mercoledì 1 novembre 2006

Mi è capitato spesso di affrontare l'argomento con altre mamme. O meglio, affrontare per modo di dire, perchè appena accenno la mia opinione al riguardo vengo puntata con delle occhiatacce da spavento, e finisco per cambiare discorso dopo quattro parole in croce. Stasera si è ripresentata l'occasione con una cara amica, ed è meglio che mi sfoghi con il mio blog perchè almeno una volta per tutte chiarisco con il resto del mondo la mia posizione al riguardo. Il resto del mondo? La parte del mondo che mi legge, è già qualcosa.
"No, mio figlio/mia figlia non la mando alla materna, o fuori a giocare in inverno, ho paura che si prenda qualche raffreddore. Io lo/la tengo in casa, per l'amor del cielo, non si sa mai che qualcun altro le passi l'influenza...".
Appunto: un raffreddore, una banale influenza, non il vaiolo o la TBC, una banalissima influenza. Un malessere del tutto guaribile con qualche aspirina/analgesico e due aerosol, per evitare i quali neghi a tuo figlio il piacere di stare in compagnia dei suoi coetanei. Ho iniziato a portare Trippa al TPF quando aveva nove mesi, gattonava appena. Era la sua unica occasione di giocare con altri bambini, non avendo fratelli o sorelle. Lo coprivo bene, l'ambiente era riscaldato, i giochi regolarmente sterilizzati, e non è mai successo niente. E anche se fosse successo, che sarà mai un raffreddore... Mia madre ci mandava a scuola con sette pacchetti di fazzoletti nella cartella e via. E da piccoli ci imbottiva da capo a piedi e si partiva.
Ma oggi sembra che la filosofia del crescere dei figli sia basata principalmente sul "evitiamo di fargli provare un fastidio, proteggiamoli da qualsiasi malessere, chiudiamoli in una campana di vetro". Si, per poi meravigliarci se tra quindici anni non sono in grado di gestire un minimo problemuccio senza andare in crisi, se non escono di casa senza aver consultato le previsioni meteo anche per andare a scuola, se rinunciano alla compagnia degli amici perchè fare trenta metri nella nebbia può creare problemi.
E su questo tipo di discorsi ci sarebbe da scrivere tanto, ma tanto...
Mamigà

8 commenti:

ruadhbuitch ha detto...

Devo ammettere che io faccio parte di quella schiera di mamme che non ha iscritto la figlia(nel mio caso solo la piccola. Il primo l'ho iscritto subito e senza problemi dato che,vivendo in campagna, aveva bisogno di stare con altri bimbi. La bimba invece aveva il fratello!)al primo anno d'asilo. E non l'ho iscritta perchè....IO non ero pronta al distacco!! Quando a gennaio l'ho iscritta per settembre l'ho vista entusiasta, con la voglia di andare e ho chiesto se fosse stato possibile che iniziasse subito. Nessun problema. Il giorno dopo ero a casa sola con la coniglietta e la gatta, i miei 2 figli erano a scuola e mi sentivo sola!!! Ho trascorso la mattinata sentendomi una stupida troppo sensibile: tra le lacrime!!
Quando metti al mondo un figlio lo si fa con la coscienza che crescerà, diventerà grande e andrà per la sua strada e la cosa più giusta da fare per un genitore è aiutarlo nella socializzazione iscrivendolo all'asilo, un luogo da cui il primo anno tornerà a casa con tanti nuovi amichetti chiamati Virus e Batteri che lo faranno di certo ammalare, ma lo aiuteranno a rinforzare il sistema immunitario!Ma che razza di amore è quello che ti fa mettere il figlio sotto una campana di vetro?

paroleinfuga ha detto...

Brava mamiga! Mi trovi d'accordo con te. Il sistema immunitario dei bambini deve crescere come ogni altra sua parte. Deve essere messo alla prova per potersi sviluppare. Con questo non vuol dire esporlo per forza a tutte le malattie conosciute, ma neanche negargli la loro presenza. Pensa alle varie vaccinazioni a cui vengono sottoposti i bambini e talvolta anche gli adulti. In fin dei conti si tratta di inoculare la malattia indebolita nel corpo del paziente in modo che vengano sviluppati i meccanismi di protezione adeguati.
Quindi un raffreddore in più o qualche lineetta di febbre non indeboliscono il piccolo ma lo rafforzano. E, per quanto possibile, non usare medicinali di supporto non fa altro che rafforzare questo meccanismo di protezione. Qualche giorno in più investito adesso nel rafforzamento del sistema immunitario permetterà molte cose in più nel futuro di questi bambini.

Luna70 ha detto...

Tra l'altro facendo così evitano al bambino la possibilità di formarsi degli anticorpi. Poi ce li voglio vedere quando più grandicelli dovranno andare a scuola e si perderanno l'intero anno scolastico per una banale influenza!

lanterna ha detto...

Sono dell'idea che tanti genitori fanno finta di voler proteggere il loro bambino per non avere rogne loro. Sono gli stessi che applicano Estivill o che mollano i figli alle nonne per un weekend intero così vanno a sciare come quando il pupo non c'era.
Io avrò la fortuna di avere una bambina "buona", ma forse è diventata così perché l'ho sempre tenuta tra la gente e tra gli animali (altro grandissimo pericolo!), portandola con noi il più possibile.
E non capisco come un genitore non possa tener conto della voglia di socializzare di un bambino: la mia ha 11 mesi, da giugno la manderò al nido ma l'idea che per tutto l'inverno si debba "accontentare" della tata e delle rare volte in cui vede altri bambini mi dispiace da morire.
Un saluto
Chiara

Mamiga ha detto...

@Chiara: sull'argomento bimbi-animali-parassiti-ommioddiommioddio è meglio non metter mano. Altrimenti ci scrivo un libro ed Estivill va a far la fame.
Mamigà

theraindog ha detto...

e brava mamma!!!!
Ti farei parlare un poco con N+1 con N grande a piacere mamme.... magari un pochettino di sale in zucca...
Mah....
Buona notte

bluedeepblue ha detto...

Oddio, ed io che pensavo che mia mamma fosse apprensiva! :D
Evidentemente c'è di peggio :) Forse sarà una mia impressione, ma mia madre è diventata più apprensiva adesso che ho trent'anni, che quando ne avevo sette :D Ieri per averle detto "mamma mia che freddo" mi ha detto di prendere la Tachipirina! O_O
Eppure anche lei anni ed anni fa non si è mai fatta problemi di virus-batteri-ommioddio e amichetti :D
Secondo me fai benissimo a lasciare Trippa libero, le mamme che opprimono i loro bambini li trasformano in futuri "Robertini" (non so se hai mai visto "Ricomincio da Tre" con Massimo Troisi")

F.

Amy.J.Lee ha detto...

Io non ho figli ma ho esperienza con i bambini,ho dei cuginetti piccoli,vivono una vita normale senza tutte queste preoccupazioni e trovo che sia giusto cosi'!!Ciao buona domenica Amy