domenica 14 luglio 2013

Di pagella e di disgrafia

-Hai visto? Tutte a mettere la foto della pagella del proprio figlio su FB per vantarsi di quanto è stato bravo. Io mi rifiuto scusa, mi sembra una cosa poco carina, una mancanza di rispetto verso chi ha i figli che fanno fatica ad arrivare a prendere un sei!". Così è esordita giorni fa la mamma del Di, che povera tata sarà anche impulsiva e pure un tantino odiosa, ma si trova a tirar su un figlio che quanto a tostaggine e problemi comportamentali a scuola non ha nulla da invidiare al mio, tranne qualche centimetro in alto e in largo. Ma ci vuol poco per essere più bassi di lui, si sa.

(Tra me e me) "Fa rabbia anche a me, da morire, perchè sembra quasi un confronto, e non puoi dire "chi se ne frega degli altri io guardo il mio", te la sbattono in faccia la bravura dei propri, e glielo leggi in viso quando le incontri e inizi a parlare di scuola lo sguardo di compassione per te che devi tollerare pugni sullo stomaco una pagella dopo l'altra, che tutti i figli degli altri sembrano delle cime paragonate al tuo solo perchè hanno una sfilza di DIECI uno dopo l'altro, incolonnati sulla pagella. E hanno poco da dirti che non è colpa tua, se poi ti spiegano che il loro è così bravo e giudizioso perchè l'hanno sempre trattato così e colà. E' come se i voti in pagella fossero i loro, non quelli dei figli. Parlare della scuola con altre mamme è sempre un'incognita, ci sono madri naturalmente portate a sentirsi delle caccole (come me, e la mamma di cui sopra) e altre particolarmente portate a calcare la mano.".

Comunque.

Io non l'ho pubblicata la pagella del Power (ma quandomai, è una moda nuova, e io con le mode non ho sempre feeling, ma poi non ci capisco proprio il senso. Una mia ex compagna di elementari e medie di cui ho parlato qualche tempo fa, con cui c'era un rapporto tutt'altro che idilliaco, l'ha fatto: ha mostrato orgogliosa la pagella di sua figlia che ha finito la quarta con una riga di voti eccellenti, manco un nove, e sotto commentata "tutta sua madre". Ho dovuto trattenermi per pura cortesia. "Sua madre" che io ricordi passava da un anno all'altro con un calcio nel sedere, finchè in terza media i professori devono essersi mossi a pietà dei colleghi che l'avrebbero ricevuta come allieva alle superiori e l'hanno fermata a ripetere l'anno. Ma non sono così cattiva da infierire, dai, a che scopo poi...).

Dicevo, non l'ho pubblicata, ma ho pianto nel ritirarla. La migliore pagella in tre anni, ottimi voti (tre dieci, di cui uno in storia, io che in storia arrivavo al sei per compassione) e un giudizio che per la prima volta non era composto da tre frasi, di cui la prima parte di ciascuna è un contentino e la seconda ti richiede un Gaviscon per essere parata giù, no. Tutt'altro. Tutto bene. E insomma, cresce il Power, ho diritto anch'io ad avere la mia parte di soddisfazione, no? Mica solo preoccupazioni!

Parte di questo cambiamento di direzione nella resa scolastica devo riconoscerlo alle maestre. Dopo l'incontro avvenuto lo scorso settembre tra noi, loro e le dottoresse del servizio a cui Gabri è affidato per tutto l'ambaradan psicologico, le insegnanti hanno ridimensionato completamente le loro pretese. Riconosco loro la disponibilità in questo senso: ora puntano sulla qualità del lavoro del Power, non su come lo espone a livello grafico, non si sono più fissate sui suoi tempi, non sono più arrivate note in questo senso. Per farmi capire, se il Power non riesce a stare al passo col dettato gli forniscono una fotocopia del lavoro di una compagna per finirlo a casa, sotto dettatura da parte mia. Se le divisioni sul quaderno non sono rappresentate bene, la maestra di matematica ci passa sopra e gli segnala in rosso solo il risultato quando è sbagliato, la forma passa in secondo piano. Certo, insistendo un po' sulla cura perchè il Power è furbo e ci marcia, ma senza mettergli l'ansia di prima, perchè più di così a volte non ce la fa proprio. Queste, ma anche altre strategie che hanno messo in atto, hanno reso la scuola al Power molto meno sgradevole di prima.

Quindici giorni fa il Power è stato sottoposto per la seconda volta al test per la disgrafia, e mercoledì scorso ci hanno convocato per l'esito.
Il Power è migliorato quanto all'impegno che ci mette, è maturato molto. Ho visto il primo test e il secondo, e la differenza c'è. Ma la disgrafia è confermata. A livello lieve per fortuna, in parte dovuta al lato ansioso della sua personalità (come sua madre del resto), ma rientra perfettamente nei parametri di un disgrafico. Vogliono aspettare per farci avere una certificazione, perchè comunque alle elementari le maestre si sono già attivate come ho spiegato sopra, per le medie se ne riparlerà, dato che comunque più si va avanti più da lui esigeranno, ed è giusto che abbia quello che gli spetta. Non so se condividere o no questa condotta da parte delle terapiste, intanto a settembre ci rivediamo assieme alle insegnanti, e poi il Power inizierà una seconda serie di incontri con la fisio.

Sembrerò incosciente, ma io sono contenta. Chi ha a che fare direttamente con questa problematica sa bene di cosa parlo. Essere certa che mio figlio ha un problema oggettivo e non è uno svogliato, mi da modo di attivarmi in una direzione ben precisa per sostenerlo ed educarlo, mi permette sapere dove andare a cercare i sostegni adatti, e mi impedisce di sbattere la testa contro il muro per niente. Io sono quella che preferisce una brutta verità ad una bella bugia, perchè almeno so come muovermi. E non credo di essere l'unica a pensarla in questo modo.

11 commenti:

Renata_ontanoverde ha detto...


Lo sai già che Einstein era dislessico ed a scuola andava male, quindi... manda a fanfulla chi sbandiera una pagella troppo facile...


Continua ad essere fiera del tuo mitico Power!!! Ne hai ben donde!!! :)

Fragolina ha detto...

E bravo Power che non si abbatte e ci mette il suo impegno, nonostante le maestre non troppo incoraggianti che ha trovato in passato nel suo percorso, davvero bravo.

non solo devi essere fiera ma direi che va anche festeggiato come si deve... una bella torta in suo onore ci starebbe proprio bene!

e so molto bene cosa intendi quando ti senti sollevata perchè ora sai quale è la causa dei problemi che avete incontrato, e di conseguenza ora sai in che direzione andare, può sembrare strano ma è un sollievo perchè si finisce di girare come trottole al buio e si comincia un percorso che certamente potrà essere fruttuoso,

e con l'impegno dimostrato da te e dal Power direi che lo sarà alla grande.

angela ha detto...

E bravo Power...come ti capisco, mamma di un disgrafico all'appello e felice di esserlo, perchè finalmente sappiamo qual'è il problema e ci possiamo muovere per risolverlo o almeno per arginarlo. Anche noi siamo stati soddisfatti della pagella, è riuscito a prendere 6 o 7 in tutte le materie, nessun voto regalato, cosa che alcuni docenti hanno fatto con alcuni ragazzini, per non bocciarli. Mi sono commossa per le belle parole che mi ha detto la prof di inglese, e mi gongolo un pò anche io, anche se la pagella non ha 8 e 9, siamo contenti così, il lavoro è stato duro e lo sarà ancora, ma sapere contro cosa combattere serve. Io se fossi in te pretenderei la relazione, è giusto che abbia diritto al piano di studio personalizzato!! Un abbraccio.

Tittiz ha detto...

viviamo in un'era in cui, con i mezzi tecnologici di adesso, si ha più amplificata la solita storia della competitività umana, che si frammenta in tanti aspetti della vita, tra cui i risultati scolastici dei propri pargoli. Lo vivevo anche io all'epoca questo veder gonfiare le piume a genitori di figli che erano più bravi di me, per fortuna ho avuto una madre che non mi rimproverara per questo competere, ma per altre mie mancanze...che per lei erano mancanze e non segnali di qualcos'altro, ma questo è un discorso a parte.
E di contro, per fortuna viviamo in un periodo in cui si riconoscono delle latenze come la disgrafia del tuo Power, la dislessia dei miei nipoti, e non si accusa più un bimbo di "capraggine" come quando ero bimba io...e comunque da quel che leggo del Power su questo blog, vedo un bimbo che ha il suo bel carattere, ma per bello intendo il lato positivo non sarcastico! Se riesce a non farsi sopraffare dai sensi di incapacità che lo aspettano durante l'adolescenza, il suo carattere è un bel trampolino di lancio per la vita adulta!!

Anonimo ha detto...

ciao, sono passata di qui e ho letto le ultime. Ci siamo scritte tempo fa su questo argomento: però attenta a non pensare "ce la fa lo stesso", così tu stessa pretendi molto da lui. Qualcuno più sopra ti ha scritto che invece sarebbe giusto avere il piano personalizzato e io te lo confermo: potrebbe già scrivere con il computer e agevolarsi tantissimo il lavoro senza incartarsi con la dannata scrittura a mano. Purtroppo i DSA non sono problemi che scompaiono del tutto, crescendo i ragazzi possono compensare in vari modi, ma perché deve fare una fatica bestia per avere lo stesso risultato? Da noi è andata un po' come sta andando per te, ci siamo attivati solo in quinta elementare perché prima per me era solo colpa sua, le medie le ha fatte senza troppi problemi ma non risultati eclatanti (7 di uscita), e i problemi sono emersi tutti in I superiore. Quest'anno era in II e ha finalmente una diagnosi e una certificazione : dislessia lieve, disgrafia, disturbo dell'attenzione lieve. Le cose sono cambiate perché lui è più sereno e a scuola ha qualche diritto faticosamente conquistato. È stato rimandato "solo" in matematica e va bene così. E per quanto riguarda le madri pavone, che ci sono in ogni dove: mandale a stendere..!! ovviamente socialmente non si può, ma impara a non curartene.
Infine, quando hai tempo, ti invito a leggere il forum dislessia e il sito di Anastasis che ha tantissimi strumenti compensativi per i DSA anche delle elementari. Si tratta di imparare a studiare in modo diverso, tutto qui!
saluti,
Paola

wolkerina ha detto...

Non sai che bella emozione anche per me leggere dei risultati a scuola del Power! E ovviamente son d'accordo : meglio la verità anche se dolorosa, meglio dare un nome a certe problematiche, le si affronta con più grinta.

lauragds@gmail.com ha detto...

Incosciente? E perchè mai?

Mamiga ha detto...

Perchè, cara Laura, la maggior parte delle volte in cui sento le mamme parlare di problemi dei bambini, non sento altro che lamentele. Quando dico a qualcuno "mio figlio è disgrafico" il novanta per cento delle volte la risposta che ricevo è "oh cavolo, non ci voleva, mi dispiace" con sguardo di commiserazione, e finisce lì. E il "mi dispiace" ci sta tutto, ma io non commisero mio figlio, per cui non vedo perchè la gente deve commiserarlo. Se io dico "sono contenta" è perchè sarebbe stata infinitamente più dura battersi per tutta la carriera scolastica di mio figlio contro una testa svogliata, pigra, o che non ci arriva, ma la gente non lo comprende, guardandomi con l'aria evidente da "questa è matta, è contenta di avere un problema". Mentre la realtà è che sono contenta di non avere un problema molto più grosso.

Unknown ha detto...

Molti anni fa tradussi un libro che parlava di uniformità e conformismo. Ebbene, è una caratteristica sociale quella di autoincensarsi sui figli (anche se qui in Friuli un tempo usava molto più denigrarli...) e cercare di uniformare gli altri a sé e a quello che è noto. Se uno "vola diversamente" si tende a tirarlo giù! C'è molta ignoranza, a tutti i livelli (anche i prof) sui DSA e sta a noi diventare mastini, leoni e pitbull per difendere un diritto. Sempre di più, dovrai imparare a non curarti dei discorsi a capocchia davanti ai cancelli di scuola...
cari saluti,
Paola

Mamiga ha detto...

Paola, mi piace molto quello che dici. E' in linea con le impressioni che ho avuto io rispetto alla scuola in questi tre anni, e se ne parlava con alcune mamme proprio poco tempo fa. Ed è un vero peccato che ci sia questa tendenza ad uniformare le aspettative rispetto ai ragazzini, perchè (e lo dico da perfetta ignorante) ho l'impressione che un domani avremo più automi che persone a gestire il mondo quando dovremo passare il timone del comando. E non so quanto sia positivo.
Mi ricordo dei nostri scambi di email sai, le ho ancora. E mi sono state molto preziose.

Anonimo ha detto...

È un piacere, e ti ringrazio per le belle parole. Aiuta, come sempre, sapere che non sei sola!
cari saluti,
Paola