Voglio un portatile tutto mio. Con tanto di password di accesso. Porc...
giovedì 31 maggio 2007
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Voglio un portatile tutto mio. Con tanto di password di accesso. Porc...
mercoledì 30 maggio 2007
martedì 29 maggio 2007
Piatti... spieghiamoci che è meglio
-Si more, come tutte le sere.
-Mama sai che con i piatti si può anche suonare?
ALTOLA'... forse è meglio che mi assicuri che la chiusura antibebè dell'armadietto della cucina dove tengo i piatti tenga bene, non si sa mai che qualcuno voglia improvvisarsi un orchestrale...
Le hanno detto che non potrà avere figli, non per via naturale almeno. Ha diversi problemi fisici che non voglio descrivere perchè rischierei di dire cavolate che un medico leggendo riderebbe a spanciate, i termini specifici non li so. Ma so che soffre. Io un tempo ero contraria all'intervento umano nella procreazione, lo ero in assoluto. Beh, giuro che sto ripensando molto sulle mie convinzioni, perchè è proprio vero che in certe situazioni bisogna trovarcisi per poter giudicare. E mi sono vergognata come una biscia del modo con cui mi sento addosso certe volte i miei problemi. E' vero, ho le mie belle grane da risolvere, ma ho la fortuna di avere un carattere forte e problemi di salute decisamente semplici rispetto a tante persone.
Ho pianto oggi. Non molto, ma mi sono commossa. E sono felice perchè se una persona ti mette tra le mani delle confidenze così grandi come la L. ha fatto con me, è segno che ti dà fiducia e stima. E gliene sono grata.
Ma-man lettino...
Adesso è tornato nella sua scatolona, che avevamo conservato con cura quando lo montammo mentre avevo il pancione. Ci ho messo anche le lenzuola e le copertine in appositi sacchetti, tanto hanno una misura per cui possono essere usate solo lì. Per ora ho coperto tutto ben bene con una coperta azzurra e l'ho appoggiato al muro, ai piedi del letto "da grande", con sopra dei peluches. Non ho intenzione di farlo sparire. Non ora.
A proporito del Didò, è lo sport preferito di mio figlio ultimamente. E a dirla tutta mi ci diverto anch'io, ma da matti! Peccato che riceva spesso delle delusioni: ieri per esempio ci ho messo venti minuti di orologio a fare un gatto color caccarella (didò di tanti colori mescolati assieme), per poi sentirmi dire "mamma che brutto"! Ma i tre-enni di una volta dove sono finiti? A fare gatti color caccarella brutti evidentemente...
Papigà ha aggiustato la piscinotta di gomma dell'anno scorso, aveva si e no una decina di file di buchi a tre a tre (zampate di gatto). Sto pensando a come fare per risolvere il problema unghiate quest'anno, accidenti visto che ho una piscinotta da signori vorrei anche usarla. Papigà mi ha suggerito di uccidere direttamente i gatti della zona, ma poi resterebbe il problema dell'occultamento dei cadaveri. Credo che opterò per una copertura fatta con tessuto da tovagliato di plastica, vediamo se riesco nel mio intento.
lunedì 28 maggio 2007
Nel frattempo, mentre cerco la soluzione all'arcano senza finire in un reparto di neuropsichiatria, mi curo la tracheite e consumo fazzoletti di carta per il raffreddore. si sa mai che con il virus l'antibiotico curi anche gli attacchi di smanie omicide.
venerdì 25 maggio 2007
mercoledì 23 maggio 2007
martedì 22 maggio 2007
lunedì 21 maggio 2007
sei
scemo.
Inutile che continui a provarci. Non ti faccio entrare a mangiare neanche se fai la piattola invisibile appena trovi uno spiraglio per entrare.
E' ovvio che se stai per mezz'ora di fila a premere il muso contro la zanzariera prima o poi scivoli all'indietro e cadi, il davanzale è pulito di fresco e la conseguenza è che le tue zampe polverose fanno la stessa funzione di quattro pattini. Se poi sei così pirla di tirarti dietro anche i ferri dei blocchetti delle persiane che erano appoggiati sotto alla tua ciccia pelosa, il bastone dello stendibiancheria da soffitto e lo spruzzino per le piante da due litri e quasi pieno, mi viene il dubbio che forse forse dovrei chiedere i danni alla tua pseudopadrona per la patacca di marciapiede rotto che mi hai fatto.
Tommy sei una piattola. Vergognati. Un gatto giovane e sano come te non dovrebbe dipendere dalle ciotole degli altri, tantomeno fare il finto abbandonato come se nessuno qui attorno sapesse che hai il tuo giro quotidiano ben prefissato di ristoranti a sbafo. Un gattone come te dipendere da un umano... E poi ti meravigli se Gioia e Heidi ti guardano dall'alto in basso?
Al risveglio della Iena Frignans abbiamo fatto un po' di merenda e abbiamo tentato di tagliare l'erba in giardino. Tentato, perchè il tagliabordi funzionava a meraviglia ma il tosaerba no... Bloccato, impastato di erba perchè dopo che lo ha usato lo zio nessuno si è preoccupato di vedere se era da pulire. Lo zio non poteva saperlo comunque, non l'aveva mai usato prima, e comunque ci ha pensato Papigà a farlo ripartire quando è tornato.
Ieri sera abbiamo cenato fuori in giardino. Lo facciamo poche volte, e mai quando fa caldissimo, perciò Trippa ne è stato tanto entusiasta che mi ha aiutato perfino a preparare il tavolo. E ha mangiato il pollo impanato di gusto, cosa che di solito non vuole nemmeno vedere. E' stata una serata gradevolissima: il mio giardino sta venendo sempre meglio, ne sono sempre più orgogliosa. Devo metter sotto Popolly perchè ne faccia delle belle foto. A fine pasto abbiamo goduto anche dello spettacolino in diretta: le gatte che facevano la lotta all'ultimo pelo. Lo fanno ogni sera al tramonto e mi diverte moltissimo. Diverte anche Trippa, che se fino a qualche tempo fa voleva intromettersi nella lotta per prenderne parte, ora ha capito che se si tiene a debita distanza lo spettacolo dura di più, perchè non vogliono essere disturbate nel loro lavorìo di assalti e capriole.
E oggi è lunedì, sono appena tornata dall'asilo dove ho lasciato mio figlio, sono passata per il mercato a prendere dei calzini e quattro piantine e adesso vado a tuffarmi nei mestieri quotidiani.
Buona settimana a tutti!
domenica 20 maggio 2007
Ho dovuto sculacciarlo di brutto perchè stava per ingoiare dei pezzettini di mattoncini Lego dopo che l'ho ammonito quattro volte di non metterli in bocca (e lo fa apposta). Ho avuto il magone tutto il pomeriggio perchè ho dovuto tenerlo a debita distanza dal teppistello dei vicini, e Trippa aveva gola di giocarci insieme.
Per rimediare gli ho offerto una cena al Mac Donald's (ovvero in Trippese "Meldonal") io e lui soli, visto che papà lavora. Mi sembra che l'abbia gradito. Lui adora il "Tost con le patatine cote" e il "checcia" da tocciare (leggi patatine e ketchup).
Perchè come non smetterò mai d stare in pensiero quando Gioia esce per più di 24 ore, così dieci volte tanto non smetterò di sentirmi in colpa ogni qual volta devo ricorrere a una sculacciata o anche solo a un rimprovero. Per quanto bene gli faccia io vorrei che mio figlio ridesse sempre.
sabato 19 maggio 2007
Sabato
E come ogni sabato Papigà si piglia un bel predicozzo finale, corredato dal suo solito commento-lagna: "Ecco, io non ne faccio una buona, ecco tu hai sempre da ridire, ecco sbaglio sempre".
No, Papigà, non sbagli sempre. Fai sempre lo stesso sbaglio: tratti la casa come fosse un magazzino.
Come ho detto stamattina a Meg e a tutti in un post recente, è una tara maschile.
Ma porcamiseria...E poi si lamentano che le donne brontolano...
venerdì 18 maggio 2007
E guai (sottolineo GUAI) a chi mi consoglia di fare l'abbonamento Sky per vedere il resto. Sapete che con Sky ce l'ho a morte e il non-acquisto per me è un sacro principio. Preferisco aspettare dei mesi e rivederlo su Italia1 e nel frattempo vedere qualche alternativa in tv. Sic.
Aggiornamenti
Secondo: e questo è soprattutto per Laura a cui ne avevo parlato tempo fa ma mi sono scordata di segnarmelo qui. La gatta con la coda spezzata ha fatto i cuccioli ma devono essere nati morti. Infatti otto giorni fa circa si è fatta coprire dal Tommy per un intero pomeriggio nel mio giardino, e per di più (sti spudorati) mentre ricamavo beatamente sotto al gazebo e mentre Trippa (per fortuna) era via col papà. Sta zoccola.
Terzo: leggendo il post di Meg di qualche giorno fa mi è venuta una rabbia colossale perchè sono giorni che cerco qualcosa di carino da mettere sopra ai pantaloni, visto che qualcuno (e non voglio dire chi perchè l'interessato legge qui e capisce subito di essere lui) si è pensato di affermare che mi vesto all'antica. Perchè rabbia? Perchè è vero anche da queste parti che se pesi più di cinquantacinque chili o ti vesti come un sacco, o devi tirar fuori dal portafoglio diversi biglietti da dieci. Che ovviamente non ho, perchè i muri di casa se li ciucciano come caramelle. Sinceramente, sono passati diversi anni da quando ho smesso di cucirmi i vestiti, ma con un po' di buona volontà quasi quasi faccio uno sforzo (visto che ora ho più tempo) e rispolvero stecche e carta velina. A mali estremi, estremi rimedi. Rimango comunque dell'idea che grasso non vuol dire vecchio, e vorrei tanto che a chi lavora nel mestiere venisse il dubbio che forse anche le over 46 hanno voglia di vestirsi da trentenni se hanno trent'anni, e non come le loro prozie.
Per la cronaca, senza pudore confesso di avere una 52. Peccato non corrisponda altrettanto seno, quello mi avrebbe fatto piacere averlo
Quarto: Heidi sta bene, ha riaperto l'occhietto anche se non del tutto. Mistero della scienza felina, si lascia medicare senza fiatare. E ci riesco da sola, contrariamente a quando la frontlizzo. Evidentemente sa cosa le conviene. Ieri quando la gioiuta è tornata per prima cosa le ha annusato il muso, evidentemente si è accorta che c'era qualcosa fuori dall'ordinario. Heidi ha cercato comunque di attaccar briga con lei, ma l'altra non ha voluto darle retta più di tanto. Mi chiedo a quali e quanti festini si dedichi durante le sue uscite extra-long...
giovedì 17 maggio 2007
Io non ho mai avuto sogni premonitori, premetto. Stanotte ho sognato una gatta rossa che mi si strusciava sulle gambe in segno di saluto, con la coda alta. Poi si allontana guardandomi bene prima di andarsene. Di gatte rosse in questi cortili ce ne sono due, una è di Francesco il mio vicino e l'altra è una randagia che - ne sono straconvinta - è la mamma di Heidi. Entrambe non si sono mai lasciate avvicinare.
Gioia non si trova da ieri pomeriggio. Al richiamo della colazione stamattina non ha risposto.
martedì 15 maggio 2007
Oh beh, mio marito non poteva farmi un complimento migliore. Abbiamo trascorso una buona mezz'ora in macchina in un parcheggio, aspettando che la pizza ordinata in pizzeria (al take-away) fosse pronta. Nostro figlio dormiva appollaiato nel suo seggiolino dietro. Mezz'ora a parlare di tutto e di niente. Come una manciata di anni fa, da morosi, mentre si aspettava il traghetto che mi avrebbe riportato a casa mia. Ieri sera ci facevano compagnia una lattina di tè freddo e una bottiglietta di birra, e basta.
Sono quasi sette anni che io e Papigà siamo sposati, e ancora non mi capacito di essere sua moglie. E' grave eh... Sentirmi dire "sto volentieri con te a far niente" mi risuona ancora come una cosa fantastica. E nonostante ci conosciamo da ormai dieci anni e da nove stiamo assieme mi glorio ancora della mia conquista: Papigà ha sposato me.
Non riesco a dimenticare che quando ci siamo conosciuti lui stava con un'altra. Come nella serie di "Un Medico in Famiglia" che stanno trasmettendo in questo periodo, Papigà stava seriamente pensando di sposare un'altra. Una del suo paese. Infelicemente, ma faceva sul serio. E dopo un anno di sofferenze... ha scelto di stare bene, perchè io stessa sapevo che sarei stata bene con lui. Io lo amavo e lo amo, lui mi amava e mi ama. Gli anni passano ma certe cose non si dimenticano. E forse sarà un caso, ma anche lui ogni tanto quando gli sussurro "ti amo" mi chiede il perchè. Perchè si e basta, perchè è così. Perchè con lui sto bene.
Sarà sbagliato, sarà strano, ma non riesco a dare per scontata la sua presenza. Oddio, non che stia sempre con il cuore in sospeso nel quotidiano, ovvio che per mandare avanti una famiglia non si può continuamente chiedersi se l'altro ci vuole bene... sarebbe la paralisi totale. Però meravigliarmi di quanto mi vuole bene, questo si. Ogni giorno.
domenica 13 maggio 2007
La festa della mamma
Mia madre si era dimenticata che oggi è la festa della mamma. Forse queste cose si ricordano quando si hanno dei bambini piuttosto piccoli, perchè a scuola (asilo) glielo insegnano e tu ti ritrovi a festeggiare questo giorno anche se non ne hai voglia. Ma io ne avevo, o insomma, io mi ricordo sempre di questo giorno. Saranno cavolate ma è così. E a mia madre, nonostante i miei pensieri nei suoi riguardi ultimamente non siano dei più positivi (tutt'altro) ho regalato una bottiglia di un certo amaro che so ricordarle la sua giovinezza (perchè al suo paese a quindici anni era permesso di annusare solo quello). E mi è sembrata contenta.
E poi Trippa mi ha fatto gli auguri. Prima stampandomi un bacione dicendomi "tanti auguri mamma" mentre stava seduto sul vasino (lo so, è poco romantico, ma mio figlio bisogna prenderlo com'è e quando gli viene), e gli auguri secondari... beh a me sono costati urla e a lui tre sonore sculacciate e un'ora di pianti. Capita. quando i pianeti sono allineati in maniera sbagliata e la luna ci guarda di traverso, capita. Capita di trascorrere una mattinata che inizia alle sei e mezzo del mattino sotto i migliori auspici, e che a causa di un misterioso cambiamento di direzione del vento verso le dieci si trasforma in una giornata di bufera. Io tra l'altro non me ne preoccupo eccessivamente, dato che un anno fa i capricci erano la norma e i momenti di pace talmente rari che quando arrivavano contavamo i minuti che li separavano dai capricci successivi. Quest'anno in compenso si vive bene in quel senso.
Però sentirsi chiamare "mamma" è la cosa più bella del mondo. E' vero che la prima volta mi ha fatto un certo effetto che non dimenticherò mai, è vero anche che quando ti senti chiamare "mamma" millanta volte al dì o mentre sei nel bel mezzo di una bufera, ma "mamma" è una parola bellissima. E mio figlio lo dice davvero bene.
sabato 12 maggio 2007
Sto facendo pulizie
venerdì 11 maggio 2007
martedì 8 maggio 2007
Oggi sono stata al mercato a Codroipo (finalmente, dopo settimane che dico a me stessa che dovrei andarci e poi rimando con delle scuse... per evitare la noia di trovar parcheggio sigh!), e mi sono fiondata alla megabancarella di mercerie che di solito è strapiena di donne in coda fin dal primo mattino. Avevo una mission semi-impossible da fare: vincere il mio orgoglio di ricamatrice gelosa e acquistare un set per l'asilo per Gioggi. Mi fa ancora un certo effetto ricamare per una bambina, sebbene l'unica bimba per cui ricamo ormai sia lei. Almeno per adesso. Vedo di finire alla svelta un lavoretto che ho impiantato ieri (un sacchetto portamacchinine per Trippa, vediamo se impara a non sparpagliarle in giro per la casa) e prima di fine maggio conto di iniziare a ricamare il completo.
Fermarsi ad attendere il turno a quella bancarella è deleterio... Hanno esposto ogni ben di dio di ricamabile, e a costi decisamente allettanti, e se non avessi avuto una certa fretta sicuramente me ne sarei tornata a casa anche con quattro/cinque presine, qualche canovaccio e un paio di asciugamani. Che come da regola sarebbero rimasti nella scatola dei ricamabili per mesi, poi sarebbero tornati fuori per essere ricamati e infine di nuovo riposti nel cassettone, stavolta della biancheria. Cassettone che tra poco scoppia. Perchè per quanto io le mie cose ricamate le usi, non posso usare più di un paio di presine per volta e qualche asciugapiatto... No?
lunedì 7 maggio 2007
Oggi è stata una giornata particolarmente assurda. In pratica non mi sono mai svegliata veramente dal sonno mattutino. Ho combinato una lunga serie di pasticci senza nemmeno rendermene conto, iniziando dalle padelle lavate asciugate e riposte in frigorifero, passando per gli orli dei pantaloni cuciti solo per metà di ciascuna gamba, finendo con un piatto volato sul pavimento non so nemmeno come. In mezzo hanno trovato spazio innumerevoli sproloqui, figuracce e quant'altro di imbarazzante. Evidentemente la maggior parte dei miei neuroni oggi si è assentata per un week-end fuori porta...
domenica 6 maggio 2007
sabato 5 maggio 2007
Complegatto
Perchè mi hai scaldato il collo e le gambe tutte le notti in cui metà del letto era vuota.
Perchè con te ho scoperto un mondo che ha un fascino incredibile.
Perchè mi hai reso orgogliosa, arrabbiata, intenerita, schifata, stupita innumerevoli volte.
Perchè hai accettato Trippa senza mai fargli un graffio, sopportando le sue tirate di coda, le sue manate affondate sul tuo dorso, le sue primissime carezze che sembravano tuonare dall'alto come massi, le sue tirate di orecchie e i suoi fantasiosi dispetti.
Sperando che non ti trovi già a metà della tua felinissima esistenza.
venerdì 4 maggio 2007
Ieri riunione
Ieri pomeriggio c'è stata riunione dei genitori all'asilo. Le rappresentanti di classe hanno detto che ci sono problemi con la mensa, la cuoca non rispetta il menù dato dalla dietologa, le grammature indicate nelle tabelle eccetera. I bambini però sembrano contenti e mangiano volentieri. Io non posso esprimermi più di tanto perchè Trippa usa la mensa solo da due giorni, comunque si è costituito un comitato dei genitori per fare delle verifiche. Aspettiamo di sapere cosa ne esce.
E' uscito, finalmente, il discorso "grembiulini". Lo scorso anno li usavano, e anche le ciabattine all'interno dell'asilo. Cambiata la gestione, cambiate le maestre, via grembiulini e tutti con gli scarponcini. Una mamma ha chiesto se si può proporre per il prossimo anno il ritorno almeno del grambiulino, e io ho espresso il mio pieno consenso. Magari! Meno tute da lavare (ed asciugare, in inverno è un dramma), più ordine e meno soldi da spendere in cambi. Sarò all'antica, ma io sarei contentissima.
E' pure laureata, sto pezzo di maleducata...
AAAAAAAAAGGGGHHHHHH!!! L'HA RIFATTO!!!!!!!!!!!
Una volta, nei tempi civili, la mia vicina si degnava di suonarmi il campanello e chiedermi se potevo nutrire Tommy durante la sua assenza, mi diceva quanto tempo sarebbe stata via, dove sarebbe andata, quattro chiacchiere insomma per ungermi bene per il favore che le facevo.
Dopo dei mesi è passata al sacchetto sulla porta con relativo bigliettino lungo due pagine di "per favore siamo via blablabla... sono partita presto e non volevo suonare il campanello blabla..." etc. E va anche bene.
La settimana scorsa apro la porta alle otto del mattino e mi trovo il sacchettino sulla porta senza niente di più. E mi incazzo. Quando poi torna, dopo qualche giorno, nemmeno una parola. Io sto buona buonina perchè con i vicini di casa non è il caso di appiccare fuochi se non è strettamente indispensabile, in fondo devo pur conviverci.
Mezz'ora fa rientro dalla spesa, erano le dieci. Io entro nel vialetto, lei sta uscendo. Mi fa cenno di fermarmi, abbassiamo i cristalli e mi fa "sai, ho lasciato di nuovo il sacchetto sulla porta". Io prendo la palla al balzo e le rispondo "Si, ma per favore, puoi almeno lasciarmi un bigliettino, se non altro per sapere quando tornate e blablabla " (eccheccacchio, l'educazione te la devo insegnare io?).
Risposta: "guarda che non volevo suonare il campanello, pensavo che Marco dormisse..." (eh si perchè il rumore di un post-it che si incolla su un vetro è decisamente irritante se te lo fanno sotto le orecchie... ma vaffanquiz va...
L'ho salutata con la mano e me ne sono andata con aria volutamente seccata, e spero che se ne sia accorta.
MA PORCA MISERIA! Io favori non ne nego a nessuno se posso farli, però con questo non sono mica la pezza di turno... Se lei non trascorre un weekend che sia uno a casa perchè quando le gira (praticamente sempre) se ne vola in val d'Aosta, alle Maldive o in Brasile (tanto è uguale, e beata lei che se lo può permettere) non è detto che io domani non decida di passare un fine settimana a Canicattì. Che ne sa se io posso dar da mangiare al gatto? Solo perchè da anni non ci muoviamo di casa per più di una giornata non significa che siamo i suoi portieri...
Piccola postilla di gatteria
Primavera, si riapre la stagione della caccia. Solo che quest'anno il brevetto ce l'hanno in due.
In principio era Gioiuta. E arrivavano, uccellini, lucertole e lucertoloni, farfallotte, topolini, cavallette.
Quest'anno è partita anche Heidi.
Heidi va a biscette, la più piccola che ha portato oggi era lunga venticinque centimetri circa.
Posso dirlo?
Sarà anche segno che l'ambiente è sano.
Ma che schifo.
giovedì 3 maggio 2007
Da ieri Trippa si ferma a mangiare all'asilo. Come previsto sono capricci, ma sono ottimista: ultimamente il piccolo sembra essere più disposto a ragionare rispetto a qualche tempo fa, ormai realizza perfettamente quello che gli succede attorno per cui sono sicura che si tratta solo di adattarsi pian piano alla novità. Sinceramente mi sto rendendo conto che ogni cambiamento di qualsiasi tipo per mio figlio, anzichè apparire come una opportunità, risuona come una tragedia. Mi basta cambiare menù a tavola per scatenare un problema. Questa cosa ce l'ha da sempre, se penso anche solo alla fatica di passare dal biberon al cucchiaino, dagli omogeneizzati al cibo solido, anche ogni volta che dalle maniche lunghe si passa a quelle corte... ogni cambiamento è una difficoltà insormontabile, e ora va bene perchè appunto si riesce a ragionarci, ma spero che pian piano questa cosa si smorzi.
Chissà come la prenderà a fine giugno, quando il suo amichetto di giochi quotidiani si trasferirà in un altro paese. Io ho tentato di dirglielo, lo sto preparando, ma per ora non ho ottenuto un granchè, se non un semplice "si mama, N. va ad abitare nella casa subito vicino" (riferendosi alla villetta accanto). Oh, non che mi dispiaccia del tutto. Il piccolo N. è un piccolo delinquente, intendiamoci. A quattro anni lo stanno crescendo come un baby selvaggio... Suo padre gli ha insegnato a tirare il pallone sul tetto e a prendere di mira i gatti con la scopa, a scavalcare le reti per riprendersi il pallone quando finisce nei giardini altrui e poi a tirarlo di nuovo oltre alla rete per fare goal, a palleggiare sul cofano delle auto, a correre più forte degli altri quando riesce ad accaparrarsi un gioco non suo per non restituirlo, ad entrare nel mio giardino senza chiedere permesso per prendere quello che gli va (i giochi di Trippa, e per fortuna che Trippa ha imparato a riprenderseli senza troppi complimenti)... Ma nonostante tutto questo in fondo è anche grazie a queste cose che mio figlio ha imparato a difendersi, e ad andare d'accordo con i bambini vivaci senza farsi mettere i piedi sulla testa. E a N. vuole bene, perchè insieme passano le ore durante pomeriggi che da soli sarebbero estremamente tediosi. Trippa ha un altro amichetto che abita al di là della strada, ma non può invitarlo a giocare perchè questo bambino è allergico ai gatti e non può stare in casa nostra. Vedremo di organizzarci per andare noi da lui qualche volta. Sua madre ne sarebbe felicissima, me lo ha già detto.
Vederlo giocare con altri bambini mi dà una soddisfazione enorme. Forse perchè mi mostra in questo modo un lato del suo carattere che non conoscevo, il suo modo di rapportarsi con persone estranee alla famiglia eppure coetanei. Trippa è un amicone, non si butta nella mischia ma si diverte moltissimo a guardare gli altri che si divertono, e quando è sicuro che la situazione può fare per lui ci si adatta con una gioia sana e un atteggiamento da piccolo papà. Detta le regole con fermezza, esprime le sue sentenze, giudica con autorità ma sempre sorridendo, e gesticola tantissimo. E vuole aiutare tutti a modo suo.
Ah, Papigà ha un raffreddore da paura, io mal di gola e tosse. Ci risiamo.