Tutti che scrivono come hanno trascorso il Natale, io non posso esimermi dall'annotare in poche righe il mio. Proprio poche righe, perchè non è stato nulla di particolare: Natale dai miei con mio figlio, in tranquillità, e Santo stefano dai suoceri, andato bene fino a cinque minuti prima di tornare a casa, quando io e mia suocera ci siamo un po' prese per i capelli. Ma vabbè, cose che capitano, e per fortuna ce ne sono di peggiori.
Babbo Natale: mio figlio ha ricevuto di tutto, dai giochi ai libri, al vestiario, e considerando che è la prima "tranche" di pacchetti scartati nel giro di dieci giorni devo dire che ce la siamo cavata egregiamente: niente confusione, tanta allegria, Papigà impegnato per mezz'ora buona a montare la famosa Pista "dei pauer renger super reget" (come la chiama PRMF) e Mamigà impegnata per un'ora a cambiare abito dopo abito per trovare la combinazione giusta. Ora, non è che io sia pignola o mai contenta, il problema dei miei vestiti per Natale era uno solo. Abituata a trascorrere le mie giornate in jeans o pantaloni di tuta, non mi sono accorta in questi mesi che non avevo uno straccio di pantaloni decenti da mettere in una occasione di festa, che mi andassero bene. Ovvero, stramaledetti fianchi che quando ingrassi ingrassano, ma quando dimagrisci rimangono ben saldi lì al loro posto, incuranti del fatto che le cosce immediatamente sotto e la pancia immediatamente sopra si sono un po' ritirate. Ho una bellerrima gonna a portafoglio nera, lunga fino alle caviglie, che avrei messo volentieri, se non fosse per il piccolo particolare che non avevo nemmeno uno straccio di collant che superassero indenni la barriera/fianchi, pena l'inguainamento totale di Mamigà. Insomma, la via di mezzo l'ho trovata ed è andata bene così.
Al di là di queste cosette, Natale è appunto trascorso, non senza lasciare strascichi di reflusso (e dire che ho cercato di stare attenta a cosa mangiavo...), e mi porto di lui un ricordo carino nell'anno nuovo. Compreso il regalo più bello, la telefonata con la mia amica Laura, che conosco fin dalla prima media, e con cui ho condiviso l'impossibile fin quando si è potuto.
A dire il vero avevo chiesto a Babbo Natale un altro regalo, una cosa che credevo più semplice, pensando che forse a Natale i miracoli accadono se ci credi. E non l'ho ricevuta. Forse alla fin fine Heidi sta meglio dove sta. Prendetemi per stupida ma ho desiderato infinitamente di vedermela spuntare dal nulla. E' una mia piccola debolezza, ma che posso farci...
Babbo Natale: mio figlio ha ricevuto di tutto, dai giochi ai libri, al vestiario, e considerando che è la prima "tranche" di pacchetti scartati nel giro di dieci giorni devo dire che ce la siamo cavata egregiamente: niente confusione, tanta allegria, Papigà impegnato per mezz'ora buona a montare la famosa Pista "dei pauer renger super reget" (come la chiama PRMF) e Mamigà impegnata per un'ora a cambiare abito dopo abito per trovare la combinazione giusta. Ora, non è che io sia pignola o mai contenta, il problema dei miei vestiti per Natale era uno solo. Abituata a trascorrere le mie giornate in jeans o pantaloni di tuta, non mi sono accorta in questi mesi che non avevo uno straccio di pantaloni decenti da mettere in una occasione di festa, che mi andassero bene. Ovvero, stramaledetti fianchi che quando ingrassi ingrassano, ma quando dimagrisci rimangono ben saldi lì al loro posto, incuranti del fatto che le cosce immediatamente sotto e la pancia immediatamente sopra si sono un po' ritirate. Ho una bellerrima gonna a portafoglio nera, lunga fino alle caviglie, che avrei messo volentieri, se non fosse per il piccolo particolare che non avevo nemmeno uno straccio di collant che superassero indenni la barriera/fianchi, pena l'inguainamento totale di Mamigà. Insomma, la via di mezzo l'ho trovata ed è andata bene così.
Al di là di queste cosette, Natale è appunto trascorso, non senza lasciare strascichi di reflusso (e dire che ho cercato di stare attenta a cosa mangiavo...), e mi porto di lui un ricordo carino nell'anno nuovo. Compreso il regalo più bello, la telefonata con la mia amica Laura, che conosco fin dalla prima media, e con cui ho condiviso l'impossibile fin quando si è potuto.
A dire il vero avevo chiesto a Babbo Natale un altro regalo, una cosa che credevo più semplice, pensando che forse a Natale i miracoli accadono se ci credi. E non l'ho ricevuta. Forse alla fin fine Heidi sta meglio dove sta. Prendetemi per stupida ma ho desiderato infinitamente di vedermela spuntare dal nulla. E' una mia piccola debolezza, ma che posso farci...
5 commenti:
cara Mamigà, saremo stupide e sentimentali... ma quando il gatto Innominabile, il bastardo (!!), si è fatto coccolare per ben 3 volte (assolutamente ed esclusivamente davanti a casa, perchè altrove non è possibile, chiaro) in pochissime ore... non ho potuto fare a meno di constatare che era la Vigilia e solo a Natale poteva accadere un miracolo simile...
evidentemente, come dici tu, Heidi è felice del suo status di gatta selvatica. :)
Carissima, causa forza maggiore arrivo in ritardo per gli auguri di Natale, ma non per augurarti un felicissimo 2009 ...
Visto che gli auguri di buon Natale sarebbero tardivi, mi lancio in quelli di buona fine e miglior principio.
Ma gonne no? E' vero che io ero a casa coi bambini ma ho passato tutto il giorno in pigiama-tuta-jeans-tuta-pigiama (jeans solo per la messa)
Roberta
@Roberta: a me le gonne piacciono e anche tanto, ma DETESTO smisuratamente i collant. Ergo, visto che sono iper freddolosa, niente gonne fin quando il termometro non indica almeno venti gradi sopra. Facciamo venticinque.
ti posso lasciare un abbraccio grande e tenero, tutto per te?
con affetto
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