martedì 8 maggio 2012

Lavori e ricicli, quando la convalescenza è una ottima occasione per creare

Qualcuno in famiglia mi prende per matta per questo, ma secondo me è più matto chi ha taaaaaaaanto tempo a disposizione a causa di una convalescenza e non ne approfitta per occupare il tempo con qualcosa di piacevole, limitandosi a guardare il soffitto.

Per chi non mi segue "di là", dieci giorni fa sono stata operata di due ernie al disco. Ergo, ho l'ordine di stare a riposo assoluto per almeno due settimane. Ma con la schiena, mica con le mani...

Due settimane di totale relax, una manna dal cielo! Che anche da sdraiata riesco a fare un discreto numero di cose, tipo uncinettare, oltre che al classico leggere e guardare la tele, o perdermi in chiacchiere con mio figlio, nonchè fargli fare i compiti sul lettone o stare al pc a chiacchierare con qualche amica.

Uncinettare a letto ha prodotto, in questi primi dieci giorni, questi due centri. Il primo è una prova, un blocco esagonale (che preferisco di gran lunga ai classici rotondi o quadrati), che ho poi riprodotto in quattro blocchi con un cotone verde sfumato un po' più grosso (il bianco è un 12, il verde un 8). In realtà sulla rivista da cui ho tratto il campione prevedeva l'unione di almeno sette blocchi, a comporre una sagoma precisa, ma di cotone verde ne avevo meno di 50 grammi, così ho creato una forma alternativa.





Non sono stirati molto bene come si vede, ma ho voluto approfittare di dieci minuti che mi sono concessa al piano di sotto per approntarli un po' per essere fotografati, quindi ho dato solo una passata veloce usando solo il panno termoresistente e il ferro da stiro piccino picciò che uso quando cucio.

Di filo verde me ne è avanzato un po', molto poco a dire il vero, ma non butto mai niente. Solo che avvolto sul suo cilindro di cartone occupava un po' troppo spazio rispetto alla quantità di cotone in sè, e mi è venuto in mente di fare una farfallina portafilo. Farfallona, visto che si tratta di cotone da uncinetto. Cercando del cartoncino nei meandri del ripostiglio ho trovato questo



Ma si, mi ero perfino dimenticata di averlo messo via! Altro non era che il coperchio di una di quelle scatole portabiancheria, avete presente quando fate il cambio di stagione? Ecco, se il coperchio è buono mentre il resto è sfondato perchè buttarlo? E' pur sempre cartone colorato! E così, disegnata la dima su un foglio quadrettato rubato a un quaderno di mio figlio, replicata più volte a matita sul retro del cartone, ritagliato tutte le sagome e incollate a due a due per dare più consistenza...





Carine no? E a costo zero. Perfette per i miei avanzi di cotone, così occupano poco spazio. Da non dimenticare il taglietto su un lato per affrancare la cima volante del filo



E poi ho anche ricamato, questo si. Ho ricominciato a ricamare dopo tre o quattro giorni dal mio rientro, quando ho potuto alternare periodi sempre più lunghi stando seduta al letto-letto. Ho ripreso in mano un ricamo iniziato lo scorso anno, "Christmas Visit" di BR:



E questo è lo stato di avanzamento del lavoro a ieri (oggi ho finito il corpetto davanti e la parte alta dello scialle)



Se va avanti di questo passo lo finisco alla svelta. A meno che non venga interrotta da qualche altra idea. Ovviamente.

3 commenti:

Mia Camilla Lazzarini ha detto...

Uuuh!
Posso commissionarti un lavoro? Pagando, s'intende!
Avrei bisogno di un centrino più o meno quadrato 15x15cm, una specie di mini-tovaglietta morbida, da mettere sotto a un portafrutta di ceramica molto pesante perché ogni volta che lo sposto rischia di rigarmi il piano di legno del mobile su cui abita.
In tutto quel cumulo di centrini che avevo trovato tra le cose di mia madre ce n'era solo uno adatto allo scopo, che è finito sotto all'altro portafrutta, mentre gli altri erano tutti realizzati con fili troppo sottili e rigidi: decorativi, ma inutili.
Non è necessario che sia fatto all'uncinetto, va bene anche un quadrato di tela grossa o leggermente imbottita, tipo presina o riquadro da patchwork, purché lavabile in lavatrice.
P'piacere...

roberta ha detto...

Ecco, la Christmas visit... ho voglia di iniziarla pure io.
Meglio che no, sennò un altro ufo girerà per i miei armadi.
Roberta

Anonymous ha detto...

Come stai ora mi ero perso dell'intervento. Sei bravissima come sempre. Mi ri dai l'indirizzo dell'altro tuo blog che me lo sono persa. Angela imieiappuntiepoi.