Scrivo un post su facebook con la visibilità limitata ai miei contatti: "non chiamatemi guerriera", seguono motivazioni (mi da estremamente sui nervi).
Mi appellano guerriera nei commenti.
Rendo il post visibile a chiunque: mi appellano guerriera nei commenti anche perfetti sconosciuti.
Scrivo "non chiamatemi guerriera" come didascalia sotto al mio nome del profilo su Facebook, cosi rimane sempre in alto tra le prime informazioni che si hanno di me quando si accede alla mia bacheca: mi scrivono "forza guerriera" nei messaggi privati personaggi arrivati a me anche da YouTube o dal blog.
Calco il concetto scrivendo uno status su WhatsApp: "non chiamatemi guerriera" e lo lascio per le classiche 24 ore: mi salutano con "ciao guerriera" anche conoscenze di paese.
Ma la gente che problemi ha
7 commenti:
Questo accade perché si sente parlare qualcuno ma non si ascolta, si legge senza comprendere..e per fortuna non ti hanno cercato un sinonimo!!! Ciao Mamiga😘
Purtroppo io Facebook non lo ho (scelte personali paranoidi). Ma non è che qualche volta ti sei messa l'elmetto al posto del foulard e non lo ricordi? 😂
La metafora della guerra è TUTTA torta.. a partire dal fatto che se di guerra si tratta, il paziente è più che altro il campo di battaglia!
😘🐱🌻🌹
Preferisco lasciarti cosi un segno della mia presenza...dal lontano 2011
Io ho maturato la convinzione che almeno un terzo dei miei lettori non legga affatto quello che scrivo.
Mi ricorda la storiella del tizio che al bar chiede una brioche alla marmellata.
"Non abbiamo brioche, signore".
Allora una brioche al cioccolato.
"Signore, non abbiamo brioche".
Fa niente, me ne dia una vuota.
"Signore, non so come dirglielo. Non abbiamo brioche".
Vuole che le tiri tutto il vassoio delle brioche dietro???
Mamiga, un saluto da Silvia di Torino e i suoi gatti.
.. e provare con la frase: "non inviatemi denaro" .... ?
:-P
Ariete di sfondamento
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