lunedì 6 settembre 2010


Li sentite degli urli come di carne viva condotta al macello?
Ovunque voi vi troviate, le sentite le urla? Di quelle che spaccano i timpani? Urla da capricci, corredate da sillabe tipo
"no no no" e "non... vo... glio..." ripetute a ruota incessantemente?
Li sentite i pestoni di piedi sul pavimento? Non importa se vi trovate a duecento metri o duecento chilometri da qui, li sentite?
Non ho preso nessuno a schiaffi, nè ho minacciato di morte, tantomeno ho messo sulla griglia accesa il sedere di qualcuno. Non arrivo a tanto.
Ho semplicemente preso una scodella di insalata mista che giaceva sul tavolo da un'ora, davanti a un seienne che per mangiarla recita un mantra tra una forchettata e l'altra dimenandosi sulla sedia come se avesse le formiche nelle mutande, e l'ho riposta in frigorifero, dichiarando che un'ora è decisamente troppo per parar giù quattro foglie di lattuga spezzettate, e aggiungendo che il croissant promessogli dal papà rimane nella sua bella busta anzichè fare le veci del dessert. Ecco la mia colpa, si fa per dire.

E adesso sto qui col groppo non tanto per quello che ho fatto, perchè non ce n'è ragione.
Ho il groppo perchè ne ho una piena di scatole, a trentasette anni, di vedere la mia vita costretta tra quattro mura di casa, a vedere ripetersi sempre le stesse scene ritmicamente, senza riuscire a vedere una via d'uscita, perlomeno entro breve. La mia esistenza non può ridursi a questo, mi rifiuto di crederlo. Non voglio pensare che a una certa età, compiute le scelte fondamentali per la propria vita, si debba esentarsi dal provare emozioni nuove, dal fare incontri importanti, dal sentire che puoi essere, fare e dare anche altro oltre al quotidiano domestico che mi fa sentire impastata.

Avrò la sindrome del ritorno all'adolescenza...

6 commenti:

utente anonimo ha detto...

 

Sai che in questi giorni mi sono sentita un po' come te??? Con l'unica differenza che io non sono stata tra le mie quattro mura ma sono uscita: siamo andati ad un motoraduno.Sì, proprio così, uno di quei posti dove c'erano persone "grandi" ma con uno stile di vita completamente diverso dal nostro, con abbigliamenti diversi dai nostri, con una musica che non suonava proprio canzoni simili a quelle del mio gruppo preferito. Se pensi che da luglio sto cominciano a frequentare queste persone, ho fatto un tatuaggio e adesso abbiamo pure comprato la moto mi chiedo se non è l'avvicinarsi dei 40 che ci fa fare queste scelte diverse dalla vita di tutti i giorni.Per l'insalata, sbagliando, ho smesso da un pezzo di impuntarmi... Per i miei con il passare del tempo l'argomento "mangi quello che c'è" sta vincendo sui capricci... Ma i miei sono più grandi...Lara

innoallavita ha detto...

Nel mio post 3minuti di follia racconto ben di peggio!!! Stai tranquilla, perchè noi, messe come siamo, siamo comunque le mamme migliori, anche se ogni tanto scleriamo!!!

alduspm ha detto...

Ciao, ho letto, non mi ricordo dove, da qualche parte, che i bambini l'amaro e altri "gusti" lo sentono molto più degli adulti. Fin da piccolo ho sempre odiato l'insalata, specie quella a fogliette, non parliamo della rucola &C., amarissima, ancor più se condita. Avrò avuto 15-16 anni quando ho imparato a mangiare la "brasiliana", che alla forma non sembra più di tanto insalatosa, quanto un cappuccio, e il sapore molto meno di erba, e rigorosamente scondita non la mangio neppure da sola, ma con carote gratuggiate o due olive e un po' di pomodori, aggiungo poi molto più digeribile in pancia non lascia quel senso di pesantezza.Mamì, forzare il piccolo Power a fare qualcosa che nel suo mondo non c'è, si sa, è un'impresa, ma trova altri metodi per fargliela mangiare, se proprio deve, altrimenti la vedrà sempre come un muro cui non capisce e non vuole andare "oltre". Pensa, ad esempio al McD (non che lo si debba frequentare sempre, anzi!!!), ma dentro quel panino spesso troviamo zucchine (che schifo!!), pomodoro, insalata.... tutte cose che ai bimbi, se ci pensi, non piace.Ci starà meglio lui e soprattutto te....

Mamiga ha detto...

@Alduspm: il punto del post non è l'insalata...

tulipeorange ha detto...

no cara non credo sia sindrome di adolescenzaio lo chiamerei voglia di Vivere.Con i bimbi è comunque sempre un ripetere le stesse scene (a casa mia ieri era era il turno di "odio le olive e non le mangio neanche morto" mentre l'altro ieri le olive erano motivo di botte tra fratelli)un pizzico di novita' positiva si puo' infilare,che dici?hai mai provato a disegnare come sarebbe la vita che vorresti?se il pensiero è azione gia' sognare porta un cambiamento, per quanto sia impercettibile ma lo porta

giorgi ha detto...

Hai avuta una sanissima voglia di uscire da un ruolo che ti sta stretto, soprattutto ora che hai da pensare ad aver cura di te. E quindi sì, pensa a te, fatti un regalo, ignora i capricci del seienne e vedrai che smetterà di farli.