mercoledì 28 febbraio 2007

Il colloquio individuale


E' andata come pensavo. Non c'è stato nulla da dire più di quello che già si sapeva: Trippa si sta inserendo con molta difficoltà, non è ancora pronto a fermarsi a mangiare, vive l'asilo come un peso e con rassegnazione anzichè integrarsi con gli altri bambini (trovatemi voi un bambino di tre anni che va volentieri all'asilo e vi premio). Secondo le maestre i bambini di questa età stanno meglio con i genitori. Io ho spiegato loro le mie ragioni, e loro sono ferme sulla loro posizione. Fatto sta che io mio figlio voglio continuare, d'accordo con mio marito s'intende, su questa strada, a costo di mandarlo solo la mattina fino a giugno. Intanto mi sento veramente di m....da, perchè purtroppo pare che se mio figlio ha questi problemi ed è così ostinato e pauroso delle novità sia colpa nostra. Gabriele non rispetta le regole ed è colpa nostra. E' colpa nostra qualsiasi cosa.

Ma io mi domando, se continuo a tenermelo a casa ancora, quando si renderà mai conto che esiste anche il resto del mondo con cui fare i conti, oltre a mamma e papà? A tre anni è presto? No, secondo noi no. A quattro non cambierebbe nulla. E' logico che questi passaggi non saranno mai indolori, l'asilo non è obbligatorio e su questo non ci piove, ma non può essere la scusa per evitargli il distacco dalla bambagia di casa.

Forse oggi vedo tutto troppo nero. Mi sfogo con il mio blog ma ho anche pianto stasera. Perchè mi sento una m...da se penso che per me l'asilo di Trippa mi consente anche di godere di quel poco di respiro a cui penso che ogni madre abbia diritto. E scusatemi se lo dico, ma di fare il secondo bambino ho perso proprio la voglia. Sono egoista, lo so, ma sono stanca di recitare la parte della brava mamma che vive per il suo piccolino quando così non è. Per mio figlio darei la vita se fosse necessario, ma non me la sento di dire che vivo esclusivamente per lui. Eh no. E' tanto brutto ammettere a me stessa che la mattina, quando lui non c'è, mi sembra di essere finalmente libera di gestire il mio tempo e la mia vita? Mi piace stare con lui, non voglio cacciarlo fuori dai piedi, ma sarei un'ipocrita se affermassi  che separarmi da lui la mattina è un dolore. Ho riflettuto molto su una cosa che Laura mi ha detto l'altra sera: è vero, non sono scontenta della mia vita di moglie e di mamma, ma ogni tanto sento dentro di me un eco che mi chiama da lontano e mi spinge con violenza a riprendere la via. Wontolla mi chiamavano da aiuto capo branco, e Wontolla credo di essere nell'animo.

No, ancora di più credo di essere gatto nell'animo. Tanto gelosa della mia libertà da legarmi per libera scelta, e sfuggire a chi mi lega con forza. Tesa a cogliere le opportunità che mi si offrono senza dimenticare, prima, di odorare bene l'aria che le avvolge. Legata agli affetti ma non dagli affetti.

Chi mi ama deve prendermi così.

Mamigà

15 commenti:

Yaila ha detto...

Ciao! ^^ direi che hai pienamente ragione su tutto!! I capricci prima o poi smetteranno secondo me, e anche Trippa troverà il piacere di stare in mezzo agli amichetti a giocare! Fatti forza! :))

bluedeepblue ha detto...

Guarda, non lo dico per scoraggiarti... ma il nipotino del mio ragazzo - che ha poco più di DUE anni - non solo va all'asilo, ma ha quasi costretto sua mamma a portarcelo. E sta frequentando da febbraio eh..
Ripeto, non è per scoraggiarti, ma per farti capire che il fatto che Gabriele sia troppo piccolo per frequentare l'asilo sia una bella cazzata, secondo me. Ma poi non ho capito perchè le maestre si vengono a lamentare con te, di certi atteggiamenti di tuo figlio. Può esere legittimo, ma fino ad un certo punto!! Trippa ha solo un bel caratterino, non mi pare che abbia minacciato di far saltare la scuola con una bomba, no? Ed allora dovrebbero essere loro a fare il LORO lavoro, e lavorare sull'educazione di Trippa.
Altrimenti che cazzo sono pagate a fare? Scusami il tono, ma io questi atteggiamenti non li capisco. E' come se io, che faccio il grafico, andassi da un cliente a lagnarmi che non so disegnare. Il cliente cosa dovrebbe rispondermi? :)
Ma che vuoi pretendere da un gruppo di insegnanti che ti obbliga a fare pipì in un determinato orario? Vedo solo ottusità e mancanza di elasticità mentale.
Quando frequentavo l'asilo, c'era un orario in cui si andava in bagno tutti insieme, e se mi scappava la facevo, altrimenti non c'erano problemi.
Ma che scherziamo?!

F.

fiocco72 ha detto...

Carissima Mamiga, io sono con te, continua a mandare il tuo piccolo all'asilo, non demordere per il suo e per il tuo bene...prima o poi si abituerà oppure non proprio, consolati il mio ha quasi 6 anni e ci sono giorni che ci va volentieri e giorni che si lagna che non vorrebbe andarci, sono un pò mammoni, ma è importante che imparino le regole, è fondamentale...continua così senza sensi di colpa.

Mamiga ha detto...

@Fiocco: si ma se le maestre almeno fossero dalla mia parte... sarebbe molto meno tragico no?

venezia ha detto...

Ma mandale un p' a c...re ste maestre!!! e quei bimbi che compiono gli anni a dicembre e, quindi, a settembre non hanno ancora 3 anni?! ma c'hanno voja de lavorà o no ste qua!!! eppoi xchè non te l'anno preso a settembre ste rompi palle?!
baci
Silvia

Tittiz ha detto...

Papiro:
...il tuo discorso di "libertà" lo capisco al 100%.
Mi rendo conto solo di riflesso vivendo i miei nipoti e costatando il principio di esaurimento che portano mio fratello e mia cognata cosa significa essere genitori.
Ok il discorso che un figlio ti cambia la vita, è la più bella cosa che esista bla bla bla...non ci piove su questo. Ma credo che la generazione che ci ha precedute ci ha un pò troppo condizionate: donne votate al ruolo di mamma 24h su 24, che altro non facevano che le mamme e le mogli.
Noi donne di questa generazione quasi ci sentiamo in colpa se riteniamo che la vita non è solo essere mamma e moglie.
È un problema che deve essere risolto andando oltre i luoghi comuni.
Si può essere madri eccezionali anche se si pretendono SOLO un paio d'ore per se stesse, o una mattinata (o perchè no un we).
Altrimenti penso proprio che la frustrazione di non poter vivere un pezzo di vita solo personale, possa influire sull'umore quotidiano e non farebbe bene neanche al bambino, che sarà anche piccolo, ma a quell'età hanno le parabole satellitari per i cambi d'umore dei genitori.

L'asilo: mio nipote Richi è coetaneo di Trippa, ed è un bimbo piuttosto nervosetto (la razza....). Il fratellino, Ale è giobbe:non piange se il fratello gli leva i giocattoli dalle mani(sempre), piagniucola malapena se lo butta per terra o gli fa i dispetti, insomma...un bimbetto tranquillo.
Eppure sono nati da gli stessi genitori e hanno in sorte la stessa educazione....col carattere ci nasci, quindi le maestre del tuo asilo si dovrebbero render conto che non tutti i bambini sono plasmabili a comando.
Oppure, appena si trovano a che fare con un bimbo che gli da filo da torcere si spazientiscono e rivoltano le loro incapacità su come educano i genitori???
Richi è stato portato all'asilo a due anni perchè mia cognata non s'è fatta le pippe di ammettere che un pò d'aria la esigeva...e a settembre ci andrà anche Ale, che fa 2 anni ad ottobre!
I primi tempi era una tragedia greca portarlo all'asilo, ma a quanto pare le maestre non hanno rotto le balle a Debby che Ric piangeva metà mattinata e lei non s'è fatta affatto prendere dalla pietà; e ha fatto bene!

Quindi Sara...sursum corda...anche Trippetta si renderà conto che è molto più bello stare a giocare con gli amichetti che stare appresso a mamma o alle gatte!!!!Tempo al tempo e tu non demordere e manda a ca--re anche da parte mia le "insegnanti" dell'asilo.

altivelis ha detto...

Le strutture si sostegno alla figliolanza esistono anche per sollevare i genitori, non solo per educare i figli. Hanno questa doppia funzione e se ci si avvantaggia di qualche ora "libera" con i figli all'asilo non ci si deve assolutamente sentire in colpa. Per quanto riguarda le regole, sai quanto me che a volte si adattano alle esigenze medie dei bambini che frequentano la scuola, per cui, anche se il tuo potrà essere avulso dalla regola della pipì alle 10, probabilmente la gran parte ne ha bisogno. Chiaro che se mi vengono a dire che la deve fare PER FORZA anche se non gli scappa, sono delle emerite presuntuose. Potranno parlare quando tuo figlio, rifiutata la pipì dell 10, alle 10,20 inonda il pavimento di liquido dorato, non prima!

LauraGDS ha detto...

fino a questo punto mi pare che si sia tutti unanimi a dire che le maestre debbano esserci inviate e senza troppi problemi.
il buono per il viaggio gratis ce lo metto pure io.
Noi ci siamo già sentite per telefono e ti ho detto quello che pensavo. Non sentirti in colpa, non ce n'è bisogno. di ocse giuste e di cose sbagliate se ne fanno, ma non lo puoi sapere a priori se no sarebbe troppo facile.
E' giusto che trippa stia all'asilo deve capire che c'è altro oltre alla mamma.

bluedeepblue ha detto...

Io intanto proverei a cercare un altro asilo, non si sa mai :)
Senza troppa fretta..

F.

Mamiga ha detto...

Grazie a tutti. Stasera mi avete aiutato a sentirmi un po' più sicura nel puntare i piedi.

freestyle ha detto...

Sono daccordo con te ... daccordissimo, sia sul discorso asilo, sia sul discorso tempo libero ;)
Un abbraccio forte forte!

fully53 ha detto...

Concordo pienamente su tutto quello che hai scritto e mi fa molto piacere vederlo scritto con tanto equilibrio.
I miei più sinceri complimenti, madam.

Mamiga ha detto...

Fully grazie... ti stavo dando per disperso... :)

ruadhbuitch ha detto...

I miei 2 son sempre andati volentieri all'asilo, anzi, piangevano quando dovevano tornare a casa! Che premio ho vinto? :P
A parte gli scherzi, l'asilo, son d'accordo con te, è fondamentale per la crescita del bambino, ma il fatto che le maestre, dall'alto del loro pulpito, si sentano tanto esperte da dire che dovrebbe starsene a casa ancora un pò perchè non si è inserito, non dovrebbe scoraggiarti. Sono loro il problema e non tu o tuo figlio! Lui si abituerà, prima o poi e tu goditi le tue ore di libertà ;)
Anch'io vedo la scuola come un'utilità per i figli e per me! :P Senza di loro tra i piedi si possono fare tante cose in tutto relax e senza perdere la voce e senza sensi di colpa!

Anonimo ha detto...

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