Dunque.
Lunedì e martedì sono stata in ospedale per l'asportazione del linfonodo sentinella. Sembra che l'esito della sua biopsia determini il grado di invasività dell'intervento a cui dovrò sottopormi dopo la chemioterapia neoadiuvante. Avrò le risposte mercoledì. Sui due giorni in ospedale non mi esprimo, non è il posto migliore dove fare una vacanza e proprio per questo di pecche se ne troveranno sempre. Comunque sono tornata, stamattina ho fatto il cambio della medicazione e la ferita è bella pulita.
Stamattina sono stata anche in oncologia: l'inizio della chemio è previsto per mercoledì prossimo. Mi hanno detto che andrà via tutta la mattinata, rassegnamoci e partiamo. Mi sono sorpresa, una volta uscita dal reparto, a parlare (per assurdo!) col mio tumore. E sapete cosa gli ho detto? OK, CI SIAMO, TUMORE DI ME'. ADESSO TE LA DEVI VEDERE CON ME. E SE CREDI DI PORTARMI ALLA TOMBA TI FACCIO BEN CAMBIARE IDEA.
Ero carica di ottimismo, e lo sono ancora. Ma poi...
Poi alle due e mezzo Papigà se ne va dai suoi per non so cosa. Dieci minuti dopo telefona: ha fatto un incidente e ha distrutto l'auto. E' uscito di strada ed è rotolato in un fosso. Per fortuna non si è fatto niente. Fisicamente almeno, e su questo vi supplico, non ribadite il fatto che perlomeno ne è uscito sano, sono stufa di sentirmelo dire.
Psicologicamente ho visto mio marito sull'orlo di un collasso. L'ho visto piangere, e mi sono sentita morire dentro.
Non è giusto nè rispettoso che io scriva quello che Papigà sta passando, fa parte di quelle cose così intime che se le buttassi al vento perderebbero il loro spessore. Ma sono cose gravi.
Una cosa penso. Sono convinta che dio esiste, non so bene in che termini ma ne sono certa. Ma sono altrettanto certa che se ne sta ben lontano dagli uomini, e il primo che mi viene a dire che dio è vicino un cordiale vaffa non glielo leva nessuno.
Siamo stanchi. Tutti e due.
Lunedì e martedì sono stata in ospedale per l'asportazione del linfonodo sentinella. Sembra che l'esito della sua biopsia determini il grado di invasività dell'intervento a cui dovrò sottopormi dopo la chemioterapia neoadiuvante. Avrò le risposte mercoledì. Sui due giorni in ospedale non mi esprimo, non è il posto migliore dove fare una vacanza e proprio per questo di pecche se ne troveranno sempre. Comunque sono tornata, stamattina ho fatto il cambio della medicazione e la ferita è bella pulita.
Stamattina sono stata anche in oncologia: l'inizio della chemio è previsto per mercoledì prossimo. Mi hanno detto che andrà via tutta la mattinata, rassegnamoci e partiamo. Mi sono sorpresa, una volta uscita dal reparto, a parlare (per assurdo!) col mio tumore. E sapete cosa gli ho detto? OK, CI SIAMO, TUMORE DI ME'. ADESSO TE LA DEVI VEDERE CON ME. E SE CREDI DI PORTARMI ALLA TOMBA TI FACCIO BEN CAMBIARE IDEA.
Ero carica di ottimismo, e lo sono ancora. Ma poi...
Poi alle due e mezzo Papigà se ne va dai suoi per non so cosa. Dieci minuti dopo telefona: ha fatto un incidente e ha distrutto l'auto. E' uscito di strada ed è rotolato in un fosso. Per fortuna non si è fatto niente. Fisicamente almeno, e su questo vi supplico, non ribadite il fatto che perlomeno ne è uscito sano, sono stufa di sentirmelo dire.
Psicologicamente ho visto mio marito sull'orlo di un collasso. L'ho visto piangere, e mi sono sentita morire dentro.
Non è giusto nè rispettoso che io scriva quello che Papigà sta passando, fa parte di quelle cose così intime che se le buttassi al vento perderebbero il loro spessore. Ma sono cose gravi.
Una cosa penso. Sono convinta che dio esiste, non so bene in che termini ma ne sono certa. Ma sono altrettanto certa che se ne sta ben lontano dagli uomini, e il primo che mi viene a dire che dio è vicino un cordiale vaffa non glielo leva nessuno.
Siamo stanchi. Tutti e due.
11 commenti:
Non so darti torto cara....e certo che uno si incazza pure col padreterno!!!
Ma è come dice mia sorella quando capita a me....la tua incazzatura è come una preghiera!!!
forza ragazzi....mandate a vaffa chi volete...ma non lasciatevi sopraffare......
L'origine della citazione è incerta, qualcuno la colloca su un muro di Auschwitz, altri la attribuiscono, con qualche variante, a Woody Allen o Eugene Ionesco. Comunque sia, la trovo appropriata.
"Se Dio esiste, dovrà chiedermi perdono"
Non ho parole, davvero....siate tenaci.
Ora non so se dire qualche battutina tipo: "Quale bionda tettona ha visto Papigà sulla curva, per finire fuori strada" oppure se incoraggiarti a tenere duro e mandare a quel paese chiunque stia remando contro di voi, invidioso della vostra sintonia.
Roberta
Difficile lasciare un commento intelligente per quanto vi sta capitando, ma volevo che sapessi che ti sono vicina. Un abbraccio forte a tutti e tre.
Non so perchè, io che ti seguivo assiduamente, perchè mi piaceva tantissimo come scrivi, da un po' non ti seguo più, come d'altra parte seguo pochissimo anche altri blog...
Oggi però qualcosa mi ha chiamato in fondo al mio blog dove c'è il link al tuo... (non so nemmeno perchè con il tuo non mi viene fuori l'avviso di un nuovo post)....
Sono stata chiamata, ma purtroppo non ho risposte alle domande che fai (o che sembrano sottointese....) e credo che non ci siano nemmeno parole da dire, anche perchè non sono mai stata brava con le parole, ma forse un po' di più con i gesti, i sorrisi e gli sguardi...
Certo, lavorando presso uno studio medico, di reazioni come le tue le vedo dal vivo.... con i momenti brutti e il forte ottimismo che li segue.
E dal vivo le stiamo vivendo anche noi in famiglia, da circa una ventina di giorni....
Ti posso solo promettere che, anche solo per leggere quello che scriverai, io ci sarò... per mandarti un bacio o un abbraccio, io ci sarò....
Lara
Possoto solo dirti che sei forte e l'unione e l'amore che c'è fra voi vi porterà lontano e ogni tanto un vaffà a qualcuno vi aiuterà a liberare la rabbia.
Marinella
....ANZI!! Che dire di ringraziarLo che Marco non si è fatto niente? E magari chiedergli che lo renda meno distratto alla guida.
@Alduspm: non parlarmi di dio. Non farlo sul mio blog almeno, visto che puoi farlo dal vivo. Evidentemente ci crediamo in maniera diversa, come è normale che sia.
purtroppo quando ti capita qualcosa di brutto sembra che poi arrivino tutte assieme.... a casa mia abbiamo trascorso due anni così.... il problema è che ci sentiamo solo noi sfigati sembra che la vita deglia altri è tutta rose e fiori... ma mi sa che ne capitano ovunque.... non che sia una consolazione certo!
ma ti posso dire che alla fine uno si risolleva e il giorno dopo gli pare pure più bello perchè è riuscito a rialzare la testa e dire "nonostante tutta la sfiga sono ancora qui"
tu sei tosta e riuscirai a risollevare la testa molto prima di quanto ti aspetti!
un abbraccio forte
@Mammina74: concordo con quello che dici, tranne che per una cosa. Io non ho mai pensato nè lo penso ora che la vita degli altri sia tutta rose e fiori, non sono così cieca nè vittimista da ritenermi una povera mosca nera bastonata in mezzo a uno sciame di mosche belle bianche e felici. Non mi risulta di averlo mai scritto perchè davvero non lo penso. Per me il problema non è sentirmi la sola ad affrontare cose così pesanti, semmai è proprio puntare la testa in avanti e pregare che il collo regga l'urto. Io scrivo spesso con ironia per farmi coraggio da sola, ma non sempre mi riesce, e il momento in cui mi riesce meno è proprio mentre succede. Sfido chiunque a fare il contrario. Ogni tanto anche Mamigà piange, e non si vergogna di farlo pubblicamente. Se è un difetto, pazienza. E' ovvio poi che chi legge sul mio blog legge le mie di avventure e disavventure, e come dici sapere che c'è chi sta peggio non serve a niente. Certo, se mi lamentassi perchè le unghie continuano a spaccarmisi nonostante faccia la manicure due volte al giorno, se ne potrebbe parlare.
Lo so che prima o poi ci si rialza. L'ho sperimentato la prima volta quando avevo quattordici anni, Alduspm ne è testimone nonchè compartecipe. Mentre sei col sedere per terra però, brucia. Brucia eccome. E si, mi rialzerò anche stavolta, con fatica ma mi rialzerò. Datemi però almeno il tempo di spalmarmi un po' di Voltaren sulle chiappe.
Grazie per l'abbraccio, apprezzo.
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