lunedì 19 maggio 2008

Serata da uffa

Stasera sono un po' depressa. anzi, un po' seccata. Molto seccata. Papigà è andato al terzo incontro formativo (facoltativo, non obbligatorio) per il rilevamento incidenti, e così da tre sere a settimana che si fa un pasto tutti assieme si passa a due, almeno finchè non finisce sto benedetto corso. A pranzo Gabri non c'è, quando c'è nel 50 per cento dei casi manca Papigà, e via. E domani mattina ha deciso di andare a donare sangue, che poi è una scusa per starsene per i fatti suoi tutta la mattina con la scusa che dopo la donazione c'è la "tappa obbligatoria" (vabbè) all'osteria. Ufficialmente per recuperare le forze con panino e porchetta. In pratica per passare due ore con i soliti amici.
Non è la sua assenza che mi sta urtando il sistema nervoso stasera. E' il fatto che accidenti, io finito il "lavoro" fuori mi dedico ai cavoli della famiglia, lui ai cavoli suoi. Sono sei mesi che non vado dalla parrucchiera, sei mesi, perchè mi faccio scrupolo di  farmi trovare a casa quando nostro figlio torna dall'asilo. Papigà questi scrupoli non se li fa, se decide di prendere e andare, prende e va. Io cerco di essere a casa in tarda mattinata in tempo per preparare un qualcosa di simile a un pranzo, lui se arriva dopo due mnuti che la pasta è già scolata non se ne fa il minimo cruccio. Se gli faccio notare che la cosa non dico che mi pesa ma mi secca alquanto, fa il cane bastonato.
Poi cerca di riparare: cosa posso fare per te amore? Beh, la cosa più semplice, da bambini: riordina intanto che lavo i piatti. Concetto di riordino del marito: ti metto piatti e bicchieri nel lavabo. Stop. E infatti a casa mia ogni giorno si verifica il miracolo di Mary Poppins: la bottiglia dell'acqua, i tovaglioli, il pane avanzato, tutto magicamente si autoripone al proprio posto. Perfino la stagnola dei cioccolatini post-caffè si autoinfila nel bidone della spazzatura, come pure le briciole del pane si autoespellono in giardino (perchè in passato erano abituate ad essere gettate di brutto nello stesso lavello in cui giacevano bicchieri e posate insaponati in attesa del risciacquo, finchè un urlo di Ladytarzan non ha chiarito che così no, proprio non è il caso che vada sistemata la questone-briciole). Ma tanto fa, a sentir lui quando non mi vede io passo tutto il tempo a far crocette... mica che perfino quando apparentemente passo le ore chiacchierando con Meg via messenger, lo faccio al 90% in piedi e tra una risposta e l'altra pulisco il water, rifaccio i letti, preparo la lavatrice e quant'altro...
Caxxo, a volte ho la netta sensazione che l'espressione "fare i lavori di casa non mi pesa" nella loro testa risuoni come un "ommioddio grazie, con mocio e secchio in mano ho raggiunto lo scopo della mia vita"... E allora perchè toglierci la libidine di averla come unica ed eterna missione?

6 commenti:

marmellata80 ha detto...

Io l'ho ribattezzata sindrome del "cara sei stanca? lascia stare lo fai domani". Però sono molto fortunata mio marito non ne è affetto, ha quella opposta, sindrome "tutto allineato e coperto": il frigo va a scomparti e guai a mettere la mozzarella a destra invece che sinistra, gli yogurt per ordine di scadenza, le camicie riposte per scala cromatica. E' vero che riordina e stira, ma a volte è n'angoscia!!!!

fiocco72 ha detto...

La penso come te quasi tutti gli uomini sono come il tuo e come il mio...io vado dalla parucchiera un paio di volte al mese perchè non ne ho il tempo , anche ieri sera mi sono fatta il colore alle 21 30 quando i figli dormivano...nella vita ci sono priorità nella mia le priorità sono i figli e non me ne pento...a casa faccio quello che riesco per il resto non mi crucio...i figli apparecchiano e sparecchiano, mentre mio marito lava i pavimenti, infatti secondo lui dopo aver lavato a terra la casa è pulita fa niente se c'è un dito di polvere sui mobili...infatti uno dei motivi per cui lavoro fuori casa è proprio questo non dover passare la vita a pulire la casa o sentirmi rinfacciare che a parte la casalinga non faccio nulla...Un abbraccio.

Tittiz ha detto...

..ma quando le cose si vanno a collocare autonomamente nei loro posti, tu fischietti "supercalifragilistichespiralidoso"?!?!?!? :-DDDDD
Ma anche a te sale il sangue al cervello veder sgrullare la tovaglia nel lavello occupato?!:-))
E perchè, quando infilano una tazzina del caffe in mezzo all'acqua unta della pentola dove hai condito la pasta?!?!grrrrr....

Anche da queste parti la "parrucchia" non mi vede dal mio compleanno (novembre) e mi sembra proprio ora di ridonarle qualche decina di euro....

e comunque a parte gli scherzi, è una tipica concezione maschile quella della donna che fa i mestieri, inculcata in molto casi dalla situazione familiare, di mamme-colf.

Per loro fare i lavori di casa è una cosa così naturale...si, che le facciano le donne.
Io mi son sentita dire "bè, mò ci penso io, così diamo una bella pulita come si deve"....no, cioè, perchè, io non pulisco come si deve?!
L'altra setimana ad esempio ho smontato il pannello della vasca perchè sul bordo interno s'era infilato l'impossibile, tanto di vapore spazzolino e gomito, rimontato il pannello...che si vede?! Niente.
Però tu ti sei rimediata un mal di schiena e nessuno lo nota.
Ma se loro se ne vanno fuori a dir chiacchiere con gli amici è lecito, naturale, ovvio; ti vedono appunto seduta a scrocettare-leggere-caxxeggiare...tu te la stai godendo...:-
Io l'ho sempre detto...ci rivuole il nervo che rimette in carreggiata questi figli della generazione "mamma-angelo del focolare" e "papà-lavoro e hobby".

Mamiga ha detto...

@Fiocco: io spero vivamente che il tuo sia stato un lapsus, e che intendessi dire che la parrucchiera ti vede due volte l'anno, non due volte al mese...
@Marmellata80: no, non andrebbe nemmeno a me un marito che mette giù le camicie in ordine di sfumatura e controlla che la mozzarella sia a destra anzichè a sinistra. Schizzerei.
@Tittiz: oh si, detesssssssssto le briciole buttate nel lavello quando c'è altro... anche perchè non ce le mette nemmeno con criterio, lui semplicemente sbatte la tovaglietta americana come fosse una bandiera che sventola, quindi oltre al lavello finiscono a invadere anche i fornelli, con tappa fissa nello scolaposate. Bagnato ovviamente. O_O

larafa ha detto...

L'altra volta, quando hai avuto una perdita di pazienza, ti ho risposto che tanto poi li amiamo lo stesso.... Oggi invece ti rispondo che non poteri essere più dalla parte tua... Ieri sera sono sclerata.... Perchè tutte le volte che nel corso dell'anno (3) va a prendere il piccolo a scuola calcio, il piccolo viene a casa piangendo??? Perchè quando non posso proprio andare a portare i bimbi a scuola (2 o 3 volte all'anno) piuttosto si svegliano mezz'ora prima e si fanno portare a scuola da me lo stesso???? Sarà che se ha le balle in giostra non possono muovere un dito????
Alla prossima con aggiornamenti... intanto oggi mentre lui mangiava una scodella di latte... perchè non mi sono degnata di fare altro, io pulivo i bagni!!! E almeno adesso sono puliti!!!!

roberta67 ha detto...

potrei raccontarti di quando mi ha fatto notare che aveva, avevo 14 camice sue da stirare ma non mi teneva i bambini (che usavano il filo del ferro come tarzan una liana) che tanto potevo svegliarmi presto (ma le 36 stirate nel cassetto non le contava) o quando sravaccato sul divano, telecomando in mano, mi faceva notare che con il bambino che gattonava dovevo lavare i pavimenti tutto il giorno o quando si lamentava del cibo guasto in frigorifero (ma lui usciva a cena con gli "amici" 3 volte a settimana). Non c'ero quando ha portato via le sue cose ma voci di condominio mi hanno parlato di circa due settimane di valige vuote/valige piene... Ah, nel guardaroba in camera prima ci stavano QUASI tutte le sue cose, ora tutte le mie, gli asciugamani dei bagni e pure una cassettiera di fili/perline/nastri...e ancora spazio