Hanno capito che il Power ha bisogno di tempo, e non di giorni nè di settimane, ma qualcosina di più, per maturare.
Hanno compreso che dare importanza alle cose importanti (la maturazione emotiva) piuttosto che a quelle secondarie (errori di ortografia e calligrafia da bradipo con i calli, nonchè disegni mooooolto approssimativi) ottiene risultati più significativi e, soprattutto, duraturi.
Hanno ottenuto di avere un Power che, finalmente, collabora, lavora, fa "rientrare" da solo le sue esplosioni d'ira (peraltro sempre più rare e contenute), non ha bisogno di essere continuamente stimolato per portare a termine le consegne più tediose, rispetta i tempi di lavoro, si diverte con i compagni.
Insomma, il colloquio con le insegnanti di ieri è stato il primo che ci ha procurato solo soddisfazioni. Finalmente. E se le insegnanti sono contente di come sta crescendo, io e suo padre lo siamo infinitamente di più, perchè ne conosciamo le fatiche e la consistenza degli ostacoli che ha dovuto e deve abbattere per diventare grande. Ma non serve dirlo.
4 commenti:
Queste sì che sono bellissime notizie. Credo proprio ci volessero.
Roberta
bene sono proprio contenta, accidenti, è già così dura tutto il resto, avere un ambiente di collaborazione con la scuola e le insegnanti è davvero fondamentale. bravi per il lavoro che avete saputo fare!
anche per me colloquio ieri, e ti dirò che mi ritrovo in quello che hai scritto (a parte l'importanza della sfera emotiva che dovrebbe prevalere su ortografia e precisione, ma vabbè, c'è comunque un'atmosfera più collaborativa, e questo è bene), e, come dici tu, quando si parla di tempi, e di percorsi, non ci si riferisce a giorni o settimane...dài, un passo alla volta!
Grande !!!!!!!!!!!
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