra i suoi due piedi scorresse un fiume di melma e lui dovesse stare bene attento a non affondarci i piedini dentro.


Mamma bastarda: "Gabri perchè tieni le gambine così?". Finta di niente. Papà ride.


Mamma incalzante: "hai fatto la cacca Gabri?" -"NO!" stavolta la risposta è immediata, non sia mai che la mamma sospetti davvero qualcosa. Papà si piega in due dal ridere.


Mamma subdola: "Gabri cammina bene che rischi di inciampare." Papà finisce sotto al tavolo.


Mamma schifosa: "Gabri amore, sento puzza di cacassa, non è che per caso sai da dove viene? " -"Dalla meme" risposta secca. Ora papi deve andare a ridere in un'altra stanza altrimenti rischia di perdere totalmente il suo potere.


Mamma rassegnata: "Trippino, andiamo a cambiarci il pannolino che è meglio". -"Mama devo andae di sopra a controllae la meme, ciao ci vediamo dopo". E sale le scale.


Io mi auguro con tutta me stessa che le pagine di questo blog rimangano on-line fino al giorno in cui mio figlio avrà a sua volta dei figli suoi. Serviranno da ricatto psicologico


Mamigà


 

Stavolta vaffa lo dico io


-Buonasera signor Edmondo, sono Sara della XXX. La chiamo per il passaggio di Giovedì...


-AAAAAAAHHHH guardi, sono tornato ieri dalla vacanza al mare, riparto sabato per la montagna per cui non posso fare spesa. Ah guardi, non ne posso più di queste vacanze. Sono uno stress. Sempre con le valigie in mano, sempre in viaggio, le vacanze ogni tanto stancano sa?


Detto a una che dallo scorso settembre ha goduto di una settimana soltanto di vacanza (se tale la si può chiamare) e che non ne vedrà altre per i prossimi undici mesi, sperando che a settembre non mi mandino in vacanza permanente a scadenza contratto, direi che stavolta il vaffa lo potrei dire io...


Mamigà

The end

Finita l'operazione pittaggio ieri sera. Iniziata operazione nettisia stamattina. Previsioni: conclusione entro domani ora pranzo, salvo inconvenienti. Ultimi lavori rimanenti: lavaggio pavimenti, montaggio tende, fissaggio bordo decorato in camera.


Dieci giorni di sfinimento, dieci giorni di pasti improvvisati (e scroccati, lo ammetto), dieci giorni di crollo sul letto appena possibile. C'è da dire che Trippa è stato bravisssimo: si è impegnato con una dedizione olimpica nel porgere attrezzi, dipingere con il pennello (pulito ovviamente) gli angoli come mamma e papà, spostare sgabelli, allungare fogli di carta, tener lontane le gatte. Veramente un ometto, e spero con tutto il cuore che cresca tenendo stretto a sè questo desiderio di collaborazione in famiglia.


Il lavoro in sè è venuto davvero bene: stavolta ho deciso di togliere tutto o quasi il bianco dai muri, bagni a parte. La cameretta è rimasta bi-gialla come prima, la camera matrimoniale è diventata azzurra (con relative imprecazioni di mio marito, ma d'altra parte lui mi ha detto di scegliere i colori di testa mia, quindi zitto e lavora), scale e soggiorno-cucina hanno preso una leggera tonalità albicocca. Il risultato mi piace. Fa meno "ospedale" rispetto a prima. I colori scaldano la casa, e a costo di far ridere i polli mi azzardo a dire che a Natale l'aria sembrerà meno gelida.


E guai al primo che graffierà il muro del vano scale salendo con il secchio-e-mocio o con la scopa elettrica! (Scommettete che sarò io?).


Mamigà