domenica 7 settembre 2008

Bi-post gatto/fiscale

E devo anche ricordarmi ogni suo dispetto, ogni suo morso che immancabilmente seguiva alla carezza di troppo (che di solito era la terza), devo ricordarmi che non mi è MAI salita in braccio in due anni tranne una sola unica volta la sera (e fu prima di un temporale). DEVO ricordarmi delle arrampicate sulle zanzariere anche dopo che di solito si inizia a definire un gatto come "adulto", ma soprattutto DEVO ricordarmi delle pisciate in giro per casa che per due interi anni mi sono ritrovata ogni mattina, inizialmente nel piatto doccia, poi sul banco della cucina direttamente sulla macchina del pane, e da qualche giorno anche sul lavandino del bagno di sotto. Devo ricordarmi che Heidi non si è mai, e dico mai, fidata di me: non come la gioiuta che quando le mostro il trasportino con santa rassegnazione entra dentro, si aqquatta sul fondo e vi rimane tutto il tempo necessario senza muover baffo. Non come lei che accetta di essere spazzolata per due volte l'anno quotidianamente per tutto il tempo della muta: Heidi no, spazzolare lei era un'impresa che lasciava segni di graffi e morsi, sempre, e tutta l'operazione aveva come sottofondo musicale un grugnito degno di un trapano che funziona male.  Perfino dalla vete Gioia si lascia fare, docile, mentre Heidi ha lasciato un piercing sul naso della suddetta. E all'epoca aveva si e no due mesi.
Mi sto sforzando di concentrare il mio pensiero su queste cose quando mi viene il magone, perchè il più delle volte quando penso alla mia gattolina mi viene in mente solo ed esclusivamente il suo fascino, quel fascino di cui solo i gatti e nemmeno tutti hanno nello sguardo, quella "cosa" che più la fissi più ti rapisce, e quando la incroci non vedi e non senti nient'altro, e ti ci perdi dentro. E forse era l'unico, indispensabile motivo per cui l'ho tenuta con me per due anni, nonostante tutto il resto.
Ma si può affezionarsi a un gatto solo per il fascino dei suoi occhi? Mi sa tanto da ritardati mentali, eppure è così.  Nemmeno la gioiuta, con tutto l'amore che provo per lei per ben altri motivi, ha uno sguardo del genere, sebbene nei suoi  occhi si possa leggere una dolcezza infinita.
Ma forse sono solo giretti che si fa la mia mente per giustificare un sentimetno che mi sembra perfino esagerato se ci penso a mente fredda.
Ieri sera mi mancava la cagnara di Gioia ed Heidi. Sarà stupido, ma i mancava. come se dalla routine di casa mia qualcosa si fosse irrimediabilmente rotto.
La vita è fatta anche di separazioni, e probabilmente devo lavorarci su per imparare ad accettarle. In trentacinque anni sono ancora a questo stadio.
E poi devo imparare a tenere a freno la lingua. Ci pensavo due giorni fa. Mi sono resa conto che è più facile parlare per gli altri che non per sè stessi. Male, molto male. Quando il pensiero passa solo attraverso la bocca senza passare per il cervello certo, ci mette meno tempo, ma la qualità è decisamente inferiore. Amen.
Ieri mattina ho trovato un conoscente, ex vicino di casa, che mi ha detto di stare aspettando un gattolino da un suo collega (il vicino al cui cane Gioia fece venire una crisi di identità tre o quattro anni fa). In un baleno mi è passata attraverso la bocca, senza appunto passare dal cervello, la frase "anch'io ne èprenderei uno, perchè mi è successo bla bla bla...". Fin qui niente di male, perchè è vero, ne voglio un altro, e se Heidi avesse la brillante idea di ripresentarsi alla porta bene, saranno in tre (con buona pace di Papigà, in fondo è lui che l'altro giorno mi ha dato il benestare per un altro piccolo gattolino scassamaroni... ). Peccato che questo personaggio abbia proseguito con "ma sicuro, non so se sono già anti o devono ancora nascere, sono della gatta di un collega, se vuoi te ne prenoto uno e in pochissimo tempo te lo faccio avere").
Altolà.
Gli ho detto che se il gattolino deve ancora nascere che non stia presentarmelo prima che abbia almeno due mesi di vita, non si può separare un piccolo da sua madre troppo presto, c'è tutta una serie di motivi che io non sto qui ad elencare perchè manco di professionalità, ma sono certa che un qualsiasi vete sa il perchè molto bene. Risposta: "eh ma prima si abituano alla casa meglio è". E mò che faccio? Se questa persona è decisa a sabrazzarsi dei micetti prima del dovuto e non li prende nessuno si sa che fine faranno, pezzo di ignorante che sei, e non voglio rendermene complice indirettamente. Avrei voluto non aver mai aperto bocca. Io e la mia linguaccia.  L'unica cosa da fare è aspettare un paio di settimane e vedere se il tipo telefona. E deciderò il da farsi.




Cosa che non ha nulla a che vedere con l'argomento di cui sopra. Pare che in questi ultimi anni l'Agenzia delle Entrate ci abbi apresi in antipatia. Ieri mi è arrivata una bella multazza da neuri 145.02 con il motivo: MANCATO PAGAMENTO DELLA TASSA SUL POSSESSO DELL'AUTO TARGATA PNXXXXX PER L'ANNO 2006 (il bollo della Titti per intenderci). Ravaniamo tra carte e cartacce degli anni scorsi e il bollettino salta fuori, perfettamente regolare. Domattina quindi telefono all'ufficio preposto e mi faccio spiegare bene come e dove presentare la documentazione necessaria per far annullare la sanzione.
Ma cavolo. Sono tre anni che arrivano multe e multazze senza fondamento. Inizio a credere che si tratti di un test psicologico a cui siamo sottoposti senza consenso per vedere fin dove arriva la pazienza e la sopportazione del cittadino medio della bassa friulana.

1 commento:

Mondopapy ha detto...

Azz! Mi hai ricordato che sono due anni che non pago i bolli!