giovedì 24 settembre 2009

Il Power in castigo? E come no... una più una meno...

L'altro giorno mio figlio ha iniziato la sua annuale collezione di castighi all'asilo: quest'anno è da dire che ha iniziato anche presto, gli anni scorsi partiva più o meno a tre mesi dall'inizio. Quando vado a prenderlo e vedo la maestra che mi attende con un una mano sul fianco appoggiata alla porta so già cosa mi aspetta: "signora, oggi io e il Power abbiamo avuto un piccolo diverbio, terminato con un castigo", questa è l'espressione più diplomatica che ho sentito finora in questo senso. E va bene, io ho sempre detto alle maestre che se se lo merita è giusto che glielo diano (che poi, sarà castigo... Passare il pomeriggio in classe coi più piccoli per il Power è solo un diversivo, non un'onta. Giocattoli diversi, bambini più piccoli a cui poter insegnare come funziona il mondo che è il suo sport preferito... Più che castigo per lui è un contentino). E che mio figlio non sia uno stinco di santo è cosa nota, a noi in primis, alle maestre e perfino ai bidelli, che il primo anno gli hanno cambiato le mutande, il secondo lo hanno tirato su da terra ogni volta che si sdraiava a far capricci e il terzo tentavano di convincerlo che se metteva i calzini antiscivolo della scuola per una volta non gli si staccavano i piedi durante la psicomotricità.
Ma è lo sguardo accusatore della maestra mentre mi racconta il misfatto che mi turba ogni volta. Ah, premetto, con molta probabilità è per il novanta per cento frutto della mia autosuggestione, che è molto tesa quando si parla di mio figlio e della sua educazione. E' come se mi sentissi addosso un vocione stile Fernandel/don Camillo  quando parla in chiesa, che mi dice tra le righe "tu, mamma sconsiderata e incapace, non vedi che tuo figlio ha bisogno di una stiratina?". Che lasciamo perdere le teorie educative secondo le quali con le buone si ottiene tutto (ma quandomai, prendetevi il Power tra i piedi per una settimana e vedete), rimane il fatto che o direttamente o con sottigliezza, ti viene ribadito sempre e comunque che se tuo figlio ha qualche tara di carattere è

SEMPRE
INESORABILMENTE
COLPA
TUA.

Come se in casa fosse scontato che un bambino viene sempre accontentato in tutto, gliele si da tutte vinte, è stra coccolato (beh ammetto che io con le coccole ci vado giù pesante quando mi si presenta l'occasione, ma vorrei vedere qualunque madre) e viziato alla stragrande. Come se tu mamma e tu papà foste ciechi, passaste sempre sopra a ogni marachella considerandola una bambinata (che è anche vero, ma in casa mia non ci si ferma certo li) e come se quando io affermo che mio figlio "ha un carattere forte" lo dicessi solo perchè ogni tanto si oppone, com'è normale, all'imposizione di qualche regola, ingigantendo le cose. Magari fosse così...
Comunque, come ho premesso, tutto questo elucubrare probabilmente è solo frutto della mia autosuggestione, perchè si sa, quando ci toccano i figli rizziamo le antenne e drizziamo le vibrisse, e quasi sicuramente entro qualche settimana la maestra nuova avrà modo di inquadrare meglio il soggetto dando il giusto peso alle sue uscite e riconsiderando il metodo da usare per farlo rigare dritto almeno all'asilo. E per fortuna è affiancata dalla maestra dell'anno scorso, che sa bene di che qualità è il pelo del Power.
Fatto sta che sarà bene ricalibrare il tiro prima che inizi la scuola elementare, o faremo tappa fissa settimanale nell'ufficio del preside. Ma magari è capace di crescere un po' di suo il Power per quell'epoca, stupendoci tutti, e io ci potrei anche far conto.

Ah, per i più curiosi: il Power è stato messo in castigo per lo stesso motivo per cui è stato più volte  castigato lo scorso anno: la maestra spiega qualcosa o comunque chiede attenzione, e nonostante ripetuti richiami il Power si fa bellamente i fatti suoi. Come dire, maestra, tanto so già quello chevuoi spiegare, io ho cose più importanti da fare, devo salvare il mondo...

2 commenti:

fiocco72 ha detto...

Il motivo del castigo era valido, perchè alle elementari vanno meno per il sottile...Crescerà!

Mamiga ha detto...

@Fiocco: si si non ho dubbi sulla validità del motivo del castigo... anzi...