martedì 7 luglio 2009

Figli, non figli, mica figli...

C'è un argomento che da giorni, per una serie di coincidenze, mi gira per la testa.
Domenica siamo stati a un pranzo coi "motars", una compagnia di amici con cui ci si ritrova un paio di volte l'anno, tre quarti dei quali sono appassionati di moto e il restante quarto si aggrega (come noi) assieme a mogli e figli vari. Il pranzo altro non era che una mangiata alla furlanata, grigliatona gigante in un ristorante con annesso parco giochi per i bambini. E' stato un bel pomeriggio, un po' afoso forse, ma abbastanza divertente. E poi a me basta vedere il Power che corre via coi suoi amichetti e si diverte per stare bene, mi mette una serenità addosso che difficilmente riesco ad ottenere. Ma vabbè.
Si chiacchierava con M., una delle due future mammine di un paio di post fa, e mi raccontava della sua angoscia riguardo alle insistenze di alcuni suoi parenti per fare il secondo bimbo. Dietro a questo ci sta la confidenza di un'altra persona, fatta tempo fa, che mi diceva di non volerne proprio di bambini, come mi disse tempo fa un'altra conoscente, e di essere alquanto seccata dall'insistenza della gente  sull'argomento.
Ecco, quando si va a toccare l'argomento "bambini o non bambini" si entra in una sfera talmente personale e privata, intima e pesante nella vita di una donna (e di una coppia) che non si può capire quanto faccia male sentirsi pressati nel verso della mentalità comune quando la si pensa diversamente, o si sceglie diversamente, o non si può proprio seguirla per motivi pesantissimi come tante donne.
Mi si dirà, e Mamigà che c'entra?
C'entra... perchè anche a Mamigà viene sovente fatta la clssica domanda "e quando fai il secondo?".  Ora, la risposta  ora non ve la scrivo, perchè è mia e solo mia. Anzi, mia e di mio marito, punto.  Ma vi dico la risposta che do di solito: QUANDO E' ORA. Di solito basta a chiudere la bocca all'interlocutore, anche se qualche sera fa ho trovato via messenger un'amica a cui questa risposta non è bastata ed è andata oltre e oltre, tanto da farmi fingere di avere un mal di testa boia a causa del monitor e trovare così la scusa per staccare. Vero, un "fatti i caspi tuoi" ci sarebbe stato, ma io non oso dare queste risposte via messenger, e il suo numero di telefono non ce l'ho. Ma il punto è un altro...
Mi chiedo perchè basta che una abbia la patata e abbia anche un compagno per autorizzare le persone a chiedere come e quanto intenda farne uso. Mi chiedo anche perchè non venga concepita l'idea che una donna possa benissimo decidere di non fare figli ed essere felice, come una mia vicina di casa che vive col compagno e se la gode, sta bene così e di figli non vuol sentir parlare nonostante i quarant'anni non siano un miraggio lontanissimo neanche per lei. Mi chiedo perchè quando persone come mia cognata decidono di avere un figlio solo e lo dichiarano apertamente, trovino sempre persone che la compiangono con quella faccia da ebeti, come a dire "poverina non sa quello che si perde". Oppure gente che ti spiaccica lapidaria la parola "peccato", come mia suocera. Ma peccato cosa? Ma vi siete fatti i figli? Quanti, due, tre, sette? Siete felici? Si? Ok, lasciate che gli altri decidano per conto loro come esserlo, il mondo non è uguale per tutti. Perchè nessuno, e dico NESSUNO sa cosa succede in casa d'altri quando la porta si chiude e il resto del mondo rimane fuori.

9 commenti:

LauraGDS ha detto...

L'anno scorso quando la mia vicina del piano di sopra dichiarò di essere incinta, arrivò la mamma della mia dirimpettaia con al battuttina sul "bambino della Laura". Un anno fa avevo altro per la testa che un pancione, anche se c'era il desiderio di diventare mamma, ma non lo stavamo affatto cercando, anzi vedevo una gravidanza come un tale stravolgimento delal vita che mi terrorizzava.
Comunque per far star zitta quella persona le dissi:" eh cara signora, a volte certe domande bisogna sapere bene a chi le si fa, perchè magari la persona che ha davanti non può averne"

Oggi è palese che ho sparato grosso, però certa gente dovrebbe pensare al di là del farsi i ca77i propri che alcune persone per scelta o per problemi figli non ne vogliono o possono avere e che questo fa soffrire.

ruadhbuitch ha detto...

Anni fa, quando avevo un solo figlio, un conoscente di mio marito mi aveva presa di mira con la "battuta" di "Auguri e figli maschi". Lo ripeteva ogni volta che mi vedeva(anche 2-3 volte al giorno...ogni giorno...). Questo finchè non raggiunsi il limite di sopportazione e i fronte a testimoni(a suo favore, ma simpatizzanti nei miei confronti) lo minacciai guardando tutti e nessuno: "la prossima volta che qualcuno mi dice auguri e figli maschi, giuro che lo sopprimo!" Da allora non ha più detto nulla, anzi, ha paura di me(eppure non sono mai passata ai fatti), ma non è giusto che si venga bollati perchè si sceglie di non averne o di fermarsi a un figlio. Non siamo più in quei lontani tempi dove bisognava metter al mondo una squadra di calcio!

utente anonimo ha detto...

e la cosa peggiore è quando, dopo tanti anni di matrimonio senza figli, qualche testa di c@@@o ti chiede: "ma bambini ancora no?? e come mai??"... già, chissà come mai...
provassero a collegare il cervello prima... non sempre non si vogliono, a volte non si possono... a buon intenditor poche parole.

fiocco72 ha detto...

la penso come te, la gente dovrebbe imparare a farsi i fatti suoi...

EEYORE22 ha detto...

Cara mamigà,ti quoto in pieno..

venezia ha detto...

Concordo in pieno!!!!

Ninphe ha detto...

Ti dico la mia: ho quasi 26 anni (tra un mese e mezzo) convivo da 3 anni e da quando la mia amica ha fatto 2 bimbe è stata la fine...per un po' di tempo è stato un tartassarmi "e voi quando ne farete uno?" "e quando mi farai diventare nonna/bisnonna?" "li ha fatti la *** perché non li fai anche tu? è semplice!" e a smollarmi le bimbe "così imparavo!"
Quando ho iniziato a incacchiarmi sul serio han smesso per fortuna...ma ho ancora nelle orecchie le parole "aaaaah i figli ti danno una vita migliore, sono gioia felicità etc etc etc" .....quando io per ora manco nell'anticamera del cervello ho pensiero di averne uno/a. E non so se mai ne vorrò averne uno. E non penso proprio di perdermi molto se non avrò una cosa che non desidero.

I parenti che ti chiedono il nipotino sono da bombardare col napalm!!!

utente anonimo ha detto...

Eh gia', prima era " che aspetti hai quasi 40 anni " ora e' " Sbrigati a fare il secondo ...non vorrai lasciare Carlo figlio unico ? " L'unica che mi prega di non fare il bis e' mia madre ...lei ne ha avuti 4 ...sa cosa vuol dire crescere un figlio ...soprattutto sa che non ho nessuno che mi sollevi da tutte le incombenze , tranne mia suocera che per suo personale piacere mi tiene Carlo quando lavoro ma che per il resto non alzerebbe un dito ...neanche se mi vedesse stesa per terra !!!!!
Mommy in progress in anonimo perche' sono in ufficio !!!!:-))))

utente anonimo ha detto...

Sono strafelice di avere avuto i miei due bambini, anche se col padre è andata com'è andata. Prima a chiedermi quando li avremmo fatti, poi ad accusarmi di averlo obbligato ad averli. Ho smesso di chiedere agli altri quando avrebbero fatto uno figlio, il secondo e via andare quando, mortificata, una collega mi rispose che non poteva averne e cercava di adottarne uno. Comunque dipende molto dalla confidenza che c'è con l'interlocutore, dall'umore del momento e da una sana dose di fatti propri!
Roberta