mercoledì 28 marzo 2012

martedì 27 marzo 2012

sabato 24 marzo 2012

Bisturi!

Finalmente ieri sono riuscita a farmi ri-visitare dal chirurgo vertebrale.
Che mi ha fatto ricordare quanto sia detestabile parlare con qualcuno che non ti lascia finire una frase prima di iniziare a risponderti. Fantastico. Da riversamento di bile. Esci dalla conversazione (o fantomatica tale) con la netta sensazione di essere stata in una giostra tipo Tagada
 Ve la ricordate?
Comunque, mi ha messo in lista d'attesa per l'intervento. Titubante per il fatto che sono due ernie e non una (sembra che non sia così semplice per via del recupero poi), mi ha lasciato con più domande che risposte. Di fatto almeno si va avanti.
E adesso aspettiamo. Quanto, non me lo hanno saputo dire. 
Di nuovo in sala operatoria. Evviva. Voglio la raccolta punti.

venerdì 23 marzo 2012

Fumata nera - il verbale INPS

Mi autoconcedo un momento di incazzatura furioso. Me lo merito. Mi spetta.
E' arrivato il verbale della visita per l'invalidità civile.
Non è niente il fatto che mi abbiano abbassato la percentuale dall'80 per cento al 67, che è RIDICOLO se si pensa che il minimo per ottenere un qualsiasi beneficio è il 74 (allora datemi direttamente il trenta, no? Niente per niente, almeno fatelo bene).

E' quello che è stato scritto sul verbale che mi ha fatto fumare nero.
Una montagna di fantasie del medico, interpretazioni basate su cosa non lo so, da una visita fatta per modo di dire. Inesattezze pesanti, e sottolineature sul fatto che mi sono presentata da sola (senza nemmeno chiedere come mai, gli avrei spiegato quanto mi è costato), ero perfettamente lucida (non immaginavo che malato fosse anche sinonimo di cerebroleso incondizionatamente), mi muovevo autonomamente (ma devo per forza urlare di dolore a ogni piegamento?).

Se mi sto adattando a questa mia nuova condizione (nuova si fa per dire, sono quasi tre anni che mi ci trovo) è perchè mi sono imposta di viverla con dignità, di vivere dando contro alla sofferenza piantandole le corna addosso, di mettere un sorriso in volto davanti al dolore perchè non oso immaginare un'esistenza da qui alla fine del mio tempo come donna compatita, di muovere a pietà la gente che mi incrocia per strada se posso evitarlo. Io sto male ma mi trucco, mi pettino, esco pulita e in ordine, se mi scappa la risata me la faccio di cuore, perchè per piangere ho già pianto tanto e piango ancora quando sono sola. Quando mi chiedono come sto rispondo sempre "bene, grazie", perchè tutti hanno le loro noie, e non è giusto riversare le proprie addosso a qualcuno solo perchè le proprie sono certificate da un medico. Ecco, questa sono io, e lo sono sempre, o perlomeno cerco di esserlo, perchè è il mio modo per sopravvivere.

Ma forse, e solo forse, in certe situazioni è meglio fare teatro, esagerare, fare il malato come vuole una certa mentalità, il malato patetico, che piange tutto il giorno sulle sue disgrazie e passa il tempo che lo costringe a letto guardando il soffitto e pregando il rosario a voce alta, che tutti lo sentano. E' di certo più credibile. Sorridi nonostante il dolore? Stai bene. Attraversi il corridoio senza zoppicare? Puoi fare i duecento metri di corsa.
Era meglio che facessi la parte. Con la coscienza sporca, certo, ma con i miei diritti rispettati.
Mi sento presa in giro, umiliata. 

Farò ricorso, ovvio. E un bel VAFFA triplo strato condito al cianuro.

giovedì 22 marzo 2012

Urla

Non mi ricordo in quale passato meandro di questo blog, scrissi un post che riguardava il mio deciso fastidio (in francese, scazzo) per le urla che i miei uomini usano per comunicare da un piano all'altro. Stessa cosa per chiamare me, tanto che spesso evito direttamente di rispondere così da fargli fare le tremilacinquecento scale che ci separano (una rampa perfino) per parlarmi in tono umano. Ci si risparmia una tonsillite e ci si guadagna in forma fisica. Perfino i gatti hanno preso questa insana (per i miei nervi) abitudine: non di rado dal piano di sotto arriva di sopra un MAAAU MAAAAU MAAAU in tono discretamente veemente per fare le richieste più disparate, che se non soddisfatte in tempi felini (immediatasubito) mi vengono ripetute mentre salgono le scale in tono ancora più perentorio.
Bene. Fatta questa premessa, due righe per raccontare che il Gatto Alfa oggi, un po' per risolvere almeno dal lato "umani" il problema (ma anche in previsione dell'estate, quando gli spazi abitati vanno ad allargarsi compredendo il giardino), e diciamolo, un po' per sfizio personale, ha speso la bellezza di venti neuri in un paio di walkie-talkie.
Figo!
Così da oggi anzichè il classico urlo a squarciagola MAMMAAAAAAAAAAAAAAA!!!, si sentirà ululare in tutto il castello di trecentocinquanta metri quadri a piano (!!!) in fondo al vialetto una sirena bitonale stile ambulanza: BIIIUUUIIIIUUUUIIIUUU!
Ovviamente seguito dall'urlo a squarciagola MAMMAAAAAAAAA ACCENDI LA RICETRASMITTENTEEEEEEEE!!!
Certo, cambia molto.

mercoledì 21 marzo 2012

Oncovisita, tappa numero boh?

Bene, rimandata a settembre, o giù di lì, solo con analisi del sangue (markers e altra robaccia) e mammofotografie . Meglio di così...

sabato 17 marzo 2012

Hanno Anno Hanno...

-Mamma, HANNO si usa come se si dicesse POSSIEDONO, mentre ANNO no. E se io scrivo "i bambini........deciso di giocare a pallone" in mezzo ci sta ANNO senza H!
-No Power, un momento. ANNO senza H  si usa solo quando parli dell'anno inteso come tempo, mentre HANNO per tutto il resto. 
-Ma i bambini della frase non possiedono una decisione, la decisione non è una cosa che si può possedere!
-Power, hai ragione, ma HANNO è la voce del verbo avere, e si usa non solo intesa come possedere, ma anche assieme ad altri verbi per dargli un altro senso. E poi scusa, queste sono cose che imparerai più avanti, a te basti sapere che ANNO senza la H si adopera solo per una cosa, nient'altro. 
-Mamma, sei tu che non capisci! Il papà mi ha detto di chiedere a te la spiegazione perchè andavi meglio di lui in italiano, ma l'italiano è cambiato da quando andavi a scuola tu, non si impara allo stesso modo! Sono passati tanti anni! Le lingue cambiano sai?

E certo, noi che siamo nati praticamente l'altro ieri, nel periodo della Roma imperiale siamo rimasti al latino, com'era? Rosa rosae rosae rosam rosa rosa rosae rosarum rosis rosas rosae rosis... O_o

martedì 13 marzo 2012

Piccoli monelli crescono

Nello spogliatoio ha fatto disastri. Ha iniziato ad usare la cintura a mò di lazo, facendo fuggire i compagni a destra e a sinistra. Il Power si è rifugiato sotto al tavolo, e nell'impossibilità di colpirlo al volo lo ha raggiunto a gattoni, gli ha legato la cintura alla caviglia (come ha fatto non lo so, ma mio figlio è proprio tordolo...) e lo ha tirato fuori a strattoni. Il Power, anzichè difendersi, frigna (ma dico io, va bene che il maestro ha ordinato "niente Judo fuori dal tatami", ma a tutto c'è un limite! Cavolo, il Di è la metà di te, e ti lasci trattare come un peluche  in lavatrice...).
Un bambino è uscito fuori a chiamare la madre, che noncurante delle urla provenienti dalla stanzetta chiacchierava beatamente sostenendo che lei per il suo piccolo (anche Hitler a sette anni era piccolo, aggiungo io) darebbe l'anima.
Entrata (finalmente) nell'arena informa il piccolo imberbe Adolf  che i suoi modi di socializzare non sono proprio del tipo che si userebbe in un college britannico. Adolf, as usual, tira fuori la lingua e PRRRR alla lady mummy. Come da prassi.
Piccolo Lord (altrimenti detto "il grillo parlante") si avvicina e ammonisce il fuhrer: smettila di fare così o nessuno gioca più con te.
La dottoressa (che si chiede ancora perchè dal tempo dell'asilo tra mamme la si soprannomini così, ma fa niente), esplode in un signorile FATTI I FATTI TUOI.
Ora, non è che io sia una educatrice laureata in psicopedagogia, nè aspiro a rubare il posto a tata Lucia, ma di certo non mi passerebbe per la testa di abbuonarla a mio figlio e rimproverare l'altro, almeno in un caso del genere. Soprattutto sapendo  che non è per pura fantasia se il primo ha già preso in un anno e mezzo di scuola il triplo delle note del Power (e ce ne vuole, credetemi), e se su 30 compagni 29 lo evitano come la peste. E non di certo perchè ha gli occhiali. Insomma, qualche domanda me la farei.
La dottoressa, nel mentre che si batte la testa contro il muro ogni giorno nelle chiacchiere all'uscita della scuola sostenendo che non capisce come mai suo figlio abbia un carattere così viziato, capriccioso e violento, continua a pubblicare su FB infinite moine su quanto sia meraviglioso essere madre e sui modi più patetici per esprimere la sua abnegazione verso il frutto del suo ventre.
Ma dagli uno sculaccione, cazzo.

lunedì 12 marzo 2012

Il turno di Miki

Oggi abbiamo fatto sterilizzare Miki.
E niente, era incinta. Zitta zitta, quatta quatta, con un calore evidentemente in supersordina ce l'ha fatta sotto al naso. Aveva quattro brugolini, di meno di un mese.
Mi concentro sul fatto che la probabilità che fossero del fratello era alta, anche se un mesetto fa è rimasta  dormire (dormire?) fuori per due giorni e una notte, e quando è tornata si è avvicinata accompagnata da un gattone simile a lei dall'aria spudoratamente soddisfatta.  Ma se fossero stati del fratello è bene che sia andata così, alla fine.
Però un po' "piccolo mostro" mi ci sento, è inevitabile.
Adesso è giù, che pian piano ritorna tra noi vivi. Bagnata fradicia di pipì e fatta come se si fosse fumata un concentrato di roba buona, ma sta bene.
Nel mentre attendiamo l'evento di Maia, dovrebbe mancare una settimana ormai.

giovedì 8 marzo 2012

Nonna E...

-Hai visto nonna E. oggi? E' venuta lei a prendere il Gi?
-Si. E al solito non mi ha fatto mancare la sua dose. Che pesante che è quella donna...
-Perchè credi che sia uscito proprio cinque minuti prima delle quattro? Per non correre il rischio di incontrarla XDDD
-Ma che palle di lei... Qualsiasi problema hai lei ce l'ha sicuramente raddoppiato. L'anno scorso mi ha chiesto come stavo perchè aveva saputo del tumore, e poi mi ha detto che lei ne ha uno inguaribile e inoperabile all'orecchio ("si chiama neurinoma sai?". Vabbè, gugolate un po' voi...). Mi ha chiesto chi fosse il suo oncologo per poi dirmi che lei l'hanno vista tre o quattro oncologi. Mi ha chiesto quante pastiglie prendevo al giorno per i dolori e lei ne prende il doppio. Oggi se n'è  uscita con la storia delle ernie, perchè mi ha detto che sua figlia gliene ha parlato. Io ne ho tre? Lei ovviamente ne ha quattro. E' stata operata a una qualche anno fa, "ma ti operano anche te? Si? Ah, sono quasi completamente estruse? Le mie non erano solo estruse, erano attorcigliate attorno alla colonna vertebrale, che per toglierle le hanno prima bombardate col laser e poi le hanno tirate fuori pezzo per pezzo". La prossima volta che la incontro le racconto che ho una psicosi con smanie omicide, sono in cura da un neuropsichiatra da centocinquanta euro a seduta, prendo quattro antidepressivi al giorno per tenermi in piedi e quando mi vengono le crisi devi chiudermi in camera a chiave. Sono curiosa di sentire cosa mi dice.
-Non serve, ci ho già provato io.
-E che ti ha detto?
-Che per lei non c'è più niente da fare.
-Almeno su una cosa ci ha preso...

Poscritto: nonna E. non è mia nonna ma la nonna del Gi, e chi si immaginasse una vecchietta coi capelli bianchi e l'Alzheimer incalzante è completamente fuori strada: trattasi di una nonna che non so se abbia già raggiunto la cinquantina... No, così, giusto per precisare.

mercoledì 7 marzo 2012

Ogni tanto mi vengono così...

A colazione.
-Mamigà, lo sai che secondo un recente studio americano, riducendo di un terzo le calorie assunte durante il giorno si aumenta la prospettiva di vita del venti per cento?
-Ah si?
-Certo! E' stato sperimentato su un gruppo di 150 volontari, che hanno modificato la loro alimentazione per un certo periodo portando l'assunzione di calorie da 2200 al giorno a 1800. 
-Mngm.... 
-Fa pensare, no?
-Si. Penso che se uno di quei 150 volontari uscendo di casa gli cade una tegola sulla testa e se la asciuga, gli sballa la statistica e devono ricominciare tutto daccapo.
-...

lunedì 5 marzo 2012

Revisione

Mezz'ora di auto per arrivare all'ingresso della  città, un'altra mezz'ora solo per trovare parcheggio; ho chiesto informazioni al tipo del casottino del parcheggio interrato su dove fosse sta benedetta piazza dove dovevo recarmi, mi prospetta una camminata di mezz'ora descrivendomi per filo e per segno quanti sanpietrini mi separassero dalla mia destinazione, salvo poi scoprire che in realtà mi trovavo a si e no cinquanta metri.
Stamattina ho fatto la visita (chiamiamola visita, a me è sembrato più una valutazione sul fatto che avessi tutti gli arti al loro giusto posto, vabbè) di revisione dell'invalidità civile. Ho così scoperto che due anni fa ho avuto il verbale provvisorio seduta stante solo perchè avevo il tumore ancora presente (parola dell'impiegata: ancora vivo...), stavolta dovrò aspettare che mi arrivi per posta raccomandata dopo essere stato valutato da chi di dovere a... Roma. Confesso che al sentir nominare "Roma" nella stessa frase che comprendeva le parole "la sua pratica" mi ha fatto cadere le braccia. Metaforicamente, si intende. Con tutto quello che si sente in giro...
Bene, non mi rimane che attendere, sperando in bene. Che chi vive sperando muore cantando, dicono, e io aggiungo "almeno muore ottimista".
Oggi sono nervosa come una biscia.

sabato 3 marzo 2012

Compagnia

Anche durante le ore di riposo forzato, non sono mai sola.
E' bello sapere di essere apprezzate ^_^

Piccolo piccolo trovaforbici

Ma perchè le forbici da ricamo sembra non bastino mai? No, bastavano quando non avevo la mania di iniziare smilanta lavori in una volta sola...

Insomma, una buona scusa per regalarsi un paio di forbicine c'è sempre. Anche perchè poi c'è anche la scusa per farmi un trovaforbici. Giusto perchè c'era un pezzettino di emiane di cotone che avevo tinto col caffè, solo soletto lì a far niente... E mi faceva un po' di pena. Insomma, in un batter d'occhio ho fatto questo



Ho provato a cucirlo a mano con del perlè, ma mi è riuscito un mezzo schifo... Ma tanto lo uso io, e che caspita. Nota: il campanello è uno dei tanti rubacchiati ai collarini dei miei gatti.




Un lato...




...e l'altro.



Non si vede molto, ma in teoria ho usato un moulinè rosso sfumato. Gli schemi sono tra i free della DMC.

venerdì 2 marzo 2012

Stamattina ho fatto la seconda RM al bacino. Il chirurgo che mi ha visitato un mese fa mi aveva chiesto di rifarla ai primi di marzo, e di tornare da lui con gli esiti. Solo per valutare se togliere entrambe le "sasse" o una sola, e per decidere la tempistica.
Io, di mio, credo che se si può prendere per matto un essere umano che brama di finire in sala operatoria, allora io sono tra i matti più matti. Che zitta zitta quatta quatta, inizio a non poterne davvero più. Il dolore, alla lunga, stanca il corpo ma anche l'anima. E chi mi conosce bene sa che nel momento in cui arrivo a lamentarmi ho qualcosa di più di un'unghia rotta.
Intanto mi hanno convocato per la visita di revisione dell'invalidità civile, per lunedì mattina, stavolta nella Big City. Sono preparata al peggio, visti i tempi che corrono.