giovedì 30 agosto 2007

BECCATA!

E me l'ha fatta sotto gli occhi! Finalmente ho la prova sull'identità della pisciatrice mascherata che mi fa trovare i regalini sul mobile della cucina una mattina si e una no!
Inutile dire che la bestiaccia tricolore in questione, denominata Heidi solo per un errore di valutazione al momento della scelta del nome, è schizzata via come un fulmine spinta da un sonoro ceffone in pieno muso che per caso passava da quelle parti. Chissenefrega se mi tiene il broncio, per me può tenerselo anche fino a Natale. A mali estremi...

BECCATA!

E me l'ha fatta sotto gli occhi! Finalmente ho la prova sull'identità della pisciatrice mascherata che mi fa trovare i regalini sul mobile della cucina una mattina si e una no!
Inutile dire che la bestiaccia tricolore in questione, denominata Heidi solo per un errore di valutazione al momento della scelta del nome, è schizzata via come un fulmine spinta da un sonoro ceffone in pieno muso che per caso passava da quelle parti. Chissenefrega se mi tiene il broncio, per me può tenerselo anche fino a Natale. A mali estremi...

Vivere con Superman...

Vivere con Superman a volte è dura, sapete. Perchè il mio Superman lo è nel profondo, al punto da aver scelto il suo mestiere con la convinzione di aver trovato la strada giusta per risolvere i problemi dell'universo mondo.  Quello che dico ora lo dico per sfogarmi un tantino per alcune sparate che ultimamente mi hanno un po' innervosito, ma nella sua bontà d'animo smisurata a volte la mia dolce metà sa essere tremendamente assillante, e dirgli di no assolutamente colpevolizzante.
Se oggi mi pungo il dito con l'ago da ricamo (cosa alquanto difficile visto che l'ago da ricamo non ha la punta, ma fidatevi, può accadere) e ho la sfacciataggine di dire a voce alta "ahi mi sono punta!", Superman arriva di corsa con Mercuro Cromo e benda sterile. Vagli tu a dire "mi lasci ciucciare il dito in santa pace?" senza che ti guardi con l'aria da agnellino ferito.
Così se fino all'altro ieri la discussione del giorno verteva su "aspettiamo settembre per cercare un'altra auto perchè oggi in pieno agosto non c'è quasi nulla, hai pur girato sette concessionari e tutti ti hanno detto la stessa cosa...", stamattina mi giunge la telefonata dal lavoro "sai ho visto i camion dei rumeni, non è che si potrebbe vendergli la vecchia anche se oggi è solo il 31 e non il 1 settembre?". Vi giuro che a rispondergli SI o NO c'è molta differenza, perchè il "riparliamone a casa con calma, sono le nove del mattino, ho Trippa col sedere di fuori e il bagno in un lago, che vuoi che dica adesso" non gli basta. Lui i problemi li deve risolvere subito, all'istante, SI o NO sono termini pericolosi perchè rischiano di innescare un meccanismo contorto che rischia di ritorcersi sui nostri nervi e/o portafoglio. E credetemi, la cosa è tutt'altro che saggia.

Vivere con Superman...

Vivere con Superman a volte è dura, sapete. Perchè il mio Superman lo è nel profondo, al punto da aver scelto il suo mestiere con la convinzione di aver trovato la strada giusta per risolvere i problemi dell'universo mondo.  Quello che dico ora lo dico per sfogarmi un tantino per alcune sparate che ultimamente mi hanno un po' innervosito, ma nella sua bontà d'animo smisurata a volte la mia dolce metà sa essere tremendamente assillante, e dirgli di no assolutamente colpevolizzante.
Se oggi mi pungo il dito con l'ago da ricamo (cosa alquanto difficile visto che l'ago da ricamo non ha la punta, ma fidatevi, può accadere) e ho la sfacciataggine di dire a voce alta "ahi mi sono punta!", Superman arriva di corsa con Mercuro Cromo e benda sterile. Vagli tu a dire "mi lasci ciucciare il dito in santa pace?" senza che ti guardi con l'aria da agnellino ferito.
Così se fino all'altro ieri la discussione del giorno verteva su "aspettiamo settembre per cercare un'altra auto perchè oggi in pieno agosto non c'è quasi nulla, hai pur girato sette concessionari e tutti ti hanno detto la stessa cosa...", stamattina mi giunge la telefonata dal lavoro "sai ho visto i camion dei rumeni, non è che si potrebbe vendergli la vecchia anche se oggi è solo il 31 e non il 1 settembre?". Vi giuro che a rispondergli SI o NO c'è molta differenza, perchè il "riparliamone a casa con calma, sono le nove del mattino, ho Trippa col sedere di fuori e il bagno in un lago, che vuoi che dica adesso" non gli basta. Lui i problemi li deve risolvere subito, all'istante, SI o NO sono termini pericolosi perchè rischiano di innescare un meccanismo contorto che rischia di ritorcersi sui nostri nervi e/o portafoglio. E credetemi, la cosa è tutt'altro che saggia.

martedì 28 agosto 2007

Si, è vero, sono un po' di giorni che non scrivo, e non  ne ho nemmeno molta voglia. E' un periodo che voglio dimenticare. Mi sento molto sola e non riesco a star bene, infatti da qualche giorno mi è passato il dolore al nervo sciatico sostituito da un raffreddore con i linfonodi nuovamente ingrossati. E sono dimagrita ancora.
Il problema più grosso non mi va di scriverlo, non sono sicura che sarei capita, perciò preferisco tenerlo per me e risolverlo in privato, se ci riesco, con mezzi più idonei di qualche pillola.
Ogni tanto mi chiedo, in questi giorni, se riuscirò a tornare la Mamigà della scorsa primavera.
Si, è vero, sono un po' di giorni che non scrivo, e non  ne ho nemmeno molta voglia. E' un periodo che voglio dimenticare. Mi sento molto sola e non riesco a star bene, infatti da qualche giorno mi è passato il dolore al nervo sciatico sostituito da un raffreddore con i linfonodi nuovamente ingrossati. E sono dimagrita ancora.
Il problema più grosso non mi va di scriverlo, non sono sicura che sarei capita, perciò preferisco tenerlo per me e risolverlo in privato, se ci riesco, con mezzi più idonei di qualche pillola.
Ogni tanto mi chiedo, in questi giorni, se riuscirò a tornare la Mamigà della scorsa primavera.

domenica 26 agosto 2007

Piccolo fuoritema sul patchwork

Non lo scrivo mai perchè non è molto attinente al tema di questo blog, ma ogni tanto mi diletto anche a fare del patchwork. Ma non ho mai acquistato le famose "stoffine".
La riflessione mi è venuta in mente partendo da una chiacchierata fatta l'altra sera con un'amica, si parlava appunto delle cotonine da patchwork. In giro se ne vedono di ogni tipo e mi hanno sempre attirato, ce ne sono di meravigliose. Ma i prezzi... care mie i prezzi... Ad essere sincera io ho sempre usato avanzi di stoffe di quando confezionavo camicie o cosine per il mio tato, vestiti disfatti (tipo gonne o vestaglie di cotone di quelle che usava mia suocera, a fiorellini, ancora in buono stato ma non abbastanza per essere indossate), addirittura riutilizzo i jeans in cui non entrerò mai più nemmeno se mi stringessero in un bustino da dama dell'ottocento per ricavarne quadrotti da ricucire. Sarà patchwork povero ma finora sono sempre stata piuttosto orgogliosa dei risultati ottenuti. Soprattutto perchè non ho speso mai nulla per realizzare le mie cosine se non qualche euro di fogli di imbottitura. Poi oggi per un caso ho trovato su Wkipedia questo cenno sulla storia del   patchwork:

La tecnica si è sviluppata nei secoli scorsi presso i pionieri americani che riciclavano le parti in condizioni migliori dei capi ormai consunti per la riparazione di altri capi o per la realizzazione di nuovi.

Mi sono decisamente  "lucidata" l'orgoglio... senza volerlo ho fatto del patchwork d'antan...

giovedì 23 agosto 2007

Martedì mattina sono stata dal medico per la sciatica, e ho rimediato anche un leggero tranquillante per cercare di calmare la tensione e riuscire almeno a dormire la notte. Dormire? Ieri sera l'ho preso e mi sono addormentata sul divano poco prima delle nove. Non so come, ho dei vaghi ricordi, Marco mi ha portato nel letto trascinandomi per le scale, poi non ricordo più nulla. So di essermi svegliata stamattina completamente vestita come ero ieri sera, alle otto meno un quarto, e ci ho messo circa un'ora e mezzo più una doccia e un tè per tornare a ragionare un minimo. Alla faccia del leggero tranquillante. O forse ne avevo semplicemente bisogno e i miei nervi hanno ceduto in un colpo solo tutta la tensione accumulata nelle scorse settimane.
Ieri mattina siamo stati al centro commerciale con Trippa, che come al solito prima ha fatto capricci per entrare nell'area giochi al piano di sopra, poi ha fatto gli stesso capricci per uscire. Un tempo mi preoccupavo della figura che facevo davanti alle altre mamme e nonne, che per la maggiore portavano bimbi che secondo me hanno trovato sulla luna (tutti entusiasti di giocare con le palline, tutti belli allegri nel volersi reinfilare le scarpine prima di andarsene, tutti sorridenti quando altri bimbi li invitavano a giocare assieme, tutti belli buoni e bravi). Poi ho iniziato a notare qualche caso isolato di bimbi come il mio che col cavolo che se la mamma dice rosso ripetono rosso ma si indiavolano per sostenere il verde, qualche raro bambino (ma vero) che ha la tendenza a dettare le leggi della natura secondo il suo modo di vedere (controcorrente magari ma pur sempre legittimo a tre anni), ho iniziato a sentire qualche urlo mammesco a toni somiglianti vagamente ai miei... e non mi sono preoccupata più. Adesso lascio correre e le minacce sono tutte sul tono "fai come vuoi io devo andare e vado". Una volta mi ha fatto fare per due volte le scale mobili da sola perchè non voleva saperne di scendere, e a dispetto di sei o sette paia di occhi che mi hanno inseguita con lo sguardo da "madre disgraziata non si lasciano lì i bambini così piccoli a urlare da soli", ne ho visti altrettanti con l'aria da "mi sento più normale, non è solo il mio". Questo è per la serie "piccoli uomini crescono".
Un giorno con calma sbloggherò, per coloro ai quali interessasse la telenovela, la giornata di domenica scorsa, durante la quale ho conosciuto la ragazza di chillu strunz. Con qualche riserva ovviamente per questione di privacy, ma la cosa è piuttosto grossina a livello emotivo, per me almeno. E a Trippa, per il quale è ancora incomprensibile il concetto di "la morosa dello zio", credo che fondamentalmente non importi un granchè, da quello che mi è sembrato. A lui è bastato che gli portasse un'automobilina nuova di quelle tipo da collezione (che ha già iniziato a vivisezionare, ndr).
Martedì mattina sono stata dal medico per la sciatica, e ho rimediato anche un leggero tranquillante per cercare di calmare la tensione e riuscire almeno a dormire la notte. Dormire? Ieri sera l'ho preso e mi sono addormentata sul divano poco prima delle nove. Non so come, ho dei vaghi ricordi, Marco mi ha portato nel letto trascinandomi per le scale, poi non ricordo più nulla. So di essermi svegliata stamattina completamente vestita come ero ieri sera, alle otto meno un quarto, e ci ho messo circa un'ora e mezzo più una doccia e un tè per tornare a ragionare un minimo. Alla faccia del leggero tranquillante. O forse ne avevo semplicemente bisogno e i miei nervi hanno ceduto in un colpo solo tutta la tensione accumulata nelle scorse settimane.
Ieri mattina siamo stati al centro commerciale con Trippa, che come al solito prima ha fatto capricci per entrare nell'area giochi al piano di sopra, poi ha fatto gli stesso capricci per uscire. Un tempo mi preoccupavo della figura che facevo davanti alle altre mamme e nonne, che per la maggiore portavano bimbi che secondo me hanno trovato sulla luna (tutti entusiasti di giocare con le palline, tutti belli allegri nel volersi reinfilare le scarpine prima di andarsene, tutti sorridenti quando altri bimbi li invitavano a giocare assieme, tutti belli buoni e bravi). Poi ho iniziato a notare qualche caso isolato di bimbi come il mio che col cavolo che se la mamma dice rosso ripetono rosso ma si indiavolano per sostenere il verde, qualche raro bambino (ma vero) che ha la tendenza a dettare le leggi della natura secondo il suo modo di vedere (controcorrente magari ma pur sempre legittimo a tre anni), ho iniziato a sentire qualche urlo mammesco a toni somiglianti vagamente ai miei... e non mi sono preoccupata più. Adesso lascio correre e le minacce sono tutte sul tono "fai come vuoi io devo andare e vado". Una volta mi ha fatto fare per due volte le scale mobili da sola perchè non voleva saperne di scendere, e a dispetto di sei o sette paia di occhi che mi hanno inseguita con lo sguardo da "madre disgraziata non si lasciano lì i bambini così piccoli a urlare da soli", ne ho visti altrettanti con l'aria da "mi sento più normale, non è solo il mio". Questo è per la serie "piccoli uomini crescono".
Un giorno con calma sbloggherò, per coloro ai quali interessasse la telenovela, la giornata di domenica scorsa, durante la quale ho conosciuto la ragazza di chillu strunz. Con qualche riserva ovviamente per questione di privacy, ma la cosa è piuttosto grossina a livello emotivo, per me almeno. E a Trippa, per il quale è ancora incomprensibile il concetto di "la morosa dello zio", credo che fondamentalmente non importi un granchè, da quello che mi è sembrato. A lui è bastato che gli portasse un'automobilina nuova di quelle tipo da collezione (che ha già iniziato a vivisezionare, ndr).

martedì 21 agosto 2007

Uscite notturne

Heidi stanotte ha fatto bisboccia ed è rientrata alle otto del mattino.
Ecco il risultato in diretta.

IM003578

Uscite notturne

Heidi stanotte ha fatto bisboccia ed è rientrata alle otto del mattino.
Ecco il risultato in diretta.

IM003578

lunedì 20 agosto 2007

Gatti...

Stamattina ho trovato l'ennesima pisciatina Heidiana sul lavandino del bagno di sotto. Vabbè, ho pensato, è in fase rieducativa, capita.
Dopo un po' vado a pulire le lettiere e le trovo normalmente sporche, alchè mi viene il dubbio: non è che per caso Heidi ha qualche problemino? Mi sembra esagerato...
Passano le ore e il Tommy chiede di entrare. Scrocca il solito pasto e sparisce... dopo due minuti sento sgrattare nel sottoscala. Tommy usa la lettiera delle gatte.
Ora, permetterete che mi senta un po' presa per il sedere?

Ah, Heidi ha anche imparato a ritrarre le unghie quando giochiamo insieme. Questa è fresca fresca di oggi. Quando avrà imparato anche a non mordere festeggeremo.

Gatti...

Stamattina ho trovato l'ennesima pisciatina Heidiana sul lavandino del bagno di sotto. Vabbè, ho pensato, è in fase rieducativa, capita.
Dopo un po' vado a pulire le lettiere e le trovo normalmente sporche, alchè mi viene il dubbio: non è che per caso Heidi ha qualche problemino? Mi sembra esagerato...
Passano le ore e il Tommy chiede di entrare. Scrocca il solito pasto e sparisce... dopo due minuti sento sgrattare nel sottoscala. Tommy usa la lettiera delle gatte.
Ora, permetterete che mi senta un po' presa per il sedere?

Ah, Heidi ha anche imparato a ritrarre le unghie quando giochiamo insieme. Questa è fresca fresca di oggi. Quando avrà imparato anche a non mordere festeggeremo.
E la sciatica dovevamo lasciarla in disparte? No, poveretta, si sarebbe offesa...
Madonnina santa, mi sento come una Titti in fase pre-rottamazione...
E la sciatica dovevamo lasciarla in disparte? No, poveretta, si sarebbe offesa...
Madonnina santa, mi sento come una Titti in fase pre-rottamazione...

domenica 19 agosto 2007

Sono tre giorni che mi impegno ad usare il metodo "tu-aspetti-i-comodi-di-Gioia-poi-ti-fai-i-tuoi" per educare Heidi. Indovinate un po'... stamattina Heidi ha finalmente imparato a salutarmi quando entra, a coda alta e avvicinandosi in una simil-strusciata prima di proseguire per i fatti suoi. Che ci abbia azzeccato?
Sono tre giorni che mi impegno ad usare il metodo "tu-aspetti-i-comodi-di-Gioia-poi-ti-fai-i-tuoi" per educare Heidi. Indovinate un po'... stamattina Heidi ha finalmente imparato a salutarmi quando entra, a coda alta e avvicinandosi in una simil-strusciata prima di proseguire per i fatti suoi. Che ci abbia azzeccato?

Messaggi in codice

Se Mamigà ha passato una settimana con il virus intestinale e dopo dieci giorni ancora non riesce a mangiare come prima perchè sta smaltendo anche la gastrite, e stamattina si è svegliata con un bel raffreddore per condire il tutto, forse il corpo di Mamigà sta lanciando un qualche messaggio velato per indicare che è ora di cambiare qualcosa. Il problema è capire cosa.

Messaggi in codice

Se Mamigà ha passato una settimana con il virus intestinale e dopo dieci giorni ancora non riesce a mangiare come prima perchè sta smaltendo anche la gastrite, e stamattina si è svegliata con un bel raffreddore per condire il tutto, forse il corpo di Mamigà sta lanciando un qualche messaggio velato per indicare che è ora di cambiare qualcosa. Il problema è capire cosa.

sabato 18 agosto 2007

Le storie strane

Da settimane l'abitudine della fiaba pre-nanna si è ormai consolidata. Ma da tre giorni c'è una novità: la storia strana. Gabri mi chiede di sdraiarmi vicino a lui mentre si addormenta e di raccontargli una storia strana. E ovviamente me la devo inventare al momento, perchè nel mio archivio-memoria si spazia da Cappuccetto rosso al Brutto Anatroccolo, dalla Principessa sul Pisello a Biancaneve... ma dalle storie strane non si passa!
E dunque ieri ne è uscita una panoramica su un paesello di montagna abitato da soli bambini, che vivevano in case costruite con materiali alquanto insoliti: fogli di carta, chiodi, caramelle... fino alla casa di spazzolini da denti. E come Laura sa bene, la fiaba prima o poi va interrotta con una rottura di marones...


-Come facevano gli spazzolini da denti a stare attaccati? Con lo scoch?
-No, erano incastrati.
-E la colla?
-Era dentifricio.
-Ma era un dentifricio incollante?
-No era alla menta.
-Ma allora era una menta appiccicante...
-Gabri dormi.
-Ma gli spazzolini...
Cambiamo fiaba và. Giochiamo a dirci le cose che ci piacciono con gli occhi chiusi così ci addormentiamo pensando a cose belle.
-Mama cosa ti piace a te?
-A me il pelo dei gatti.
-A me... a me... mi piace il pelo tuo.
-Eh?
-Si e anche giocare col  martello di plastica.
-A me piace il tuo profumo.
-Ma io non mi metto il profumo mamma...
-Ma hai una pelle che profuma di Gabri.
-A me piaci tu mamma perchè sei bella bella...

Le storie strane

Da settimane l'abitudine della fiaba pre-nanna si è ormai consolidata. Ma da tre giorni c'è una novità: la storia strana. Gabri mi chiede di sdraiarmi vicino a lui mentre si addormenta e di raccontargli una storia strana. E ovviamente me la devo inventare al momento, perchè nel mio archivio-memoria si spazia da Cappuccetto rosso al Brutto Anatroccolo, dalla Principessa sul Pisello a Biancaneve... ma dalle storie strane non si passa!
E dunque ieri ne è uscita una panoramica su un paesello di montagna abitato da soli bambini, che vivevano in case costruite con materiali alquanto insoliti: fogli di carta, chiodi, caramelle... fino alla casa di spazzolini da denti. E come Laura sa bene, la fiaba prima o poi va interrotta con una rottura di marones...


-Come facevano gli spazzolini da denti a stare attaccati? Con lo scoch?
-No, erano incastrati.
-E la colla?
-Era dentifricio.
-Ma era un dentifricio incollante?
-No era alla menta.
-Ma allora era una menta appiccicante...
-Gabri dormi.
-Ma gli spazzolini...
Cambiamo fiaba và. Giochiamo a dirci le cose che ci piacciono con gli occhi chiusi così ci addormentiamo pensando a cose belle.
-Mama cosa ti piace a te?
-A me il pelo dei gatti.
-A me... a me... mi piace il pelo tuo.
-Eh?
-Si e anche giocare col  martello di plastica.
-A me piace il tuo profumo.
-Ma io non mi metto il profumo mamma...
-Ma hai una pelle che profuma di Gabri.
-A me piaci tu mamma perchè sei bella bella...

giovedì 16 agosto 2007

Ho bisogno di far scaturire un pianto, di quelli liberatori, uno di quei pianti che ti senti uscire i polmoni di dosso e ti manca perfino i fiato. Non ci riesco. Da quando è nato mio figlio non ci riesco più. Eppure questo pianto soffocato oggi mi sta stringendo lo stomaco in una morsa mostruosa.
Non lasciatemi sola. Papigà, mamma, Trippa, non lasciatemi sola. Ho paura, tanta paura.
Ho bisogno di far scaturire un pianto, di quelli liberatori, uno di quei pianti che ti senti uscire i polmoni di dosso e ti manca perfino i fiato. Non ci riesco. Da quando è nato mio figlio non ci riesco più. Eppure questo pianto soffocato oggi mi sta stringendo lo stomaco in una morsa mostruosa.
Non lasciatemi sola. Papigà, mamma, Trippa, non lasciatemi sola. Ho paura, tanta paura.

mercoledì 15 agosto 2007

Ma guarda tu...

Papigà: mangia quella minestra.
Trippa: NO!
-Ho detto mangiala.
-HO DETTO NO!
-Mangiala o te la infilo in bocca con l'imbuto! Non ti conviene sai!
-E tu provaci!

Eh, ci ha preso gusto. E si è pure divertito!
imbuto
Urge scovare una minaccia più seria...

Ma guarda tu...

Papigà: mangia quella minestra.
Trippa: NO!
-Ho detto mangiala.
-HO DETTO NO!
-Mangiala o te la infilo in bocca con l'imbuto! Non ti conviene sai!
-E tu provaci!

Eh, ci ha preso gusto. E si è pure divertito!
imbuto
Urge scovare una minaccia più seria...

lunedì 13 agosto 2007

AAA

Attenzione.
Mamigà sta rientrando nei ruoli.
Il che significa, come dice Papigà, la mamma ricomincia a rompere le scatole, a parlare da ogni singola apertura del suo corpo, a brontolare per il sempiterno disordine e a farci mangiare solo quello che vuole lei.
Peccato che nessuno sappia che Mamigà quando rientra nei suoi ruoli vorrebbe anche essere capita. E che nessuno mai le chieda come mai sia tanto nervosa da farsi venire le coliche e i virus intestinali, senza poi offendersi per la risposta.

AAA

Attenzione.
Mamigà sta rientrando nei ruoli.
Il che significa, come dice Papigà, la mamma ricomincia a rompere le scatole, a parlare da ogni singola apertura del suo corpo, a brontolare per il sempiterno disordine e a farci mangiare solo quello che vuole lei.
Peccato che nessuno sappia che Mamigà quando rientra nei suoi ruoli vorrebbe anche essere capita. E che nessuno mai le chieda come mai sia tanto nervosa da farsi venire le coliche e i virus intestinali, senza poi offendersi per la risposta.

domenica 12 agosto 2007

Fresco fresco di stamane - sproloqui sul lettone

-Mama chi è tua sorella?
-More, non ho sorelle, la nonna non me ne ha fatte.
-E chi è mia sorella?
-Non hai ancora sorelle, ti piacerebbe averne una?
-Si.
-Allora la prossima volta che la cicogna passa di qui gli chiediamo di portarne una al prossimo passaggio.
-Mama visto che ci sei digli che ne porti dieci.
-DIECI?????
-Si, dieci, dieci sorelline tutte per me.
-Ma amore, dove le mettiamo dieci? Ci vogliono dieci lettini!
-Eh, dici al papà di fare altre dieci camerette.
-Beh, considerando che ne possono anche stare due per camera ne basterebbero anche cinque, ma non possiamo costruire altre cinque stanze, non c'è posto...
-Mama, fai così. Compri i materassoni che si gonfiano e li metti qui in camera tua. Uno qui (e indica col ditino), uno lì, altri quattro di là...
-E quando piangono tutte e dieci assieme chi le prende in braccio?
-Chiamiano tante altre persone e lo fanno loro.
Ok, stamattina mio figlio si è svegliato col pallino della fantascienza.

Fresco fresco di stamane - sproloqui sul lettone

-Mama chi è tua sorella?
-More, non ho sorelle, la nonna non me ne ha fatte.
-E chi è mia sorella?
-Non hai ancora sorelle, ti piacerebbe averne una?
-Si.
-Allora la prossima volta che la cicogna passa di qui gli chiediamo di portarne una al prossimo passaggio.
-Mama visto che ci sei digli che ne porti dieci.
-DIECI?????
-Si, dieci, dieci sorelline tutte per me.
-Ma amore, dove le mettiamo dieci? Ci vogliono dieci lettini!
-Eh, dici al papà di fare altre dieci camerette.
-Beh, considerando che ne possono anche stare due per camera ne basterebbero anche cinque, ma non possiamo costruire altre cinque stanze, non c'è posto...
-Mama, fai così. Compri i materassoni che si gonfiano e li metti qui in camera tua. Uno qui (e indica col ditino), uno lì, altri quattro di là...
-E quando piangono tutte e dieci assieme chi le prende in braccio?
-Chiamiano tante altre persone e lo fanno loro.
Ok, stamattina mio figlio si è svegliato col pallino della fantascienza.

sabato 11 agosto 2007

Sono tre giorni che sono di nuovo a terra, con il virus intestinale. La scorsa notte ho dovuto addirittura ricorrere alla guardia medica, avevo delle coliche fortissime. Portare pazienza, ha detto il medico stamattina, portare pazienza e continuare la cura. Vabbè. Io continuo la cura,  come sempre contenta solo del fatto che quando sto male le gatte sembrano accorgersene e mi gironzolano attorno per un po' di più tempo.
Le uniche cose che riesco a fare (e per fortuna che ho qui mia madre che si occupa del resto)sono, coltre che chiacchierare con Gabri e a stare al pc ben semisdraiata, sono ricamare (poco) e leggere. Ho finito l'altra sera di leggere "Il gatto che venne dal Freddo", che mi ha regalato Meg quando venne qui. Mi è piaciuto moltissimo, e dire che ultimamente per me è difficile apprezzare la lettura. Vorrei avere anch'io la capacità di osservazione di Deric Longden, invece pur allevando due gatte fondamentalmente sane (a parte qualche endovena di Grisovina della gioiuta ma vabbè, deve essere una sua tara) non sono ancora riuscita a capire perchè sono così estremamente indipendenti a livello affettivo. Per carità, non è un difetto, ma ieri mia madre mi parlava del gatto rosso della signora del piano di sopra, che ogni tanto le scappa e va rifugiarsi giù da lei. E' affettuosissimo. Le mie gatte si e no che  si ricordano di avere una casa quando hanno fame o quando si scatena il temporale... Heidi soprattutto, se da una parte non disdegna le coccole mattutine e tardo-serali, di giorno fa la sostenuta al punto che se la carezzi nel momento sbagliato arriva un morso (e da poco anche il contromorso da parte della sottoscritta, eccheccacchio, se ha imparato a rispettare Laura con questo sistema deve imparare a rispettare anche me che la nutro...). Mi sarebbe piaciuto avere due gatte affettuose, amorevoli, di quelle che come ti vedono si rotolano per terra, gatte che ti seguono, fusano non solo quando cambia il tempo, rispondono al loro nome non solo quando gli comoda, che con vivono pacificamente e dormono acciambellate una contro l'altra... Poi penso che quando hai due figli non puoi pretendere che abbiano il carattere che vuoi tu e te li tieni come sono, così guardo le mie due befane approfittatrici mangiacrocchi a tradimento e mi dico "beh, può andar bene anche così".
E poi leggo qualche giornale che parla di nutile e divertente gossip. Mica per chissà che, è che in questo periodo ci mettono i classici gadget estivi, per qualche centesimo in più, e così qualche cosetta la racimolo. Il gossip ogni tatno mi diverte, lo ammetto, mi fa riflettere. Come per esempio sul fatto che chissà come mai i cosiddetti vip hanno sempre accanto delle donne strafighe con nemmeno un filo di cellulite (o se c'è è ben mimetizzato), sempre pettinate alla perfezione, mai accompagnati da una donna normale con due chili di troppo sul sedere o una smagliatura sul collant. Poi mi chiedo anche a chi può interessare dove mai i personaggi pubblici vanno a trascorrere le ferie, come le trascorrono, di quale colore hanno il copricostume e del perchè si passano la mano sui capelli nell'uscire dalla cabina di uno yacht.
Ecco, Mamigà ha buttato giù il suo centinaio di parole annoiate del giorno, può tornare al suo tisanotto di finocchio e a meditare sul senso della sua vita, contando per lì'ennesima volta da trenta a uno mentalmente per mantenere un minimo di calma tra una colica e l'altra. Funziona, sapete?
Sono tre giorni che sono di nuovo a terra, con il virus intestinale. La scorsa notte ho dovuto addirittura ricorrere alla guardia medica, avevo delle coliche fortissime. Portare pazienza, ha detto il medico stamattina, portare pazienza e continuare la cura. Vabbè. Io continuo la cura,  come sempre contenta solo del fatto che quando sto male le gatte sembrano accorgersene e mi gironzolano attorno per un po' di più tempo.
Le uniche cose che riesco a fare (e per fortuna che ho qui mia madre che si occupa del resto)sono, coltre che chiacchierare con Gabri e a stare al pc ben semisdraiata, sono ricamare (poco) e leggere. Ho finito l'altra sera di leggere "Il gatto che venne dal Freddo", che mi ha regalato Meg quando venne qui. Mi è piaciuto moltissimo, e dire che ultimamente per me è difficile apprezzare la lettura. Vorrei avere anch'io la capacità di osservazione di Deric Longden, invece pur allevando due gatte fondamentalmente sane (a parte qualche endovena di Grisovina della gioiuta ma vabbè, deve essere una sua tara) non sono ancora riuscita a capire perchè sono così estremamente indipendenti a livello affettivo. Per carità, non è un difetto, ma ieri mia madre mi parlava del gatto rosso della signora del piano di sopra, che ogni tanto le scappa e va rifugiarsi giù da lei. E' affettuosissimo. Le mie gatte si e no che  si ricordano di avere una casa quando hanno fame o quando si scatena il temporale... Heidi soprattutto, se da una parte non disdegna le coccole mattutine e tardo-serali, di giorno fa la sostenuta al punto che se la carezzi nel momento sbagliato arriva un morso (e da poco anche il contromorso da parte della sottoscritta, eccheccacchio, se ha imparato a rispettare Laura con questo sistema deve imparare a rispettare anche me che la nutro...). Mi sarebbe piaciuto avere due gatte affettuose, amorevoli, di quelle che come ti vedono si rotolano per terra, gatte che ti seguono, fusano non solo quando cambia il tempo, rispondono al loro nome non solo quando gli comoda, che con vivono pacificamente e dormono acciambellate una contro l'altra... Poi penso che quando hai due figli non puoi pretendere che abbiano il carattere che vuoi tu e te li tieni come sono, così guardo le mie due befane approfittatrici mangiacrocchi a tradimento e mi dico "beh, può andar bene anche così".
E poi leggo qualche giornale che parla di nutile e divertente gossip. Mica per chissà che, è che in questo periodo ci mettono i classici gadget estivi, per qualche centesimo in più, e così qualche cosetta la racimolo. Il gossip ogni tatno mi diverte, lo ammetto, mi fa riflettere. Come per esempio sul fatto che chissà come mai i cosiddetti vip hanno sempre accanto delle donne strafighe con nemmeno un filo di cellulite (o se c'è è ben mimetizzato), sempre pettinate alla perfezione, mai accompagnati da una donna normale con due chili di troppo sul sedere o una smagliatura sul collant. Poi mi chiedo anche a chi può interessare dove mai i personaggi pubblici vanno a trascorrere le ferie, come le trascorrono, di quale colore hanno il copricostume e del perchè si passano la mano sui capelli nell'uscire dalla cabina di uno yacht.
Ecco, Mamigà ha buttato giù il suo centinaio di parole annoiate del giorno, può tornare al suo tisanotto di finocchio e a meditare sul senso della sua vita, contando per lì'ennesima volta da trenta a uno mentalmente per mantenere un minimo di calma tra una colica e l'altra. Funziona, sapete?

venerdì 10 agosto 2007

Sproloqui... con la nonna

-Sai amore, la nonna non ce la fa a tirarti su per mostrarti la fontana, fattela mostrare dal tuo papà che ha le spalle grandi... e le mani grandi...
-Si nona, il papà ci ha le mani graaaaaaaaandi per tirarmi su... ma ce le ha graaaaaandi anche quando mi sculaccia...
Servisse a qualcosa...

Sproloqui... con la nonna

-Sai amore, la nonna non ce la fa a tirarti su per mostrarti la fontana, fattela mostrare dal tuo papà che ha le spalle grandi... e le mani grandi...
-Si nona, il papà ci ha le mani graaaaaaaaandi per tirarmi su... ma ce le ha graaaaaandi anche quando mi sculaccia...
Servisse a qualcosa...

giovedì 9 agosto 2007

Letture

-Sai mamma, i treni con il fumo c'erano tanti anni fa... quando ero taaaaaaaaanto piccolo...
Eh si... nei suoi bei tempi andati... gli anni ruggenti di un ormai treenne... La sua gioventù... Ah che bei tempi...

Letture

-Sai mamma, i treni con il fumo c'erano tanti anni fa... quando ero taaaaaaaaanto piccolo...
Eh si... nei suoi bei tempi andati... gli anni ruggenti di un ormai treenne... La sua gioventù... Ah che bei tempi...

mercoledì 8 agosto 2007

Succede che quando chatto con la Ale, come quando ci parlavo di persona, spesso mi dimentico di contestualizzare la discussione. Nel senso che do per scontato di parlare con una persona che ragiona come ragiono io, che capisce quando parlo, mentre invece non è così. Sta di fatto che ieri sera mi ha tenuta al monitor fin quasi mezzanotte, cosa per me non più di tanto strana visto che anche con Meg più di qualche volta è capitato (la differenza sta nella qualità... con una non mi accorgo nemmeno che il tempo passa, con l'altra ellamiseria l'unica cosa che mi tiene alla tastiera è la certezza che se stacco lei ci fila sopra...). Argomento della discussione? Alquanto stupido. Ovvero, "ma come fai tu a vivere in terraferma quando qui in isola ci si sta tanto bene, non pianterei casa fuori di qui nemmeno se mi regalassero la casa". E infatti smorosa da dieci anni con un povero cristo padovano con cui non si parla nemmeno di convivenza, finchè lui non si decide a rapinare una banca per comprare casa a Venezia. Macchè Venezia, Murano direttamente, possibilmente sotto casa di mamma e papà così non occorre nemmeno prendere il traghetto per farsi fare la pastasciutta. Ma va bene, ognuno ha le sue opinioni, e non sto nemmeno a dilungarmi sul mezzo battibecco che c'è stato perchè non ne vale la pena. Ci sono talmente tante cose nascoste in questo suo modo di vedere la vita che non ha senso nemmeno insistere: lei è convinta che io sia una infelice perchè me ne sono andata dal bell'adorato paesello, e non ho motivi validi per farle cambiare idea. Per me può pensarla anche così. Mi chiedo solo ogni tanto se tra me e questa persona ha senso continuare un dialogo, e mi chiedo anche perchè ogni volta che finisco di chiacchierare con lei mi sento la testa pesare come un macigno. Che dite, è il caso che imposti il messenger in modo da restarle invisibile per un po'?
Comunque stamattina sono stata dal medico. Ho ancora il virus intestinale in corpo, con di più i linfonodi molto ingrossati. Mia madre dice sempre che dio vede e provvede, e infatti per me è una fortuna averla qui proprio in questi giorni a trascorrere le ferie. Posso curarmi in pace mentre lei intrattiene Gabri, e non mi sento nemmeno in colpa perchè in questi giorni lui stesso farebbe carte false pur di trascorrere le  ore con la sua nonna preferita.
Ieri abbiamo anche avuto una mezza discussione in casa su come trascorrere il ferragosto. Siamo stati invitati dai Fatt come gli anni scorsi, a fare la grigliata in falegnameria. Solo che quest'anno anzichè la solita compagnia fatta delle solite coppie con i soliti bimbi (con cui ci siamo sempre trovati a nostro agio) oltre a noi ci sarebbe G. con la famiglia al completo, solo loro. chi mi legge da tempo ricorderà quel famoso ex migliore amico di Papigà con cui si sono rotti i ponti dio solo sa per cosa... Bon, saputo che saremmo stati solo noi e loro assieme ai Fatt mi sono rifiutata di parteciparvi. Abbiate pazienza, con tutto il rispetto per chi ci ha invitati, trovo assurdo e decisamente inutile trascorrere il ferragosto con delle persone delle quali abbiamo perso la stima al completo... sarebbe una giornata all'insegna dell'imbarazzo e dei musi lunghi, con il surplus che dovremmo sopportare il cognato di G., del quale le uniche volte che l'ho sentito aprir bocca è stato per inveire contro gli ebrei, gli omosessuali, i terroni, i musulmani, contro chiunque non abbia le caratteristiche che secondo lui meritano di essere trasmesse di generazione in generazione. Sinceramente non so spiegarmi come può essere che nessuno ancora lo abbia avvelenato.
Così mi è saltato in testa di proporre a Papigà di invitare i suoi genitori a pranzo da noi. Invito inutile ovviamente. Mia suocera ha accampato la solita scusa: non si può lasciare sola la nonna, non la si può portare lì perchè non vuole muoversi di casa, non diciamoglielo nemmeno perchè tanto dice di no al volo... Insomma, Papigà è deciso ad affrontare il leone direttamente nella sua tana (sua madre), io so già che tanto è perfettamente inutile in quanto mia suocera si e no che accetta inviti una volta l'anno per non esasperare le persone (e non solo con me, fa così anche con sua figlia, non è questione di attriti suocera-nuora intendiamoci) e quest'anno il bonus è già stato usato. Insomma, se come mi ha detto mia madre a ferragosto mio fratello (chillu strunz) si è autoinvitato a casa sua per poi consumare eventualmente il caffè della pace a casa mia (versione saresca del calumet della pace visto che qui nessuno fuma) avremo un ferragosto nella solita villa con piscina a casa mia. Villa a schiera di novantametriquadri calpestabili più piscina gonfiabile di diametro metri due, ma ormai lo sapete tutti. A meno che non si buchi di nuovo. Sapete cosa vi dico? Adoro il vecchio adagio... meglio soli che mal accompagnati !
Succede che quando chatto con la Ale, come quando ci parlavo di persona, spesso mi dimentico di contestualizzare la discussione. Nel senso che do per scontato di parlare con una persona che ragiona come ragiono io, che capisce quando parlo, mentre invece non è così. Sta di fatto che ieri sera mi ha tenuta al monitor fin quasi mezzanotte, cosa per me non più di tanto strana visto che anche con Meg più di qualche volta è capitato (la differenza sta nella qualità... con una non mi accorgo nemmeno che il tempo passa, con l'altra ellamiseria l'unica cosa che mi tiene alla tastiera è la certezza che se stacco lei ci fila sopra...). Argomento della discussione? Alquanto stupido. Ovvero, "ma come fai tu a vivere in terraferma quando qui in isola ci si sta tanto bene, non pianterei casa fuori di qui nemmeno se mi regalassero la casa". E infatti smorosa da dieci anni con un povero cristo padovano con cui non si parla nemmeno di convivenza, finchè lui non si decide a rapinare una banca per comprare casa a Venezia. Macchè Venezia, Murano direttamente, possibilmente sotto casa di mamma e papà così non occorre nemmeno prendere il traghetto per farsi fare la pastasciutta. Ma va bene, ognuno ha le sue opinioni, e non sto nemmeno a dilungarmi sul mezzo battibecco che c'è stato perchè non ne vale la pena. Ci sono talmente tante cose nascoste in questo suo modo di vedere la vita che non ha senso nemmeno insistere: lei è convinta che io sia una infelice perchè me ne sono andata dal bell'adorato paesello, e non ho motivi validi per farle cambiare idea. Per me può pensarla anche così. Mi chiedo solo ogni tanto se tra me e questa persona ha senso continuare un dialogo, e mi chiedo anche perchè ogni volta che finisco di chiacchierare con lei mi sento la testa pesare come un macigno. Che dite, è il caso che imposti il messenger in modo da restarle invisibile per un po'?
Comunque stamattina sono stata dal medico. Ho ancora il virus intestinale in corpo, con di più i linfonodi molto ingrossati. Mia madre dice sempre che dio vede e provvede, e infatti per me è una fortuna averla qui proprio in questi giorni a trascorrere le ferie. Posso curarmi in pace mentre lei intrattiene Gabri, e non mi sento nemmeno in colpa perchè in questi giorni lui stesso farebbe carte false pur di trascorrere le  ore con la sua nonna preferita.
Ieri abbiamo anche avuto una mezza discussione in casa su come trascorrere il ferragosto. Siamo stati invitati dai Fatt come gli anni scorsi, a fare la grigliata in falegnameria. Solo che quest'anno anzichè la solita compagnia fatta delle solite coppie con i soliti bimbi (con cui ci siamo sempre trovati a nostro agio) oltre a noi ci sarebbe G. con la famiglia al completo, solo loro. chi mi legge da tempo ricorderà quel famoso ex migliore amico di Papigà con cui si sono rotti i ponti dio solo sa per cosa... Bon, saputo che saremmo stati solo noi e loro assieme ai Fatt mi sono rifiutata di parteciparvi. Abbiate pazienza, con tutto il rispetto per chi ci ha invitati, trovo assurdo e decisamente inutile trascorrere il ferragosto con delle persone delle quali abbiamo perso la stima al completo... sarebbe una giornata all'insegna dell'imbarazzo e dei musi lunghi, con il surplus che dovremmo sopportare il cognato di G., del quale le uniche volte che l'ho sentito aprir bocca è stato per inveire contro gli ebrei, gli omosessuali, i terroni, i musulmani, contro chiunque non abbia le caratteristiche che secondo lui meritano di essere trasmesse di generazione in generazione. Sinceramente non so spiegarmi come può essere che nessuno ancora lo abbia avvelenato.
Così mi è saltato in testa di proporre a Papigà di invitare i suoi genitori a pranzo da noi. Invito inutile ovviamente. Mia suocera ha accampato la solita scusa: non si può lasciare sola la nonna, non la si può portare lì perchè non vuole muoversi di casa, non diciamoglielo nemmeno perchè tanto dice di no al volo... Insomma, Papigà è deciso ad affrontare il leone direttamente nella sua tana (sua madre), io so già che tanto è perfettamente inutile in quanto mia suocera si e no che accetta inviti una volta l'anno per non esasperare le persone (e non solo con me, fa così anche con sua figlia, non è questione di attriti suocera-nuora intendiamoci) e quest'anno il bonus è già stato usato. Insomma, se come mi ha detto mia madre a ferragosto mio fratello (chillu strunz) si è autoinvitato a casa sua per poi consumare eventualmente il caffè della pace a casa mia (versione saresca del calumet della pace visto che qui nessuno fuma) avremo un ferragosto nella solita villa con piscina a casa mia. Villa a schiera di novantametriquadri calpestabili più piscina gonfiabile di diametro metri due, ma ormai lo sapete tutti. A meno che non si buchi di nuovo. Sapete cosa vi dico? Adoro il vecchio adagio... meglio soli che mal accompagnati !

martedì 7 agosto 2007

Ho di nuovo tanto mal di pancia, non riesco a mangiare qualcosa di solido e ogni tanto mi manca il fiato... sarà il caso che domattina vada dal medico. Accidenti ma cosa c'è in giro?
Ho di nuovo tanto mal di pancia, non riesco a mangiare qualcosa di solido e ogni tanto mi manca il fiato... sarà il caso che domattina vada dal medico. Accidenti ma cosa c'è in giro?

Tamponata

Eccallà... non mi è mai successo in sette anni di patente e mi deve accadere in un anno di blog (parlo di quello generale ma lo posto qui perchè possono passare anche utenti non-splinder).
Ma siccome a me le catene piacciono, anche se poi sono in imbarazzo per scegliere le persone da nominare per portarle avanti, accetto. E quindi...
Barbara-bimbomagico mi ha tamponato!
Le regole del tamponamento sono queste.


Regole:
1) spedisci un biglietto o un qualsiasi lavoro personale, a qualcuno che conosci entro 7 giorni! (famiglia, amici, corrispondenti anche solo "informatici") Chiunque, non importa chi! Immagina il suo sorriso quando aprirà la casella e vedrà il biglietto (invece della solita bolletta dell'elettricità, aggiungo io)
2) tagga (è l'unico modo di far circolare questa cosa) 5 persone che conosci, chiedendogli di spedire qualcosa a qualcuno

3) mostra con orgoglio questo tag sul tuo blog, e continua a spargere gioia!"

A parte il fatto che spedire un biglietto a qualcuno mi risulta assai facile, visto che una persona che conosco compie gli anni tra pochissimo (così mi tolgo il pensiero e piglio due piccioni con una fava hehehe...), eccomi a nominare le cinque vittime sacrificali, e saranno:
Eeyore22 (così le diamo un benvenuto ufficiale tra i bloggers con questa incombenza).
Smemopaola
Tinaweb (tra un cuore e l'altro... accetterà?)
Berthajorkins
Sabrina

Odiatemi, odiatemi, odiatemi...


domenica 5 agosto 2007

Si può, alla mia età, avere nostalgia come una ragazza di quindici anni? Può a una donna tornare in gola il nodo che un tempo era la normalità, e che con il passare degli anni era riuscita  a dimenticare cosa fosse?
Strana la vita a volte... Credi di essere cresciuta e di esserti lasciata alle spalle tanti infantilismi, e poi ti accorgi che sotto sotto qualcuno lo avevi solo fatto addormentare..
Si può, alla mia età, avere nostalgia come una ragazza di quindici anni? Può a una donna tornare in gola il nodo che un tempo era la normalità, e che con il passare degli anni era riuscita  a dimenticare cosa fosse?
Strana la vita a volte... Credi di essere cresciuta e di esserti lasciata alle spalle tanti infantilismi, e poi ti accorgi che sotto sotto qualcuno lo avevi solo fatto addormentare..

E invece... ce l'ho fatta

betta2E' il quadro per mia cugina, quella che a settembre si sposa. Confesso che non credevo che l'etamine in cotone si lavorasse così velocemente, ho dovuto ricredermi. spero solo che piaccia agli sposi.

La frignata - Dio quanto mi snervano ste cose...

-Gnnnnn... non voglio mangiareeeeeee... non voglio la pastaaaaaaa....
-Va bene, fanne a meno.
-Non faccio il menoooooooo...

La frignata - Dio quanto mi snervano ste cose...

-Gnnnnn... non voglio mangiareeeeeee... non voglio la pastaaaaaaa....
-Va bene, fanne a meno.
-Non faccio il menoooooooo...

La sgridata

-L' HO DETTO E RIDETTO MILLE VOLTE! QUANDO LA MAMMA DICE UNA COSA NON DEVE RIPETERLA QUARANTA VOLTE, DEVE BASTARE UNA VOLTA SOLA! DEVI IMPARARE A OBBEDIRE! PUNTO!
-No, croce!

Ogni tanto mi sento un po' presa per i fondelli...

La sgridata

-L' HO DETTO E RIDETTO MILLE VOLTE! QUANDO LA MAMMA DICE UNA COSA NON DEVE RIPETERLA QUARANTA VOLTE, DEVE BASTARE UNA VOLTA SOLA! DEVI IMPARARE A OBBEDIRE! PUNTO!
-No, croce!

Ogni tanto mi sento un po' presa per i fondelli...

venerdì 3 agosto 2007

-Mamma, la strega di Biancaneve scherzava quando era gelosa  vero?
-No amore, non scherzava proprio. E Biancaneve le stava proprio antipatica.
-Si ma tanto la strega era brutta...

Come dire, era già stata ripagata...
-Mamma, la strega di Biancaneve scherzava quando era gelosa  vero?
-No amore, non scherzava proprio. E Biancaneve le stava proprio antipatica.
-Si ma tanto la strega era brutta...

Come dire, era già stata ripagata...
Sembra che tre quarti del mondo in questo periodo se ne vada in vacanza. Noi no. Papigà non ha ferie in estate, e se anche le avesse le ferie se le ciuccia il mutuo, cosa che se da una parte non ci pesa (avevamo messo in conto i sacrifici per questi anni, a buon rendere si spera) dall'altra mi fa sentire tremendamente sola. Certo, Trippa non rende mai le giornate vuote, ma non facciamo finta di non capire che una donna di trentaquattro anni non può ridurre i suoi contatti umani al solo dialogo con un bambino di tre... Per fortuna che in questo mese si è trasferita in paese mia madre a trascorrere le ferie, perlomeno mio figlio ha un diversivo che lo strappa alla noia. Io invece sono grata alla presa di corrente perchè mi permette se non altro di poter uscire virtualmente dal deserto che mi circonda.
Per fortuna c'è Meg (mi dispiace per lei che non va in ferie, ma almeno non sono s'unica qui attaccata alle radici).
Sembra che tre quarti del mondo in questo periodo se ne vada in vacanza. Noi no. Papigà non ha ferie in estate, e se anche le avesse le ferie se le ciuccia il mutuo, cosa che se da una parte non ci pesa (avevamo messo in conto i sacrifici per questi anni, a buon rendere si spera) dall'altra mi fa sentire tremendamente sola. Certo, Trippa non rende mai le giornate vuote, ma non facciamo finta di non capire che una donna di trentaquattro anni non può ridurre i suoi contatti umani al solo dialogo con un bambino di tre... Per fortuna che in questo mese si è trasferita in paese mia madre a trascorrere le ferie, perlomeno mio figlio ha un diversivo che lo strappa alla noia. Io invece sono grata alla presa di corrente perchè mi permette se non altro di poter uscire virtualmente dal deserto che mi circonda.
Per fortuna c'è Meg (mi dispiace per lei che non va in ferie, ma almeno non sono s'unica qui attaccata alle radici).

mercoledì 1 agosto 2007

Ops...

La Tittipomi ha l'innesto della retro diverso dalla mia Titti, e mi era stato detto chiaramente. Di fatto l'ho metabolizzato solo  stamattina, quando per la prima volta (direte dopo cinque giorni che ce l'hai? Succede, fidatevi, succede) ho dovuto sparcheggiarla.
dannoOdo già le ire funeste di mio suocero avvicinarsi galoppanti... Non credo che avrà valore l'attenuante che erano solo le sette e mezzo del mattino...

Ops...

La Tittipomi ha l'innesto della retro diverso dalla mia Titti, e mi era stato detto chiaramente. Di fatto l'ho metabolizzato solo  stamattina, quando per la prima volta (direte dopo cinque giorni che ce l'hai? Succede, fidatevi, succede) ho dovuto sparcheggiarla.
dannoOdo già le ire funeste di mio suocero avvicinarsi galoppanti... Non credo che avrà valore l'attenuante che erano solo le sette e mezzo del mattino...