E ieri è arrivata finalmente la lettera di convocazione per la prima assemblea di inizio asilo. Sinceramente me l'aspettavo lunedì per martedì, con inizio delle attività scolastiche giovedì, ma tant'è, è cambiato il consiglio di amministrazone ed evidentemente per fare bella figura il tutto è stato anticipato di tre giorni. Meglio così. Lunedì dovrò fare due corse perchè la riunione è alle cinque e io ho la visita reumatologica alle due e mezzo quaranta chilometri più su, ma si fa, si fa.
E così si ricominica. Quest'anno il Power va dai grandi. Dai grandi! Nella stessa aula in cui ha fatto l'inserimento due anni e mezzo fa. Un'aula che a pensarci oggi, con la mole che ha raggiunto il soggetto, effettivamente mi sembra piccola. Ma ci si adatterà. E a me farà un certo effetto rimetterci piede. In fondo non ne ho conservato un bel ricordo, e visto che io in quell'ambiente ci entro sempre volentieri per un sacco di buone ragioni sicuramente avrò modo di rivedere l'impressione che mi da quell'aula. Positivamente si intende. Abbiamo già preso il grembiulino copridisastri, rivisto il guardaroba (ero preoccupata per i pantaloni ma per l'autunno dovremmo farcela senza ulteriori spese), e ci stiamo rimettendo nell'ordine di idee. Per la prima volta il Power ha ammesso di essere contento di tornare all'asilo. Un traguardo.
Quest'estate il Power è cresciuto, e molto, non solo fisicamente (mamma mia come si è incicciato, è diventato ancora più massiccio!). Nonostante i miei problemi se l'è goduta, ha imparato diverse cose (si fa la doccia da solo, si veste da solo, mi prepara il tavolo, raggiunge da solo lo scaffale dei bicchieri e se ha sete non chiede più, ha imparato ad andare in bici senza rotelle, ha assaporato le prime notti a casa della nonna... e tante altre piccole cose), e l'estate è passata. A me il rimpianto di non essere riuscita a portarlo al mare nemmeno una volta. Ma chissà, se tutto va bene e la stagione tiene ancora per un paio di settimane un giorno ci scappa, mai dire mai. Intanto devo riuscire a convincerlo che non è il caso che saluti la maestra buttandocisi addosso come faceva lo scorso anno: per la prima volta abbiamo la stessa maestra (una delle due almeno) per due anni consecutivi, non è il caso di mandarla a casa per infortunio sul lavoro.
E così si ricominica. Quest'anno il Power va dai grandi. Dai grandi! Nella stessa aula in cui ha fatto l'inserimento due anni e mezzo fa. Un'aula che a pensarci oggi, con la mole che ha raggiunto il soggetto, effettivamente mi sembra piccola. Ma ci si adatterà. E a me farà un certo effetto rimetterci piede. In fondo non ne ho conservato un bel ricordo, e visto che io in quell'ambiente ci entro sempre volentieri per un sacco di buone ragioni sicuramente avrò modo di rivedere l'impressione che mi da quell'aula. Positivamente si intende. Abbiamo già preso il grembiulino copridisastri, rivisto il guardaroba (ero preoccupata per i pantaloni ma per l'autunno dovremmo farcela senza ulteriori spese), e ci stiamo rimettendo nell'ordine di idee. Per la prima volta il Power ha ammesso di essere contento di tornare all'asilo. Un traguardo.
Quest'estate il Power è cresciuto, e molto, non solo fisicamente (mamma mia come si è incicciato, è diventato ancora più massiccio!). Nonostante i miei problemi se l'è goduta, ha imparato diverse cose (si fa la doccia da solo, si veste da solo, mi prepara il tavolo, raggiunge da solo lo scaffale dei bicchieri e se ha sete non chiede più, ha imparato ad andare in bici senza rotelle, ha assaporato le prime notti a casa della nonna... e tante altre piccole cose), e l'estate è passata. A me il rimpianto di non essere riuscita a portarlo al mare nemmeno una volta. Ma chissà, se tutto va bene e la stagione tiene ancora per un paio di settimane un giorno ci scappa, mai dire mai. Intanto devo riuscire a convincerlo che non è il caso che saluti la maestra buttandocisi addosso come faceva lo scorso anno: per la prima volta abbiamo la stessa maestra (una delle due almeno) per due anni consecutivi, non è il caso di mandarla a casa per infortunio sul lavoro.
5 commenti:
Mi dai un consiglio? Mi hanno detto che sul grembiule di D dev'esserci il nome ricamato. A che punto lo faccio? Catenella? Punto a croce? Punt'erba (si scriverà così?)? ciao
@Steffola: ma proprio ricamato lo vogliono? Perchè io mi sono limitata ad appiccicare all'interno la fettuccia termoadesiva con scritto il nome... Ma se dovessi ricamarlo lo farei a puntocroce perchè altri punti non li so fare. Penso sia meglio fare quello che ti viene più comodo...
Tu sei troppo moderna per i miei gusti... :)) Però domani vado a procurarmi 'sta fettuccia autoadesiva: mi sembra anche più adatta di un ricamo col nome. Poi se proprio insistono, un bel punto catenella e in dieci minuti è fatta. Grazie per l'idea geniale :)
@Steffola: mah, sai, non è per essere moderna, è che all'asilo di mio figlio il grembiulino viene indossato esclusivamente per fare lavori "sporcacciosi", tipo colorare con le tempere, coi colori a dita, usare il vinavil a badilate per esempio per fare i collage eccetera, e oltretutto glielo infilano per davanti proprio perchè la melma del momento non penetri nelle fessure tra bottone e bottone e vada a sporcare i vestiti. Per questo non mi spreco granchè a ricamargli il nome, limitandomi a segnarlo con la fettuccia (che comunque trovi in qualunque merceria, soprattutto in questo periodo). Certo, se usassero il grembiulino tutto il giorno a mo di divisa l'impegno da parte mia sarebbe di ben altra taratura :D
La fettuccia ha un grande vantaggio in confronto al ricamo: la togli e puoi passare il grembiule ad un altro bimbo quando al tuo non serve più.
Comunque se ci tieni a ricamarlo meglio il punto scritto o il punto erba: sono decisamente più veloci da esegiure del punto croce. Meglio se ti fai la traccia con un pennarello, non necessariamente quello evanescente va bene anche uno di quelli di tuo figlio accertandoti che sia uno di quelli "lavabili".
Posta un commento