venerdì 6 agosto 2010

Psicologia del battipanni


Classico: la combina grossa, gli dici di non farlo, ti risponde "non lo faccio più", ti giri e lo rifà. Il papà lo sgrida, lo spedisce in camera sua in punizione e lui ci va urlando come una iena. Dopo cinque minuti si calma, esce dalla sua stanza, ti dice di nuovo che non lo farà più, gli spieghi PERCHE' tal cosa non andava fatta e PERCHE' il papà si è arrabbiato, lui chiede la revoca della punizione. Gli dici che no, la punizione la sconta perchè si e basta, perchè è l'ennesima scena che si ripete sempre uguale, lui torna in camera urlando di nuovo e il doppio più forte di prima (ho anche pensato che mio figlio fosse posseduto dal demonio per due secondi), sbatte la porta e inizia a... pestare tutto quello che trova.
Tu vedi nero, sali le scale pregando sant' Antonio di raccomandarti alla pietà divina per quello che ti passa per la testa, entri in camera, raduni le forze per combattere fisicamente contro trentun chili di seienne infoiato e BAM!, alla faccia di chi scrive tomi sull'educazione senza avere figli suoi, delle tate angeliche della televisione che mettono a posto bambini sulla strada del riformatorio facendoli giocare tutti assieme a mamma e papà (secondo me li ipnotizzano) e stramaledicendo quelle riviste che ti sei pippata mentre eri in gravidanza, piene di articoli sull'educazione libera e sulla consapevolezza che il bambino è un adulto in miniatura e come tale va trattato. Psicologia del battipanni, ecco l'unico sistema educativo che accetto in certi momenti.
Scendi, hai il fiatone (povero il mio cuore, spero mi perdoni, stasera doppia dose di pastiglie), ti siedi e oltre a riprenderti dallo shock non riesci a pensare a niente che non sia "ma che carattere dimmè". Lui, non io.

Passa un'oretta scarsa, esce col papà, arrabbiato (LUI, perchè HA RAGIONE LUI), e torna con in mano un pacchettino.
Per me.
Il calumet della pace.
Un braccialetto con le perlotte grosse e informi, lilla, di quelli che vanno di moda quest'anno. Carino.
Mi dice
"mamma ti ho portato un regalino, facciamo pace" E'un braccialetto, l'ho scelto io sai? Gli ho anche detto alla commessa che hai le braccia gonfie, mi ha detto che questo ha l'elastico.
Per la trecentosettantottesima volta in sei anni e mezzo.

Non ditemi "che tenero", io glie l'avrei fatto mangiare, sono CERTISSIMA che la scena si ripeterà, il Power è un gran bel bambino ma è estremamente distratto, ma un distratto a trecentosessanta gradi, di quelli per cui non c'è speranza avendolo nel DNA (e sottolineo EREDITATO DAL PAPA', ma questo è un altro discorso).

Il difficile non è fare pace. Non è nemmeno non sentirsi in colpa, ci ho fatto il callo, so di aver agito per il giusto e al momento giusto, non mi mangio più il cuore soprattutto sapendo che se avessi fatto diversamente sarei stata presa per il cù il doppio di quanto non lo sia stata già così.

Il difficile è sapere che domattina ci sveglieremo, lui verrà sul lettone come ogni mattina a cercarmi, io sarò ancora incavolata mentre a lui non passerà nemmeno per la testa che io possa esserlo (maschio è) ma avrò anche voglia, come ogni mattina, di spupazzarmelo un po' prima che la giornata cominci. Il difficile è trovare la via di mezzo tra la mamma tenera e quella coerente. Il difficile è accettare che comunque si agisca si sbaglia sempre, pur con le migliori intenzioni, pur nella consapevolezza che quello che gli trasmetti oggi gli servirà un domani, e caspio, è una gran bella responsabilità.

30 commenti:

giulymommy ha detto...

anche a me succede spesso così.. Li sgrido, soprattutto il grande che poi grande è una parola grossa visto che non ha neanche tre anni, e poi mi pento perchè comunque è sempre da me che vengono per farsi consolare per la sgridata. Secondo me non c'è una linea educativa perfetta, l'unica cosa che so è che al 99% le mamme fanno sempre il meglio per i propri cuccioli..

giulymommy ha detto...

anche a me succede spesso così.. Li sgrido, soprattutto il grande che poi grande è una parola grossa visto che non ha neanche tre anni, e poi mi pento perchè comunque è sempre da me che vengono per farsi consolare per la sgridata. Secondo me non c'è una linea educativa perfetta, l'unica cosa che so è che al 99% le mamme fanno sempre il meglio per i propri cuccioli..

giulymommy ha detto...

anche a me succede spesso così.. Li sgrido, soprattutto il grande che poi grande è una parola grossa visto che non ha neanche tre anni, e poi mi pento perchè comunque è sempre da me che vengono per farsi consolare per la sgridata. Secondo me non c'è una linea educativa perfetta, l'unica cosa che so è che al 99% le mamme fanno sempre il meglio per i propri cuccioli..

giulymommy ha detto...

anche a me succede spesso così.. Li sgrido, soprattutto il grande che poi grande è una parola grossa visto che non ha neanche tre anni, e poi mi pento perchè comunque è sempre da me che vengono per farsi consolare per la sgridata. Secondo me non c'è una linea educativa perfetta, l'unica cosa che so è che al 99% le mamme fanno sempre il meglio per i propri cuccioli..

giulymommy ha detto...

anche a me succede spesso così.. Li sgrido, soprattutto il grande che poi grande è una parola grossa visto che non ha neanche tre anni, e poi mi pento perchè comunque è sempre da me che vengono per farsi consolare per la sgridata. Secondo me non c'è una linea educativa perfetta, l'unica cosa che so è che al 99% le mamme fanno sempre il meglio per i propri cuccioli..

eusesiade ha detto...

Non vi invidio, care ragazze. Io sono una mamma molto più vecchia di voi e ricordo  ancora il libro del vecchio pedagogista Spock che raccomandava alle madri di non frenare gli istinti dei figli, per non creare dei depressi e cavolate simili. quando ho avuto a che fare con un figlio vero ,avrei voluto bruciare quel libro , se l'avessi avuto. Dopo tanti anni,  lo stesso Spock riconosceva i danni che i suoi insegnamenti avevano fatto: era cresciuta una generazione di giovani irresponsabili, che non sanno distinguere il bene dal male, prepotenti, che pretendono tutti i diritti e non conoscono i doveri ecc...Anche Rousseau nell' "Emilio" dava istruzioni ai genitori sull'educazione dei figli, peccato che lui i figli li aveva messi tutti in un istituto ,perchè non aveva voglia o tempo di educarli. E' molto facile riempire pagine di istruzioni e di consigli, quando ,per primi , non si sanno applicare. Io ho avuto un figlio mashio e ti assicuro che è stata dura, ma non bisogna mollare, l'educazione deve cominciare dal primo giorno di vita, in modo adeguato ,ovviamente. Qualche sculacciata, mai schiaffi,perchè la testa è delicata, a tutte le età, quando ci vuole, ci vuole , e credimi, il bambino capisce quando che la punizione è giusta, anche se lì per lì protesta. Coraggio.

eusesiade ha detto...

Non vi invidio, care ragazze. Io sono una mamma molto più vecchia di voi e ricordo  ancora il libro del vecchio pedagogista Spock che raccomandava alle madri di non frenare gli istinti dei figli, per non creare dei depressi e cavolate simili. quando ho avuto a che fare con un figlio vero ,avrei voluto bruciare quel libro , se l'avessi avuto. Dopo tanti anni,  lo stesso Spock riconosceva i danni che i suoi insegnamenti avevano fatto: era cresciuta una generazione di giovani irresponsabili, che non sanno distinguere il bene dal male, prepotenti, che pretendono tutti i diritti e non conoscono i doveri ecc...Anche Rousseau nell' "Emilio" dava istruzioni ai genitori sull'educazione dei figli, peccato che lui i figli li aveva messi tutti in un istituto ,perchè non aveva voglia o tempo di educarli. E' molto facile riempire pagine di istruzioni e di consigli, quando ,per primi , non si sanno applicare. Io ho avuto un figlio mashio e ti assicuro che è stata dura, ma non bisogna mollare, l'educazione deve cominciare dal primo giorno di vita, in modo adeguato ,ovviamente. Qualche sculacciata, mai schiaffi,perchè la testa è delicata, a tutte le età, quando ci vuole, ci vuole , e credimi, il bambino capisce quando che la punizione è giusta, anche se lì per lì protesta. Coraggio.

eusesiade ha detto...

Non vi invidio, care ragazze. Io sono una mamma molto più vecchia di voi e ricordo  ancora il libro del vecchio pedagogista Spock che raccomandava alle madri di non frenare gli istinti dei figli, per non creare dei depressi e cavolate simili. quando ho avuto a che fare con un figlio vero ,avrei voluto bruciare quel libro , se l'avessi avuto. Dopo tanti anni,  lo stesso Spock riconosceva i danni che i suoi insegnamenti avevano fatto: era cresciuta una generazione di giovani irresponsabili, che non sanno distinguere il bene dal male, prepotenti, che pretendono tutti i diritti e non conoscono i doveri ecc...Anche Rousseau nell' "Emilio" dava istruzioni ai genitori sull'educazione dei figli, peccato che lui i figli li aveva messi tutti in un istituto ,perchè non aveva voglia o tempo di educarli. E' molto facile riempire pagine di istruzioni e di consigli, quando ,per primi , non si sanno applicare. Io ho avuto un figlio mashio e ti assicuro che è stata dura, ma non bisogna mollare, l'educazione deve cominciare dal primo giorno di vita, in modo adeguato ,ovviamente. Qualche sculacciata, mai schiaffi,perchè la testa è delicata, a tutte le età, quando ci vuole, ci vuole , e credimi, il bambino capisce quando che la punizione è giusta, anche se lì per lì protesta. Coraggio.

eusesiade ha detto...

Non vi invidio, care ragazze. Io sono una mamma molto più vecchia di voi e ricordo  ancora il libro del vecchio pedagogista Spock che raccomandava alle madri di non frenare gli istinti dei figli, per non creare dei depressi e cavolate simili. quando ho avuto a che fare con un figlio vero ,avrei voluto bruciare quel libro , se l'avessi avuto. Dopo tanti anni,  lo stesso Spock riconosceva i danni che i suoi insegnamenti avevano fatto: era cresciuta una generazione di giovani irresponsabili, che non sanno distinguere il bene dal male, prepotenti, che pretendono tutti i diritti e non conoscono i doveri ecc...Anche Rousseau nell' "Emilio" dava istruzioni ai genitori sull'educazione dei figli, peccato che lui i figli li aveva messi tutti in un istituto ,perchè non aveva voglia o tempo di educarli. E' molto facile riempire pagine di istruzioni e di consigli, quando ,per primi , non si sanno applicare. Io ho avuto un figlio mashio e ti assicuro che è stata dura, ma non bisogna mollare, l'educazione deve cominciare dal primo giorno di vita, in modo adeguato ,ovviamente. Qualche sculacciata, mai schiaffi,perchè la testa è delicata, a tutte le età, quando ci vuole, ci vuole , e credimi, il bambino capisce quando che la punizione è giusta, anche se lì per lì protesta. Coraggio.

eusesiade ha detto...

Non vi invidio, care ragazze. Io sono una mamma molto più vecchia di voi e ricordo  ancora il libro del vecchio pedagogista Spock che raccomandava alle madri di non frenare gli istinti dei figli, per non creare dei depressi e cavolate simili. quando ho avuto a che fare con un figlio vero ,avrei voluto bruciare quel libro , se l'avessi avuto. Dopo tanti anni,  lo stesso Spock riconosceva i danni che i suoi insegnamenti avevano fatto: era cresciuta una generazione di giovani irresponsabili, che non sanno distinguere il bene dal male, prepotenti, che pretendono tutti i diritti e non conoscono i doveri ecc...Anche Rousseau nell' "Emilio" dava istruzioni ai genitori sull'educazione dei figli, peccato che lui i figli li aveva messi tutti in un istituto ,perchè non aveva voglia o tempo di educarli. E' molto facile riempire pagine di istruzioni e di consigli, quando ,per primi , non si sanno applicare. Io ho avuto un figlio mashio e ti assicuro che è stata dura, ma non bisogna mollare, l'educazione deve cominciare dal primo giorno di vita, in modo adeguato ,ovviamente. Qualche sculacciata, mai schiaffi,perchè la testa è delicata, a tutte le età, quando ci vuole, ci vuole , e credimi, il bambino capisce quando che la punizione è giusta, anche se lì per lì protesta. Coraggio.

utente anonimo ha detto...

Che dire? A volte ho la voglia di prenderli a sculacciate ma poi ripenso alle volte che l'ho fatto e al fatto stesso che non sia servito. Teorie ce ne sono tante, ma anche i caratteri dei bambini ed i contesti sono i più disparati.Certo è che il PRMF ha una faccia di tolla impareggiabile...Roberta

utente anonimo ha detto...

Che dire? A volte ho la voglia di prenderli a sculacciate ma poi ripenso alle volte che l'ho fatto e al fatto stesso che non sia servito. Teorie ce ne sono tante, ma anche i caratteri dei bambini ed i contesti sono i più disparati.Certo è che il PRMF ha una faccia di tolla impareggiabile...Roberta

utente anonimo ha detto...

Che dire? A volte ho la voglia di prenderli a sculacciate ma poi ripenso alle volte che l'ho fatto e al fatto stesso che non sia servito. Teorie ce ne sono tante, ma anche i caratteri dei bambini ed i contesti sono i più disparati.Certo è che il PRMF ha una faccia di tolla impareggiabile...Roberta

utente anonimo ha detto...

Che dire? A volte ho la voglia di prenderli a sculacciate ma poi ripenso alle volte che l'ho fatto e al fatto stesso che non sia servito. Teorie ce ne sono tante, ma anche i caratteri dei bambini ed i contesti sono i più disparati.Certo è che il PRMF ha una faccia di tolla impareggiabile...Roberta

utente anonimo ha detto...

Che dire? A volte ho la voglia di prenderli a sculacciate ma poi ripenso alle volte che l'ho fatto e al fatto stesso che non sia servito. Teorie ce ne sono tante, ma anche i caratteri dei bambini ed i contesti sono i più disparati.Certo è che il PRMF ha una faccia di tolla impareggiabile...Roberta

LauraGDS ha detto...

I giornali hanno ragione, mamigà: sono adulti in miniatura, in uqesot caso un uomo in miniatura con tutti i sui difetti da maschio, ma non in miniatura quelli!

LauraGDS ha detto...

I giornali hanno ragione, mamigà: sono adulti in miniatura, in uqesot caso un uomo in miniatura con tutti i sui difetti da maschio, ma non in miniatura quelli!

LauraGDS ha detto...

I giornali hanno ragione, mamigà: sono adulti in miniatura, in uqesot caso un uomo in miniatura con tutti i sui difetti da maschio, ma non in miniatura quelli!

LauraGDS ha detto...

I giornali hanno ragione, mamigà: sono adulti in miniatura, in uqesot caso un uomo in miniatura con tutti i sui difetti da maschio, ma non in miniatura quelli!

LauraGDS ha detto...

I giornali hanno ragione, mamigà: sono adulti in miniatura, in uqesot caso un uomo in miniatura con tutti i sui difetti da maschio, ma non in miniatura quelli!

Mamiga ha detto...

@Giulymommy: si, fanno sempre il meglio, o almeno ci provano, e quando sbagliano lo fanno in buona fede. E ti disarma proprio il fatto che vengono semrpe da te per farsi consolare...@eusesiade: questo del pedagogista Spock l'avevo già sentito, anche se non mi ricordavo il nome mi ricordavo il concetto. Come so che esiste anche una linea educativa risalente a qualche anno fa (e di recente rivista e riconosciuta deleteria) secondo cui con i figli bisogna(va) instaurare un rapporto di amicizia, per favorire la confidenza, il cammino di crescita fatto insieme eccetera. Risultato: niente più punti di riferimento saldi, insicurezza, rispetto per chi comunque è più grande di te. Insomma, a volte disprezziamo tanto i vecchi sistemi (perdonami se sono riduttiva ma non riesco a rendere bene quello che penso) quando alla fine non era poi tutto da buttare...

Mamiga ha detto...

@Giulymommy: si, fanno sempre il meglio, o almeno ci provano, e quando sbagliano lo fanno in buona fede. E ti disarma proprio il fatto che vengono semrpe da te per farsi consolare...@eusesiade: questo del pedagogista Spock l'avevo già sentito, anche se non mi ricordavo il nome mi ricordavo il concetto. Come so che esiste anche una linea educativa risalente a qualche anno fa (e di recente rivista e riconosciuta deleteria) secondo cui con i figli bisogna(va) instaurare un rapporto di amicizia, per favorire la confidenza, il cammino di crescita fatto insieme eccetera. Risultato: niente più punti di riferimento saldi, insicurezza, rispetto per chi comunque è più grande di te. Insomma, a volte disprezziamo tanto i vecchi sistemi (perdonami se sono riduttiva ma non riesco a rendere bene quello che penso) quando alla fine non era poi tutto da buttare...

Mamiga ha detto...

@Giulymommy: si, fanno sempre il meglio, o almeno ci provano, e quando sbagliano lo fanno in buona fede. E ti disarma proprio il fatto che vengono semrpe da te per farsi consolare...@eusesiade: questo del pedagogista Spock l'avevo già sentito, anche se non mi ricordavo il nome mi ricordavo il concetto. Come so che esiste anche una linea educativa risalente a qualche anno fa (e di recente rivista e riconosciuta deleteria) secondo cui con i figli bisogna(va) instaurare un rapporto di amicizia, per favorire la confidenza, il cammino di crescita fatto insieme eccetera. Risultato: niente più punti di riferimento saldi, insicurezza, rispetto per chi comunque è più grande di te. Insomma, a volte disprezziamo tanto i vecchi sistemi (perdonami se sono riduttiva ma non riesco a rendere bene quello che penso) quando alla fine non era poi tutto da buttare...

Mamiga ha detto...

@Giulymommy: si, fanno sempre il meglio, o almeno ci provano, e quando sbagliano lo fanno in buona fede. E ti disarma proprio il fatto che vengono semrpe da te per farsi consolare...@eusesiade: questo del pedagogista Spock l'avevo già sentito, anche se non mi ricordavo il nome mi ricordavo il concetto. Come so che esiste anche una linea educativa risalente a qualche anno fa (e di recente rivista e riconosciuta deleteria) secondo cui con i figli bisogna(va) instaurare un rapporto di amicizia, per favorire la confidenza, il cammino di crescita fatto insieme eccetera. Risultato: niente più punti di riferimento saldi, insicurezza, rispetto per chi comunque è più grande di te. Insomma, a volte disprezziamo tanto i vecchi sistemi (perdonami se sono riduttiva ma non riesco a rendere bene quello che penso) quando alla fine non era poi tutto da buttare...

Mamiga ha detto...

@Giulymommy: si, fanno sempre il meglio, o almeno ci provano, e quando sbagliano lo fanno in buona fede. E ti disarma proprio il fatto che vengono semrpe da te per farsi consolare...@eusesiade: questo del pedagogista Spock l'avevo già sentito, anche se non mi ricordavo il nome mi ricordavo il concetto. Come so che esiste anche una linea educativa risalente a qualche anno fa (e di recente rivista e riconosciuta deleteria) secondo cui con i figli bisogna(va) instaurare un rapporto di amicizia, per favorire la confidenza, il cammino di crescita fatto insieme eccetera. Risultato: niente più punti di riferimento saldi, insicurezza, rispetto per chi comunque è più grande di te. Insomma, a volte disprezziamo tanto i vecchi sistemi (perdonami se sono riduttiva ma non riesco a rendere bene quello che penso) quando alla fine non era poi tutto da buttare...

utente anonimo ha detto...

...a volte il BAM risulta essere l'unico linguaggio in grado di penetrare in quelle diaboliche menti contorte..  :oPPPpassi giorni a spiegare quella e sempre quella.. la spieghi in tutte le salse e in tutti i sughi...alla fine ti incaxxi pensando di essere un genitore fallito oppure credendo di avere un figlio stupido...alla fine arriva il BAM eeeee...  da quel bel corpicino con quegli occhioni da gatto bastonato esce il figlio che ogni mamma/papà vorrebbero!! la trasformazione è così improvvisa che quasi quasi pensi: la prossima volta prima BAM e poi FORSE gli spiego il perchè!!!ciaoAly

utente anonimo ha detto...

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