Attenzione.
Mamigà sta rientrando nei ruoli.
Il che significa, come dice Papigà, la mamma ricomincia a rompere le scatole, a parlare da ogni singola apertura del suo corpo, a brontolare per il sempiterno disordine e a farci mangiare solo quello che vuole lei.
Peccato che nessuno sappia che Mamigà quando rientra nei suoi ruoli vorrebbe anche essere capita. E che nessuno mai le chieda come mai sia tanto nervosa da farsi venire le coliche e i virus intestinali, senza poi offendersi per la risposta.
Mamigà sta rientrando nei ruoli.
Il che significa, come dice Papigà, la mamma ricomincia a rompere le scatole, a parlare da ogni singola apertura del suo corpo, a brontolare per il sempiterno disordine e a farci mangiare solo quello che vuole lei.
Peccato che nessuno sappia che Mamigà quando rientra nei suoi ruoli vorrebbe anche essere capita. E che nessuno mai le chieda come mai sia tanto nervosa da farsi venire le coliche e i virus intestinali, senza poi offendersi per la risposta.
11 commenti:
... e già, il sempiterno problema: essere capiti.
Ma serve davvero, poi, essere capiti?
Non basta essere amati?
... (continuando) se a volte noi stessi non riusciamo a capirci, come possiamo pensare che venga naturale a chi ci vive accanto?
No, no, io non pretendo di essere capito, mi basta essere amato per quel che sono.
Ho piacere per te Fully, se a te sta bene così. A me no. Perchè sono fermamente convinta che a volte si hanno concetti diversi di amore. E non è detto che chi ti ama, ricambiato, non pecchi ogni tanto di "tappatura di orecchi".
Non è detto nemmeno che il fatto di sentirsi amati non ci preservi dal ripetere mille volte la stessa cosa all'amato con la sensazione di aver parlato a un muro di gomma. E comunque non sono queste cose a scatenare rissa.
Troppo spesso ci si dimentica che vivere in due (e poi in tre) implica rinunce a parte della propria libertà ed anche a parte dei propri desideri.
Questo nessuno te lo dice, prima. Lo impari col tempo, come impari ad apprezzare i lati positivi della vita insieme, mettendo tra parentesi quelli negativi, inevitabili perché nessuno di noi è quell'essere perfetto che l'altro aveva sognato. E l'imperfezione si vede, si sente, si tocca ogni giorno...
Per questo è già molto continuare ad amare ed essere amati, nonostante tutto, anche se può capitare talora di non sentirsi compresi.
Quello che per te è "tappatura d'orecchi" magari corrisponde, per l'altro, ad una reazione involontaria alla reiterazione di richieste che vengono vissute come eccessiva limitazione alla propria sfera di privacy o di libertà.
Sarà perché anche a me capita di essere talvolta tacciato di "tappatura di orecchi", ma sono quasi sicuro che, a guardare bene, magari qualche volta le orecchie le tieni "tappate" anche tu.
Un sorriso... è quello che ci vuole!
Io non riuscirei a sentirmi amato se non mi sentissi capito..
F.
@deep blue deep:Concordo pienamente con te: non si può essere amati veramente senza essere capiti. Amare senza capire o accontentarsi di essere amati senza essere capiti non è umano: è patetico al livello della perdita di qualsiasi dignità per se stessi e per chi" si ama" se veramente lo si ama.
@mamigà: il problema degli uomini, in questo caso dei nostro mariti, è come vogliamo dargli l'informazione: se come prima cosa diciamo "va un po' meglio", capiranno che sei in piena forma, ma se dici "sto un po' meno male" forse forse la capiscono che non ci siamo riprese del tutto.
@Fully: Avevo scelto di non commentare più ai tuoi interventi che sinceramente hanno avuto una triste caduta di stile e contenuti. Chi si tappa le orecchie è come se girasse lo sguardo dall'altra parte per non vedere o non sentire qualcosa di cui ha disgusto da tempo. Quando parli di tapparsi le orecchi parli di qualche tua situazione personale?
Altri invece più che tapparsi le orecchie, o girare lo sguardo altrove, sarebbe meglio che tenessero le mani lontante dalla tastiera anzichè commentare su persone che non conoscono affatto, ma che credono di conoscere, e piccoli aneddoti che non sono la vita reale, come se fossero padreterni.
Conosco mamigà abbastanza bene per poter dire che il tuo terzo commento era decisamente fuoriluogo e conosco abbastanza il tuo modo di fare da " io ti conosco io so chi sei" per poter dire che stai giocando a fare il padreterno in situazioni e luoghi che non ti competono e che non era un pour parleé.
Ma non era un "pout parler"? Sgrat sgrat...
no il "pout parler" è SOLO quando si parla di fiori... :)
beh è un "pout" parler quando ciò che si dice ha la consistenza di una puzzetta..... :PPP e forse forse era così....
@mamigà. leggo con sorpresa LauraGDS che mi chiama in causa per il mio commento che sarebbe stato inappropriato. Se lo fosse stato avrei preferito saperlo da te, magari in pvt, ma, comunque sia, me ne scuso fin d'ora. Ho dato semplicemente un mio parere, criticabile e non condivisibile quanto si vuole.
PS. per quanto riguarda le altre simpatiche battute, ringrazio di cuore e contraccambio :-)
Non è questione di ferire o meno. E' una visione diversa delle cose. Normalissima tra due persone diverse, d'altro canto.
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