Finalmente hanno chiamato la mamma per iniziare la radio: farà la prima lunedì prossimo.
Aveva chiesto di fissare la terapia verso sera, le hanno detto che il macchinario a cui è stata assegnata lavora solo al mattino (ma magari se provo a parlare io col tecnico... Io chiedo, se mi assecondano bene, altrimenti pazienza).
Io ho ancora tanti esami da fare e mio figlio ha finito la scuola da mò. E da qui non ci sono mezzi pubblici che la portino, consideriamo anche il fatto che mio fratello lavora quasi tutte le mattine. E sono quaranta chilometri da fare, non è pensabile di farli fare sempre alla stessa persona per venticinque giorni consecutivi, è tempo e sono costi.
Ci sarà da tirar fuori una bella dose di fantasia per incastrare i turni di mio marito con i miei saltelli da un ospedale all'altro per me e i salti di tutti per lei, considerando che c'è un bambino di sette anni che per forza di cose almeno un paio di volte dovrà seguirmi negli ambulatori (e di conseguenza sentire cose che per un bambino sono proprio l'ideale...).
Vabbè, inventiamoci anche questa esperienza.
Intanto domani è la volta della scintigrafia ossea, Stargate. Occhio che domani sera il nordest è illuminato aggratiss. Ringraziatemi.