Lo scorso anno mi è arrivato da un paio di contatti femminili, e ho avuto la stessa reazione di quest'anno. Se ne parla tantissimo sul web, e chi è particolarmente sensibile all'argomento non può non averci fatto caso. E' l'ennesima catena di sant'Antonio, così la definisco io. Non so se sia davvero divertente per qualcuno, per me non lo è. E guardacaso, pensa tu che strano, tra le amiche (vere in carne ed ossa) che hanno vissuto la mia stessa arrampicata sull'asta della Flebo per eccellenza, non ce n'è stata una che sia UNA che vi abbia:
- primo - aderito
- secondo - si sia fatta una sana risata
- terzo - che l'abbia considerata efficiENTE ed effiCACE.
Parlo del... come definirlo... gioco? Ad ognuno la sua interpretazione. Faccio copia-incolla del messaggio che gira attraverso i contatti femminili su Facebook, in via privata naturalmente.
Care, è arrivato di nuovo il periodo di supportare la campagna per aumentare la consapevolezza di tutti in tema di cancro al seno. Vi ricordate il gioco dell'anno scorso? Consisteva nello scrivere il colore del vostro reggiseno sulla bacheca. L'anno scorso il gioco ha visto una partecipazione tale di persone che siamo state persino citate nei telegiornali e il continuo aggiornarsi degli stati sulle bacheche ha ricordato a tutti perché lo facciamo e ha contribuito ad accrescere la consapevolezza di tutti in questo ambito. Ricordatevi di NON spiegare agli uomini che leggeranno il vostro status che cosa significhi quello che avete scritto... teneteli sulle spine! ^^ Vediamo fin dove arriviamo quest'anno: l'anno scorso quello del reggiseno ha fatto il giro del pianeta!!! Per favore, copiate ed incollate questo messaggio ed inviatelo a tutte le vostre amicHE (per posta).Il giochino di quest'anno consisterà nello scrivere sul vostro stato il mese ed il giorno della vostra nascita nel modo seguente: ogni mese qui sotto elencato equivarrà ad un paese e il vostro giorno di nascita equivarrà al numero di mesi in cui resterete in quel paese. Esempio: se siete nati il 21 di gennaio la frase dovrà essere del tipo "Andrò in Messico per 21 mesi". Qui sotto l'elenco dei mesi e dei loro corrispondenti paesi:Gennaio - Messico, Febbraio - Londra, Marzo - Miami, Aprile - Repubblica Dominicana, Maggio - Francia, Giugno - St. Petersburg, Luglio - Austria, Agosto - Germania, Settembre - New York, Ottobre - Amsterdam, Novembre - Las Vegas, Dicemb re - Rio de Janeiro
Haaaaa haaaa haaaa. Cioè, tu scrivi sulla tua pagina una frase cretina senza senso, di cui solo le persone che hanno ricevuto l'MP su citato sanno il significato e tutti gli altri si convincono che è passato il gatto a passeggiare sulla tastiera e passano oltre, e hai SENSIBILIZZATO chi ti legge facendogli balenare in mente che toh, che sia il caso che vada a fare una mammografia? Aspetta aspetta che telefono.
Ora, io l'anno scorso mi ci sono svenata, ho litigato furiosamente con diverse donne, e alla fine ho scritto quella che su FB è una "nota" pubblica che spiega chiaramente il mio modo di intendere la tanto di moda "sensibilizzazione" su questo tema. Nota che dopo l'ennesimo cambio di impostazioni della mia bacheca non ho più trovato, ma da qualche parte sarà sicuramente (e al tempo ha avuto anche un discreto numero di condivisioni, a onor del vero, tiè).
Quest'anno ho fatto il bis, senza nota. Ma con la stessa rabbia e lo stesso senso di disgusto.
Non che ci sia molto da spiegare su come la vedo. Chi mi conosce sa che sono tanto creativa quanto concreta, e della concretezza della problematica del tumore al seno non ci vedo nulla in questo fantasioso e creativo passatempo qui sopra. Anzi, vedendomelo recapitare, proprio a ME, da un paio di amiche, ci ho visto un gesto di un vuoto mentale di dimensioni assai interessanti (e una scarsa memoria). Al mio cenno di stizza (molto poco velato, e molto poco "contenuto") mi sono sentita rispondere che se non mi va di partecipare posso solo far finta di non averlo letto.
Eh no cappero. Toccarmi sul vivo e poi dire "fai finta di niente", facciamo un secco NO. Ci sono cose su cui o ci si crede, o non ci si crede. E ci sono cose che si presume che delle DONNE adulte sappiano distinguere quando sono vere e toccano il quotidiano (e troppo spesso ancora in modo esageratamente doloroso), da quelle che una volta spento il pc ce se ne può tranquillamente dimenticare o relegare ai momenti della giornata dedicati ai passatempi.
E il cancro non è un passatempo. Non è nemmeno un giochino, che una volta che vi hai partecipato ti ci puoi lavare la coscienza con quella che "ho fatto il mio". Non è quella cosa che "tanto capita sempre e solo agli altri, mica a me, vuoi che sia proprio così spheegata? Sono sempre stata bene, non bevo, non fumo, ho allattato, chi si ammala di cancro di solito se lo va a cercare! ". Non lo è la diagnosi precoce. La diagnosi precoce non è quella cosa che "bisogna parlarne, e più se ne parla e meglio è, quindi fai girare", come facevamo girare vent'anni fa i pettegolezzi sull'amica avvenente che ci provava a random con i fidanzati di tutte le fantate della compagnia. Non basta.
NON
BASTA.
BASTA.
Bisogna FARLA.
E io, che sono fatta male, mi sono mangiata il fegato in questi giorni, litigando a destra e a manca, senza riuscire a trovare un modo effiCIENTE ed effiCACE per far passare il MIO di messaggio. Che poi non è solo il mio, per fortuna. Io mi arrabbio, alzo la voce, alzo i toni, faccio la tigre incazzosa, e non riesco mai a farmi capire. Mai. Perchè?
Perchè, mi ha detto il Gatto Alfa stamattina mosso a pietà dei miei (e dei suoi) nervi, a volte basta rigirare la frittata per ottenerne un lato gradevole.
E io ci ho rimuginato su sapete. Tutto il giorno. Mentre portavo il cane dei suoceri dal veterinario, mentre preparavo i pomodori da infornare per cena, mentre coccolavo Pulce, mentre ascoltavo il Power che faceva ripartire la manfrina "mi uccido piuttosto, ma i compiti non li faccio" (seee seee gli passa anche, non spaventatevi).
Stasera ho pubblicato questo status sulla mia pagina FB. E più ci rimugino, più mi convinco che si, è la formula migliore. E' il messaggio scritto nella maniera più giusta. E ve lo lascio, dato che non tutti quelli che passano di qui sono anche tra i miei amici... di là.
Pensavo... dato che mio marito mi ha fatto giustamente notare che mi sto innervosendo eccessivamente per una cosa che, se presa con i giusti toni, può arrivare nella maniera corretta... La butto lì così. Tutte voi che in questi giorni partite per Miami, Tokyo, Dresda, Berlino, Amsterdam, e ogni altro bellissimo posto del globo e ci rimarrete per mesi, vi auguro sinceramente di fare buon viaggio. Però al ritorno, posate le valigie all'ingresso di casa, alzate la cornetta (o tirate fuori lo smartphone, ammoderniamoci anche nel linguaggio) e chiamate il CUP: potete prenotare la mammografia o una visita con un ginecologo che vi insegni a fare l'autopalpazione (se non la sapete fare già) dalle otto del mattino alle sei di sera. Se invece lo spirito che vi spinge a viaggiare così tanto è quello del sostegno donna-a-donna, rivolgetevi alle associazioni di volontariato che operano nel reparto oncologico dell'ospedale più vicino: ci sono molte donne (soprattutto anziane) che potreste accompagnare a fare le chemio, le radio e le visite perchè non guidano, tenere loro compagnia durante le ore passate appese alle flebo, e via dicendo. Ah, se mi mandate una cartolina grazie :-)
Passo e chiudo!