giovedì 29 aprile 2010


E' proprio vero che ogni donna ha il suo modo per difendersi dai problemi della vita. Per non crollare, per non cedere.
Io però ogni tanto non ce la faccio più e piango. Non me ne vergogno. E quando non ne posso proprio più piango anche se qualcuno è lì che mi guarda. Non sono fatta di acciaio. Nessuno lo è.
Però certe donne pensano che sia disdicevole. E queste donne dovrebbero farsi un esame di coscienza prima di parlare a vanvera e fare ancora più male di quello che già vive chi sta loro davanti. Certe donne sono trattori e pensano che tutte dovrebbero essere come loro. Io non sono un trattore. Non lo sarò mai. O forse lo sono a modo mio, ma cerco di guardare dove vado prima di arare con forza. Ci provo.


I., sei brava a fare il trattore. Se ti aiuta ad affrontare il cancro sei brava. Ma quel vaffanzumme ieri te lo sei meritato di cuore. E te lo ridarei farcito  alla panna se tornassi a trattarmi come mi hai trattato. Perchè ci sono cose che non sai, e non tutte sono come te. IO non sono al tuo posto e tu non sei al mio, anche se alla fine tutte e due stiamo conducendo una battaglia che ha lo stesso minimo comun denominatore.

Ancora non mi va di raccontare di ieri mattina. Non me la sento. Troppe persone che non vorrei che sapessero leggono qui, e non voglio svendermi. Non ancora. Non per una cosa così intima e personale. Non per una cosa così difficile da digerire e così delicata, tanto delicata che se fosse calpestata dai soliti commenti ironici mi farebbe piangere ancora gratis. Per farmi sentire ancora più stupida.
Ho bisogno di digerire.
Nel mentre mi godo la settimana di pausa da taxolo. L'ultima è stata pesante, molto pesante, sono stata a letto tre giorni, così ieri ho fatto l'infusione di solo Herceptin e cortisone. E per consolarmi poi Papigà mi ha fatto fare il giro del mercato a Latisana visto che sono uscita relativamente presto dall'ospedale, mi sono regalata un po' di matassine. E Papigà mi ha regalato una borsa, una di quelle da poco del mercato, ma piuttosto allegra e grande come usa quest'anno. Poi gli ho chiesto di accompagnarmi a vedere l'argine. Il Tagliamento scorreva tranquillo sotto il sole. Ho lasciato sulla balaustra le ultime lacrime e sono tornata a casa più leggera.

22 commenti:

deb75 ha detto...

posso solo mandarti un grandissimo abbraccio e vorrei tanto che non fosse solo virtuale 

deb75 ha detto...

posso solo mandarti un grandissimo abbraccio e vorrei tanto che non fosse solo virtuale 

Mamiga ha detto...

Deb tu ci sei sempre più di quanto credi...

widepeak ha detto...

brava tu e bravo papigà. e lungi da me farti mai un commento che possa ferirti. se mai lo dovessi fare, mandami a quel paese, perché ferire una persona come te è proprio l'unica cosa che andrebbe mai fatta. e piangere, sì, piangere è SANO!

camden ha detto...

Sì è normale piangere ogni tanto, è normale sentirsi stremati anche moralmente specie se succedono cose che non si ha voglia di raccontare perché fanno soffrire.Domanda curiosa: le matassine sono per i ferri, uncinetto o per il ricamo?Io durante la chemio mi ero messa a fare maglie e maglioni a volontà, era un ottimo passatempo...

Mamiga ha detto...

@Camdem: le matassine sono per il punto croce. Mai visitato l'altro mio blog? Vedere di cosa mi sono ammalata prima del cancro... www.mamammaxxx.splinder.com

utente anonimo ha detto...

Piangere fa bene... lo fanno tutti.... ma chi lo fa con le lacrime vere si sfoga di più e non è meno forte di chi invece lo fa dentro di sè.... E dopo noi che non volgiamo fare i "trattori!" ci sentiamo un pochino meglio...Hai fatto bene a parlarci anche di Papigà... Non so se lui legge il tuo blog, (il mio Papigà non sa nemmeno che ne ho uno, o almeno non sa come cavolo si fa ad entrare!!!!), ma gli farebbe senz'altro piacere leggere come ce lo descrivi!!!E bravo Papigà e un abbraccio a te!!!!Lara

Mamiga ha detto...

@Lara: io di mio marito non parlo quasi mai, è vero. Non legge il mio blog perchè come il tuo non sa nemmeno come entrarci se non glielo sbatto in viso. Ma senza di lui la mia vita sarebbe ben più povera, lo amo ogni giorno di più e per me è l'uomo migliore che esista.

utente anonimo ha detto...

Hai tutto il sacrosanto diritto di piangere e di sfogarti come meglio credi. Ti abbraccio forte forte e ti mando un bacio grosso grosso SMACKKKKKKKKKKK  Cristina

utente anonimo ha detto...

chi dice che i trattori non piangano? E poi, dai, le lacrime fanno venire gli occhi belli (dicono). Basta non confonderle con l'acqua placida del Tagliamento, lasciarle uscire da te, sperando che si portino via da dentro di te tutto il male verbale che ti fanno gli altri, prima che ti affoghino dentro. Forse i trattori piangono, ma piangono male.Tanto, Mamigà, tu lo sai, noi siamo qui, con una valanga di fazzoletti tutti per te (e anche per noi, eh). Perchè come dopo la pioggia c'è sempre il sole, dopo le lacrime c'è sempre un sorriso.Roberta, specialist of "vajote"

ladygabibbo ha detto...

che tenero tuo marito:-)e tu piangi se ti va, un abbraccio forte

utente anonimo ha detto...

piangi e fregatene!!! e gli altri...che vadano aff....!!!!!!anna :-)

fiocco72 ha detto...

Piangere fa bene sempre e comunque, te lo dice una che ha la lacrima facile. Fermati e fallo tutte le volte che ne senti il bisogno. Ti lascio il mio abbraccio e tanto affetto.

utente anonimo ha detto...

Quando vedo una persona piangere la mia prima reazione un po' aggressiva è "dai, forza, non lasciarti andare, vedrai che insieme ce la si fà", forse perchè mi fà male vedere la sofferenza altrui e forse anche perchè il dolore mi imbarazza e mi fà sentire inadeguata.  Poi penso anche che in quei momenti un abbraccio sarebbe altrattanto sufficiente, e allora non sò.Spero tu sia forte abbastanza per aiutare le persone intorno a te a capire cosa fare.  Un pensiero affettuoso.Francesca

Mamiga ha detto...

@Francesca: non si tratta nè di spronare nè di abbracciare. Quello che volevo sottolineare io con il mio post è che a volte nel nostro modo di reagire di fronte alla sofferenza altrui passiamo direttamente all'azione senza pensarci un momento prima, perchè magari chi ci sta davanti non vuole altro che essere lasciato in pace come poi volevo io, e infatti io a questa persona in primis ho chiesto di essere lasciata in pace.Altra cosa: sono sicura, sicurissima che spesso fare il trattore è una reazione stessa alla sofferenza, ma pretendere che tutti facciano i trattori è mancanza di rispetto. Come dire, per farsi passare un mal di testa ci sono tanti farmaci e tanti modi naturali, ognuno usa quello che gli è più congeniale, ma che diritto abbiamo di imporre a un altro il nostro ficcandoglielo in bocca a forza?

ziacris ha detto...

Non ti devi vergognare delle lacrime che scendono e che alleggeriscono l'anima  e le spalle di tutto quel fardello e marasma che stanno sostenendo. Sei umana.Sarà il tempo che si è messo al bello, saranno le situazioni successe nelle ultime 12 ore? Ma ho tanta voglia anche io di piangere e non ho il Tagliamento con l'argine, ho solo il misero fiume Reno,con gli argini infestati di brutte persone.

utente anonimo ha detto...

Non volevo offenderti, ma dirti che a volte vorremmo essere vicine a chi soffre e non sappiamo come fare, magari si diventa maldestre e non si comprende che basterebbe solo lasciare che le acque si chetino.Con la tua risposta mi hai messo nel dubbio se continuare a scrivere oppure no, se sia gradito oppure no, perchè anche chi consola ha bisogno di rassicurazioni (egoisticamente).  Penso alla tua paura, alla tua rabbia e al tuo dolore e non so cosa dire.Francesca

MiaSorriso ha detto...

Che bravi questi uomini capaci di leggere le nostre lacrime, quelle che scendono, ma anche quelle che restano dentro...Meno male che ci sono anche persone così, non solo ruspe schiacciasassi pronte a calpestare allegramente la sensibilità altrui.È bello il Tagliamento a Latisana, ha già quasi il colore del mare. È un buon posto per lasciare le lacrime, scorrono via veloci, e prima di accorgertene non le vedi già più.

Mamiga ha detto...

@Francesca: MA NO! La seconda parte del mio commento non era riferita a te ma è un discorso in generale! Io mica mi sono offesa, ho solo cercato di spiegarmi meglio ma internet ha i suoi limiti e leggere le parole con il giusto tono con cui sono state pensate da chi le scrive non è sempre facile... Ma ci mancherebbe, passa quando vuoi che mi fa piacere, sarei ingiusta tra l'altro se non accettassi di sentire campane diverse dalle mie!

utente anonimo ha detto...

é vero, spesso vorrei lasciarti un messaggio ma ho paura di nn essere all'altezza, di dire qualcosa che in quel momento non hai voglia di sentirti dire...non sono brava con le parole e così evito di scrivere ma sei nel mio cuore ogni giorno.Per questo ti mando un bacio e niente più...CiaoAnna76

Mamiga ha detto...

@Anna: Lo so

utente anonimo ha detto...

...per la serie "certe volte le parole non servono": il tuo contro-commento ha fatto piangere me ciaoAnna76