In questi giorni sono tornata "in me" in tutti i sensi, compreso quello brontolone che tanto dà fastidio ai miei famigliari. Poco male, se smetto di brontolare si preoccupano e mi chiedono se sto male. Ho un po' di pensieri per la testa, il più futile dei quali è l'unico di cui mi va di scrivere: i regali di compleanno. Mi sto rodendo il cervello da giorni per tirar fuori un'idea per mia nipote, che a dicembre compirà tredici anni. E che faccio? Che si regala a una ragazzina viziata che ha già di tutto, che si aspetta il meglio di tutto da tutti, che non sa il valore del denaro, che qualsiasi cosa chiede non costa meno di 50 neuri e per la quale non posso spenderne più di una ventina? E mi dispiace pensarla così perchè a mia nipote voglio bene, ma obiettivamente parlando, è viziata, e lo sa anche sua madre. Solo che più sua madre cerca di insegnarle il valore emotivo di un dono, più suo padre alza il prezzo. Ma sono casini loro. Fatto sta che il mio paio di guanti con dentro lucidalabbra le dovrà bastare. Anche perchè tra poco c'è anche il compleanno di sua madre, e di sua nonna, e delle mie cugine, e di mio figlio, e in mezzo a tutto il Natale. E la seconda rata del mutuo di quest'anno (noi lo paghiamo semestralmente).
Poi ieri sera arriva la bomba a mano: il primo di dicembre compirà 40 anni un nostro caro amico. Gli stiamo organizzando una festa a sorpresa, Papigà si è messo d'accordo con altri due amici per fargli un regalo in comune, regalo per il quale si sta interessando uno degli altri due, suo omonimo, M2. Ieri sera M2 telefona dicendo che ha trovato il regalo adatto: un navigatore satellitare (che ne ho già due palle di sto navigatore satellitare, adesso va di moda solo quello, era troppo faticoso fermarsi a bordo strada a guardare una cartina. Se non hai il GPS o comecavolosichiama sei giurassico, e Mamigà è giurassica senza remore). Preventivo spesa: 150 neuri. Che diviso tre fa 50 euro a testa. 50 EURO? No, Papigà, siamo fuori strada. Adesso richiami il tuo caro M2 e gli dici che non ci stiamo. A costo di fare una figuraccia, a costo di passare per dei pezzenti, ma centomila delle vecchie lire non posso spenderli nemmeno per mio figlio o per un famigliare, figuriamoci se posso spenderli per un amico. Mi dispiace. Se non fossimo così tirati a fine mese, se avessi la possibilità di farlo, regalerei il mondo intero a chiunque di mia conoscenza, parenti, amici e via di seguito, ma non si può. E mi brucia il cuore, mi si creda. Ci sono rimasta di un male pauroso per aver dovuto far dire di no a mio marito, ma da una rapa non si può cavare del sangue. E per fortuna dopo un mezzo secondo di tentennamento i miei due terzi di mela hanno ragionato, capito e agito di conseguenza.
Per fortuna non abbiamo amici stupidi. Per fortuna Nessuno si è offeso. E se si fossero offesi, dice giustamente Papigà, vera amicizia non era.
A proposito di satellitare. Mi sta antipatico per un unico motivo. Ogni tanto mi capitano scene del genere, tipo quella dell'altro giorno. Ero sulla Provinciale che dal paese dove vivo porta a un incrocio con una Statale e giù, verso un paesino al di là della strada. Duecento metri prima dell'incrocio mi trovo davanti a un'auto che va si e no a trenta all'ora. Motivo: si vedeva chiaramente sto televisorino sul cruscotto, il tipo che anzichè guardare avanti la strada guardava fisso e chino il monitorino (tanto la strada era dritta no?) e ogni due per tre alza la testa e si guarda intorno, poi di nuovo giù a guardare, poi di nuovo guarda a destra e a sinistra e via così. Fino all'incrocio. All'incrocio si ferma (per fortuna!), poi attraversa, e accosta dopo cinque o sei metri. E tira fuori la cartina. E io dietro ovviamente, a chiedermi cosa spendi centocinquanta euro a fare se tanto poi non lo sai usare, non ci capisci na mà lo stesso, e ti ritrovi a intralciare il traffico inutilmente prima di tornare alla tua cara, vecchia cartina.
Saranno i tempi moderni.
Poi ieri sera arriva la bomba a mano: il primo di dicembre compirà 40 anni un nostro caro amico. Gli stiamo organizzando una festa a sorpresa, Papigà si è messo d'accordo con altri due amici per fargli un regalo in comune, regalo per il quale si sta interessando uno degli altri due, suo omonimo, M2. Ieri sera M2 telefona dicendo che ha trovato il regalo adatto: un navigatore satellitare (che ne ho già due palle di sto navigatore satellitare, adesso va di moda solo quello, era troppo faticoso fermarsi a bordo strada a guardare una cartina. Se non hai il GPS o comecavolosichiama sei giurassico, e Mamigà è giurassica senza remore). Preventivo spesa: 150 neuri. Che diviso tre fa 50 euro a testa. 50 EURO? No, Papigà, siamo fuori strada. Adesso richiami il tuo caro M2 e gli dici che non ci stiamo. A costo di fare una figuraccia, a costo di passare per dei pezzenti, ma centomila delle vecchie lire non posso spenderli nemmeno per mio figlio o per un famigliare, figuriamoci se posso spenderli per un amico. Mi dispiace. Se non fossimo così tirati a fine mese, se avessi la possibilità di farlo, regalerei il mondo intero a chiunque di mia conoscenza, parenti, amici e via di seguito, ma non si può. E mi brucia il cuore, mi si creda. Ci sono rimasta di un male pauroso per aver dovuto far dire di no a mio marito, ma da una rapa non si può cavare del sangue. E per fortuna dopo un mezzo secondo di tentennamento i miei due terzi di mela hanno ragionato, capito e agito di conseguenza.
Per fortuna non abbiamo amici stupidi. Per fortuna Nessuno si è offeso. E se si fossero offesi, dice giustamente Papigà, vera amicizia non era.
A proposito di satellitare. Mi sta antipatico per un unico motivo. Ogni tanto mi capitano scene del genere, tipo quella dell'altro giorno. Ero sulla Provinciale che dal paese dove vivo porta a un incrocio con una Statale e giù, verso un paesino al di là della strada. Duecento metri prima dell'incrocio mi trovo davanti a un'auto che va si e no a trenta all'ora. Motivo: si vedeva chiaramente sto televisorino sul cruscotto, il tipo che anzichè guardare avanti la strada guardava fisso e chino il monitorino (tanto la strada era dritta no?) e ogni due per tre alza la testa e si guarda intorno, poi di nuovo giù a guardare, poi di nuovo guarda a destra e a sinistra e via così. Fino all'incrocio. All'incrocio si ferma (per fortuna!), poi attraversa, e accosta dopo cinque o sei metri. E tira fuori la cartina. E io dietro ovviamente, a chiedermi cosa spendi centocinquanta euro a fare se tanto poi non lo sai usare, non ci capisci na mà lo stesso, e ti ritrovi a intralciare il traffico inutilmente prima di tornare alla tua cara, vecchia cartina.
Saranno i tempi moderni.
1 commento:
...se a tua nipote piace leggere, ci sono delle collane di libri adatte alla loro età, molto carini e costano anche meno di E 10...o ci sono anche dei calzettoni spiritosi con il sotto antiscivolo sempre x ragazzine, ma non so il prezzo...(sto attingendo tra i regali delle mie ragazze)...ciao...
Posta un commento