martedì 29 luglio 2008

Telefonate

Alle 21.30 di stasera squilla il telefono: è la mia vicina di casa, a sua sorella è nata la seconda bambina qualche giorno fa e oggi mamma e bimba sono state dimesse dall'ospedale. E...
-Ciao Mamigà, scusa l'ora... sono qui da mia sorella che ha un problema e la prima persona che mi è venuta in mente sei stata tu.
-... E... che è successo?
-Niente, mia sorella è piena di dolori, le sta venendo la montata lattea e ha urgente bisogno di un tiralatte manuale... sai con la prima non ne ha avuto bisogno ma stavolta è diverso... Non è che per caso hai ancora quello che usavi tu da prestarle?

Ora, non so cosa ho farfugliato quanto a risposta, sta di fatto che in tre o quattro secondi ho pensato una quantità di cose, che sono nell'ordine:

  • -Ommioddio devo tornare a prendere in mano quel coso? Ah si, calma, non è per me. Fiuuuuuuu!

  • -porcavacca deve togliere il latte.

  • -a quest'ora fa prima a venire qui che a cercare la farmacia di turno.

  • -oddio il marchingegno è lassù nella scatola celeste... e la scala... fuori... casetta... Papigà dorme... scatolone pesante... si ce la faccio.

  • -tiralatte! Urca spero che ci siano le istruzioni dentro alla scatola perchè chi cavolo si ricorda come si monta...

  • -Caxxxxo, Gabri si sta addormentando... se tiro giù tutto adesso si risveglia come un grillo e chi lo seda più?

  • -Ma chissenefrega, lo sederò, prima quella crista si toglie il latte e prima ne salta fuori.



Indi so di averle risposto qualcosa come "ti aspetto" , nel frattempo ho tirato giù tutto il catafalco, Gabri ovviamente si è risvegliato, ha voluto che gli spiegassi TUTTO il contenuto dello scatolone celeste (tutto l'armamentario  conservabile  possibile e immaginabile per bebè riposto lì da quattro anni, dai tiralatte ovviamente ai bibe in vetro, dal termometro per il bagnetto alla zanzariera per culla, dalla prima spazzola per capelli mai usata o quasi allo scaldabibe eccetera eccetera) e ho fatto uno sforzo mentale non da poco per cercare di non pensare all'inevitabile: ognuno di quegli aggeggi è stato usato nelle primissime, terribili, eterne settimane di vita del mio ometto. Mammasanta che settimane da incubo. Chiudi lo scatolo va là, chiudilo, è decisamente più divertente e consolante - quando ne abbiamo voglia - rivangare i "vecchi tempi" tirando fuori lo scatolo dei primi giochi, dei primi vestitini e l'album con le prime foto.
Però è bello sapere che anche la mia vicina si ricordi di quella lontana esperienza. E' evidente che quando mi diceva che di notte non si accorgeva dei pianti di Gabri per le poppate/coliche/fame cronica era una balla detta per non farmi pesare ulteriormente il tutto.
Ah, non l'ho ancora scritto, ma me lo voglio segnare perchè ogni bimbo che nasce mi rallegra tantissimo: il tiralatte lo sta usando la neomamma di un'altra piccola SOFIA, nata venerdì scorso.