domenica 5 novembre 2006

Come farmi sentire una stupida

Ieri pomeriggio raccontavo ad una collega, che ha un bimbo della stessa età del mio, della mezza mattinata passata a fare spese al supermercato.
Ormai fare spese con Trippa è diventato alquanto snervante. Devo recitare un rosario prima di prendere il carrello. Nella sedutina dei carrelli del super non ci sta più, così sono costretta a girare per gli scaffali con lui che dovrebbe (dico dovrebbe) camminarmi al fianco. E come prevedibile, al mio fianco non ci sta. Passata l'euforia dei primi momenti (in cui tutti gli dicevano quanto bravo fosse ad aiutare la mamma a fare spese, senza pensare che la sua compostezza derivava esclusivamente dalla novità della cosa), ha iniziato a fare come gran parte dei suoi coetanei: non stare quieto un secondo. E hanno poco da lanciarmi occhiatacce le signore perbene che vanno a far spesa in pelliccia e in tacchi alti, un bambino di meno di tre anni è praticamente impossibile da tenere con il freno a mano per più di quindici secondi, soprattutto se è maschio (ma anche questo è vero fino a un certo punto), è perfettamente sano e si trova in un posto che non gli mette soggezione. Ma tanto fa, le commesse dei centri commerciali sono abituate a vedere mamme che rincorrono piccole pesti, o piccole pesti che gnugolano inferocite perchè la mamma stufa di lottare tra il piccolo Attila e le sue paturnie e la lista della spesa da completare, le ha infilate a forza nel carrello senza deroghe di sorta.
L'alternativa è lasciare Trippa a casa (con le gatte?) oppure con i nonni (fosse facile, ormai non si fa più fregare... e poi se mai non gli insegno a comportarsi civilmente, mai lo imparerà).
La schiaffeggiata me l'ha data la collega, che se ne esce con un'espressione piuttosto stupita...
-Ma come? Il mio M. mi sta accanto mentre faccio la spesa, e guai se si permette di muoversi, lui sa che deve far così e così fa".



Ora, o mi invento uno stile educativo a base di frustate e catene, o vado a farmi vedere da uno psichiatra. Perchè inizio a pensare di essere veramente una...


Mamigastupida

2 commenti:

bluedeepblue ha detto...

Sarà, ma io dalla psicanalista ci manderei la tua collega insieme al figlio :D
Per quanto possa essere snervante, imbarazzante ecc. il comportamento di Trippa è del tutto naturale e spontaneo :) Ovviamente sono d'accordo sul fatto che non è un atteggiamento che va "incentivato", ma sinceramente, per quanto possa essere faticoso, preferirei avere accanto a me un bimbo vivace e curioso come è giusto che sia Trippa, piuttosto che 'na salma, come il figlio della collega :P

F.

fantasymeg ha detto...

proponi alla collega un cambio di bambini per un solo giro al super... tu il suo e lei il tuo... scommetto che salterà fuori qualcosa di interessante... e se entrambi stanno buoni... beh, casomai capitasse... lasciagli trippa tutte le volte che devi fare la spesa ;)