Quando vedete questo cartello in un parcheggio di un qualsiasi supermercato sapete cosa sta a significare?
Immagino di si, non è difficile da interpretare. Significa che il posteggio sopra al quale si trova è riservato agli invalidi, ovvero a quelle persone che per scendere dall'auto hanno bisogno di un po' più di spazio delle altre. Ce lo insegnano a scuola guida ma non ce ne sarebbe bisogno, è discretamente esplicito. Ma si sa, le regole per molte persone sono dei consigli. E chi vuole seguirli lo fa, ma non è che sia proprio necessario.
Ecco, questa cosa mi da un po' sui nervi, perchè anche se non mi tocca direttamente penso sempre che un giorno potrei trovarmi io nella necessità di doverlo utilizzare, e trovarlo occupato mi metterebbe in difficoltà.
Quale genere?
Il genere di scena che spesso mi capita di vedere. Esco dal supermercato, tre quarti del parcheggio completamente deserti, gli unici quattro parcheggi con il suddetto cartello sopra occupati da altrettante auto ovviamente senza il bollino che autorizza a farlo sul parabrezza, nè altra cosa che lasci pensare che ne abbiano diritto. Perchè? Ma è naturale, i parcheggi riservati agli invalidi sono più vicini all'entrata del super, più vicini al deposito dei carrelli, più comodi per caricare la spesa, più tutto!
Insomma, esco dal super, mi si affianca un'auto molto grande e mi accorgo che nel bagagliaio c'è una carrozzina per invalidi formato ragazzina. E infatti scende una coppia di persone che cerca di far uscire dall'auto la figlia invalida.
Ecco, mi si dica pure che dovrei stare zitta perchè non ho idea di come ci si senta, fatto sta che è una cosa detestabile a mio parere.
Anni fa lavoravo in un fast-food. Davanti all'entrata ovviamente c'erano i classici parcheggi sopra citati. Un signore vi parcheggia sopra per non fare due passi in più per entrare nel locale, la mia collega gli fa notare che non è autorizzato a parcheggiare lì per questo e questo motivo e la risposta che ha ricevuto è stata: "Signorina, in Italia siamo tutti invalidi...".
Col cà! A meno che non si parli di invalidi mentali, nel qual caso ce n'è una buona fetta. Ma si chiamano anche
Immagino di si, non è difficile da interpretare. Significa che il posteggio sopra al quale si trova è riservato agli invalidi, ovvero a quelle persone che per scendere dall'auto hanno bisogno di un po' più di spazio delle altre. Ce lo insegnano a scuola guida ma non ce ne sarebbe bisogno, è discretamente esplicito. Ma si sa, le regole per molte persone sono dei consigli. E chi vuole seguirli lo fa, ma non è che sia proprio necessario.
Ecco, questa cosa mi da un po' sui nervi, perchè anche se non mi tocca direttamente penso sempre che un giorno potrei trovarmi io nella necessità di doverlo utilizzare, e trovarlo occupato mi metterebbe in difficoltà.
E' per questo che stamattina ho deciso che la prossima volta che mi trovo davanti una scena del genere mi munisco di foglietto e penna, e appioppo sul parabrezza degli interessati un bel
"bravo, prega di non averne mai davvero bisogno, perchè troveresti un cretino che lo occupa come te".
"bravo, prega di non averne mai davvero bisogno, perchè troveresti un cretino che lo occupa come te".
Quale genere?
Il genere di scena che spesso mi capita di vedere. Esco dal supermercato, tre quarti del parcheggio completamente deserti, gli unici quattro parcheggi con il suddetto cartello sopra occupati da altrettante auto ovviamente senza il bollino che autorizza a farlo sul parabrezza, nè altra cosa che lasci pensare che ne abbiano diritto. Perchè? Ma è naturale, i parcheggi riservati agli invalidi sono più vicini all'entrata del super, più vicini al deposito dei carrelli, più comodi per caricare la spesa, più tutto!
Insomma, esco dal super, mi si affianca un'auto molto grande e mi accorgo che nel bagagliaio c'è una carrozzina per invalidi formato ragazzina. E infatti scende una coppia di persone che cerca di far uscire dall'auto la figlia invalida.
Ecco, mi si dica pure che dovrei stare zitta perchè non ho idea di come ci si senta, fatto sta che è una cosa detestabile a mio parere.
Anni fa lavoravo in un fast-food. Davanti all'entrata ovviamente c'erano i classici parcheggi sopra citati. Un signore vi parcheggia sopra per non fare due passi in più per entrare nel locale, la mia collega gli fa notare che non è autorizzato a parcheggiare lì per questo e questo motivo e la risposta che ha ricevuto è stata: "Signorina, in Italia siamo tutti invalidi...".
Col cà! A meno che non si parli di invalidi mentali, nel qual caso ce n'è una buona fetta. Ma si chiamano anche
IGNORANTI
8 commenti:
ehhhhh... ti dò ragione... altro non posso fare.
eppure non sarò l'unica scema che se arriva in un parcheggio tutto pieno tranne i posti nelle striscie gialle decide di cercare altrove e nemmeno pensa che quelli siano posti disponibili, no? no?
lasciamo perdere.....io mi incaxxxx come una iena quando vedo scene del genere...sai cosa fa mia mamma? quando vede una macchina parcheggiata nel posto dei disabili senza il bollino apposito chiama i vigili e fa la segnalazione...magari non serve a nulla ma a furia di chiamare prima o poi magari verranno a controllare e inizieranno a piovere multe...io lo spero.
Anche perchè il mio istinto non è quello di lasciare un biglietto come te, ma quello di rigargli la macchina...sono strxxxa lo so!!!!^_^
@Trinity: no, il mio non è un istinto, è una promessa. Quanto alla segnalazione ai vigili ho fatto di meglio, mi sono rivolta già un po' più in là. senza risultato: per caxxate del genere purtroppo non hanno personale nè tempo. Triste ma vero...
Mamigà, io l'ho fatto, sul parabrezza un foglietto con un "augurio" speciale!:-|
Ho una mia amica che ha la necessità di usare questi parcheggi, e la risposta che di solito ho sentito dire da queste persone poco collegate con i neuroni è "si, ma è un attimo, faccio subito, ho fretta"....per non parlare poi, del fatto che la mia amica non scende dall'auto con la sedia a rotelle, ma ha comunque seri problemi di deambulazione, ma che non sono visibili a prima vista.
Viene incorniciata di paroline non molto carine tant'è che molto spesso lei dice "ma che mi devo mettere un cartelo al collo con scritto si, l'handicap c'è ma non si vede?!"
In Italia manca l'educazione civica e le giuste punizioni per le irregolarità, è un dato di fatto.
Eh! Hai proprio ragione!
Sono convinto che ci sia grande maleducazione ed egoismo.
Ovviamente in questo delirio non bisogna dimenticare tutti gli str... che non sono invalidi e ottengono il parcheggio grazie a conoscenze o nonnetti allettati che mai escono di casa...i mancati controlli da parte delle forze dell'ordine nell'uno e negli altri casi! Così I dementi continuano a parcheggiare al posto degli invalidi e i finti invalidi o i loro finti accompagnatori girano col tagliando senza averne diritto....che modo di m.... di vivere!
G
noi una sera per sbaglio abbiamo posteggiato in un parcheggio per invalidi. Quando siamo andati a prendere la macchina, un ragazzo ci ha fatto notare la cosa... non ti dico l'imbarazzo!!! Era riservato a sua sorella, ci ha detto che per fortuna aveva trovato un altro posto... Ci siamo scusati mille volte e credo che abbia capito che davvero non avevamo visto il cartello!!!
:-)
@Elyweb: ma per carità, di non vedere il cartello può anche capitare e capisco bene (a me è capitato una volta di non vedere un cartello grande così di divieto di sosta, e mi sono trovata poi la multa sul parabrezza... per fortuna che non era intestata a me). Difficile però che capiti a quattro persone contemporaneamente in pieno giorno in giornata di sole, dove oltre al cartello ci sono tanto di scrisce giallo fluorescenti per terra che le vedrebbe anche un cieco. E' questo che mi fa incavolare: quando queste cose le si fa per abitudine, perchè "tanto che vuoi che sia"...
Non mi ricordo dove ma ho visto che il comune del luogo ha affisso dei cartelli con scritto: "vuoi il mio posto? Devi prenderti anche la mia malattia". La gente non pensa, è questo il problema. Da per scontato che tutto vada bene sempre. Eppure basta poco per cancellare cose che ci sembrano scontate. Cose come camminare, vestirsi da soli etc etc...
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