Come disse Mia tempo fa, non fate incazzare una blogger, perchè poi lei scrive.
Già quando una delle ultime volte che ci sono andata se ne è uscito con la frase "si beh ma il suo era un tumoretto così" con aria di sufficienza e agitando la mano in aria lo avrei insultato (caspio, c'eri tu al mio posto a vomitare l'anima dopo le infusioni, genio?), e non l'ho fatto perchè mi ritengo una persona educata.
Quando la volta successiva ho chiesto cosa mi aspetta più o meno come tempi e tipo di esami da fare secondo il protocollo da qui in avanti mi è arrivata la risposta stupenda: "eeeeeee signora lo saprà per quella volta, intanto faccia questa TAC e poi vedrà" (come dire, non scassare, basta che lo sappia io). Il tutto ovviamente a testa bassa senza guardarmi almeno in viso.
Poi stamattina, quando gli ho chiesto le impegnative per la mamma (dopo dieci minuti buoni di silenzio totale, lui impegnato a leggere e scrivere al computer, mia madre che mi guardava rossa come un peperone e io che non sapevo dove posare gli occhi), ha sbottato seccato "uff... proprio non ci volete andare dal vostro medico eh?"; mi sono agganciata alla borsa e ho iniziato a far su e giù per l'ambulatorio per non esplodere (che non è per niente, ma siccome a te secca scrivere due righe su un modulo prestampato che ti impegna trenta secondi, a me secca il doppio per lo stesso motivo fare 15 chilometri per tornare a casa, fare la coda dal medico per farmi fare l'impegnativa, rifarmi gli stessi 15 chilometri per fare la fila al CUP per la prenotazione delle lastre e tornare indietro. Se me la fai tu prima di uscire passo al CUP qui sotto e faccio tutto in cinque minuti. Ci arrivi?).
Una mattina di qualche mese fa, mentre aspettavo il mio turno in sala d'attesa, una signora che doveva come me consegnare delle analisi mi disse che se l'avesse ricevuta proprio questo medico avrebbe girato i tacchi e se ne sarebbe andata, a costo di rimandare il suo appuntamento di due settimane. E infatti così ha fatto: ha chiesto chi doveva vederla, e avuta la risposta ha rimandato la visita e se n'è andata. Non conoscendo ancora il tipo non capii il perchè, ma mi sono rifatta presto di questa lacuna.
Io non voglio parlar male di nessuno, ci mancherebbe. Alla fine la cosa importante è che facciano bene il loro lavoro e che i pazienti possano tenersi cara la buccia, su questo non ci piove. Ma stamattina mi ha preso un nervoso da paura, perchè detesto trovarmi in questo tipo di situazioni. Non è per augurare del male, ma certi medici dovrebbero trovarsi almeno una volta nella vita dall'altra parte della scrivania, per qualcosa di più serio di un qualsiasi virus intestinale.
Ma costa così tanto l'educazione?