Da lunedì scorso PRMF rientrato pienamente nel suo rango esce dall'asilo alle quattro.
Ogni pomeriggio è la stessa scena: esce trafelato, i capelli tutti scompigliati che sembra un riccio sull'attenti, regolarmente dimentica sul tavolo una giacca, o il cappello, o qualcos'altro, quindi arrivato alla porta deve comunque tornare indietro e riattraversare l'aula per qualcosa. Sempre. Ogni giorno.
Poi si esce. Lo scorso anno come uscivamo dalla porta dello stabile già era salito in auto prima di me, che a volte mi chiedevo quando avesse imparato a mettere le mani sulla chiave di Greta per sbloccare le serrature senza cheio me ne accorga. Vabbè.
Quest'anno no: vuole fermarsi i canonici cinque minuti in cortile a giocare, che regolarmente non sono cinque ma diventano magicamente venti, non di più perchè le bidelle giustamente devono finire il loro lavoro in santa pace. Venti minuti in cui PRMF raduna la sua banda di quei soliti tre o quattro e, per riassumerla, finiscono di coprirsi di terra quegli unici cinque centimetri quadrati di tuta che erano stati salvati dal gioco esterno pre-merenda. Maschi sono, finora non ho visto nemmeno una bambina aggregarsi al mucchio. Invidio quelle madri che fanno due lavatrici in meno a settimana di tute.
Infine a forza di tentativi di convincimento io e quelle tre o quattro madri, sempre le stesse, riusciamo a portare al parcheggio i micropolli.
Risultato: non ricordo mai di che colore fosse la tuta che PRMF aveva al mattino, perchè qualunque colore fosse a quel punto è grigia. Ieri sera nel piatto doccia, dopo il suo passaggio (che diciamolo, era degno di un lavaggio auto), si poteva benissimo raccogliere una palettata di sabbia che era rimasta nelle mutande e tra le pieghe delle gambe (solo lui sa come ci è arrivata).
Però...
E' così bello vederlo giocare così che mi si spalanca il cuore, più dello sportello della lavatrice!
Ogni pomeriggio è la stessa scena: esce trafelato, i capelli tutti scompigliati che sembra un riccio sull'attenti, regolarmente dimentica sul tavolo una giacca, o il cappello, o qualcos'altro, quindi arrivato alla porta deve comunque tornare indietro e riattraversare l'aula per qualcosa. Sempre. Ogni giorno.
Poi si esce. Lo scorso anno come uscivamo dalla porta dello stabile già era salito in auto prima di me, che a volte mi chiedevo quando avesse imparato a mettere le mani sulla chiave di Greta per sbloccare le serrature senza cheio me ne accorga. Vabbè.
Quest'anno no: vuole fermarsi i canonici cinque minuti in cortile a giocare, che regolarmente non sono cinque ma diventano magicamente venti, non di più perchè le bidelle giustamente devono finire il loro lavoro in santa pace. Venti minuti in cui PRMF raduna la sua banda di quei soliti tre o quattro e, per riassumerla, finiscono di coprirsi di terra quegli unici cinque centimetri quadrati di tuta che erano stati salvati dal gioco esterno pre-merenda. Maschi sono, finora non ho visto nemmeno una bambina aggregarsi al mucchio. Invidio quelle madri che fanno due lavatrici in meno a settimana di tute.
Infine a forza di tentativi di convincimento io e quelle tre o quattro madri, sempre le stesse, riusciamo a portare al parcheggio i micropolli.
Risultato: non ricordo mai di che colore fosse la tuta che PRMF aveva al mattino, perchè qualunque colore fosse a quel punto è grigia. Ieri sera nel piatto doccia, dopo il suo passaggio (che diciamolo, era degno di un lavaggio auto), si poteva benissimo raccogliere una palettata di sabbia che era rimasta nelle mutande e tra le pieghe delle gambe (solo lui sa come ci è arrivata).
Però...
E' così bello vederlo giocare così che mi si spalanca il cuore, più dello sportello della lavatrice!
7 commenti:
...giustamente tu dici che rimangono a giocare i soliti 3 o 4 della banda...i PMRF, come mia figlia mi suggerisce erano o sono cinque...gli manca l'ultimo... :) fin tanto che il tempo glielo permette di giocare fuori, ben venga...e poi il dimenticarsi di qualcosa è una scusa per poi rimanere a giocare...ciao
evviva le lavatrici :-D
io allora ero proprio un maschiaccio: all'asilo giocavo con i maschi ed ero parte di quella poltiglia-polverosa marmaglia sporca quotidianamente!
non esiste giorno, da due anni a questa parte, che io non mi fermi fuori dalla scuola a far giocare i miei figli o non li porti al parco giochi, a meno che non piova o abbia commissioni urgenti e improrogabili da fare. E quando è brutto tempo, o vengono gli amichetti a casa nostra o vanno loro a casa di qualcuno. Sono bambini e trovo giusto che giochino tra simili piuttosto che solo con adulti.
Roberta
Anche da noi la lavatrice va spesso e meno male che esiste...è davvero bello vederli giocare sereni! un abbraccio.
la mia capa dice quando viene a recuperare i bambini che sono stati tutto il giorno a casa mia a rotolarsi nell'erba dice " se sono così sporchi è perchè si sono divertiti tanto!!!" ^_^
Eh la situazione in casa mia è simile. Però hai ragione la femmina si sporca di meno, ma tra la patacca d'olio della mensa e l'erba-terra dai gomiti in giù.. non ho ancora capito cosa sia peggio.
Santa lavatrice (ci aggiungo anche asciugatrice di questi tempi)
Posta un commento