giovedì 6 giugno 2013

Ops...

Devo sbollire. Sbollisco stasera, domani andrà sicuramente meglio, ma stasera ho bisogno di sbollire.
Ho ritirato le analisi, sono tutte a posto. Vabbè, come possono essere a posto le analisi di una donna in menopausa iatrogena ("castrazione chimica" l'ha chiamata, ma "menopausa iatrogena" è decisamente più elegante, fa molto meno "bestia"), ma finchè tutto è fisiologico non ho il diritto di lamentarmi. E ci mancherebbe.

Oggi sono stata ad oncovisita con una certa dose di ansia. A dire il vero faccio tutto con una certa dose di ansia da un bel po', non fosse altro che per il fatto che pare che alle noie non ci sia mai fine, e non ho ancora imparato in quarant'anni a spostare la mia equazione "io sto alla vita come la vita sta a me" al livello superiore; me ne sto ancora al piano di sotto, dove ad ogni problema c'è una soluzione ma poi basta, un po' come i bambini, che vivono certi aspetti della vita a scomparti, aprono e chiudono i cassetti. Anzi, lo vorrei, annaspo giorno per giorno per riuscirci. Ma a 40 anni se non ci riesco c'è un bel perchè, no?
Ci sono periodi in cui l'adrenalina ti manda avanti come un treno, affronti le cose e non vedi e non senti nulla, per poi magari crollare con un tonfo rumorosissimo quando tutto pare rientrare nei canoni che ci si aspetta: come si chiamava? Effetto elastico mi pare: tiri tiri tiri e finchè tiri tutto va bene, poi quando molli ti prendi la schiaffata sulle dita, e che male! Ecco, questa cosa mi è successa poco meno di due anni fa, ho preso provvedimenti, è passata, ho ricominciato a vivere. Per poi ricominciare a tendere l'elastico per millemila altre ragioni, ma tant'è, pare che ce ne sia per tutti, non è che puoi starti a lamentare di continuo no?

No. Devi cambiare nella tua testa il concetto di "normalità", di tran tran quotidiano, passando dal "sto serena quando non ci sono rogne" al "sto serena nonostante le rogne". Ecco, io però ho ricominciato ad avere attacchi d'ansia da un po', dal giorno in cui il mio caro dottor Gigi mi ha preso il polso destro e ha iniziato a parlare di tagli e di suture come parlasse di una serie televisiva che stanno per mandare in onda a breve, e alla cui visione non si può assolutamente rinunciare, anzi, organizziamoci con chiavetta USB e registriamo, non sia mai che un improvviso crollo tra le braccia di Morfeo ci privi della visione delle scene clou. Così, con nonchalance. Alla vista della mia faccia un tantino sconvolta si è meravigliato: "Ma non spaventarti mica, è una cosa da poco, due settimane di mano immobilizzata e via, ripartirai alla grande". No certo, sono tutte cose da poco, ma sono TANTE cose da poco, e tanto la pelle da tagliuzzare è sempre la mia, mica quella del serpente. Da allora, e sono passati tre o quattro mesi se non ricordo male, sono ri-crollata, e ad ogni miagolio strano della vita salto su come una cavalletta. E detta così è detta banale, ma vi assicuro che non è per niente divertente. Tutt'altro.
Devo passare al livello superiore. DEVO. A tutti i costi.
Perchè oggi ho vinto altri due anni di punture di cura ormonale, che chiulo, da tre a cinque come il TAM, pheego no? Una crede di essersela chiusa con l'iniezione di agosto 2013 e invece no, sei giovane, e la faccenda va uccisa prendendola per fame, era troppo golosa di estrogeni, cento per cento eh? Mica niente, ancora due anni e siamo sicuri che si sia suicidata per fame. Si va avanti a bollini, come la proroga della raccolta punti del super, acquisti i prodotti sponsor ed hai in omaggio un bollino extra, ma se alla fine non vinco il premio massimo giuro che mi incazzo sul serio.

E niente. Poi l'occhio dell'oncologo cade sulla spalla.
C'è un neo. Quel neo di cui ho viscidamente negato di essermi accorta prima di ora (quando mi impegno le so raccontare bene le balle, bene davvero. Me la cavo con i "mah, si, forse, boh", di solito basta a cambiar discorso. Ma io non sono mica nelle mani del dottor Pinco Pallo eh. No no. Non in questo frangente.). Ne ho tantissimi di nei, ma quello gli sta particolarmente simpatico. Prende l'apposito visore e lo esamina con la cura con cui io esamino una tela da ricamo prima di decidere se e come lavorarla. Anzi, la prossima volta che devo iniziare un ricamo nuovo gli chiedo in prestito quell'attrezzo, magari scopro qualche particolarità nel tessuto che finora mi sfuggiva.
L'ha chiamato proprio così: "un neo particolarmente vivace. Via, si deve eliminare".
-Ok, posso prendermela comoda vero? Tipo che passa avanti il polso, per quello non c'è fretta, non ce la mettiamo neanche per il neo, no? La mamma l'ha fatto ieri, paro paro, aspettiamo di respirare per il suo e poi facciamo il mio? Ah?
-Anche no. Via subito, due settimane al massimo.
-E poi? Ci rivediamo tra sei mesi come da protocollo, vero? Non l'ha scritto sul referto della visita, doctor, l'ha dimenticato vero?
-Anche questo no. Appena hai l'esito della biopsia ti aspetto. Poi ne riparliamo.

Perchè loro sono così: tranquilla ti dicono, ma ad ogni piccolezza che trovano che abbia anche la minima probabilità di essere fuori posto ti rabaltano come un calzino, come si dice dalle mie parti, "anvoria mai". Si parano. E i produttori di calmanti, di sintesi o naturali che siano, ma anche i coltivatori di camomilla e valeriana credo, fanno i miliardi. Perchè lo dico senza pudore (tanto ormai...), da sola gnà fo.

Sono scesa al CUP e ho prenotato la menata. Due settimane esatte da oggi. Ho preso la data più in là possibile che avevano libera entro i limiti imposti dall' oncolauss sull'impegnativa. In altri tempi avrei detto "via il dente via il dolore, prima è meglio è", ma ora no. Lo dico nel mio dialetto: no go vogia. Go paura e go da refar.  Ma da domani l'umanità è avvisata: il prossimo che mi chiede perchè mi vengono gli attacchi d'ansia lo legno. Ma di brutto proprio.

9 commenti:

lauragds@gmail.com ha detto...

Non posso capire lo stress che provi. No, non ci riesco proprio perchè mi mancano tanti pezzi da provare sulla mia pelle per poter capire.
Da medico, sebbene veterinario, mi sento di dire che è fantastico vedere tutta questa attenzione. Sì è vero loro sono medici, sono quelli che i tagli li fanno, non li subiscono, o forse ne hanno subiti altri, magari di meno, e con una cognizione di causa magari diversa (dopotutto sono nel ramo loro), ma non stanno trascurando niente di niente per preservare la TUA vita.
Crudelmente, aggiungo anche che non sei obbligata a fare nulla di tutto ciò che loro propongono, perchè loro non decidono. Se dicono che il neo va tolto, tu puoi decidere di non fartelo togliere o ritardare. Scelta e relative conseguenze sono solo tue ovviamente. Questa è un po' una cattiveria, lo so, ma se tu NON VUOI farti operare perchè non ti senti al momento in grado di affrontare la situazione, loro non ti possono obbligare. Non ci è dato sapere, ne a me, ne a te, ne a loro cosa possa accadere esattamente se quel neo viene rimosso, che ne so, tra 6 mesi: un conto sono i numeri sui libri un conto è la realtà soggettiva con cui, da medico, ci devi fare sempre i conti. Potrebbe essere il neo più arzillo che esista, ma di fatto possono solo dire che " le statistiche i dati dicono che..." ma non è certo che anche quello si coporti così: è solo altamente probabile. Insomma 99% non è 100%.
Ora sai che anche quel neo va tolto.
Personalmente credo che l'ansia di tutto questo vada discussa con qualcuno di più qualificato di un veterinario, e magari discusso tra i medici che si prendono cura di te, perchè da quello che vedo, il vero problema è che non ti senti più padrona di te stessa in nulla.

Un abbraccio Laura (che eccezionalemnte certe cose te le scrive qui)

Isabella ha detto...

Carissima Sara, anch'io come Laura non posso pienamente capire non avendo il tuo vissuto ma ti assicuro che da quello che scrivi sono compresibili tutta l'ansia e l'agitazione che ne derivano...Io mi agito e vado in ansia per molto meno..(e non che questo ti possa consolare!)....Dico solo che per quello che leggo ti sento comunque una persona forte e stimolata, sorretta anche da una "bella" famigliola...quindi avanti tutta, togli il neo e cerca di pensare sempre in positivo...e poi se proprio avrai bisogno di un supporto in più ti auguro che tu possa trovare la persona giusta (dottore o esperto in materia) che aiuti il tuo spirito senza subissarti di farmaci! Con tanta simpatia, Isabella.

Miss Marple ha detto...

Carissima Sara, credo proprio che i tuoi attacchi d'ansia siano proprio normali in certe situazioni di stress alto come il tuo. Sono un'ansiosa, mi vengono attacchi per molto meno... da un po' di anni e' cosi, a periodi alterni. Sono una grandissima consumatrice di camomille, tisane e roba varia. I farmaci li ho mollati un bel po' di tempo fa... ma ci sono momenti che non e' particolarmente facile farne a meno...
Per il neo, ti dico toglilo prima che puoi, il polso magari puo' aspettare un po', ma i nei mi fanno da sempre paura. Me ne hanno tolto uno piccolino nella schiena che neanche loro sapevano se fosse il caso o meno di levare. Si poteva anche aspettare che sviluppo avesse avuto. Ma io non me la sono sentita, aspettare allora si mi avrebbe fatto arrivare l'ansia a livelli stratosferici...
Ti abbraccio proprio forte
Sonia

angela ha detto...

Non so che dirti ti lascio solo un grande abbraccio...ed hai tutte le ragioni per lamentarti!!! Ma non scoraggiarti mail

wolkerina ha detto...

Controlli, menopausa, punture, mano, neo. Mi sembra Sara che ce ne sia a sufficienza per sentirsi in ansia! Due anni fa ho affrontato un intervento a dir poco impegnativo con relativa serenità e tanta fiducia, un mesetto fa sono andata dal dentista per curare un semplice dente in preda a un'ansia incredibile...è come se avessi esaurito la scorta o come dici tu l'elastico è stato tirato troppo per troppo tempo. Va bene così, almeno noi cerchiamo di esser gentili con noi stesse. Va così.. Un grande abbraccio e non dimentichiamo il sommo gaudio per gli oncorisultati :-)

Fragolina ha detto...

ti abbraccio
e spero tanto che arrivi un po' di pace anche per te
perchè è umanamente impossibile non avere attacchi d'ansia quando
l'elastico viene tirato continuamente in questo modo

ziacris1 ha detto...

e avanti coi carri...non facciamoci mai mancare nulla.
E quel loro dire "tranquilla, però..." e li' qualcosa si muove, tutta la sicurezza e la leggerezza messa assieme a fatcia con il passare del tempo, va in frantumi e l'ansia ricomincia a farla da padrona, insinuandosi subdolamente nei pensieri e nei momenti che meno ti aspetti. Sarà niente anche questa volta, però....

Renata_ontanoverde ha detto...

L'ansia è implicita in questi casi: inutile a starla a misurare, non resta altro che imparare a conviverci, anche se è dura e si risveglia scombussolandoti magistralmente quando meno te l'aspetti!

Coraggio Sara, coraggio ... ed in bocca al lupo, per tutto! un abbraccio Renata

Anonimo ha detto...

Cara, dall'alto dei miei complessivamente 12 anni di terapie ormonali ti posso dire, dai, resisti, il doc ha ragione, evidentemente per noi gli ormoni sono veleno :-( e pure il neo cheppalle, accidenti, ma via togliamo, facciamo tutto quel che c'è da fare. In bocca al lupo e un bacio