...PRMF è rientrato nei ranghi. Ovvero: ha ricominciato l'asilo lunedì, come tutti qui in FVG. Anzi, scuola dell'infanzia, perchè se dici asilo molti pensano che si parli di nido, se dici "scuola materna" PRMF ti riprende perchè le maestre hanno detto che non si dice più così, eccetera. Vabbè, sempre quella è la menata.
Come è andata? Eeeeh?
Bene direi. Ha fatto due frigni solo ieri mattina, secondo giorno, giusto per ribadire il concetto che secondo lui se ne potrebbe tranquillamente fare a meno, ma per il resto è andata bene. Per lui. Che sono tre mattine (perchè questa settimana finiscono all'una, pasto compreso) che esce sfinito, sfatto, al limite dello stato comatoso, e come sempre alla domanda "cosa hai fatto oggi" risponde il sempiterno "niente". No, veramente lunedì è uscito con la frase "sai mamma, sono tanto stanco, è stato faticoso... ho giocato tanto e mangiato tanto". I particolari non li sapremo mai in questa vita.
Dicevo, stessa aula, stesso armadietto, stesso gancio per la sacca del bavagliotto e stesso gancio per l'asciugamano dello scorso anno. Tutto tale e quale, quindi niente cerimonie inaugurali dei nuovi posti assegnati. Niente anche foto nuova da mettere sull'armadietto, c'è ancora quella che mia madre riuscì a far strappare dal fotografo quando, alla tenera età di due anni e mezzo, PRMF fece la prima fototessera... stando in passeggino. Eh, era troppo dura accettare l'offerta del fotografo di sedersi su quel bel seggiolino tondo fatto apposta, apparentemente, per sgozzare le galline. Comunque.
Maestre nuove: non posso dire nulla, le ho viste quattro volte compresa la riunione della settimana scorsa, quindi mi astengo dall'esprimere pareri finchè non le avrò inquadrate meglio, e loro non avranno inquadrato meglio il soggetto PRMF. Per ora mi hanno solo fatto notare quanto il sopracitato sia letteralmente più alto di una spanna rispetto alla media dei suoi compagni di classe, e in più di quanto sia cocciutello quando si mette in testa qualcosa. Benvenute nel nostro piccolo mondo, care maestre. Un bel gatto da pelare avete.
Quello che mi ha sconvolto letteralmente è il gruppo nuovo di madri/padri con cui mi trovo ad avere a che fare. Ora, io capisco che lo scorso anno i loro cuccioli avessero frequentato la classe dei piccoli, per cui vengono da un'esperienza che emotivamente è diversa da quella vissuta dal mio e dal suo compagno di sventura di sempre (il mitico G., ossia PRMF giallo). Posso anche capire che le maestre dello scorso anno fossero due a mio avviso impanicate, con pazienza zero e tolleranza sotto alle gengive, per cui ogni pisciatina nelle mutande diventava un dramma da esporre a una equipe di psicologi, suscitando le ire di quelle quattro o cinque mamme che, avendo a che fare in quel contesto con il secondo figlio e non con il primo, ben sanno che una pisciatina nelle mutande a un bambino di tre anni non è altro che la normalità.
Ma cavolo. Io non ho mai assistito, in tre anni di asilo, a scene come quelle che ho visto in queste tre mattine.
Intanto non mi capacito del fatto che un bambino di quattro anni venga accompagnato all'asilo in braccio. Sarà perchè per questione di peso con il mio non riesco a fare più di quattro metri, poi o scende o cadiamo come peri entrambi. Sarà perchè io ho una mentalità un po' così, per cui sai camminare e anche bene e quindi cammini, a meno che tu non abbia la febbre a quaranta. Insomma, è una cosa chenon capisco. Ma tant'è, ognuno si cresce i figli come vuole.
Ma la cosa che più mi ha lasciata attonita è l'uscita dei bambini. LA RESSA! Le bidelle aprono la porta di ingresso e ti trovi una massa di madri, un padre in prima fila, premere contro la porta dell'aula come al super quando c'è il 3X2 sul dixan. Un papà che non aspetta nemmeno che la maestra apra la porta, la spalanca e entra in aula urlando al figlio "SONO QUIIIIIIII!!" agitando le braccia neanche stesse tornando dal fronte. ECCHECCOS'E! Sono stati via solo quattro ore i bimbi eh, e mica al reparto reclutamento cavalleggeri, hanno giocato con il pongo, mica li hanno addestrati a usare bombe a mano... Ogni tanto mi sento io la madre snaturata che non ha la minima fretta di riprendersi il mini-pollo, perchè tanto prima o poi per uscire deve uscire, quindi se anche attende trenta secondi in più non muore. E nemmeno io, visto che finalmente mio figlio ha ricominciato a giocare come si deve con i suoi coetanei...