Ho resistito un'ora, un'ora soltanto per amore di Papigà, e non ce l'ho fatta più. Odio la spiaggia di Lignano. Una immensa struttura stile spiaggia di Riccione, una calca pazzesca, un'impresa trovare parcheggio in mezzo a un caos incredibile, decine e decine di strutture che - ovvio - servono a intrattenere i turisti, ma a me danno la nausea. Perfino in un angolo di dieci metri di spiaggia libera che abbiamo trovato, abbiamo dovuto pipparci l'altoparlante dell'hotel vicino che ogni due (DUE!) minuti doveva sparare avvisi tra i più disparati, dalle temperature aria-acqua-sabbia all'evento delle sette di stasera sulla battigia. La gente con quei prodotti solari al cocco che fanno venire da vomitare (ma perchè non ne inventano di inodori? Almeno le narici lasciatecele riposare...), ste donne di centoventi chili che ti devono mostrare che inventano i bikini a triangolo anche super-over-size, la confusione, millanta negozi ovunque... No, non è il mio ideale su come trascorrere il giorno libero del papi. C'è gente che si lamenta del fatto che la cosa più fastidiosa della spiaggia in estate siano i bambini e i loro giochi, il loro chiasso. Ebbene in quell'ora di spiaggia che ci siamo regalati stamattina la presenza dei bambini era l'unica cosa che a me dava segno che qualcosa di normale c'è anche a Lignano. Tutto il resto mi stava stretto. Troppo stretto.
Meglio la spiaggia libera in Brussa. Senza servizi tranne una minuscola toilette con due wc e due docce a cento metri dal mare, senza altoparlanti, senza marocchini che passano a vendere l'impossibile, senza intrattenimenti. Solo sabbia, mare, famiglie che trascorrono qualche ora libere, per giocare la fantasia dei bambini e dei papà. Trent'anni fa era così in tutte le spiagge, e ci divertivamo lo stesso. La prossima settimana faremo l'esperimento giorno-di-mare lì. Vediamo se torna a piacermi come una volta.
Meglio la spiaggia libera in Brussa. Senza servizi tranne una minuscola toilette con due wc e due docce a cento metri dal mare, senza altoparlanti, senza marocchini che passano a vendere l'impossibile, senza intrattenimenti. Solo sabbia, mare, famiglie che trascorrono qualche ora libere, per giocare la fantasia dei bambini e dei papà. Trent'anni fa era così in tutte le spiagge, e ci divertivamo lo stesso. La prossima settimana faremo l'esperimento giorno-di-mare lì. Vediamo se torna a piacermi come una volta.
2 commenti:
dai mamigà guarda che si riesce a ricamare anche sotto l'ombrellone!
Neanche a me piacciono le spiagge troppo affollate, alla fine si perde proprio il concetto di relax...
Le strutture con "intrattenimenti" poi, peggio ancora...
Fabio
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