Domani vado a fare l'ultimo Herceptin. Sarò esagerata ma sono giorni che ci penso.
L'ultimo Hercy è la fine delle terapie in infusione per il tumore.
L'ultimo Hercy è un capitolo che si chiude.
L'ultimo Hercy è un capitolo che si chiude prima che se ne apra un altro, quello dei controlli periodici, a tempi stretti all'inizio, sempre più radi via via.
E' il momento che quando solo mi è stata prospettata la cura vedevo come un orizzonte lontanissimo, duro da raggiungere, la cima di una montagna altissima per raggiungere la quale avrei dovuto percorrere un sentiero pieno di incognite e ripido come una scala a pioli.
E invece è già domani. Sono passati esattamente un anno, due mesi e otto giorni dal giorno in cui ho scoperto che sul mio seno c'era qualcosa che non avrebbe dovuto esserci. Ho fatto tredici sedute di chemioterapia a base di Hercy e Taxolo, tre di Hercy e Myocet, ho vinto ventinove punti al superenalotto della chirurgia, più i quattro per aver scelto di giocare anche al totoPort, trenta fotografie mono-posa in medicina nucleare, altri dieci Hercy in omaggio, più i vari sforacchiamenti extra dovuti ad analisi, fattori di crescita, eparina e antiemetici sur panza. Un bel bottino direi, considerando il cadeaux che Herceptin mi ha offerto in nome della nostra amicizia, un pacchetto di buoni/eco da spendere una tantum in cardiologia. Il tutto segnato dal mio nuovissimo cancralendario mai stampato su carta, ma involontariamente fissato nella memoria, dove date che per chiunque sono giorni qualunque, per me resteranno sempre paletti fissi piantati dalla mia vita.
La cosa che mi viene in mente adesso è... e adesso? Abituata ad essere tenuta a vista dai medici, mi sento un po' spiazzata. Mi sento un po' persa, ho il timore che qualcosa sfugga, mi sembra così strano... La cosa che vorrei di più in tutta franchezza è sapere se tutto questo è servito a qualcosa, fare in fretta gli esami per poter dire che si, adesso c'è solo da portare un po' di pazienza per smaltire tutte ste schifezze che mi sono bevuta, ma è finita, ed è finita bene. Perchè il cancro è spesso una malattia subdola, fa cucù da una parte mentre fa il nido vero e proprio dall'altra, e c'è poco da dire che non si deve vivere con la paura: paura nel senso di terrore no, ma un po' di timore e desiderio di sapere si. E voglio essere realista, è vero, può tornare, se torna si riaffronta, ma spero almeno di potermela godere per un po' nel frattempo se proprio deve essere, no? Ci farò i conti per tutta la vita, e allora facciamoli: vivo la mia vita con questa cosa, questo campanellino che suona a ogni piè sospinto, ma che non è detto che faccia per forza sempre quello stesso medesimo suono.
Domani farò l'ultima chemietta, che io chiamo chemietta perchè se la chiamo col suo vero nome nessuno capisce cosa è a meno che non la abbia fatta a sua volta o sia un medico. La chemietta che le infermiere ti dicono che è acqua fresca per tranquillizzarti ma quando gli dici "ne vuoi un po'?" (giuro, l'ho fatto) sbiancano, perchè anche se non è una chemio pesante come le prime che ho fatto (neanche da mettere a confronto), innocua non è. E' quella che dovrebbe diminuire altamente la probabilità di una ricaduta. La chemietta che mi sono fatta amica in questi mesi, che ho fatto un po' di fatica ad accettare perchè era tanta, tanta e tanta. Ma è finita.
E anche se sarà il tempo a dirlo, spero che sia servita a qualcosa.
10 commenti:
"La cosa che mi viene in mente adesso è... e adesso? "
Mi ricorda una frase che ti dissi nell'estate del 2007, per cose diverse, tanto.
E adesso riprenditi la tua vita!
Credici Sara!!! lo hai fatto per tutto questo tempo..CREDICI!!!
La forza che ci hai trasmesso in questo lunghissimo anno è servita a tutti noi che abbiamo creduto e continuiamo a credere che CE L'AVRESTI FATTA!!!
Ha ragione Laura..RIPRENDITI LA TUA VITA!!!
Te lo meriti
anna
Congratulazione Mamigà! Sono molto contenta che tu sia arrivata alla fine di questo percorso così complicato...
Non temere, non sfuggirà niente, devi stare tranquilla, sono così contenta per te...
ti abbraccio forte,
Romina
EVVIVA!!! quindi oggi è l'ultima... sono certa che nn ti mancherà...
Arrivo in ritardo di un giorno, ma sono molto felice che tu sia giunta alla fine di questo difficile percorso. Un abbraccio affettuoso
non riesco a commentare, c'è qualcosa in questo post di profondo e di personale, di un tuo traguardo raggiunto.
Brava
Ziacris, vedi sempre un centimetro più in là...
è un momento importante questo, lo so bene. Sicuramente da elaborare, come fosse un distacco. E adesso la tua vita andrà avanti in un modo nuovo, più complicato, inutile negarlo, ma sono sicura che te la caverai egregiamente, Mamigà!
Giorgia
Ciao Tesoro ho letto che hai fatto l'ultimo hercy e volevo festeggiare virtualemte con te la fin di queste terapie cosi pesanti....fisicmente e anche mentalemente.
Spero tu riesca a trovare un nuovo equilibrio senza terapia e che possa affrontare nel modo migliore i controlli che come già sai saranno molto ravvicinita.
Io ti seguo a ruota ho fatto il mio 14 hercy e me ne mancano 3...finirò quindi l'8 giugno dopo aver fatto 4 cicli di taxotere e ciclofosfamide.....
Io però non ho fatto taxotere in concomitanza con hercy...è dura? io mi sono trovata malissimo con il taxotere perchè mi dava reazioni allergiche e stavo malissimo.....con hercy apparte il primo giorno poi vado alla grande.
Bè scusa se ti ho annoiato con tutti questi particolari....ti abbraccio e incrocio tutto per i tuoi prossimi controlli....vedrai che ce la faremo!
Samanta
Il mio ultimo hercy risale ad ottobre 2010, interrotto al decimo perchè sopraggiunta una trombosi all'occhio sinistro, un piccolissimo puntino nero al quale per due giorni non ho dato importanza, si è trasformato di colpo nel nero assoluto di tutto l'occhio. L'oncologa mi ha spedito subito afare indagini e sospeso l'hercy. Ho subito due iniezioni intraoculari di Avastin, un anticancro intestinale che funziona benissimo per gli occhi, ho recuperato la vista al 90%, da nero son passata attraverso tutte le sfumeture dei grigi ed ora ho solo un velo grigio chiaro che mi dà solo fastidio.
In un anno ho visto ritornare miei capelli a com'erano prima della chemio, dapprima ricci ricc,i per cui in casa mi chiamavano "faccetta nera" ma, dopo averli tagliati un paio di volte, sono i mie morbidi e folti.
I prossimi controlli me li hanno fissati per fine settembre, gli ultimi sono stati a metà aprile, diradano sempre più.
Non ho mai voluto imparare i nomi dei farmaci, non ho mai voluto sapere in anticipo a cosa andavo incontro, ho preferito affrontare giorno per giorno ciò che mi è accaduto e che mi accadeva e....la mia vita è qui e ora. Combatto, non mi arrendo, mi sento, come molte altre di cui ho letto le esperienze, più forte.
Mia madre è morta di cancro al fegato che aveva solo 50 anni, io ne ho 60, mi sento fortunata ma, sinceramente, vorrei arrivare ai 70 di mio padre che invece il cancro l'ha avuto al pancreas.
Per ora mi fermo qui....mi sento strana, ma mi ha fatto anche stare bene leggere tanti blog sulla comune sofferenza.
Ritornerò....Simonetta (msimo50chiocciolalibero.it)
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