Nonostante il buon rapporto che lega me e mia suocera, stasera ho preso una decisione (d'accordo con Papigà). Appena mi rimetto in sesto e lei si riprende dai suoi problemi ad occhi e schiena, voglio cercarmi un lavoro decente in mezzo alla gente. Mi dispiace per lei, si dovrà adattare a chiamare una persona estranea che vada a farle i mestieri grossi, ma non ce la faccio proprio più.
Mia suocera non è cattiva. e' solo che ha lo spirito di una donna di centodieci anni. Certo, non è colpa sua, ma con il mio carattere a passare da lei tutte le mattine mi sto accartocciando su me stessa. Con tutto rispetto, ma entrare in casa sua è come entrare nell'anticamera di una tomba: non solo i mobili sono tutti un tono meno del nero, ma le tende sempre rigorosamente tirate, le porte rigorosamente chiuse (e mi corre dietro a chiudere quelle che lavorando man mano magari lascio socchiuse per comodità), il silenzio, il rigore che regna in quella casa... e i suoi discorsi sempre in negativo, la nonna con il muso perennemente piantato se non la guardo per il verso giusto, per carità, non posso pretendere che si adeguino a me e io di mio ci metto tutta la tolleranza possibile, ma passare due ore lì da qualche tempo mi sembra come passarci una giornata intera. Non ho carattere per tirare su un ambiente del genere, e già di mio è un'impresa ogni giorno l'affrontare una depressione che viene da tutt'altra fonte.
Domani mi porto dietro una radiolina e me la piazzo tra le camere. Almeno mi aiuterà ad alzare un po' i toni.
Tanto so già che domani verrà alla carica con la solita pippa annuale sulla quaresima... Dio mio, è una cosa che non sopporto. Caspita, sei mezza malandata, hai bisogno di energie, ti lamenti che a fatica ti reggi in piedi, e poi mi vieni a dire che per il mercoledì delle ceneri hai rinunciato a fare colazione e per questo sei a pezzi. Ora, io del sacrificio ho un'idea mia. Primo, non lo sbandieri. Secondo, non ti lamenti degli effetti collaterali. Terzo, se devi star male più del necessario non vedo motivo per farlo. Quarto, la finisci per cortesia di menarmela ogni anno perchè in casa mia non osservo le precrizioni quaresimali che hai tentato (invano) di insegnare a tuo figlio per tanti anni, perchè io non ci credo, nè ci crede il tuo figliolo.
Ma tanto fa, è un rito. Quindi domani, radiolina e tappi per le orecchie per il sacro momento della pippa annuale.
Su coraggio, che al mondo c'è di peggio...
Mia suocera non è cattiva. e' solo che ha lo spirito di una donna di centodieci anni. Certo, non è colpa sua, ma con il mio carattere a passare da lei tutte le mattine mi sto accartocciando su me stessa. Con tutto rispetto, ma entrare in casa sua è come entrare nell'anticamera di una tomba: non solo i mobili sono tutti un tono meno del nero, ma le tende sempre rigorosamente tirate, le porte rigorosamente chiuse (e mi corre dietro a chiudere quelle che lavorando man mano magari lascio socchiuse per comodità), il silenzio, il rigore che regna in quella casa... e i suoi discorsi sempre in negativo, la nonna con il muso perennemente piantato se non la guardo per il verso giusto, per carità, non posso pretendere che si adeguino a me e io di mio ci metto tutta la tolleranza possibile, ma passare due ore lì da qualche tempo mi sembra come passarci una giornata intera. Non ho carattere per tirare su un ambiente del genere, e già di mio è un'impresa ogni giorno l'affrontare una depressione che viene da tutt'altra fonte.
Domani mi porto dietro una radiolina e me la piazzo tra le camere. Almeno mi aiuterà ad alzare un po' i toni.
Tanto so già che domani verrà alla carica con la solita pippa annuale sulla quaresima... Dio mio, è una cosa che non sopporto. Caspita, sei mezza malandata, hai bisogno di energie, ti lamenti che a fatica ti reggi in piedi, e poi mi vieni a dire che per il mercoledì delle ceneri hai rinunciato a fare colazione e per questo sei a pezzi. Ora, io del sacrificio ho un'idea mia. Primo, non lo sbandieri. Secondo, non ti lamenti degli effetti collaterali. Terzo, se devi star male più del necessario non vedo motivo per farlo. Quarto, la finisci per cortesia di menarmela ogni anno perchè in casa mia non osservo le precrizioni quaresimali che hai tentato (invano) di insegnare a tuo figlio per tanti anni, perchè io non ci credo, nè ci crede il tuo figliolo.
Ma tanto fa, è un rito. Quindi domani, radiolina e tappi per le orecchie per il sacro momento della pippa annuale.
Su coraggio, che al mondo c'è di peggio...
6 commenti:
sbandierare i sacrifici "da buoni cristiani" è la cosa più rivoltante che abbia mai sentito: se sei un buon crisitano li fai e basta. Non cerchi le lodi altrui perchè quelle del Signore sono lontane a venire. Si chiama Vanità e sinceramente trovo peggio la vanità della lussuria.
mi duole anticiparti che la radiolina domani non resterà accesa a lungo...
e invece un ipod con le cuffie proprio ficcate nelle orecchie?
cmq secondo me tirartene fuori è una buona decisione cara.
per la Quaresima, spiega a tua suocera, detta da una che di "prescrizioni" in tema se ne intende parecchio, che per i bamibini, gli anziani e le persone malate in diguno NON è richiesto. Si richiede, invece, di rinunciare a qualcos'altro: tipo che ne so, la tv. O anche rompere l'anima a te ^_*
un bacio
Sì, anche perchè penso che la tv in quella casa sia importante tanto quanto un pesso di armadio... ma sarà qualche volta accesa a parte la domenica mattina per la messa???
Anch'io ho pensato la stessa cosa del tempo in cui potrai tenere accesa la radio.... Tanto più che siamo in quaresima!!!!
Deve essere l'aria o l'età o il ruolo di mamma/suocera: l'importante è far vedere che si seguono CERTI precetti, salvo poi "spazzare la polvere sotto il tappeto". Quoto l'idea di un lettore mp3 a palla nelle orecchie: gestibile totalmente in autonomia!
Facciamo così: per un paio di giorni, io ti presto mia suocera che è l'esatto contrario della tua, così tu ti riposi. intanto tu mi dai la tua e io nel giro di dieci minuti - senza alcuno spargimento di sangue, giuro! - le faccio rimpiangere amaramente la sua dolce e paziente nuora... dài, che funziona! ;)
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