Mio marito mi ripete spesso che guai a chi mi tocca i gatti, che io per salvaguardare i miei gatti ucciderei, che gli dedico troppo tempo e via dicendo. E sotto certi aspetti è anche vero, chi mi conosce di persona sa quanto li adori e gli dedichi attenzioni e cure. Ma stasera quello che provo se penso alla gatteria di casa e circondario è un insano desiderio di liberarmene definitivamente. Mi sono decisamente rotta. Sarà perchè ho appena finito di pulire una chiazza di materiale organico decisamente sgradevole da sotto la panca dell'ingresso.
Succede che sono mesi e mesi che si va avanti a dispetti tra di loro e, ogni tanto lo sospetto, verso la sottoscritta: peccato che la sottoscritta sia l'unica che i dispetti se li deve anche andare a pulire, perchè i gatti in questione, uno dopo l'altro, i dispetti se li fanno a colpi di pisciate e cagatine più o meno intense fuori posto.
Inizia un paio di anni fa: arriva Heidi in casa e, stranamente, inizio a trovarmi la pisciata mattutina sempre nello stesso posto (non dico quale perchè fa decisametne schifo). Due o tre volte la becco in flagranza di reato e la punisco (leggi sventola). Poi dopo due anni Heidi sparisce, e le pisciate continuano: capisco che non era solo Heidi a farle, probabilmente lei e la Gioiuta si alternano, così attendo paziente di beccare la signora sul fatto per punire anche lei. Dopo vari tentativi (copertura dell'angolo-pisciata, spostamento delle lettiere, posizionamento di oggetti vari, compreso piattino con cannella, uso dell'elettroemanatore di ormoni, e altre cose) trovo la soluzione, cannella fresca tutte le sere, ma non sempre me ne ricordo, e la sera in cui me ne dimentico trovo puntualmente il reato.
Poi è la volta di Sbighez, la mammadi Max: lei entra, mangia e mi lascia la pisciata nell'ingresso. Una volta mi ha lasciato perfino la cagatina. La sgrido, tento di allontanarla, spruzzo lo spray antigatto ma niente: l'unico modo perchè non marchi il territorio è non lasciarla proprio entrare, ed è difficile in una casa come la mia dove le porte sono sempre aperte tutta l'estate. Po passa il Blanc, gatto-rovina della reputazione di tutta la sua specie, semirandagio che non fa niente ma proprio niente tutto il giorno, tranne che provare a entrare e lasciare il suo ricordino da gatto macho esattamente nello stesso posto dove prima ho pulito la marcatura di Sbighez. Dopo di lui ovviamente passa Sintetic, il gatto di un mio vicino, che per forza di natura DEVE firmare sopra la firma del Blanc (ma me lo sterilizzate sto gatto, PORCALOCA???).
Ora c'è Max: Max poveretto è piccino e piuttosto tordarello. Tordarello perchè ha trovato il modo di attraversare la finestrella che dal bagno dà nell'ingresso da dentro a fuori facendo tappa sul water per fare i suoi spuntini notturni, ma non riesce a fare il contrario perchè la finestra è altina per lui, per cui rimane lì fino a quando al mattino non apro la porta. Ho provato a mettergli una sedia per la notte, all'esterno, per fargli fare tappa, ho anche tentato di insegnargli come si passa chiamandolo dal bagno, ma niente: il ragionamento SALTO SULLA SEDIA-PASSO LA FINESTRA-SALTO SUL WATER-SCENDO-VADO NELLA LETTIERA evidentemente per lui è complicato (faccio notare che alla sua età le altre gatte lo impararono da sole e molto prima). E siccome com'è logico dopo la pappa il bisogno è impellente, va scaricato. Nell'angolo più recondito della stanza, sotto ma proprio in fondo all'angolo della panca. Hai voglia tu a cercare da dove proviene il profumo di violette marce che ti avvolge quando apri il portoncino alle sette del mattino. Stasera gli ho approntato la lettiera di scorta, quella della Gioiuta quando era un cucciolo, e glielo piazzo sotto la panca. Sperando che serva almeno finchè il piattoletto si sveglia dal suo torpore infantile.
Ma anche Amy mi ha fatto la sua l'altra mattina. Scendo alle sette con doppio carico di biancheria da infilare in lavatrice. Poso il doppio carico davanti alla lavanderia, prelevo quanto necessario per il primo ciclo di lavaggio e preparo la lavatrice. Senza far caso che il rimanente, le lenzuola di mio figlio per l'esattezza, erano posate proprio nel punto dove di solito i gatti si contendono la marcatura del territorio (alle sette del mattino che pretendete da me?). Insomma, carico la lavatrice, mi volto e cosa ti vedo? Amy, la MIA Amy, il mio gattoperfetto, la mia coccola preferita, che... marca le lenzuola. LE LENZUOLA! NON CI HO VISTO PIU'! Mai vista una gatta volante? Io si, e se vi affacciavate alla porta a vetri inquell'istante l'avreste vista anche voi.
Insomma, inizio ad averne le scatole piene. O si cambia sistema, o tappo patate e piselli felini a randagi, domestici miei e dei vicini, e gatti adottati dal vialetto. Mi sono rotta di avere sempre il secchio del mocio a portata di zampe e doverlo usare tremila volte al giorno, non avessi altro da fare. A me i gatti piacciono, e tanto anche, ma insomma, approfittarsene così no. In settimana tenterò l'ultima spiaggia, cambio tipo di lettiera sperando che il problema risieda lì. Perchè ridurre a lettiera all'aperto il mio ingresso mi sembra decisamente esagerato.
Succede che sono mesi e mesi che si va avanti a dispetti tra di loro e, ogni tanto lo sospetto, verso la sottoscritta: peccato che la sottoscritta sia l'unica che i dispetti se li deve anche andare a pulire, perchè i gatti in questione, uno dopo l'altro, i dispetti se li fanno a colpi di pisciate e cagatine più o meno intense fuori posto.
Inizia un paio di anni fa: arriva Heidi in casa e, stranamente, inizio a trovarmi la pisciata mattutina sempre nello stesso posto (non dico quale perchè fa decisametne schifo). Due o tre volte la becco in flagranza di reato e la punisco (leggi sventola). Poi dopo due anni Heidi sparisce, e le pisciate continuano: capisco che non era solo Heidi a farle, probabilmente lei e la Gioiuta si alternano, così attendo paziente di beccare la signora sul fatto per punire anche lei. Dopo vari tentativi (copertura dell'angolo-pisciata, spostamento delle lettiere, posizionamento di oggetti vari, compreso piattino con cannella, uso dell'elettroemanatore di ormoni, e altre cose) trovo la soluzione, cannella fresca tutte le sere, ma non sempre me ne ricordo, e la sera in cui me ne dimentico trovo puntualmente il reato.
Poi è la volta di Sbighez, la mammadi Max: lei entra, mangia e mi lascia la pisciata nell'ingresso. Una volta mi ha lasciato perfino la cagatina. La sgrido, tento di allontanarla, spruzzo lo spray antigatto ma niente: l'unico modo perchè non marchi il territorio è non lasciarla proprio entrare, ed è difficile in una casa come la mia dove le porte sono sempre aperte tutta l'estate. Po passa il Blanc, gatto-rovina della reputazione di tutta la sua specie, semirandagio che non fa niente ma proprio niente tutto il giorno, tranne che provare a entrare e lasciare il suo ricordino da gatto macho esattamente nello stesso posto dove prima ho pulito la marcatura di Sbighez. Dopo di lui ovviamente passa Sintetic, il gatto di un mio vicino, che per forza di natura DEVE firmare sopra la firma del Blanc (ma me lo sterilizzate sto gatto, PORCALOCA???).
Ora c'è Max: Max poveretto è piccino e piuttosto tordarello. Tordarello perchè ha trovato il modo di attraversare la finestrella che dal bagno dà nell'ingresso da dentro a fuori facendo tappa sul water per fare i suoi spuntini notturni, ma non riesce a fare il contrario perchè la finestra è altina per lui, per cui rimane lì fino a quando al mattino non apro la porta. Ho provato a mettergli una sedia per la notte, all'esterno, per fargli fare tappa, ho anche tentato di insegnargli come si passa chiamandolo dal bagno, ma niente: il ragionamento SALTO SULLA SEDIA-PASSO LA FINESTRA-SALTO SUL WATER-SCENDO-VADO NELLA LETTIERA evidentemente per lui è complicato (faccio notare che alla sua età le altre gatte lo impararono da sole e molto prima). E siccome com'è logico dopo la pappa il bisogno è impellente, va scaricato. Nell'angolo più recondito della stanza, sotto ma proprio in fondo all'angolo della panca. Hai voglia tu a cercare da dove proviene il profumo di violette marce che ti avvolge quando apri il portoncino alle sette del mattino. Stasera gli ho approntato la lettiera di scorta, quella della Gioiuta quando era un cucciolo, e glielo piazzo sotto la panca. Sperando che serva almeno finchè il piattoletto si sveglia dal suo torpore infantile.
Ma anche Amy mi ha fatto la sua l'altra mattina. Scendo alle sette con doppio carico di biancheria da infilare in lavatrice. Poso il doppio carico davanti alla lavanderia, prelevo quanto necessario per il primo ciclo di lavaggio e preparo la lavatrice. Senza far caso che il rimanente, le lenzuola di mio figlio per l'esattezza, erano posate proprio nel punto dove di solito i gatti si contendono la marcatura del territorio (alle sette del mattino che pretendete da me?). Insomma, carico la lavatrice, mi volto e cosa ti vedo? Amy, la MIA Amy, il mio gattoperfetto, la mia coccola preferita, che... marca le lenzuola. LE LENZUOLA! NON CI HO VISTO PIU'! Mai vista una gatta volante? Io si, e se vi affacciavate alla porta a vetri inquell'istante l'avreste vista anche voi.
Insomma, inizio ad averne le scatole piene. O si cambia sistema, o tappo patate e piselli felini a randagi, domestici miei e dei vicini, e gatti adottati dal vialetto. Mi sono rotta di avere sempre il secchio del mocio a portata di zampe e doverlo usare tremila volte al giorno, non avessi altro da fare. A me i gatti piacciono, e tanto anche, ma insomma, approfittarsene così no. In settimana tenterò l'ultima spiaggia, cambio tipo di lettiera sperando che il problema risieda lì. Perchè ridurre a lettiera all'aperto il mio ingresso mi sembra decisamente esagerato.
4 commenti:
non sono dispetti: stanno discutendo a colpi di pipì e cacca a chi va il territorio di casa tua.
L'unica soluzione è togliere la possibilità a gatti diversi da Gioiuta, Amy e Max di nutrirsi. Se proprio non puoi fare a meno di dar loro qualcosa fallo il più distante possibile da casa tua.
E poi portati per un paio di giorni la Sissi lì: l'odore di cane a volte scoraggia.
Da domani taglio i viveri a tutti. Finita la colazione, se ne riparla a cena. Eccheccacchio.
Ho avuto il tuo medesimo problema con la gatteria di strada, e le vicissitudini con i vicini mi hanno portata a dover decidere di non passare più cibo ai "non residenti" (leggi Gatto panzone e il "nonpiùvivo" fratello) facendo entrare in casa solo i legittimati; sia perchè m'ero rotta di pulire i loro gifts e sentirmi blaterare che ero io la causa delle sporcizie di una intera strada, sia per salvaguardarli da ignoranti espedienti per risolvere i problemi da parte dei miei cafoni vicini (3 i gatti a farne le spese).
Dapprima il cuore m'è pesato, vederli arrivare convinti della pappa invece nisba, (all'inizio ogni tanto portavo il cibo sempre più lontano finchè è finita anche così)... poi i gatti si adattano e se lo sono andati a cercare altrove e ci sono riusciti.
Dopodichè, di mia iniziativa, grazie all'aiuto di due (all'epoca) vicine studentesse universitarie di veterinaria abbiamo acciuffato e sterilizzato TUTTI i gatti della via, l'IZS ci ha salvati dall'aumento di popolazione felina e il rischio di vederli uccisi in vari modi dai trogloditi della via, quindi son rimasti i "vecchi", gatto panzone, "grey" e la sorella che stanno dalla sig.ra Lucia, la sosia di sfufina e mister snob che hanno la loro domestica, mammagatta che bazzica altra portatrice di cibo.
Si avvistano due forestieri che però come vengono se ne vanno, non prima però di essersi azzuffati con gatto panzone che si è proclamato il re del territorio!
intanto, sono d'accordo con la sterilizzazione, se non altro per evitare randagi che poi vivono male,
e poi, scusa, immagino che per te non sia stato per nulla divertente, ma il racconto su Max è buffissimo!!! PS: a me hanno rotto la zanzariera per poter entrare dalla finestra! :(
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