E ora dico la mia su...
Ma perchè mai tanto spreco di parole per non dire tutto il resto sulla RU486 in Italia, mentre nel 2010 non siamo ancora in grado di partire dalla base? MA GAT-SO, UN PAIO DI SANE ORE SETTIMANALI DI EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA NO???
Scusate ma io di fronte a queste cose mi indigno assai assai assai...
9 commenti:
Giusto la scorsa settimana ho chiesto alla maestra di mio figlio se verrà fatta quest'anno(è in quinta, mi pare il minimo iniziare!). Forse nell'ora di scienze. Pensiamo alla maestra in questione.... ci siamo guardate. La sola idea ci spaventa: non è una persona a cui vorresti affidare una cosa tanto delicata. Ho iniziato io a casa. Mi spaventa l'idea che venga informato dagli amici(e si sa, qualcosa di giusto salterà fuori, ma il resto?). Mi terrorizza l'idea che a 12 anni possa ritrovarsi in guai più grossi. Mi manda in panico se tutte queste cose le associo a mia figlia che, paragonata al fratello maggiore, è molto più sveglia di lui in questioni sentimentali. Avere ore di educazione sessuale a scuola è essenziale, ma.....come dico sempre, siamo in Italia....
io sono abbastanza contraria a demandare tutto o quasi alla scuola: progetto ecologia, progetto lettura, progetto salute, educazione civica, educazione stradale, laboratorio teatrale, ecc.ecc...L'educazione sessuale è una cosa delicata, e si trovano in imbarazzo sia gli studendi che l'insegnante di tutti i giorni.Nella mia scuola hanno organizzato un percorso di seminari con la dottoressa del consultorio (e chi meglio di lei conosce i casini che fanno) ma pomeridiano-extrascolastico. Ma si inizia dalla famiglia, anche semplicemente regalardogli un libro che per curiosità se lo vanno a vedere.A furia di progetti vari, non sanno più leggere e scrivere ormai..
@Marmellata80: sul fatto di iniziare dalla famiglia non ci piove, il mio non è un voler demandare tutto alla scuola, ci mancherebbe. Di fatto non in tutte le famiglie si parla di educazione sessuale, nè di educazione stradale o di ambiente. Allora come nelle scuole è introdotta da sempre l'ora di religione, che comunque fa parte della sfera personale oltre che di quella culturale, e di religione se uno ci tiene DOVREBBE (uso apposta il condizionale) parlarne in famiglia secondo coscienza, almeno tanto quanto di educazione sessuale.Il discorso è lungo e meriterebbe un post a parte. Di fatto in italia (ha ragione Jane) preferiamo risolvere i problemi con una pillolina facile e veloce piuttosto che investire tempo e denaro per far comprendere come farne a meno.
La cosa paradossale è che della pillola in questione ne stanno parlando preti ed uomini (i politici invasati)....ma le donne? Le donne dove sono? E invece appunto che indignarsi sull'uso di questa pillola, perchè non approfondire appunto una educazione sul tema ai ragazzi??Appunto mi chiiedevo su fb "a quando la santa inquisizione"!
Ci sono situazioni a cui anche una sana educazione sessuale famigliare e scolastica non può far fronte. Purtroppo gli stupri esistono e da essi ne possono derivare gravidanze decisamente indesiderate (io le vedo così). Forse almeno un'alternativa farmacologica a quella chirugica per un donna che ha già subito una forte umiliazione è da tener presente e poter proporre.
@Laura: il mio non vuole essere un giudizio sulla pillola in sè, ma sul come se ne parla. Tutto qui.
@ Tittiz: ne parlano gli uomini perchè sono gli uomini ad aver paura che una donna decida con la propria testa.Ma concordo con Mamigà: se facessero ognuno il proprio dovere (morale la religione nelle ore di catechismo, "istruttorio" scuole e famiglie), probabilmente non ci sarebbero grosse richieste di RU486, se non per i casi citati da LauraGDS soprattutto.Senza tralasciare la pressochè sconosciuta possibilità di partorire e non riconoscere il bambino, che diventa adottabile.....Roberta
pare che sotto sotto ci sia la paura che a parlare di sesso faccia venir voglia di praticarlo... tutti dovrebbero contribuire all'educazione dei ragazzi, famiglia scuola e chiesa, compresa l'educazione sessuale...e magari insegnare anche il rispetto per l'altro...
@Ladygabibbo: SOPRATTUTTO il rispetto dell'altro, ed è quello che io come persona PRETENDO quando si parla di educazione sessuale, là dove la parola SESSO non riguarda solo la sfera fisica strettamente personale, ma anche quella emotiva mia e di chi mi sta davanti.Mammamia che paroloni
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