giovedì 25 giugno 2015

Di pagella, di compiti e di saluti

La pagella è stata ritirata ieri (qui a quanto sembra siamo sempre gli ultimi ad averla, tutte le amiche soprattutto non friulane hanno già sciorinato le pagelle della loro prole su FB da almeno dieci giorni... cosa che io non farò. Vabbè).
Superfluo dire che è andata bene. Anzi, è andata meglio di quello che pensavo. Non cose eclatanti, quello che speravo di trovare l'ho trovato: dei miglioramenti rispetto al primo trimestre. Non parlo dei voti (ok, anche quelli, almeno una parte...), ma della parte che riguarda i progressi nella maturazione del pollo in responsabilità, in consapevolezza, in socializzazione, in padronanza nell'uso di nozioni e metodi acquisiti a scuola. Insomma, saranno anche stati duri per certi versi questi cinque anni, soprattutto i primi due, quando i problemi in confronto ad ora erano davvero molto più tosti (alla faccia di chi sostiene che più avanti si va e peggio è... beh, io posso dire che dipende dalle situazioni e dalle teste, perchè io ci metterei una firma per avere un anno come quello trascorso, e un'altra firma per non rivivere mai più quanto vissuto in prima e seconda elementare), ma quest'ultimo lui se l'è giocato egregiamente. Ora non mi aspetto solo rose e fiori, certo, non mi illudo. Ma visto come è si è evoluto il cervellino del Power strada facendo, ho molta fiducia in lui.

Lo hanno caricato di compiti per le vacanze come un mulo. Ma di brutto proprio. Gli hanno assegnato un libro per inglese, ed uno per matematica ed italiano. Per le altre materie (storia, geografia, scienze) deve lavorare su tutte le parti dei rispettivi libri di testo che non sono state lavorate a scuola. Tante. Che per prepararsi ai test Invalsi, nei mesi scorsi, sono state adoperate più ore che non per proseguire con i programmi e portarli a termine. Giusto? Sbagliato? Non lo so. Sta di fatto che mi ha sbalordito il fatto che all'undici di giugno mio figlio, solo di geografia, si trovi ad aver studiato solo due regioni d'Italia (quella di appartenenza e una a scelta su cui ha dovuto fare una ricerca, nel suo caso la Lombardia) e le rimanenti DICIOTTO se le debba studiare tutte durante l'estate (come tutti i suoi compagni). Da solo. O meglio, con la mamma.
Mi indigna un po', invece, che di scienze nell'ultimo mese di scuola sia stato studiato il corpo umano, ma non siano stati affrontati (e quindi assegnati per l'estate) due argomenti: guardacaso (guardacaso!) l'apparato escretore e l'apparato riproduttivo. Qualche tempo fa la maestra si era lamentata con noi genitori del fatto che "ogni volta che tentavo di iniziare l'argomento i bambini, soprattutto i maschietti, si infilavano sotto i banchi a ridere come scimmiette, impedendomi di proseguire".
Cioè. Secondo lei è una cosa strana. Ed è un motivo valido per demandare alle famiglie. Cosa che non mi dispiace, per carità. Il momento giusto per parlarne con mio figlio l'ho già trovato, ed è stata anche una esperienza molto bella sotto certi aspetti, intima, costruttiva, ma l'atteggiamento della maestra non mi è piaciuto per niente. Anche la mia maestra, trent'anni fa, non se la sentì di affrontare questi discorsi in classe, lo ricordo, ma fece venire un medico a spiegare (era un pediatra, se ricordo bene), e ricordo anche le (normalissime!!!) risate dei maschi sotto ai banchi, cosa che però non impedì al dottore di dire quello che aveva da dire, nel modo più giusto. Era il 1983. E non vado oltre, perchè di cose da dire ne avrei fin troppe.

Comunque.
La maestra di storia del Power (la maestra L., che lui adorava) lo ha lasciato con un augurio che ho trovato bellissimo: "ti auguro di trovare dei professori, a settembre, che sappiano vedere le tue potenzialità, e ti aiutino a tirarle fuori e valorizzarle, perchè ne hai tante". 

L'insegnante di inglese, invece, che non era presente, ha lasciato ad ogni bambino un saluto particolare, una busta. E dentro c'era questo. Sto pensando di fissarlo su tela a blackwork, perchè mi ha commosso.

IL SASSO
La persona distratta vi inciampa.
Quella violenta l'ha usata come proiettile.
L'imprenditore l'ha usato per costruire.
Il contadino stanco invece come sedia.
Per i bambini è un giocattolo.
Davide uccise Golia e
Michelangelo ne fece la più bella scultura.
In ogni caso, la differenza
non l'ha fatta il sasso, ma l'uomo.
Non esiste sasso sul tuo cammino che tu non
possa sfruttare per la tua propria crescita.

Salutati per sempre i banchi, l'aula, le due rampe di scale e l'androne dove durante tutto l'inverno si affollavano tutti i bambini alle otto del mattino e all'una, divisi sommariamente in dieci file strette strattonandosi gli zaini per farsi i dispetti, l'alto edificio verde menta recintato e il giardino con i tigli,  siamo andati a consegnare alla scuola media il consenso per avere i libri in comodato d'uso per l'anno che arriva.



9 commenti:

Isabella ha detto...

Solo due regioni sono davvero poche...grande che abbia scelto la Lombardia, la mia regione!
Libri in comodato d'uso...da noi non esiste proprio! Bella iniziativa della scuola...
Forza Power per il nuovo cammino che intraprenderai a breve!
p.s. Tutti quei compiti però non erano il caso e poi addirittura l'onere di terminare quello che loro non hanno avuto tempo e modo di fare lo strovo davvero strano...da noi non si usa!
Isa.

Anonimo ha detto...

beh... non hanno finito i programmi ma perlomeno le maestre hanno salutato i bambini!
nella scuola del mio, quinta anche lui, i programmi sono stati terminati il 25 maggio (!!! lo giuro...). ciononostante, su 6 insegnanti, solo quella di inglese ha salutato i bambini e dato loro un bigliettino. gli altri niente di niente. e le pagelle ci sono state mandate via mail.
sono stati cinque anni di scuola e basta. mai un gesto affettuoso nei confronti dei bambini, mai un gesto gentile e un incoraggiamento alla loro crescita. solo tanto, tanto, tanto da studiare e fare.
sono contenta di iniziare un nuovo ciclo e mi auguro che mio figlio possa incrociare persone più attente al lato umano, più sensibili e partecipi...
in bocca lupo ai nostri ragazzini!
beatrice

wolkerina ha detto...

Il messaggio dell'insegnate di inglese è bellissimo, da incorniciare!

Miss Marple ha detto...

Alle elementari ci siamo sempre sorbiti due libri di esercizi per le vacanze, e pure belli tosti.
Invece siamo sempre stati graziati di geografia, storia e scienze :)
Non so se ti consolerà ma neppure alle medie si è riusciti a fare decentemente l'apparato escretore e riproduttivo! Si vede che lo relegano proprio come ultima cosa da affrontare nel programma.
Per quanto sicuramente tuo figlio si impegnerà nei compiti delle vacanze, non credere che poi i professori a settembre glieli controllino ;) Diciamo che serviranno a lui per arrivare preparato alla sua nuova avventura!
Decisamente bella la dedica che la maestra di inglese gli ha fatto, merita proprio un quadretto.
Un abbraccio
Sonia

Mamiga ha detto...

@Isbella: si, è una gran cosa avere i libri in comodato d'uso, anche se solo in parte. Un bel risparmio. Non so se si faccia in tutte le scuole. Addirittura alle elementari ce li hanno forniti tutti e nuovi, non li abbiamo mai dovuti pagare.

@Beatrice: davvero non ho parole. Capisco il voler tenere un po' le distanze (per la disciplina forse?), ma ci sono dei limiti. Hanno passato cinque anni insieme, e neanche un saluto? Proprio come fossero numeri? No, che brutto.

Anonimo ha detto...

Da noi per la fine delle elementari si usa fare una bella festa, qualcuno da anche dei diplomi, comunque viene sottolineato questo passaggio, e credo sia una bella cosa, come a sottolineare la crescita, la maturazione. Auguro al Power tanta spensieratezza per queste vacanze!! Claudia

Genitorialmente ha detto...

Alcune insegnanti non si rendono conto del ruolo fondamentale che hanno...
Non credo di essere una di quelle mamme che pretende di delegare l'educazione ai professori ma non voglio neppure che loro deleghino a me l'insegnamento.

Ovviamente non voglio generalizzare, ne abbiamo incontrate alcune decisamente valide e che hanno significato molto per noi.

Ciao
Flavia

Mamiga ha detto...

@Flavia: è questo che intendo. Io sono la prima responsabile dell'educazione di mio figlio, ma se mando mio figlio a scuola pretendo che siano loro a dargli una istruzione, non devo farlo io. Anche perchè non ne ho proprio le competenze, insegnanti non ci si improvvisa. Posso aiutarlo a svolgere i compiti, ma con dei limiti. Ma poi penso, e chi ha i genitori che lavorano tutto il giorno, come fa? Come fai tu, mamma, che sei fuori dalla mattina alla sera, metterti che so, dopo cena, a spiegare a tuo figlio la Basilicata o l'apparato digerente partendo da zero? Durante le vacanze, tra l'altro, dove (secondo me eh) l'attività di studio dovrebbe essere più che altro un ripasso per non partire a settembre con la mente bloccata? Non so, io ho una concezione diversa di "compiti per le vacanze", ma evidentemente sono rimasta molto indietro, che vuoi che ti dica.
Ciao!

lauragds@gmail.com ha detto...

Ok dai, era solo ieri che si pensava al fatto che il power avrebbe potuto andare con un anno d'anticipo alle elementari.