domenica 31 marzo 2013

Le uova

Ieri, durante la maratona culinaria prefestiva di consuetudine, ho usato la bellezza di 22 (VENTIDUE) uova.
  • 6 rassodate per l'antipasto
  • 5 montate per il dessert
  • 6 per la torta pasqualina
  • 1 per il ripieno delle zucchine
  • 4... per la teorica decorazione pasquale.
Teorica perchè io ce l'ho messa la buona volontà, giuro. C'è che le mie amiche mamme su facebook postano quelle bellissime foto di uova decorate dai loro bambini, sulle riviste si sprecano i suggerimenti per decorare le uova pasquali con tanto di immagini esplicative (i tutorial! E che tutorial!), su quasi tutti i blog mammeschi (quasi) troneggiano le foto di bambini al lavoro impegnatissimi e contenti di espletare codesta primaverile tradizione, e io? Io mica ci azzecco con ste cose pasquali eh. Io a Natale spazio a 360 gradi quanto a idee ed entusiasmo per colorare la festa, ma a Pasqua tutti sti coniglietti, e fiorellini, e uova, e pulcini, e colombelle, e la primavera (quest'anno poi men che meno primavera, piove ed abbiamo la stufa accesa...), io proprio non... no. Quest'anno mi sono addirittura dimenticata di spedire i soliti biglietti di auguri (di cui peraltro ormai credo più nessuno o quasi senta la mancanza, sigh). Però mi sono detta dai, un minimo, le uova colorate le fanno tutti, proviamo anche noi no? L'unico deterrente che potrebbe impedirmi di avventurarmi in questa "cosa" sarebbe il "e poi che si fa, si buttano? Buttare le uova? Non sia mai!", ma ho letto qui e là (e ho chiesto qui e là, ricevendo sempre la stessa risposta) che si possono mangiare se non colorate con porcherie tossiche, e allora via, facciamolo. O almeno proviamoci.

Giorni fa in televisione ho visto una tipa che decoupava le uova: tovagliolino di carta e albume come colla, più facile, veloce e  meno tossico di così si muore. Non occorre nemmeno starci tanto a pensare, tovagliolini da decoupage ne ho ancora qualcuno, le uova le avevo, quale modo migliore per tenere impegnato mio figlio mentre a un metro e mezzo di distanza ci davo dentro tra mestoli e pasticci?

Ma io non ho un bambino. Io ho il Power. Lui distrugge castelli di lego con la mazza da baseball costruita con il rotolo che avvolgeva il cellophane (rinforzato con un pacchetto di fazzoletti di carta appiccicato ad una estremità con quattro metri di nastro adesivo), non decora uova LUI.
O meglio, ci prova per accontentare la mamma, per farla smettere di fare quei finti sibili da mammina anni cinquanta che suonano tipo "ma dai tesoro, incolla dolcemente quei cuoricini sulla superficie setosa dell'ovetto, firulì e firulà".  
Ecco la prova.

Il terzo e il quarto uovo li ho schivati per un pelo: voleva sostituirli alla palla da baseball di carta da giornale che i gatti hanno usato (imboscandola, manco a dirlo) come topo alternativo durante l'ultima battuta di caccia, quella immediatamente successiva alla battuta che mi ha fruttato, signore e signori, un pipistrello ("ei fu pipistrello") nell'ingresso due mattine fa.

E' come me mio figlio, sotto certi aspetti: fedele a sè stesso, se piace bene, se non piace aria, il mondo è grande e di cose da fare per occupare il tempo ce ne sono tante. E a me piace così, senza uova decorate-a-tutti-i-costi, ma pieno di allegria.
L'unica nota negativa è che per la prima volta da un'infinità di anni a questa parte non ho fatto colazione la mattina di Pasqua con il tradizionale zabaione (di cui sono ghiotta come un facocero): avevo finito le uova. Ma tant'è, le ho mangiate... sode.

Buona Pasqua!

giovedì 28 marzo 2013

Sproloqui - la cicogna

Mamigà versus Gatto Alfa.
-More, sai che ieri ho saputo che una mia ex compagna delle medie è incinta del primo figlio? Che bella cosa ^-^
-Ah, che bello! E quanti anni ha?
 


Mamigà versus Power.
-More, pensa, una con cui andavo a scuola aspetta un bebè, che bello!
-Ma dai mamma, così vecchia!!!



Certe cose è meglio che le tenga per me.


mercoledì 27 marzo 2013

Guadagnare tempo - Power at school

Se la vita ti offre limoni, tu facci una limonata.
Se stare ai tempi di un dettato è un problema, evitiamo gli sprechi di preziosi secondi dove è possibile.
Perchè fare di necessità virtù è una dote mica di tutti...

sabato 23 marzo 2013

Caduta

Sono una di quelle persone, e sono tante, che parlano bene e razzolano male. La buona volontà ce la metto, ma a volte c'è come qualcosa di incontrollabile che si inceppa. Dico sempre a mio figlio che le paure vanno affrontate, consapevole che non sempre ce la si fa da soli. Scappare non risolve i problemi.

Beh, ecco, oggi io sono scappata. Sono scappata da una situazione banale, ma che sul momento mi ha terrorizzata, e a dispetto di tutti i miei buoni propositi ha prevalso in me l'istinto di darmela a gambe. La riaffronterò, devo farlo per non peggiorare il problema, ma non lo farò da sola. Da sola ho fatto tante cose, cose anche molto più pesanti di questa, ma adesso ho bisogno di una stampella. Gnà fo. E mi vergogno da morire.

I momenti di debolezza sono cose che capitano nella vita. Nessuno è indistruttibile, nessuno è invulnerabile. Ma la cosa più difficile, quando la debolezza prende il sopravvento sulla ragione, è poi dover fare i conti con me stessa e con la mia immagine riflessa allo specchio e farci la pace.

giovedì 21 marzo 2013

Tip tap, il tempo della faccenda

Tip tap, tip tap, come il rumore delle scarpe che battono sul sentiero durante il cammino, tip tap, la strada verso il traguardo dei cinque anni di libertà dalla malattia  è segnata da tanti piccoli punti di sosta, tip tap... Uno dopo l'altro si avvicendano i controlli, i miei e i suoi si incastrano, le tappe si segnano punteggiate da attimi di fiato sospeso ad ogni esame, ma va tutto bene, tip tap, avanti così.

Oggi è la volta dell'oncovisita della mamma, gli ultimi esami fatti sono tutti negativi, prepariamo la lista dei prossimi; a fine mese sono due anni per lei, che questa strada continui in discesa come è stata in discesa finora, che la discesa se l'è bella che guadagnata.

Tip tap, tip tap, avanti così.

lunedì 18 marzo 2013

Piove!

A me la pioggia piace. Mi piace il rumore che fa, mi piace schizzare nelle pozzanghere quando ho gli stivali ai piedi (come i bambini, ma non ditelo al Power), mi piace guardare il giardino che sotto l'acqua riprende vita, adoro l'odore della terra bagnata, e anche se poi devo stare a pulirli mi piace vederla scendere dai vetri. E pazienza se ci si bagna quando si esce, è acqua, che sarà mai. Basta attrezzarsi. Ma tutti si lamentano quando piove.
Qualche giorno fa, però, sono stata al centro commerciale per acquistare un ombrello nuovo. A dispetto delle proteste del Gatto Alfa, che dice che "fa troppo schiass", ho comprato l'ombrello più allegro che ho trovato.
Guardare la pioggia con addosso il riflesso multicolore di questo ombrello dà al grigio tutto un altro corredo di sfumature.

venerdì 15 marzo 2013

L'ecografia

Oggi sono stata a fare l'ecografia mani-piedi ordinata dalla reumatologa lo scorso novembre.
Tutto in regola sembra, niente di nuovo più di quello che c'era un anno fa, e va bene così. La malattia è ferma e non in fase attiva nelle zone esaminate, tranne tre infiammazioni, una su una mano e due su un piede. Ma non occorreva l'eco per capirlo.

Quello che mi lascia sempre l'amaro in bocca (e molto) è l'aria di sufficienza con cui ti trattano al Big Hospital, sempre, chiunque e ovunque. Si sa che nei grandi centri sei un numero, ce ne si fa una ragione. Ma fa male veder entrare il dottorino giovane, che tra l'altro non si fa il minimo scrupolo ed entra sparato come fosse la cosa più naturale del mondo (ma cosa sono, una bambola?) che si mette a parlare con il tecnico che ti sta facendo l'esame, si fa i fatti tuoi chiedendo al tecnico e guardando le immagini a monitor ma come se tu non fossi presente, e fa battutine sceme pensando evidentemente che tu non le intenda. A volte ti chiedi se questo genere di medici, e ne ho conosciuti moltissimi, diano per scontato che tu, malato, sia anche imbecille, o semplicemente sordo, e la sensibilità tu l'abbia lasciata al parcheggio, nel cruscotto assieme agli occhiali da sole. Esci di lì con la sensazione che la tua dignità, lì dentro, conti molto, ma molto poco. E non è piacevole.

Affatto.

mercoledì 13 marzo 2013

Il barattolo delle coccole (per la festa del papà)

Ieri pomeriggio si è definitivamente spento il televisore. Nel senso proprio di "defunto", in una fumata bianca di quelle che fanno concorrenza alla fumata del Vaticano. Ottima occasione per passare la serata, io e il Power, a fare qualcosa di alternativo e programmato da un po'.

Non ricordo dove ho trovato questa idea, in un sito americano mi sembra.

Abbiamo ritagliato tanti rettangolini di carta colorata.
E abbiamo iniziato a scrivere...
...riempiendoli tutti, uno per uno, un po' a testa, tutti diversi uno dall'altro...
...di frasi dolci, ma di quel tipo di dolce che non si scontra con nessun tipo di dieta, anzi, forse è proprio una dieta per lo spirito...
Li abbiamo ripiegati in quattro, uno per uno, e infilati in un barattolo di vetro riciclato, che in origine conteneva del caffè solubile.
Che bell'effetto, vero? Sembrano delle caramelle un po' speciali, molto originali.
Chiuso il barattolo e improvvisata una bella etichetta molto esplicita, abbiamo preparato così un regalino per la festa del papà.
E già ce lo vediamo estrarre un bigliettino al giorno, magari al mattino mentre fa colazione, come fosse un pasticcino quotidiano. Peccato che manchi solo una settimana al 19 marzo, perchè non vediamo l'ora di vedere la faccia che farà.
Manco a dirlo, il barattolo è stato passato al collaudo. Mica facciamo le cose a bau bau micio micio, noi.
Che dite, è passato? :-)


mercoledì 6 marzo 2013

Sproloqui - La rana è nello stagno

-Mamma, ripeti con me. La rana è nello stagno.
-La rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
 P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno.
P- la rana è nello stagno.
M - la rana è nello stagno. 
P- dov'è la rana?
M- dov'è la rana?
-Ma O.o ma come! Ma come hai fatto! Com'è che non ci sei cascata! L'ha inventata Simone! Me l'ha detta oggi! Non è possibile!
- Si beh, in effetti è possibile. E' possibile , perchè no?, che si chiamasse Simone il tipo che l'ha inventata. Quaranta e più anni fa.

Ps. Il Gatto Alfa, due ore dopo ci è cascato come una pera :D

martedì 5 marzo 2013

Gatteria - Dormire

Si commenta da sè.

Deve essersi addormentata nel mezzo di una capriola all'indietro. Diversamente non mi spiego la tecnica per mettersi in questa posizione.

venerdì 1 marzo 2013

Brucio la strada!

Si era arrivati al punto che pedalando, si dava delle ginocchiate memorabili ai gomiti. Oltre, naturalmente, a fare una fatica da Ercole a fare strada, perchè mettici il cambio ormai usurato (e massacrato dalla delicatezza del pilota, diciamolo), mettici il motore che ha raggiunto una potenza troppo sproporzionata rispetto alla dimensione di semiasse e pneumatici, i cinquecento metri da casa a scuola stavano diventando più uffosi del necessario da percorrersi.

Insomma, stamattina il Power ha cambiato bici. Ha inforcato la terza bicicletta della sua vita (escludiamo il triciclo, non vale), questa come la prima presa di seconda mano per pochissime decine di euro (tanto se va bene dovrà usarla solo per qualche anno, molto pochi se continua a crescere con questo ritmo). C'è da darle una riverniciata, registrare i pattini dei freni ed aggiustare il cambio, ma finchè non si trova il giorno giusto per lasciarla al meccanico si può comunque adoperare. E si è adoperato eccome, oggi. Un po' di pratica per salire e scendere (anche col sellino abbassato al minimo arriva a terra giusto la punta di un piede, l'altro no, ma son dettagli), e via, che questa corre veloce, vuoi mettere rispetto a quella di prima? Si può partire alle otto meno due anzichè alle otto meno cinque, e ti par poco?
Perchè con questa, mamma, BRUCIO LA STRADA!