lunedì 29 settembre 2008

Domani dì breve. Mercoledì riunione

Ci risiamo. Iniziato l'anno scolastico da quindici giorni e già domani i bambini escono alle due anzichè alle quattro per riunione sindacale delle maestre. Mi ero dimenticata di questo particolare della scuola pubblica (o almeno delle scuole del paese dove vivo): difficilmente i bambini riescono a frequentare per una settimana intera tutta tirata durante l'anno. Capita quattro/cinque volte al massimo in nove mesi e mezzo. Ogni settimana ce n'è una: o lo sciopero delle maestre, o quello del personale ATA, o una riunione sindacale delle prime, o una riunione sindacale dei secondi, o la caldaia che si rompe, o la corrente elettrica sospesa per lavori, e millanta cavolate del genere (hanno fantasia da vendere su queste cose, è da lodare). Mettiamoci in mezzo qualche inevitabile malattia dei micropolli e si fa prima a contare i giorni di scuola che non quelli di assenza. Vabbè. Fortunato chi, come me, non deve ricorrere ogni volta alle baby-sitter per sopperire a questi piccoli disagi.
Mercoledì: assemblea dei genitori ore 20.30. Ordine del giorno: elezione dei rappresentanti di classe, presentazione del programma didattico delle varie sezioni, varie ed eventuali. Per le "varie ed eventuali" saranno presenti il sindaco, l'amministratore della società (fantasma e fonte di soli problemi) che ha in carico l'edificio e la nutrizionista.
Ecco, solo per questa ultima voce dell'ordine del giorno io mi rifiuterò di essere presente. O meglio, devo trovare una buona scusa per non esserci, sarà la prima volta che manco ma non ho nessuna voglia di partecipare. Solo l'idea di trovarmi davanti il sindaco con il quale abbiamo dovuto scontrarci più volte sempre per l'asilo, e quel testa di c@@@ di L. dicesi amministratore del cavolo con cui mi sono per poco presa per le mani (ottenendone ragione, sia chiaro) due anni fa, mi mette in assetto di guerra.
I problemi della nostra scuola materna sono tanti. Tanti e irrisolvibili. Se dovessi stare a spiegare la situazione avrei bisogno di due giorni di tempo, e non è il caso. La rappresentante di classe dimissionaria mi ha chiesto espressamente di intervenire perchè sono una delle poche, a suo dire, che parla quando c'è da parlare e non fa scena muta, ed è vero: io non sopporto che si dicano delle baggianate a noi genitori, tutti sappiamo che di baggianate si tratta ma nessuno si fa avanti per il... come si chiama? Quieto vivere. E io francamente sono stufa di mettere davanti la mia faccia per cercare di andare contro a una accozzaglia di persone che gestiscono la scuola per trarne il loro stretto interesse, senza riuscire MAI a ottenere nulla, se non al livello personale (vedi la questione pasti di due anni fa).
E' vero che se mai nessuno si fa avanti non cambierà mai nulla, ma io ho già dato del mio, ci ho provato, ma qui sembra che siano tutte battaglie perse. Perlomeno per quanto riguarda la totale  o quasi mancata solidarietà e collaborazione degli altri genitori.  Mi viene in mente che lo scorso anno per la riunione delle rappresentanti di classe, di trenta madri in classe di mio figlio eravamo presenti solo in dieci. Niente da dire, ognuno ha i suoi motivi per non partecipare, ma chi non c'era ha avuto la sfacciataggine di lamentarsi e spettegolare tutto l'anno buttando veleno sulla persona che è stata eletta. Cacchio non c'eri, non hai voluto nemmeno dare la tua disponibilità a prenderti l'incarico, quando c'è da fare tiri indietro i remi, almeno taci e non criticare! E questa è solo  la punta dell'iceberg.
Aaaaaaaaaahhh, mi sento meglio. Ogni tanto usare il blog come vomitatoio fa bene...

9 commenti:

Giako ha detto...

e vorrei citare un bel: "millanta cavolate..."

Ora l'espressione "cavolate" a Milo Cotogno non gliel'ho mai sentita dire... però, tutto può essere!

Mamiga ha detto...

Giako, scusa l'ignoranza, chi è Milo Cotogno? Mumble mumble...

Giako ha detto...

Un link... http://www.melevisione.rai.it/

fiocco72 ha detto...

Anche i miei figli hanno frequentato la scuola pubblica e la fequentano ancora e devo dire che le assenze dovute a riunioni e co sono sempre state pochissime quasi nulle per è perfortuna perchè per me che lavoro sarebbe un dramma...io particeperei comunque alla riunione, purtroppo la gente parla sempre troppo...un abbraccio.

Giako ha detto...

Anche la Mumu frequente l'asilo comunale. Ma per fortuna, è dato in gestione a una cooperativa. In un anno, mai un'ora persa per problemi sindacali (e spero che sia anche perché non ci sono problemi!!!). L'anno prossimo però, Gelmini permettendo, si passa alla scuola materna comunale, e mi sa che peggiorerà la situazione.

Paige79 ha detto...

guarda, io sono maestra d'asilo e ti posos dire che di riunioni sindacali e assemlee del personale ne abbiamo fatte 8 l'anno scorso)sei in un anno..del resto anche noi siamo uan categoria di alvoratori coi nostri diritti, spesso ignorati:sai che c'è gente che dopo vent'anni fa ancora la supplente?!il che vuol dire alzarsi la mattina senza sapere mai se lavorerai o meno?!sai che per rispariamre spesso non si assume personale negando per esempio il sotegno a bambini in difficoltà?!hai idea di cosa vuol dire lavorare in queste condizioni?E mi fermo qui perchè ce ne sarebbero uan marea di cose da dire....poi però si pretende che la scuola funzioni alla perfezione, e questo spesso vuol dire anche pretender che le insegnanti suppliscano alle famiglie dove queste ultime non vogliono/possono arrivare....non capisco perchè noi insegnanti,quando facciamo le riunioni sindacali, siamo presi come bersaglio.non abbiamo forse anche noi i nostri diritti, non siamo forse lavoratori come gli altri?
certo sarebbe molto più comodo dare tutto in apalto a una cooperativa,dove non ci sono assembelle sindacali durante l'annos emplicemente perchè si usano metodi ricattatori, o si ingorano i problemi perchè tanto a fine anno se non rinnovano l'appalto si fa presto, si licenzia il personale, obbligando la gente a vagabondare di anno in anno alla ricerca di una stabilità che non ti volgiono dare!
eh no, l'importante è che si risparmino i problemi ai genitori, sopratutto a quelli che considerano als cuola come un aprcheggio per i propri figli...

scusa lo sfogo ma queste cose mi fanno saltare la mosca al naso.Non so tu, ma io sono precaria da 5 anni e senza alcuna possibilità per ora di avere miglioramenti.Quando sento qualcuno lamentarsi per queste stupidaggini( perchè il fatto che un bambino esca due ore prima uan volta ogni tanto- visto che non è possibile che tutte le settimane ci sia uan riunione sindacale!-è davvero uan stupidaggine!).Noi abbiamo i nsotri diritti come tutti e facciamo bene a difenderli, altrochè!
piuttosto mi piacerebbe sapere che lavor fai tu per criticare tanto..magari uan di quelle persoen che stanno engli uffici pubblici a fare nulla tutto il giorno?!

Tiziana

Mamiga ha detto...

@Paige: e dopo tutta questa bella pippa sul "poverina me che lavoro in una categoria, l'unica, che ha mille problemi" cosa ti aspetti che ti si risponda?
Sorvolo sulla tua ultima frase che mi dimostra quanto presuntuosa tu sia per poter sparare così a vuoto su chi non conosci.
Per il resto io sono una mamma che come tante altre mamme ha i suoi problemi, ho fatto lavori precari fino a un anno fa con turni assurdi e pagata in nero pur di lavorare, perciò so cosa significhi lavorare e male. E ne conosco di gente messa molto, molto peggio di me e di te. Una mia amica lavora di notte senza percepire stipendio solo per potersi fare un minimo di esperienza, credi che sia meglio così?
E ultimo: QUESTO E' IL MIO, E SOTTOLINEO IL MIO BLOG, e ho tutto il diritto di esprimere la MIA opinione su quello che accade a casa MIA e che coinvolge la MIA famiglia. Che piaccia o che non piaccia. Punto.

Mamiga ha detto...

Ps. Bella maestra devi essere, se questa è la considerazione che hai dei genitori dei bambini che ti vengono affidati: gente che parcheggia i figli...

LauraGDS ha detto...

Mamigà, ognuno hai suoi problemi.

Molte cose non vanno per il verso giusto. La soluzione è FARE non stare seduti a blaterare per ore e giorni sperando che qualcun'altro trovi la soluzione ai problemi altrui e soprattutto come la vogliono quegli altrui.

In questo Stato sono tutti bravi a parlare, ma nessuno a muovere il culo. Sarebbe ora di capirla che con le parole non si va da nessuna parte, ma nessuno ha abbastanza palle per alzare il culo dalla sedia, vero sindacalisti?