sabato 30 aprile 2011


Un'altra lettera cattiva. Un'altra lettera, sempre dalla stessa persona, che non ha altro scopo nella vita evidentemente che far del male a sè stessa e agli altri. Di solito sorvolo, cestino, a volte rimando al mittente, altre volte brucio nella stufa, e non rispondo mai. Sarà il periodo sbagliato forse, ma stavolta non riesco a mandarla giù, mi brucia nelle mani una risposta prepotente come un conato di vomito, la rabbia è talmente forte che giuro, non so cosa darei per trovarmi questa persona davanti in questo stesso istante e gridargliela addosso. E invece sono qui a leccarmi le ferite come una grossa orsa che ha le zampe legate dalla ragione, e la ragione le ripete per l'ennesima volta che a certi problemi la soluzione proprio non esiste.


Sono venticinque anni che mi porto addosso questo enorme peso, mi chiedo per quanti altri ancora sarò costretta a farvi fronte. E nel mentre chiedo scusa, ma mi rintano nella mia grotta per un po', a cercare di farmela passare. Non riesco sempre ad essere un muro di gomma.

6 commenti:

MiaSorriso ha detto...

È proprio vero, per quanto ci si possa razionalmente dire che non ne vale la pena, che anche a rispondere si ottiene solo di stare peggio, ci sono provocazioni alle quali è difficile non reagire.
È dura mandare giù, anche sapendo che è la cosa migliore da fare.
È dura avere un simile peso dalle spalle e non poterselo togliere.
Ti dicono che poi passa, ma quel "poi" è sempre troppo lontano.
Io però sono vicino, se vuoi, quando vuoi, ogni volta che vuoi.

sorgentediluce ha detto...

Mi dispaice

utente anonimo ha detto...

Dirti di lasciare stare e non ci pensare non posso; non sempre si può lasciar stare a tuutto c'è un limite. quello che posso dirti è che io ci sono, anche se lontana ci sono. Se hai bisogno di sfogarti io sono qua. Baci Cristina

ziacris ha detto...

quoto Mia, per quanto ce la possiamo raccontare, a volte, ci piacerebbe prenderci una piccoal rivincita

ontanoverde ha detto...

Cerca di capire il perchè dell'accaduto ed incomincia a perdonare te stessa per prima e poi la persona che ti invia la lettera.
La colpa non sta mai da una parte sola!

Un abbraccio Renata

Mamiga ha detto...

No Renata, la cosa va molto più al di là, credimi, di un semplice capire l'accaduto e perdonare...