Da ieri sera piove a dirotto. Peccato per il mio piccolo uomo: avrebbe dovuto andare alla prima gita dell'anno con l'asilo, in un frutteto a raccogliere le mele. E' una settimana che conta i giorni, e oggi piove, quindi niente gita. Ci è rimasto di un male... Pazienza, gli ho spiegato che comunque settimana prossima ci sarà un'altra uscita. In fondo fa parte delle cose da imparare, il farsene una ragione, e si inizia con queste piccolezze. Se penso ai pianti che si è fatto un anno e mezzo fa per non andare all'asilo, ora che lo guardo entusiasta e fremente per ogni piccola novità che gli riserva la materna non lo riconosco quasi.
Peccato che mi sia toccato sentire anche la versione della suocera, che stamattina mi ha chiesto come il piccolo abbia preso la delusione, e abbia aggiunto qualcosa che avrei voluto non sentire: "Dovreste dargliene più spesso di delusioni come queste, così impara come va la vita e come la si affronta". D'accordo, se capita capita e non ci si può fare nulla, ma da qui a farlo apposta dico io, perchè è questo che intendeva, ce ne passa eccome. Bel metodo educativo. Comunque ho trovato un bel sistema per difendermi da queste sparate, dettate dalla sua mentalità così diversa dalla mia: non rispondo nemmeno più. Taglio il discorso, non vado oltre, la penso in maniera diversa ma non glielo faccio sapere. Sto molto meglio così. Evito le discussioni. Tanto poi ogniuno a casa sua fa quel che vuole.