giovedì 3 giugno 2010

La recita del Power ed aggiornamenti



Martedì finalmente c'è stata la recita del Power all'asilo. E' stata una mattinata bellissima! Ero preparata a qualcosa di simile allo scorso anno, la recita di un Power che tende a far solo di testa sua mentre tutti gli altri fanno quello che è previsto, invece è filato tutto liscio come l'olio: ci siamo perfino meravigliati di nostro figlio, si è calato talmente nella parte e con talmente tanto orgoglio da stranire perfino le maestre. E' proprio cresciuto. Io da parte mia ero preparata a un mare di lacrime, ma è stato più grande il divertimento della commozione. I bambini hanno rappresentato nella recita un po' quello che è stato il tema-guida delle attività di quest'anno, gli gnomi. Come gli altri anni la classe dei grandi ha praticamente monopolizzato tre quarti della recita, facendo anche il canto in inglese, e la consegna dei baby-diplomi (su questo il Power si è mostrato quello che è, ritirando il suo diploma con una mossa da pseudo-Power Ranger che è tutta da lui). Anche questa è andata, aspetto di avere il video che ha registrato uno dei papà dotato di attrezzatura ad hoc. Sarà un bel ricordo.

Ho omesso di scrivere un aggiornamento importante sulla terapia giorni fa, perchè ero incerta se scriverlo o no. Lo faccio perchè primo voglio segnarmelo, secondo magari può servire a qualcun altro, si sa mai. Con tante cancer-bloggers con cui ho l'onore di comunicare attraverso queste pagine da mesi in qua, tutto torna buono e non solo per me.
Herceptin se l'è presa con il mio cuore. Ho fatto degli accertamenti la scorsa settimana, risulto cardiopatica a causa del trastuzumab. Tutto curabile, tutto guaribile, tutto reversibile, in minima parte previsto anche se si sperava non accadesse. Ma è accaduto. E' molto fastidiosa questa cosa, e mi costringe  nuovamente a rivedere i miei parametri di vita relativamente a forze da dosare col contagocce, mi basta fare una rampa di scale per sentire il cuore in gola per dirne una. Cambia la terapia, si allungano i tempi di guarigione, si aggiungono farmaci e controlli, ma l'importante è guarire. E guarirò.
Però si fa strada la rabbia, lo ammetto. Il giorno in cui mi è stato comunicato che ho un tumore, l'otto febbraio scorso, dopo aver parlato con l'oncologo ho informato il mio medico di base. Quest'ultimo mi disse, prima di lasciarmi andare, di lasciar uscire tutta la rabbia che ho dentro, che ne avevo tutto il diritto. Gli risposi che non ero arrabbiata, ero solo stranita, bastonata, spaventata, ma arrabbiata no. E non lo sono mai stata in questi mesi, ho provato tanti sentimenti diversissimi tra loro, ma la rabbia lo confesso, mai. Finora.
Ora inizio ad arrabbiarmi, si fa strada in me questa cosa che forse è anche sana da qualche punto di vista, ma ogni tanto mi viene una gran voglia di pestare i pugni contro il muro per distruggere, per spaccare questa serie ininterrotta di cose negative che ha deciso di infilarsi in casa mia senza pudore. Perchè non c'è solo il tumore, ci sono altri problemi che non posso sbloggare per tutta una serie di motivi, problemi che probabilmente ci sono in tutte le case e in tutte le famiglie, ma che in questo periodo hanno deciso di fare una riunione tutti assieme e di mangiare gratis alla mia tavola.
E allora non mi faccio più scrupoli a concedermi tutte le coccole possibili, piccole, ma in cui crogiolarmi come un bambino che si tuffa sotto l'albero di Natale perdendosi tra i pacchetti. Mi perdo nel profumo di un bagnoschiuma nuovo, godo di un piccolo ricamo venuto bene, mi auto pat-patto quando sono riuscita a truccarmi bene gli occhi la mattina, annego negli occhietti di Amy quando fa la svenevole e me la spupazzo, fanzumme a tutte le noie e i problemi almeno per qualche minuto ogni tanto.

8 commenti:

lamammadicarlo ha detto...

Qualche minuto di " machissenefrega" e' un ottimo antidoto ai numerosi problemi ...almeno per un attimo il cervello si ripiglia !!!!! Complimenti al Power ...mi da l'impressione che si stia  trasformando in Superman !!!!

ziacris ha detto...

Lavoglia di urlare, di litigare con tutto econ tutti, con il tumore, con la vita e con il mondo, la voglia di riprendersi lavita e la voglia di prendere tutto quello che buono viene, senza farsi mancare nullla, perchè non sai cosa ti riserverà il domani, e, quando il domani sarà raggiunto e superato, ricominciare da capo a riprendersi e prendersi quelloche di buono c'è in tutti gli angoli

ziacris ha detto...

Lavoglia di urlare, di litigare con tutto econ tutti, con il tumore, con la vita e con il mondo, la voglia di riprendersi lavita e la voglia di prendere tutto quello che buono viene, senza farsi mancare nullla, perchè non sai cosa ti riserverà il domani, e, quando il domani sarà raggiunto e superato, ricominciare da capo a riprendersi e prendersi quelloche di buono c'è in tutti gli angoli

utente anonimo ha detto...

Oggi non siamo più capaci di vivere alla giornata e questa è una dura prova.... Ma se imparerai a farlo come si deve sarà un insegnamento che potresti trasmettterci...Quanto agli "altri" problemi, dici tu che tutte le famiglie ne hanno.... Pensa a te stessa, ora.... Per il resto c'è tempo.... Ricordati che prima vieni tu, il Power, tuo marito...Lara

dany63 ha detto...

la cosa che ho imparato io da tutto questo è che un po' di sano egoismo vi vuole nella vita, mettere sempre gli altri e i loro problemi davanti a noi li abitua ad essere sempre assistiti e di colpo, quando noi ci fermiamo vanno in tilt! E come ho detto ai miei: adesso vi arrangiate per favore, io debbo guarire da tutto questo e mi servono tutte le mie energie!!! 

Mamiga ha detto...

@Lara e Dany: avete anche ragione sotto un certo aspetto, ma io non riesco a far finta di niente e lasciare che la mia famiglia se la sbrighi da sola senza dare il mio contributo. E' una cosa più forte di me, soffro per la loro sofferenza, non posso rimanere indifferente quando li vedo in difficoltà, anche se materialmente so che in questo momento non posso fare nulla di più del minimo indispensabile, che a volte è anche solo metter su una lavatrice o preparare un piatto di pasta. Non ce la faccio a pensare solo a me stessa, anche con tutta la più buona volontà.

utente anonimo ha detto...

Mamigà, tu DEVI pensare soprattutto a te stessa, concedendoti anche il doppio delle coccole che ti prendi. E lo devi fare per poi ripagare Power e Papigà per esserti stati accanto e per riprendere il tuo ruolo. Appieno.Non sei inutile, devi solo ridistribuire le pedine sulla scacchiera della vita diversamente.Un abbraccio fortissimo.Roberta

baiaturchese61 ha detto...

La rabbia arriva quasi sempre, per ognuno in tempi diversi. Ma è una rabbia liberatoria, verso tutto e tutti, che ti fa quasi diventare insopportabile ai più. Ma chissenefrega!!!! Una delle poche cose positive che ti porta il cancro è un po' di tempo (forzato) per se stessi e un po' di egoismo, che noi madri, mogli, figlie, nuore, zie, ecc... avevamo perso. Milva