mercoledì 9 gennaio 2013

E' andata...

Oggi mi hanno rimosso il Port-a-cath. E' stato un intervento veloce (una ventina di minuti in tutto, e sono entrata in ambulatorio dieci minuti prima dell'ora in cui avevo appuntamento), quasi indolore (ho sentito solo la puntura dell'anestesia, qualche strattone, e lo strappo della placca che l'infermiera mi ha applicato al braccio per il bisturi elettrico), e commovente. Per me, ovvio, perchè mentre il medico lavorava pensavo al motivo per cui l'ho messo, e al motivo per cui lo stavano rimuovendo. Nel momento in cui il chirurgo ha detto di aver estratto tutto il cateterino ho realizzato che è davvero finita questa cosa, e non ho retto.  Volevano darmelo, io sul momento ho pensato "perchè no?", ma poi quando l'ho visto ho detto "no, grazie no". Che vada, io non ne voglio sapere proprio più.
Poi sono uscita, sono passata in reparto ad abbracciare la mia amica che sta facendo ancora Herceptin e che si era appena alzata dalla poltrona, che mi ha detto un po' sconsolata "chissà quando toccherà a me?", e io le ho risposto sorridendo e cercando di ricacciare i lacrimoni che anch'io quando ero al suo posto pensavo che non sarebbe mai finita, e invece è finita eccome, e con ancora più grinta ci arriverà anche lei; ho schivato il dottor Clooney che non mi ha visto perchè era girato di schiena e come sempre di corsa, e ho infilato l'ascensore. Per poi tornare su di volata a recuperare una borsa che avevo dimenticato in ambulatorio chirurgico.
Sono stata a mangiare da mia madre, ho festeggiato con la mia famiglia con una torta tutta panna e cioccolato che mi sono meritata alla facciaccia della dieta, e sono tornata a casa. Ho aggiornato velocemente il mio status su FB per le persone che aspettavano news, fatto due chiacchiere piacevoli con un'amica via messenger, una breve telefonata altrettanto piacevole con la mia ancora di salvezza già de-port-izzata da mo' che ieri ha raccolto il mio SOS di panico del giorno prima (grazie Romina, la mia stima sia con te :D), e ho spento il pc.
E sono crollata. Ho dormito tutto il pomeriggio, forse per reazione allo stress nervoso. Adesso sono mezza stordita, ho cenato con un paio di toast e del tè, ho un filo di mal di testa che mi porto dietro da stamattina, la spalla brucia un po', e ho voglia di silenzio. Tanto silenzio. Mi sento un po' come quando si è immersi nella nebbia, con tutto il mondo attorno ovattato e quasi impercettibile, con in sottofondo solo il ticchettio dei tasti del pc e le fusa di Miki, la mia gatta bianca e nera che fa finta di pisolare qui, alla mia sinistra, sul lettone.  Giù, al piano di sotto, il Gatto Alfa e il Power stanno guardando i cartoni animati.

Le festività sono passate, e nonostante mio figlio domenica mi avesse chiesto di attenderlo per re-iscatolare tutta la nataleria di casa, ho preferito farlo io da sola tra ieri mattina e il primo pomeriggio. Rapido, indolore (o quasi), sistematico come è sistematica ogni mia procedura. Anzi, già che c'ero ho approfittato per eliminare un po' di decori diventati praticamente inguardabili per l'usura, che si sa (caro Power...), occhio (riciclone estremista, peggio di sua madre) non vede, cuore non duole.
E' passato anche il complePower, forse il più allegro in questi nove anni: abbiamo invitato qualche suo compagno/a di scuola a casa nostra, ed è stata una vera festa. E' stata una festa prima, perchè io e lui ci siamo impegnati insieme a preparare il rinfresco, in una catena di montaggio-cibarie ineccepibile. E' stata una festa durante, perchè ho lasciato liberi i bambini di giocare a loro piacimento come suggeritomi da Roberta, e due ore sono volate con tante risate e gridolini gioiosi a fare da sottofondo musicale, confesso che mi sono divertita anch'io a vederli e a sentirli. Ed è stata una festa dopo, perchè mio figlio si è reso conto - e me lo ha detto - che i suoi amici sono venuti per lui, lui che è sempre stato invitato alle feste altrui e per un motivo o per l'altro non ha mai potuto ricambiare prima, lui che era convinto che gli altri bambini non si sarebbero presentati perchè ha l'autostima di un chewing-gum spiaccicato dalla ruota di un tir. Però sono venuti, e lo hanno reso felice.


11 commenti:

Anto ha detto...

Grazie di cuore!
Anto

Ely blogger ha detto...

E queste si che son soddisfazioni, hai fatto bene a non prenderlo, lasciati il passato alle spalle xchè davanti c'è e ci sarà ancora tanta strada da fare.

roberta ha detto...

Bene per te, bene per Power. Sono tanti grandi passi avanti.
Roberta

Livia ha detto...

Tanti saluti al port, e buon meritato riposo :)

Anonimo ha detto...

Sono felice per te, per tutte queste emozioni positive... Te le meriti tutte ;)
Patrizia VR

Anonimo ha detto...

Qui siamo tutti felici per te! Possiamo solo immaginare cosa significhi per te tutto questo! Congratulazioni e Buon Anno!
Katia e famiglia.

Unknown ha detto...

mamiga ti avevo un po' persa in mezzo a millecose.... Ma sono felice di rileggerti e che il primo post dopo tanto tempo sia così bello!! Un abbraccio

ziacris1 ha detto...

bellissimo post..mi sono commossa...

Silvia ha detto...

Mi sono commossa e sono felice per te e soprattutto per il Power che con la serenita' della mamma riconquistera' la sua spensieratezza e soprattutto la sua autostima !!!!!! Un felicissimo anno !!!!!

Fragolina ha detto...

mamigà sono davvero felice per te e per Power!

adesso dateci dentro!

la gabibba ha detto...

bello questo post e bella la festa del power:-)