giovedì 29 novembre 2007

Ogni tanto faccio la str... anch'io

N. è in classe con mio figlio. N. è una bambina splendida, quando tace. Appena apre la bocca fa la faccia da lagnosa, ma questo io non l'ho mai preso in considerazione perchè a me basta consegnare mio figlio all'asilo alle otto e mezzo e ritirarlo alle quattro, sapere che si diverte e degli altri bambini chissenefrega, tutti belli buoni e bravi.
Ma la mamma della N. è particolarmente stressante con i suoi commenti verso mio figlio. Lei abita sotto a mio fratello, perciò capita ogni tatno di vederla quando passo di là. Inoltre ci siamo già conosciute al TPF gli scorsi anni, perciò qualche chiacchiera ce la siamo scambiata. Siccome mio figlio per i primi dieci giorni di asilo ha pianto per mezz'ora tutte le mattine e la sua  carissima N. no, ogni santa volta che incrociavo la sua mammina non sentivo altro che frasi dette con quella vocina da presa per il sedere, del tipo "ma cooooome, il tuo bimbo piaaaaange? Ma perchè piaaaange? Ha quasi quattro anni e piaaaaange ancora?". Questo per la bellezza di un mese e mezzo, tutte le mattine quando ci incrociavamo nel cortile della materna, nonostante i piangistei Trippeschi siano durati questo semestre dieci soli giorni.
Stamattina Mamigastronza si è presa una piccola soddisfazione. Entriamo in classe e chi sento piangere disperata? La biondissima odiosissima N., davanti alla sua mamma. Mamma ovviamente rossa violacea in faccia. E mi guarda entrare cn un Trippa raggiante perchè quando vede i suoi amichetti la mattina Trippa esplode in un sorriso che è tutto un programma per le successive sette ore. Io la guardo, guardo la bambina urlante, poi mi rivolgo sorridente alla imbarazzatissima mamma (che ci sarà poi da essere imbarazzati per tuo figlio che piange all'asilo, visto che sei al secondo anno e alla seconda figlia e dovresti sapere come funziona...).
E lì mi esce dalla bocca la frase magica, che fa voltare la signora indignata verso la porta:
-Eh sai, prima o poi capita a tutti..."
MIODDIO CHE LIBBBIDDDINEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!

Ogni tanto faccio la str... anch'io

N. è in classe con mio figlio. N. è una bambina splendida, quando tace. Appena apre la bocca fa la faccia da lagnosa, ma questo io non l'ho mai preso in considerazione perchè a me basta consegnare mio figlio all'asilo alle otto e mezzo e ritirarlo alle quattro, sapere che si diverte e degli altri bambini chissenefrega, tutti belli buoni e bravi.
Ma la mamma della N. è particolarmente stressante con i suoi commenti verso mio figlio. Lei abita sotto a mio fratello, perciò capita ogni tatno di vederla quando passo di là. Inoltre ci siamo già conosciute al TPF gli scorsi anni, perciò qualche chiacchiera ce la siamo scambiata. Siccome mio figlio per i primi dieci giorni di asilo ha pianto per mezz'ora tutte le mattine e la sua  carissima N. no, ogni santa volta che incrociavo la sua mammina non sentivo altro che frasi dette con quella vocina da presa per il sedere, del tipo "ma cooooome, il tuo bimbo piaaaaange? Ma perchè piaaaange? Ha quasi quattro anni e piaaaaange ancora?". Questo per la bellezza di un mese e mezzo, tutte le mattine quando ci incrociavamo nel cortile della materna, nonostante i piangistei Trippeschi siano durati questo semestre dieci soli giorni.
Stamattina Mamigastronza si è presa una piccola soddisfazione. Entriamo in classe e chi sento piangere disperata? La biondissima odiosissima N., davanti alla sua mamma. Mamma ovviamente rossa violacea in faccia. E mi guarda entrare cn un Trippa raggiante perchè quando vede i suoi amichetti la mattina Trippa esplode in un sorriso che è tutto un programma per le successive sette ore. Io la guardo, guardo la bambina urlante, poi mi rivolgo sorridente alla imbarazzatissima mamma (che ci sarà poi da essere imbarazzati per tuo figlio che piange all'asilo, visto che sei al secondo anno e alla seconda figlia e dovresti sapere come funziona...).
E lì mi esce dalla bocca la frase magica, che fa voltare la signora indignata verso la porta:
-Eh sai, prima o poi capita a tutti..."
MIODDIO CHE LIBBBIDDDINEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!

mercoledì 28 novembre 2007

Un piccolo sfogo

Non ne posso più. Sono arrivati altri accertamenti fiscali, altre noie da quando abbiamo cambiato questo benedetto mutuo da mutuo normale a mutuo Inpdap, per lo Stato la gente onesta che si fa il sedere in quattro per campare e avere un tetto sulla testa non esiste e chi sembra esserlo lo tartassano fino a ciucciargli l'osso del collo.  Non ne possiamo veramente più di farci venire mezzi infarti ogni volta che vediamo arrivare il postino con qualcosa da firmare. Ogni tanto penso che ad essere persone oneste si prendono solo mazzate nel sedere. Altre volte mi convinco che sia lo scotto da pagare alla vita per averci dato di creare una famiglia che si ama così tanto come ci amiamo noi.
Scusatemi, ma quest'anno ne capitano una dietro l'altra. Non vedo l'ora che sia finito.

Un piccolo sfogo

Non ne posso più. Sono arrivati altri accertamenti fiscali, altre noie da quando abbiamo cambiato questo benedetto mutuo da mutuo normale a mutuo Inpdap, per lo Stato la gente onesta che si fa il sedere in quattro per campare e avere un tetto sulla testa non esiste e chi sembra esserlo lo tartassano fino a ciucciargli l'osso del collo.  Non ne possiamo veramente più di farci venire mezzi infarti ogni volta che vediamo arrivare il postino con qualcosa da firmare. Ogni tanto penso che ad essere persone oneste si prendono solo mazzate nel sedere. Altre volte mi convinco che sia lo scotto da pagare alla vita per averci dato di creare una famiglia che si ama così tanto come ci amiamo noi.
Scusatemi, ma quest'anno ne capitano una dietro l'altra. Non vedo l'ora che sia finito.

martedì 27 novembre 2007

PICCOLO STACCO PUBBLICITARIO

Non pagate canone quindi beccatevelo!
Vorrei segnalare a chi passa di qua che anche quest'anno con il gruppo Beneficenzapuntocroce abbiamo organizzato le aste di vari oggetti in occasione del Natale;  il ricavato delle vendite quest'anno andrà in favore dell' UNICEF,  che tutti chi più chi meno sappiamo cos'è.
Quindi se avete un secondo da spendere andate a dare un'occhiata


Grazie!

PICCOLO STACCO PUBBLICITARIO

Non pagate canone quindi beccatevelo!
Vorrei segnalare a chi passa di qua che anche quest'anno con il gruppo Beneficenzapuntocroce abbiamo organizzato le aste di vari oggetti in occasione del Natale;  il ricavato delle vendite quest'anno andrà in favore dell' UNICEF,  che tutti chi più chi meno sappiamo cos'è.
Quindi se avete un secondo da spendere andate a dare un'occhiata

Grazie!

PICCOLO STACCO PUBBLICITARIO

Non pagate canone quindi beccatevelo!
Vorrei segnalare a chi passa di qua che anche quest'anno con il gruppo Beneficenzapuntocroce abbiamo organizzato le aste di vari oggetti in occasione del Natale;  il ricavato delle vendite quest'anno andrà in favore dell' UNICEF,  che tutti chi più chi meno sappiamo cos'è.
Quindi se avete un secondo da spendere andate a dare un'occhiata

Grazie!

lunedì 26 novembre 2007

Cambia il direttore d'orchestra...

...ma la musica è sempre uguale.
Oggi è andato Papigà a prendere Trippa all'asilo. E io ovviamente aseptto a casa a braccia aperte.
-Allora, more, ti sei divertito oggi? (Variante sul tema, perchè ogni tanto ci provo io a prenderlo da altre angolazioni...).
-Si mamma, mi sono divertito, ma non mi ricordo cosa ho fatto eh?
Per la serie, non chiedermelo nemmeno.
___
Papigà: more, tuo  figlio è stato accoltellato alla schiena.
Dicesi di segno di pennarello nero che divide in due sulla schiena in senso verticale il pile messo pulito pulito stamattina, dal collo all'orlo.

VARIANTE DELLA ZIA

-Tesooooooro! Allora, come stai amore della zia? Ti sei divertito oggi all'asilo?
-Si zia.
-E cosa avete fatto di bello?
-Eh, tante cose,
-Tante cose? Quali cose?
- Tutte... quelle... che... dovevamo... fare...!
Inutile. Devo attendere lunedì prossimo il colloquio individuale per capire con quali dinamiche mio figlio torna sempre a casa semidistrutto/superdipinto/zozzo da far paura. Una cosa è certa. Non mi diranno che mio figlio se ne sta tuttoil tempo buono buono in un angolo. E la cosa è decisamente interessante.

Cambia il direttore d'orchestra...

...ma la musica è sempre uguale.
Oggi è andato Papigà a prendere Trippa all'asilo. E io ovviamente aseptto a casa a braccia aperte.
-Allora, more, ti sei divertito oggi? (Variante sul tema, perchè ogni tanto ci provo io a prenderlo da altre angolazioni...).
-Si mamma, mi sono divertito, ma non mi ricordo cosa ho fatto eh?
Per la serie, non chiedermelo nemmeno.
___
Papigà: more, tuo  figlio è stato accoltellato alla schiena.
Dicesi di segno di pennarello nero che divide in due sulla schiena in senso verticale il pile messo pulito pulito stamattina, dal collo all'orlo.

VARIANTE DELLA ZIA

-Tesooooooro! Allora, come stai amore della zia? Ti sei divertito oggi all'asilo?
-Si zia.
-E cosa avete fatto di bello?
-Eh, tante cose,
-Tante cose? Quali cose?
- Tutte... quelle... che... dovevamo... fare...!
Inutile. Devo attendere lunedì prossimo il colloquio individuale per capire con quali dinamiche mio figlio torna sempre a casa semidistrutto/superdipinto/zozzo da far paura. Una cosa è certa. Non mi diranno che mio figlio se ne sta tuttoil tempo buono buono in un angolo. E la cosa è decisamente interessante.

domenica 25 novembre 2007

Varie ed eventuali

Buongiorno mondo!
Innanzitutto un sincero GRAZIE a tutte le persone che sono passate due post fa a lasciarmi gli auguri... Riceverli fa sempre piacere. Ho trascorso il compleanno in famiglia stretta stretta, niente di che (mia cognata mi ha raggiunto per il tè e mio fratello ha diviso con noi la cena), ma d'altra parte a me non sono mai piaciute le feste di compleanno come Cristo comanda. O meglio, non sono le feste a non piacermi, è che essere al centro dell'attenzione mi mette tremendamente a disagio, così cerco di evitare. Però ho ricevuto tanti regali quest'anno, tanti, piccoli, e mai così azzeccati  . Non li sto ad elencare, mi sembrerebbe di fare la lista che i bambini portano a scuola il giorno dopo per farla vedere alla maestra. Ma sono in brodo di giuggiole come una ragazzina quando prendo in mano tutte quelle cose gattose che mi sono arrivate da qua e da là...
Poi: Trippa. Negli ultimi dieci giorni di asilo ne ha combinate di cotte e di crude: un giorno vado a prenderlo e me lo trovo con una botta nera sulla guancia. Due giorni dopo con una crostina di sangue sulla palpebra e l'occhietto un po' gonfio. Qualche giorno dopo ha la tempia sinistra con una botta nera e un'altra crosta di sangue. Ovviamente le maestre non sanno darmi risposte, riferiscono solo che se non lo sentono piangere non possono sapere che si è fatto male, e lui dice solo "eh, stavo giocando... mi sono fatto male... sono caduto..." eccetera. Ora, io capisco che giocare è importante e che un gioco importante non va fermato per una ruzzolata, ma santo cielo, quando ti fai male almeno DILLO alla maestra! Posso andare orgogliosa di un figlio che non fa la pittima per un graffietto, ma sarei più contenta se un taglietto fatto in giardino con solo lui sa cosa andasse perlomeno disinfettato! Una cosa è certa: sarà un uomo. E se va avanti così sarà un uomo con le palle...
Di altro non mi viene in mente un granchè da dire. se non il fatto che in questi giorni sto lasciando la lingua a pezzi in giro qua e là per i negozi, nei reparti destinati agli addobbi natalizi. sembra che quest'anno vada di moda il Natale country, stile che io adoro all'ennesima potenza. E ci lascio la lingua per non lasciarci il portafoglio. In realtà, e ne stavo parlando con Meg qualche giorno fa, io vado matta per gli addobbi per l'albero in vetro, ma quelli belli, decorati a mano, quelli che costano un patrimonio. Di quelli che acquisti due pezzi l'anno per non scialacquare due stipendi in una volta sola. Ma con bimbo e gatti in casa non ne vale la pena. Rischierei crisi isteriche poco consone al clima natalizio. Così intanto ricamo. Ricamo country. Ricamo JJ. Ma questo no nè il blog giusto per parlarne, perciò rimando la babata all'altra parte e a un'altro momento.

Varie ed eventuali

Buongiorno mondo!
Innanzitutto un sincero GRAZIE a tutte le persone che sono passate due post fa a lasciarmi gli auguri... Riceverli fa sempre piacere. Ho trascorso il compleanno in famiglia stretta stretta, niente di che (mia cognata mi ha raggiunto per il tè e mio fratello ha diviso con noi la cena), ma d'altra parte a me non sono mai piaciute le feste di compleanno come Cristo comanda. O meglio, non sono le feste a non piacermi, è che essere al centro dell'attenzione mi mette tremendamente a disagio, così cerco di evitare. Però ho ricevuto tanti regali quest'anno, tanti, piccoli, e mai così azzeccati  . Non li sto ad elencare, mi sembrerebbe di fare la lista che i bambini portano a scuola il giorno dopo per farla vedere alla maestra. Ma sono in brodo di giuggiole come una ragazzina quando prendo in mano tutte quelle cose gattose che mi sono arrivate da qua e da là...
Poi: Trippa. Negli ultimi dieci giorni di asilo ne ha combinate di cotte e di crude: un giorno vado a prenderlo e me lo trovo con una botta nera sulla guancia. Due giorni dopo con una crostina di sangue sulla palpebra e l'occhietto un po' gonfio. Qualche giorno dopo ha la tempia sinistra con una botta nera e un'altra crosta di sangue. Ovviamente le maestre non sanno darmi risposte, riferiscono solo che se non lo sentono piangere non possono sapere che si è fatto male, e lui dice solo "eh, stavo giocando... mi sono fatto male... sono caduto..." eccetera. Ora, io capisco che giocare è importante e che un gioco importante non va fermato per una ruzzolata, ma santo cielo, quando ti fai male almeno DILLO alla maestra! Posso andare orgogliosa di un figlio che non fa la pittima per un graffietto, ma sarei più contenta se un taglietto fatto in giardino con solo lui sa cosa andasse perlomeno disinfettato! Una cosa è certa: sarà un uomo. E se va avanti così sarà un uomo con le palle...
Di altro non mi viene in mente un granchè da dire. se non il fatto che in questi giorni sto lasciando la lingua a pezzi in giro qua e là per i negozi, nei reparti destinati agli addobbi natalizi. sembra che quest'anno vada di moda il Natale country, stile che io adoro all'ennesima potenza. E ci lascio la lingua per non lasciarci il portafoglio. In realtà, e ne stavo parlando con Meg qualche giorno fa, io vado matta per gli addobbi per l'albero in vetro, ma quelli belli, decorati a mano, quelli che costano un patrimonio. Di quelli che acquisti due pezzi l'anno per non scialacquare due stipendi in una volta sola. Ma con bimbo e gatti in casa non ne vale la pena. Rischierei crisi isteriche poco consone al clima natalizio. Così intanto ricamo. Ricamo country. Ricamo JJ. Ma questo no nè il blog giusto per parlarne, perciò rimando la babata all'altra parte e a un'altro momento.

sabato 24 novembre 2007

Inverno = convivenza più intensa

FOTO 1: maglioni stesi.

IM003669FOTO 2: scambi di cortesie.
IM003673FOTO 3: puff... pant...  l'ho messa a posto, quella mocciosa...
IM003672
FOTO 4: Te ne vai? di già? e il resto?
IM003674

Inverno = convivenza più intensa

FOTO 1: maglioni stesi.

IM003669FOTO 2: scambi di cortesie.
IM003673FOTO 3: puff... pant...  l'ho messa a posto, quella mocciosa...
IM003672
FOTO 4: Te ne vai? di già? e il resto?
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martedì 20 novembre 2007

Oggi è il venti novembre

Mamigabirthday
Non l'ho mica messa nel dimenticatoio questa immagine che mi ha mandato Liulay esattamente un anno fa... Vabbè, è da aggiornare con la data giusta (07 invece che 06) ma è così carino che lo metto lo stesso.
Mi auto-auguro un felice compleanno!!!

Oggi è il venti novembre

Mamigabirthday
Non l'ho mica messa nel dimenticatoio questa immagine che mi ha mandato Liulay esattamente un anno fa... Vabbè, è da aggiornare con la data giusta (07 invece che 06) ma è così carino che lo metto lo stesso.
Mi auto-auguro un felice compleanno!!!

lunedì 19 novembre 2007

Test

Ho fatto per gioco QUESTO TEST. E mi sono fatta una grossa grassa risata, totalizzando 19 punti...

Test

Ho fatto per gioco QUESTO TEST. E mi sono fatta una grossa grassa risata, totalizzando 19 punti...

domenica 18 novembre 2007

Un po' di foto

Era ora! Vincere la mia antipatia per scanner e fotocamera non è la cosa che mi riesce più facile, ma ogni tanto è il caso di farlo visto che il mio bloggherino giace qui da tempo senza le immagini dei miei ultimi lavori.
Dunque inizio col dire che la maggior parte sono cose che destino a regali natalizi, e in particolare:
questo è già stato confezionato come quadro da regalare a una coppia di zii.
angeli sfumatiPoi, questi sono dei piccoli presenti che ho pensato di mandare uno a ciascuna delle mie cugine. Non ho mai mandato loro dei pensieri così, ormai abitiamo in cinque angoli sperduti del triveneto e non ci vediamo tutte assieme da una quantità di tempo... perciò ho scelto lo stesso genere di soggetto per tutte.
sfumato cugine 1sfumato cugine 2

E ancora, un cuscinetto natalizio fatto solo ed esclusivamente con avanzi di stoffa e imbottitura. Non ci crederete ma l'ho già posizionato... sulla cappelliera della mia auto, mio marito mi ha dato della maniaca...
cuscinettofesteInfine, giusto per non dimenticarmene, il mese di novembre del SAL di Maryse.
SALnovembreE' sufficiente per oggi?



sabato 17 novembre 2007

Specifichiamo...

...Prima che qualcuno si offenda per niente, ci tengo a specificare che il post precedente NON E' riferito a persone che abitualmente frequento sul web, mi raccomando...

Specifichiamo...

...Prima che qualcuno si offenda per niente, ci tengo a specificare che il post precedente NON E' riferito a persone che abitualmente frequento sul web, mi raccomando...

venerdì 16 novembre 2007

Le grandi domande

Conosco persone che hanno l'abitudine, quando gli chiedo come stanno, di iniziare a raccontarmi vita morte e miracoli sulla loro salute e sui loro affari, senza accorgersi nemmeno di essersi "dimenticati" (voglio crederlo) prima di salutare e andare per la propria dstrada, di fare il contrario, cioè di chiedere come sto io. Non che sia un fattore di vitale importanza, sia chiaro. Ma sono io che sono stata cresciuta con un eccesso di buona educazione o è una cosa normale? Ogni tanto mi domando se per caso non sia io a chiedere troppo al rapporto con le persone...

Le grandi domande

Conosco persone che hanno l'abitudine, quando gli chiedo come stanno, di iniziare a raccontarmi vita morte e miracoli sulla loro salute e sui loro affari, senza accorgersi nemmeno di essersi "dimenticati" (voglio crederlo) prima di salutare e andare per la propria dstrada, di fare il contrario, cioè di chiedere come sto io. Non che sia un fattore di vitale importanza, sia chiaro. Ma sono io che sono stata cresciuta con un eccesso di buona educazione o è una cosa normale? Ogni tanto mi domando se per caso non sia io a chiedere troppo al rapporto con le persone...

martedì 13 novembre 2007

Gita

Stamattina Trippa è andato alla sua prima gita con l'asilo. Mica chissachè, due ore al Parco delle Risorgive a dodici chilometri da qui, ma insomma, prima di oggi mio figlio su un autobus non ci è mai salito, nè tantomeno è uscito dall'asilo con qualcuno che non fosse mamma o papà. Comunque... Ammetto di essere stata un po' tesa al riguardo, perchè mio figlio non è famoso per i suoi slanci di entusiasmo verso le novità (tutt'altro direi, infatti avevo già messo in guardia la maestra, che mi ha prontamente rassicurata sul fatto che a lei i capricci e le ansie dei bambini  tutto le  fanno fuorchè paura). Vabbè. E' andato, è tornato, tutto a posto.
Solo che una mamma in queste situazioni, cosa si aspetta? Tanto più una madre come me il cui bambino non ha certo problemi di linguaggio e di espressione del proprio pensiero? Si aspetta un resoconto entusiasta, oltre che a un bambino stanco morto.
Macchè.
Testuali parole.
-Allora more, com'è andata oggi?
-Bene.
-Non hai niente da raccontarmi?
-No.
-Non sei andato in gita?
-Si, ci sono andato.
-Allora, com'è l'autobus?
-Grigio.
-E il parco?
-Bello.
-Cosa hai visto di bello? Dai raccontami...
-Ho visto uno scoiattolo.
-Con la coda lunga?
-No, piccola.
-E poi?
-E poi niente. Basta.
-Tutto qui?
-Si.
Almeno ha speso due parole in più del solito, perchè quando ogni pomeriggio gli chiedo cosa ha fatto all'asilo mi risponde solo "niente"... Non ci credo mai solo per il fatto che ha sempre le tasche dei pantaloni piene di sabbia e le mani colorate di verde...


Gita

Stamattina Trippa è andato alla sua prima gita con l'asilo. Mica chissachè, due ore al Parco delle Risorgive a dodici chilometri da qui, ma insomma, prima di oggi mio figlio su un autobus non ci è mai salito, nè tantomeno è uscito dall'asilo con qualcuno che non fosse mamma o papà. Comunque... Ammetto di essere stata un po' tesa al riguardo, perchè mio figlio non è famoso per i suoi slanci di entusiasmo verso le novità (tutt'altro direi, infatti avevo già messo in guardia la maestra, che mi ha prontamente rassicurata sul fatto che a lei i capricci e le ansie dei bambini  tutto le  fanno fuorchè paura). Vabbè. E' andato, è tornato, tutto a posto.
Solo che una mamma in queste situazioni, cosa si aspetta? Tanto più una madre come me il cui bambino non ha certo problemi di linguaggio e di espressione del proprio pensiero? Si aspetta un resoconto entusiasta, oltre che a un bambino stanco morto.
Macchè.
Testuali parole.
-Allora more, com'è andata oggi?
-Bene.
-Non hai niente da raccontarmi?
-No.
-Non sei andato in gita?
-Si, ci sono andato.
-Allora, com'è l'autobus?
-Grigio.
-E il parco?
-Bello.
-Cosa hai visto di bello? Dai raccontami...
-Ho visto uno scoiattolo.
-Con la coda lunga?
-No, piccola.
-E poi?
-E poi niente. Basta.
-Tutto qui?
-Si.
Almeno ha speso due parole in più del solito, perchè quando ogni pomeriggio gli chiedo cosa ha fatto all'asilo mi risponde solo "niente"... Non ci credo mai solo per il fatto che ha sempre le tasche dei pantaloni piene di sabbia e le mani colorate di verde...


Sogni

Stanotte mi sono svegliata alle due con il cuore che andava a mille: ho fatto un incubo. Che se poi ci penso, se fosse stato vero non sarebbe poi stato così delirante. Ho sognato il mio parto, ma solo la parte della sofferenza, del travaglio, del sangue... insomma solo i suoi lati negativi. E capirete che sognare un parto con angoscia dopo averlo già vissuto nella realtà e aver già sostituito la sofferenza con quello che ne è venuto dopo, mi ha lasciata quantomeno perplessa. Ho sognato il mio travaglio lunghissimo, i dolori (che avevo dimenticati), il corridoio del reparto maternità che durante il travaglio avrò percorso su e giù almeno centodieci volte... Mammasanta se ci penso mi sembra che siano passati secoli...

Sogni

Stanotte mi sono svegliata alle due con il cuore che andava a mille: ho fatto un incubo. Che se poi ci penso, se fosse stato vero non sarebbe poi stato così delirante. Ho sognato il mio parto, ma solo la parte della sofferenza, del travaglio, del sangue... insomma solo i suoi lati negativi. E capirete che sognare un parto con angoscia dopo averlo già vissuto nella realtà e aver già sostituito la sofferenza con quello che ne è venuto dopo, mi ha lasciata quantomeno perplessa. Ho sognato il mio travaglio lunghissimo, i dolori (che avevo dimenticati), il corridoio del reparto maternità che durante il travaglio avrò percorso su e giù almeno centodieci volte... Mammasanta se ci penso mi sembra che siano passati secoli...

lunedì 12 novembre 2007

Uhmmm...

Ho appena terminato un ricamo natalizio, prima di pubblicarlo è meglio che lo stiri e lo assembli. Dovrebbe essere un cuscinetto.
Ora sono molto indecisa se dedicarmi alla mia dama in verde e portarla un po' avanti, oppure iniziare un lavoretto per una mia zia da mandarle per Natale. In verità non ho molta voglia di fare un altro ricamo da regalare, siamo sempre lì con il discorso: sono stufa di ricamare per gente che non apprezza, e rischiare mi fa perdere la voglia.
Ma voi, ricamine che passate di qui ogni tanto, come la vivete questa cosa?

sabato 10 novembre 2007

Attenti a come parlate

Si, perchè ultimamente mio figlio è talmente attento al linguaggio che ogni volta che qualcuno gli dice "ma come sei diventato grande", lui risponde serio e seccato "SONO ME-DIO-O-O-O-O-!!!". Ormai non ci faccio più caso alla faccia della gente dopo una risposta del genere, perchè di solito è una grassa risata e un "ooohhh ti chiedo umilmente scuuuuuusa"""...

Attenti a come parlate

Si, perchè ultimamente mio figlio è talmente attento al linguaggio che ogni volta che qualcuno gli dice "ma come sei diventato grande", lui risponde serio e seccato "SONO ME-DIO-O-O-O-O-!!!". Ormai non ci faccio più caso alla faccia della gente dopo una risposta del genere, perchè di solito è una grassa risata e un "ooohhh ti chiedo umilmente scuuuuuusa"""...

Taggata di nuovo

Dunque, mi ha nominata Greenwitch, e mi ha nominata Eeyore22, per lo stesso identico giochetto. Ora, chi mi segue da un po' sa che a me piacciono questi giochini, ma due tag per lo stesso gioco sono troppe... E visto che non voglio sottrarmi a nessuno dei due inviti faccio così: scrivo due post identici, uno qui e uno sul mio blog originale,  però per le otto più otto (sedici!!!) persone da nominare, abbiate pazienza ma non arrivo a tanto. Così chi vuol raccogliere il gioco lo raccolga pure,  se magari me lo dite sono più contenta

Allora, il gioco funziona così:
REGOLAMENTO:
Regola 1: postare il regolamento
Regola 2: parlare di otto fatti a caso e curiosi o che non si sono mai raccontati nel blog che riguardino se stessi in un post dedicato
Regola 3: scegliere altre otto persone da incatenare e dire loro che sono state incatenate


Otto fatti a caso e curiosi eccetera eccetera:
1-  Inizio sempre a salire o scendere le scale con il piede sinistro (non c'è un motivo particolare, ho iniziato a farci caso una manciata di anni fa...).
2- Non vesto mai e poi mai di giallo, non ho nessun capo di abbigliamento giallo, nemmeno intimo. A me il giallo piace moltissimo ma non addosso a me, mi dà l'impressione che mi faccia sembrare itterica.
3- Non ho ancora trovato il coraggio di dire a mia cognata che l'unico motivo per cui evito di andare a casa sua il più possibile è... che usa un profumatore per ambienti impestante, odioso, allucinante, da sempre, e che ogni volta che esco da casa sua ho il mal di testa. Un giorno mia suocera l'ha acquistato e l'ha provato (è di quelli elettrici) perchè sua figlia le ha detto che fa tanto chic, io me ne sono accorta dieci metri prima dell'ingresso (ho l'olfatto finefinefine) e le ho detto "nooooo... anche qui? Ma sai che da tua figlia non riesco a stare proprio a causa di quell'aggeggino?". Beh, l'ha tolto. Mia suocera preferisce la nostra compagnia all'essere... chic!
4- Ho la collezione in dvd dei film di Sissi e me li sono guardati all'incirca trenta volte l'uno. Lo so, è da sciocchi, ma i film in costume ottocentesco mi prendono da morire...
5- La minaccia più efficace che uso per invitare mio marito a sistemare la sua biancheria quando la trovo in giro è "guarda che ti puntocrocio le mutande, strisce rosse su quelle nere e sigla su quelle grigie". Di solito funziona.
6- Poco meno di vent'anni fa, per dimenticare la prima delusione amorosa, mi dedicai a collezionare profumini con una passione innata, tuffarmi in quel pensiero futile mi aiutava a non pensare alla mia sofferenza. Così ne raccolsi più di un centinaio. Adesso sono lì nell'armadio, in una valigetta semitrasparente, e non so cosa farci. Di esporli non se ne parla proprio, non mi va di starli a spolverare al bisogno. Ho pensato di venderli più di qualche volta, ma non saprei come fare, e liberarmene mi dispiacerebbe.
7- Fino a cinque anni fa promisi a me stessa che mai mi sarei abbassata a usare un computer a casa, lo trovavo una cavolata perfettamente inutile. Come andò, lo vedete...
8- Mi credete se dico che ho iniziato a ricamare per far dispetto a mio padre? Una zia mi regalò il mio primo kit per realizzare un quadretto a mezzopunto, avrò avuto otto anni o giù di lì, mio padre mi vide armeggiare con quel coso e mi fece una paternale su quanto trovava inutile far su e giù su con un ago attraverso un pezzo di stoffa. A me la cosa non andò giù, e si vede.

Bene, ora chi vuol raccogliere raccolga. E buona giornata a chi passa.

Taggata di nuovo

Dunque, mi ha nominata Greenwitch, e mi ha nominata Eeyore22, per lo stesso identico giochetto. Ora, chi mi segue da un po' sa che a me piacciono questi giochini, ma due tag per lo stesso gioco sono troppe... E visto che non voglio sottrarmi a nessuno dei due inviti faccio così: scrivo due post identici, uno qui e uno sul mio blog originale,  però per le otto più otto (sedici!!!) persone da nominare, abbiate pazienza ma non arrivo a tanto. Così chi vuol raccogliere il gioco lo raccolga pure,  se magari me lo dite sono più contenta

Allora, il gioco funziona così:
REGOLAMENTO:
Regola 1: postare il regolamento
Regola 2: parlare di otto fatti a caso e curiosi o che non si sono mai raccontati nel blog che riguardino se stessi in un post dedicato
Regola 3: scegliere altre otto persone da incatenare e dire loro che sono state incatenate


Otto fatti a caso e curiosi eccetera eccetera:
1-  Inizio sempre a salire o scendere le scale con il piede sinistro (non c'è un motivo particolare, ho iniziato a farci caso una manciata di anni fa...).
2- Non vesto mai e poi mai di giallo, non ho nessun capo di abbigliamento giallo, nemmeno intimo. A me il giallo piace moltissimo ma non addosso a me, mi dà l'impressione che mi faccia sembrare itterica.
3- Non ho ancora trovato il coraggio di dire a mia cognata che l'unico motivo per cui evito di andare a casa sua il più possibile è... che usa un profumatore per ambienti impestante, odioso, allucinante, da sempre, e che ogni volta che esco da casa sua ho il mal di testa. Un giorno mia suocera l'ha acquistato e l'ha provato (è di quelli elettrici) perchè sua figlia le ha detto che fa tanto chic, io me ne sono accorta dieci metri prima dell'ingresso (ho l'olfatto finefinefine) e le ho detto "nooooo... anche qui? Ma sai che da tua figlia non riesco a stare proprio a causa di quell'aggeggino?". Beh, l'ha tolto. Mia suocera preferisce la nostra compagnia all'essere... chic!
4- Ho la collezione in dvd dei film di Sissi e me li sono guardati all'incirca trenta volte l'uno. Lo so, è da sciocchi, ma i film in costume ottocentesco mi prendono da morire...
5- La minaccia più efficace che uso per invitare mio marito a sistemare la sua biancheria quando la trovo in giro è "guarda che ti puntocrocio le mutande, strisce rosse su quelle nere e sigla su quelle grigie". Di solito funziona.
6- Poco meno di vent'anni fa, per dimenticare la prima delusione amorosa, mi dedicai a collezionare profumini con una passione innata, tuffarmi in quel pensiero futile mi aiutava a non pensare alla mia sofferenza. Così ne raccolsi più di un centinaio. Adesso sono lì nell'armadio, in una valigetta semitrasparente, e non so cosa farci. Di esporli non se ne parla proprio, non mi va di starli a spolverare al bisogno. Ho pensato di venderli più di qualche volta, ma non saprei come fare, e liberarmene mi dispiacerebbe.
7- Fino a cinque anni fa promisi a me stessa che mai mi sarei abbassata a usare un computer a casa, lo trovavo una cavolata perfettamente inutile. Come andò, lo vedete...
8- Mi credete se dico che ho iniziato a ricamare per far dispetto a mio padre? Una zia mi regalò il mio primo kit per realizzare un quadretto a mezzopunto, avrò avuto otto anni o giù di lì, mio padre mi vide armeggiare con quel coso e mi fece una paternale su quanto trovava inutile far su e giù su con un ago attraverso un pezzo di stoffa. A me la cosa non andò giù, e si vede.

Bene, ora chi vuol raccogliere raccolga. E buona giornata a chi passa.

giovedì 8 novembre 2007

Conquiste

Ah, guai a dimenticarmene! Me la devo segnare: da una settimana Gabri ha deciso di usare il water abbandonando il vasetto (e finalmente, due cose in meno da pulire in casa), e da tre sere beve il latte e miele dalla tazza anzichè dal biberon (ultimo strascico che gli era rimasto, il bibe del latte la sera). Magari tardi, ma ci è arrivato!
Son conquiste...

Conquiste

Ah, guai a dimenticarmene! Me la devo segnare: da una settimana Gabri ha deciso di usare il water abbandonando il vasetto (e finalmente, due cose in meno da pulire in casa), e da tre sere beve il latte e miele dalla tazza anzichè dal biberon (ultimo strascico che gli era rimasto, il bibe del latte la sera). Magari tardi, ma ci è arrivato!
Son conquiste...

Sproloqui - chiariamoci

Urge fare un discorsetto con mio figlio. Anzi, due.
Il primo riguarda le parolacce. Ieri pomeriggio sono stata costretta a dargli uno schiaffo (schiaffetto deh, non spaventatevi, l'ho solo voluto prendere in contropiede...) perchè ha ricominciato a usare il PORCO+++. E dopo tre volte che gli ho ribadito che non è una cosa bella da dire gli ho detto "se lo ripeti di nuovo ti arriva lo stampino" (modo Mamigaesco per dire forma di cinque dita sulla faccia). Alchè come mi giro lui inizia a ripeterselo sottovoce tra sè e sè. Non ci ho visto più e sono partita. Come sempre, urla stratosferiche per quindici secondi e poi di nuovo a giocare. Sapevo che con l'avvento dell'asilo sarebbe iniziata la litania, in casa noi non usiamo certi termini (ne usiamo altri ma MAI in sua presenza).
Secondo discorsetto: maschi e femmine. Trippa sta osservando molto attentamente mamma e papà, ma sotto un aspetto particolare: mamma fa questo, papà fa quello. E se solo mamma fa questo e solo papà fa quello significa che tutte le mamme fanno solo questo e tutti i papà fanno solo quello. Evidentemente all'asilo si scambiano informazioni tra piccoli uomini, e ne escono delle conclusioni di tipo:
-Mamma adesso che lo zio abita da solo viene la nonna a stirargli i vestiti vero?"
-No tesoro, lo zio se li stira da solo.
-Eh no cara mamma, non può.
-E perchè mai?
-Perchè stirare è una cosa da FEM-MI-NE!
E questo è solo un esempio, ma in questi giorni ne sono uscite decine di altre frasi del genere come "mamma vai a fare le pulizie che io e papà dobbiamo lavorare con gli attrezzi". Oppure "mamma vai a lavare i piatti che è un lavoro tuo".
Ora, io gli ho spiegato, che papà lavora fuori casa e mamma lavora IN casa perchè si sono divisi i compiti, e non perchè siano maschio o femmina, e che ci sono tante mamme che lavorano e papà che lavano anche i piatti. Però inizio a pensare che in questi giorni sarebbe più istruttivo far lavare i piatti una volta di più a mio marito o fargli caricare la lavatrice e occuparmi io di piantare due chiodi al muro (e che mio marito brontoli pure che sono storti, il fine giustifica i mezzi ghghgh) oppure di lavare l'auto. Il suo lavoro fuori, beh, non è il caso che vada a farlo, se non altro perchè nella divisa di mio marito ci sto due  volte
Comunque ero convinta che certi discorsi con Trippa li avrei fatti un po' più avanti...

Sproloqui - chiariamoci

Urge fare un discorsetto con mio figlio. Anzi, due.
Il primo riguarda le parolacce. Ieri pomeriggio sono stata costretta a dargli uno schiaffo (schiaffetto deh, non spaventatevi, l'ho solo voluto prendere in contropiede...) perchè ha ricominciato a usare il PORCO+++. E dopo tre volte che gli ho ribadito che non è una cosa bella da dire gli ho detto "se lo ripeti di nuovo ti arriva lo stampino" (modo Mamigaesco per dire forma di cinque dita sulla faccia). Alchè come mi giro lui inizia a ripeterselo sottovoce tra sè e sè. Non ci ho visto più e sono partita. Come sempre, urla stratosferiche per quindici secondi e poi di nuovo a giocare. Sapevo che con l'avvento dell'asilo sarebbe iniziata la litania, in casa noi non usiamo certi termini (ne usiamo altri ma MAI in sua presenza).
Secondo discorsetto: maschi e femmine. Trippa sta osservando molto attentamente mamma e papà, ma sotto un aspetto particolare: mamma fa questo, papà fa quello. E se solo mamma fa questo e solo papà fa quello significa che tutte le mamme fanno solo questo e tutti i papà fanno solo quello. Evidentemente all'asilo si scambiano informazioni tra piccoli uomini, e ne escono delle conclusioni di tipo:
-Mamma adesso che lo zio abita da solo viene la nonna a stirargli i vestiti vero?"
-No tesoro, lo zio se li stira da solo.
-Eh no cara mamma, non può.
-E perchè mai?
-Perchè stirare è una cosa da FEM-MI-NE!
E questo è solo un esempio, ma in questi giorni ne sono uscite decine di altre frasi del genere come "mamma vai a fare le pulizie che io e papà dobbiamo lavorare con gli attrezzi". Oppure "mamma vai a lavare i piatti che è un lavoro tuo".
Ora, io gli ho spiegato, che papà lavora fuori casa e mamma lavora IN casa perchè si sono divisi i compiti, e non perchè siano maschio o femmina, e che ci sono tante mamme che lavorano e papà che lavano anche i piatti. Però inizio a pensare che in questi giorni sarebbe più istruttivo far lavare i piatti una volta di più a mio marito o fargli caricare la lavatrice e occuparmi io di piantare due chiodi al muro (e che mio marito brontoli pure che sono storti, il fine giustifica i mezzi ghghgh) oppure di lavare l'auto. Il suo lavoro fuori, beh, non è il caso che vada a farlo, se non altro perchè nella divisa di mio marito ci sto due  volte
Comunque ero convinta che certi discorsi con Trippa li avrei fatti un po' più avanti...
A terra, a terra, a terra... in questi giorni mi sento come un calzino usato bucato e lasciato marcire nel fondo del cestone dei panni sporchi... Quando ho problemi di stomaco accidenti divento una piattola...
A terra, a terra, a terra... in questi giorni mi sento come un calzino usato bucato e lasciato marcire nel fondo del cestone dei panni sporchi... Quando ho problemi di stomaco accidenti divento una piattola...

mercoledì 7 novembre 2007

Intimità

-Sai di cosa mi sono innamorata quando ti ho visto la prima volta? Delle tue spalle e del tuo sorriso. E a te cosa ha colpito di me?
Silenzio.
Poi Papigà fa gli occhi sornioni (io li chiamo da pesce lesso ma vabbè), e se ne esce:
-Beh sai... eri una femmina... respiravi...

Intimità

-Sai di cosa mi sono innamorata quando ti ho visto la prima volta? Delle tue spalle e del tuo sorriso. E a te cosa ha colpito di me?
Silenzio.
Poi Papigà fa gli occhi sornioni (io li chiamo da pesce lesso ma vabbè), e se ne esce:
-Beh sai... eri una femmina... respiravi...

lunedì 5 novembre 2007

Olè!

Finalmente il server che mi aveva rubato il template si è ripreso...

Olè!

Finalmente il server che mi aveva rubato il template si è ripreso...
Sono giorni che cerco di stilare una lista delle cose che mi procurano piacere, per tuffarmici ogni volta che mi sento prendere dall'ansia. Non ci riesco, non ho voglia di prendere la penna in mano e fermarmi a pensare. Ma sento che devo farlo perchè mi fa bene.
Intanto Papigà mi ha fatto un regalino in cui ogni tanto mi immergo per tirarmi su di morale, giuro, è una scemenza ma quando l'ho visto spuntare dal sacchettino della Feltrinelli ho iniziato a saltelare come una scema.
Il libro è questo. Ho iniziato a fargli il filo il giorno in cui l'ho acquistato per Laura ad agosto, evidentemente i miei sms virtuali sono arrivati a destinazione. Funziona meglio degli ansiolitici in certi momenti. L'unica accortezza che devo avere è tenerlo fuori dalla portata di Trippa, ha già iniziato a "usarlo" (si fa per dire) a modo suo...
Sono giorni che cerco di stilare una lista delle cose che mi procurano piacere, per tuffarmici ogni volta che mi sento prendere dall'ansia. Non ci riesco, non ho voglia di prendere la penna in mano e fermarmi a pensare. Ma sento che devo farlo perchè mi fa bene.
Intanto Papigà mi ha fatto un regalino in cui ogni tanto mi immergo per tirarmi su di morale, giuro, è una scemenza ma quando l'ho visto spuntare dal sacchettino della Feltrinelli ho iniziato a saltelare come una scema.
Il libro è questo. Ho iniziato a fargli il filo il giorno in cui l'ho acquistato per Laura ad agosto, evidentemente i miei sms virtuali sono arrivati a destinazione. Funziona meglio degli ansiolitici in certi momenti. L'unica accortezza che devo avere è tenerlo fuori dalla portata di Trippa, ha già iniziato a "usarlo" (si fa per dire) a modo suo...

domenica 4 novembre 2007

Il lato negativo dell'autunno

Alle cinque è già buio. Che tristezza....

Il lato negativo dell'autunno

Alle cinque è già buio. Che tristezza....