giovedì 10 settembre 2009

Elettricamente guastandosi...

A febbraio mi si è rotta la lavatrice. Era una Candy, che tutti quando mi dovevo sposare e dovevo scegliere gli elettrodomestici (i miei primi elettrodomestici miei miei proprio miei e non della mamma) mi dicevano "ah prendi la Candy e non una sottomarca che ti va avanti per anni". Sarà, ma a febbraio, dopo nove anni di onorato servizio, di cui gli ultimi cinque e mezzo decisamente in superlavoro quotidiano, ha gettato la spugna. E una.
A marzo mi ha lasciato la macchina del pane. Era un regalo di Natale del 2005, quindi di anni di lavoro ne ha fatti tre e mezzo o poco meno, e anche quella a ritmo quotidiano o quasi (dipende dai turni del papi). Se inizialmente ero scettica nell'usarla, dopo un po' mi sono resa conto che si, comoda era comoda, risparmiosa anche (dato che prima mi andava via un euro di pane al giorno se non di più) e con tutto quello che ci ho fatto oltre al pane ricomprarla era d'obbligo.
E due.
Dieci giorni fa è defunta la stampante. Era una stampante da poco, ma prestava servizio da quattro anni circa, e per quello che doveva fare era più che sufficiente. E' stata sostituita da una grande il doppio, tutta nera, che per quanto Papigà mi dica che come prestazioni è il minimo del minimo in commercio (da quanto ho appreso anche la più scacciona ormai ti fa anche il caffè) per me è un bussolotto in più, che quasi quasi ci sgnacco sopra un pezzo di stoffa colorata se non altro perchè sul nero-lucido ogni passata di micio lascerebbe la firma.
E tre.
Sono anche mesi che Papigà si lamenta di dolori alla schiena al  mattino al risveglio, il materasso è ormai sfondato sotto il suo peso piuma, quindi lunedì scorso siamo andati a prenotare pure quello, nuovo di zecca, ortopedico, in sconto ma se ne sono andati bel belli 200 neuri.
E quattro.
Parliamo del cordless, che ha esalato il  suo ultimo respiro lo scorso luglio? Quello perdurava da sette anni, forse era ora che dipartisse, ma magari poteva farlo con un po' più di stile.
E cinque.
Il sesto elettrodomestico a mollare la presa (è proprio il caso di dirlo) è stato il mio phon storico, superdatato, si parla addirittura di diciassette anni fa: un phon pieghevole acquistato in occasione di un viaggio, chemai avrei pensato sarebbe diventato il mio phon ufficiale (in casa solo io lo usavo, i miei uomini non ne hanno bisogno). Ecco, quello si mi è dispiaciuto perderlo, ormai era un pezzo di antiquariato. Se n'è andato a giugno, ma siccome già da settimane dava segni di sofferenza (partiva a giorni alterni) era già stato preacquistato un sostituto (un missile con tanto di display a cristalli liquidi, na bomba) approfittando della raccolta punti della benzina visto che avevamo i punti sufficienti per averlo con il solito minimo contributo aggiunto.

Ma la mazzata finale, sperando che finale sia, è la più grossa, la più pesante in tutti i sensi, anche quello fisico, fredda gelida come una doccia di ghiaccio di prima mattina, bella pengia, di quelle che dici toh, se sostituire altre cose poteva essere facoltativo, questa proprio no.
C'è da cambiare il frigorifero. Quello che credevo fosse un banale problema di guarnizione da sostituire in realtà è un problema di motore e di gas di raffreddamento, costo preventivato per la riparazione dai 400 ai 600 neuri. Troppi per avere poi un frigocongelatore rattoppato. C'è chi mi ha detto che dieci ani di uso ininterrotto del frigorifero sono lo standard di durata ormai, io non mi capacito ancora come può essere che porcamiseria i miei suoceri abbiano usato lo stesso frigo per quasi vent'anni prima di cambiarlo. Consoliamoci con il fatto che ci sono gli incentivi sull'acquisto dei frigo nuovi, ma accidenti... Speriamo di tirare avanti con questo fino a Natale, dopodichè i miei suoceri hanno suggerito di contribuire all'acquisto anzichè fare regali inutili come spesso accade, e così faremo. Nel frattempo farò la spesa due volte in più a settimana anzichè due spese grosse così magari il cibo fresco non deperisce con la velocità con cui mi deperisce ora.  Insomma ci adatteremo.

Ma cos'è, la rivolta delle prese elettriche???

5 commenti:

Tittiz ha detto...

quando si scatena e chi li ferma???

roberta67 ha detto...

Settembre 2008, mi abbandona il pc, il ferro da stiro e non mi ricordo che altro. Poi c'è stato il cellulare, l'asse da stiro, il cordless, la stampante, la lavatrice, il videoregistratore, l'aspiratore del bagno cieco, il motore della vasca idromassaggio, qualcosa dimentico, qualcosa traballa, qualcosa è ancora guasta tra quelle elencate. E' elettronica di consumo, baby! Così facciamo girare l'economia.
Roberta

Mamiga ha detto...

@Roberta: si, la facciamo girare, ma devo ancora capire da quale parte... per ora l'unica cosa che mi gira è quello che non ho hai capito dove...

utente anonimo ha detto...

:)))
Mamigà, hai fatto caso che i calzolai sono sempre più rari e costosi? Così non sai se far fare i tacchi ad un paio di scarpe belle ti costa quanto le scarpe stesse...

utente anonimo ha detto...

Mamigà, l'anno scorso nello stesso giorno: frigorifero e lavastoviglie!!Ed erano solo 7 anni... La tv appena cambiata (morta 3 mesi fa, anche lei 8 anni). Sai cos'è? E' che a me sembrano passati molti meno anni, forse è così anche per te ^_^ Brenda