venerdì 13 aprile 2007

Epilogo a due posts fa. Visto che forse non sono stata compresa molto bene.


Per tutte. Non è la voglia di andare in moto. Sono il desiderio e il bisogno di tornare ad essere padrona di me stessa e dei miei limiti. Tornare a sfidarli come tanti anni fa quando il farlo non comprometteva altro che forse una settimana in malattia a casa dal lavoro.


E' il sentirmi troppo spesso chiusa in catene fatte di obblighi, di responsabilità, di dover essere persona adulta a tutti i costi. E' una voce che risuona dal profondo del mio essere, che ogni tanto fa rullare i tamburi da una giungla lontana per chiamarmi a un istinto che troppo spesso ritengo perduto. Quella stessa voce  che, lungo la statale, ogni volta che può mi fa dimenticare di essere alla guida di una auto familiare e mi fa premere l'acceleratore con la coscienza che tocca il limite del lecito secondo il codice della strada. E non sempre. Perchè se ieri correvo a 120km/h su un limite di 90 e non me ne sono accorta fino a quando non ho dovuto rallentare per svoltare a sinistra, significa che tutto sommato so nascondere molto bene quello che mi passa attraverso l'anima.


Non sono sogni. Non ne ho bisogno. Ho solo un gran bisogno di essere me stessa fino alla fine. Come il genio della lampada di Aladino, com'era la battuta? "Tutta questa potenza... chiusa in minuscolo spazio vitale".

8 commenti:

LauraGDS ha detto...

"infiniti poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale".

al di là che non ti sia venuta un'improvvisa voglia di andare in moto, il casco in più comunque me lo porto dietro. ;)

utente anonimo ha detto...

scusa... mi permetto di postarti un commento e di dare un "consiglio". ci provo almeno.
la tua vita è ovviamente cambiata nel momento in cui hai deciso di avere trippa... se la vita di coppia porta obblighi limiti e doveri, un figlio li amplifica all'inverosimile....
io per ora sto vivendo solo la vita di coppia e ogni tanto soffoco... quindi un minimo capisco.
ma la mia domanda è: l'errore ns sta nel fatto che non siamo stati in grado di adattarci ai cambiamenti e soprattutto a trovare un equilibrio con tali cambiamenti...?
non penso che la soluzione sia la semplice rassegnazione. ma che stia nella ricerca di questo equilibrio... di scoprire sè stessi in queste nuove vite...
probabilmente ci scopriremo non troppo diverse da prima...
ciao
silvia

Mamiga ha detto...

@Silvia: ti rispondo con una osservazione in apparenza banale.
Se all'inizio di un'impresa sapessimo in anticipo per filo e per segno cosa implica il proseguirla, senza nessuna incognita, probabilmente avremmo il 50 per cento di motivi in più per non iniziarla nemmeno. Ciò non toglie che il fascino del risultato che l'impresa promette è altamente superiore al timore di affrontarla. Nonostante questo siamo tutti perdutamente... imperfetti.

fantasymeg ha detto...

quindi non vuoi andare in moto???!!!???

fiuuuuu... ti vedevo già sfrecciare in compagnia del gattaccio e io invece assolutamente no: non salirò mai su una moto.

ovviamente i "mai" sono di quelle parole che tendono a farsi contraddire... anche se non ho alcun desiderio di farlo per ora.

:PPP

LauraGDS ha detto...

@meg: per te ci vuole una bella custom da motociclista brutta sporca cattiva e macina kilometri ;)

ruadhbuitch ha detto...

Come capisco il tuo bisogno! A me capita sempre più spesso di avvertire il bisogno di partire per un viaggio, magari senza limiti di tempo, poi i piedi tornano ad appiccicarsi al suolo con la consapevolezza delle responsabilità di madre e moglie...
Un piccolo suggerimento: hai pensato di ritagliarti un'oretta tutta per te facendo una passeggiata a cavallo? E' un'esperienza che regala contatto con la natura nonchè un gran senso di libertà ;)

Liulabel ha detto...

Ho capito ma rispondo lo stesso.
Il mio racconto non era sul fatto che tu volessi andare in moto o meno, avevo capito che era una metafora più che altro il mio racconto era un richiamo verso tutte quelle paturnie che mi pareva capire ti facevi e che ti bloccavano dal vivere a fondo e come davvero vorresti, volevo semplicemente farti dono di "un'altra metafora" che poteva darti lo sprono ad azzardare, certo non potrai fare tutto quel che vuoi ma qualche sfogo a questa tua grande vitalità lo dovresti dare altrimenti a te alla fine cosa ti rimane?...si va bene una vita di scelte, felici o infelici, ma non fare ogni tot qualcosa per te stessa potrebbe davvero significare rimpiangerlo dopo. Già ti viene il magone adesso perchè ti senti un leone in gabbia figuriamoci se non lasci che una parte delle enormità di vitalità che hai dentro, non si sfoga.

Oh magari mi sbaglio ...alla fine sono emozioni e conseguenti scelte tue, le nostre, le mie sono solo opinioni, pareri a volte espressi in modo fraintendibile ma che magari presi per il verso giusto possono darti una visione diversa.

Ed infine...taccio!

Liù

Mamiga ha detto...

@Liulabel: guai a te se taci. Leggerti è sempre un piacere :)