sabato 26 aprile 2008



La crisi prerobe è passata, e oggi con un po' più di senno in zucca posso meditare sul trambusto interiore dei giorni scorsi senza farmi diventare i capelli ricci (cosa molto difficile se non impossibile materialmente parlando, ma se i nervi ci si mettono d'impegno...). Oggi c'è quiete. Oggi si pensa al verde, all'erba da tagliare, al mezzo giro in bici da fare (la gioiuta ha perso di nuovo il collare, devo recarmi al negozio a farne scorta) e a una bella manciata di ore passate in casa tra stiro e spolvero. Ma ho tutta l'intenzione di prendermela comoda, credetemi.
Ieri siamo stati da mio suocero per la oslita costa, ogni anno il 25 aprile la fa con la scusa dell'onomastico di mio marito, scusa per radunare la famiglia intera e fare un po' di cagnara. Non ho mangiato molto in realtà, ho ancora la gola irritata e l' ennesimo antibiotico ci mette del suo per tamponare l'appetito. Al di là di questo ero partita con il piede di guerra, per poi lasciar scemare i sentimenti come al solito. Perchè Mamigà sbraita e scalcia, ma il suo istinto sa anche bene fin dove spingersi per mantenere i toni sull'educato e sul cortese per non rovinare la festa. E' che in questi giorni ce l'ho un po' con mia suocera, per tante piccole cavolate, tante piccole frecciate che mi lancia, ma alla fine sono i soliti battibecchi che il divario di generazione impone che esistano fra suocera e nuora come tra mamma e figlia (solo che mia suocera potrebbe essere anche mia nonna, quanto a mentalità, quindi fate voi). Quando me la trovo davanti per fortuna il buonsenso prende il sopravvento e mi fa dirottare l'attenzione su mia cognata, che per fortuna la pensa come me su tante cose, e che tra l'altro non vedevo da una buona manciata di settimane.... quindi mi ha fatto anche piacere passarci del tempo assieme.
E' che giovedì sera una cosa mi ha fatto particolarmente male. E' arrivata mia madre, e tra un discorso e l'altro mi ha mostrato una cosa che le ha dato una delle sue sorelle (sorella con cui sembra si sia rappacificata mercoledì dopo 15 anni di assoluto reciproco ingoramento a causa di vecchie beghe). Trattasi di un pieghevole in cartoncino contenente due fotografie, una di mia cugina il giorno delle sue nozze, l'altra di mia nonna, l'unica che ho ancora vivente. La nonna, nella foto, scattata il giorno delle stesse nozze, sorrideva.
Incredibile. Mia nonna non rivolge la parola a mia madre da quanto? Quindici anni? Di conseguenza, dato che per lei le colpe dei padri ricadono inequivocabilmente sui figli (alla faccia di tutte le sante Messe che si pippa ogni domenica... ), tale atteggiamento è rivolto anche verso di me e verso mio fratello, e il giorno in cui mio marito (allora fidanzato) decise di presentarlesi lei girò la schiena anche a lui. Cose vecchie. Ma stranamente mi fanno ancora male, molto male. Perchè avrei voluto che il mio giorno di nozze fosse lieto in tutto e per tutto, come quello delle mie cugine, ma lei si aggiunse all'ombra che già l'ombra di mio padre offuscò un angolo di quella mia giornata. E avrei voluto anche che fosse chiaro che lei di bisnipoti non ne ha tre, ma quattro, perchè per quanto lei abbia eretto un muro di cemento tra lei stessa e questa parte di famiglia, il sangue c'è e parte del suo sangue scorre anche nelle vene di mio figlio, anche se lei lo rinnegasse fino al giorno della sua morte.  E mio marito ha ragione quando mi rimprovera di tormentarmi troppo con pensieri inutili, farei del bene a me stessa a dimenticare la sua esistenza come lei ha dimenticato la mia e andare avanti a testa alta, coprendo le cicatrici con dei bei tatuaggi e non voler nemmeno sapere dove sarà sepolta dopo morta.
Comunque sia, oggi e non solo oggi voglio sforzarmi di lasciare da parte questi pensieri e di concentrarmi su cose belle.  E comincio con questa immagine carina che voglio lasciare a chi passa!


5 commenti:

LauraGDS ha detto...

Sono d'accordo con papigà: te ne fai cruccio per niente. Nella mia famiglia l'ignorarsi è la regola. Fai te che ho chiamato mia cugina 2 mesi fa per chiederle se e quando avesse bisogno del vaccino per il suo cane, non mi ha ancora richiamato ed abita a 5 chilometri da me. Altro ramo della famiglia mi sono nati dei cugini di secondo grado e lo so per via traverse.
Sono dell'idea che la famiglia non è necessariamente un legame di sangue. Io sono figlia unica eppure ho due sorelle una in Friuli ed una in Romagna.

LauraGDS ha detto...

Sono d'accordo con papigà: te ne fai cruccio per niente. Nella mia famiglia l'ignorarsi è la regola. Fai te che ho chiamato mia cugina 2 mesi fa per chiederle se e quando avesse bisogno del vaccino per il suo cane, non mi ha ancora richiamato ed abita a 5 chilometri da me. Altro ramo della famiglia mi sono nati dei cugini di secondo grado e lo so per via traverse.
Sono dell'idea che la famiglia non è necessariamente un legame di sangue. Io sono figlia unica eppure ho due sorelle una in Friuli ed una in Romagna.

fiocco72 ha detto...

Buona giornata anche a te!!!

Tittiz ha detto...

Vedi, in molti non hanno le famiglie alla mulino bianco che tanto ci propinano e in tanti cercano di farsi sembrare tali.

Io di mio, mentre parlavi di sangue comune ho ripensato che purtroppo io ho degli alleli in comune con la cosiddetta sorella di mio padre (e progenie) e questa cosa riesce a sconvolgermi ogni volta che ci penso.
È una di quelle persone che è davvero meglio non averci a che fare e perderci i contatti, a volte pensarci fa male, ma son convinta appunto che non tutti i mali vengono per nuocere.
L'unico problemino è che ci vivo vicinino, e t'assicuro che mangio pane e veleno quasi tutti i giorni.
Quando renderò "legale" la mia convivenza dalla parte mia ci sarà una gran bella ghigliottinata di "parenti" con cui non condividerò quel giorno.
Certe persone non son degne del nostro interesse e del nostro affetto, accorpiamolo su chi merita.

Buona domenica!

Tittiz ha detto...

Vedi, in molti non hanno le famiglie alla mulino bianco che tanto ci propinano e in tanti cercano di farsi sembrare tali.

Io di mio, mentre parlavi di sangue comune ho ripensato che purtroppo io ho degli alleli in comune con la cosiddetta sorella di mio padre (e progenie) e questa cosa riesce a sconvolgermi ogni volta che ci penso.
È una di quelle persone che è davvero meglio non averci a che fare e perderci i contatti, a volte pensarci fa male, ma son convinta appunto che non tutti i mali vengono per nuocere.
L'unico problemino è che ci vivo vicinino, e t'assicuro che mangio pane e veleno quasi tutti i giorni.
Quando renderò "legale" la mia convivenza dalla parte mia ci sarà una gran bella ghigliottinata di "parenti" con cui non condividerò quel giorno.
Certe persone non son degne del nostro interesse e del nostro affetto, accorpiamolo su chi merita.

Buona domenica!